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Articoli filtrati per data: Venerdì, 05 Marzo 2021

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Un’interessante opera è stata prodotta ad hoc, per il Museo del Crocifisso di Caltagirone, dalla pittrice ragusana Stella Meli, una Madonna con il Bambino, originale e particolare.

Quale sia la peculiarità lo scorgiamo dalle sembianze siciliane della donna e del Bambino che traducono una Vergine, madre siciliana ed un Bambino Gesù rappresentato non nella iconografia classica( che ci mostra un Gesù Cristo biondo, con occhi azzurri) bensì un Bimbo della nostra Terra del Sud, bruno, capelli ricci, scuri, occhi nerissimi.

Ulteriore elemento caratterizzante: la pittrice ha inteso coprire la Vergine con un rosso manto, (non quello azzurro dell’iconografia tradizionale, cui siamo abituati a vedere) sicuramente evocando quel rosso che oggi, simbolicamente, intende rifiutare la violenza sulle donne. Inoltre, l’adozione del colore giallo limone luminosissimo, risulta funzionale ad esaltare volumi delle figure rappresentate ed a conferirne luce luminosità intensa alle figure ed alla madre, una madre arcaica della nostra Terra del Sud.

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Riunioni a Villa San Giovanni ed a Reggio al Museo del Bergamotto con l'On.Le Vono e collegamento con Italia Viva, nei mesi scorsi, l'On.le Matrilde Siracusano che si è impegnata a far presente la volontà di Berlusconi degli anni scorsi a creare una opportunità di sviluppo per il Sud attraverso le infrastrutture ed il collegamento stabile sullo Stretto. Ma...direbbe Totò: " 'A vulimm' finì?"

Mille volte ho comunicato ai lettori che persino mio zio Ing Placido Raffa matricola 23 del Politecnico di Torino, laureatosi nel 1923, aveva redatto un progetto sul Ponte sullo Stretto, amici, parliamo del secolo scorso ed allora? Dum Romae consulitur Saguntum expunatur

Dum ea Romani parant consultantque,iam Saguntm summa vi oppugnabatur" Cioè dobbiamo attendere che Sagunto venga espugnata, in questo caso metaforicamente che lo Stretto scompaia ingoiato dalla sua faglia o che , per la deriva dei Continenti, Punta faro tocchi Scilla...e finalmente si passi a costo zero...pedibus calcantibus? Andiamo a noi e cerchiamo di sfruttare al massimo prr il Sud il recovery Found

"Nella riunione on-line, svoltasi nel pomeriggio di lunedì scorso, il Prof. Giuseppe Abbati ha proposto di organizzare al più presto un incontro (sempre on-line) con “Autorità Politiche” che possano promuovere le proposte dell’ATM, connesse alla stesura del recovery plan, tutt’ora in corso di definizione da parte dei preposti Organi del Governo.

Al fine di detto incontro, riporto di seguito alcune considerazioni e le derivanti conclusioni, che auspico possano costituire un concreto contributo alle finalità della proposta del Prof. Abbati che, in ogni caso, ritengo pienamente condivisibile.

Come tutti condividiamo e come è stato più volte evidenziato anche durante la citata riunione, la realizzazione del “collegamento stabile” dello Stretto di Messina,dovrebbe essere, in assoluto, la prima delle priorità da sollecitare agli Organi preposti, poiché - scusatemi se lo ripeto fino alla nausea - la sua realizzazione costituirebbe l’innesco di una “reazione a catena” atta a determinare, con “effetto domino”, la realizzazione di una “vera” AV/AC della tratta: Salerno/Reggio Calabria/Messina/Catania/Palermo, il potenziamento dei Porti – di Augusta in primis – , la riqualificazione delle reti ferroviarie e stradali interne della Sicilia, nonché la realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie per consentire all’Isola di divenire la “Piattaforma logistica del Mediterraneo” ed elargire i derivanti benefici non solo alla “connessa” Regione Calabria ma all’intera Nazione.

Sappiamo bene però che i Paesi del Nord Europa, pur senza dichiararlo apertame, avalendosi delle potenzialità derivanti dal loro riconosciuto status di “Paesi forti” dell’UE, dal 2011 avversano tenacemente la realizzazione del “collegamento stabile” dello Stretto, poiché, come peraltro comprensibile, temono fortemente le pesanti penalizzazioni che subirebbe il traffico dei container nei loro Porti, in funzione della realizzazione di detto collegamento stabile. (1)

Oggi, purtroppo, come era peraltro prevedibile, dobbiamo prendere atto che anche il nuovo Governo, ritenendo anch’esso inamovibili i “veti” provenienti da oltralpe, non ne risulta immune. Prova ne è: il mancato inserimento della realizzazione del “collegamento stabile” nella stesura del recovery plan, che, di fatto, rimanda sine die ogni inerente decisione. Per togliere ogni dubbio, Il Ministro Giovannini, il 28 febbraio u.s. ha dichiarato che:

“…nel Prr non possono essere incluseopere che non si possono completare entro il 2026, vincolo preciso e stringente” e, riferendosi sempre al progetto del Ponte, ha continuato dicendo: “…non bisogna caricare il Prr di ambizioni irrealistiche”. (2)

Di contro però, l’Ing. Ercole Incalza, già a Capo, per molti anni, della Struttura Tecnica di Missione del MIT, il 17 febbraio u.s. ha dichiarato che:

“.. il ponte sullo stretto di Messina può benissimo essere inserito nel Recovery Plan perché il completamento dell’opera entro il 2026 è una errata interpretazione del nostro Paese. Per la data del 2026 devono essere in corso avanzato i lavori con tutte le fasi realizzative e con il supporto analitico delle relative WBS (sono i riferimenti analitici che fanno scattare i relativi Stati di Avanzamento Lavori)”. (3)

Nel descritto scenario e alla luce delle citate discordanti dichiarazioni, per fare chiarezza su un argomento di fondamentale importanza per il futuro della Nazione, riterrei necessario polarizzare l’ipotizzato evento sulle dichiarate divergenti opinioni, invitando a partecipare all’incontro proposto dal Prof. Abbati, gli estensori delle citate affermazioni, ipotizzando altresì di poter coinvolgere nell’organizzazione dell’evento l’On.le Matilde Siracusano, attiva sostenitrice del Ponte, che ha già affiancato l’Ing. Incalza durante altri incontri sull’argomento. Per il coinvolgimento dell’On.le Siracusano, che suppongo possa contattare, oltre l’Ing. Incalza, anche il Ministro Giovannini - già oggetto di una interpellanza parlamentare sull'argomento, da parte della stessa On.le Siracusano (4) -  suggerirei di fruire del prezioso contributo della “nostra” Dott.ssa M.T. Prestigiacomo, che legge anch’essa la presente.

Per concludere riporto in allegato due documenti  elaborati dal “Gruppo di Studio NonSoloPonte” (a firma anche del Prof. Cesare Boffa, che legge in Cc) – documenti già a mani, sia della Dott.ssa Prestigiacomo che dell’On.le Siracusano - nei quali vengono illustrate le linee guida di una particolare strategia che si ritiene possa risultare risolutiva al fine della risposta all’amletico interrogativo: PONTE o TUNNEL, poiché idonea, oltre a rimuovere i “veti”, posti da oltralpe sulla realizzazione dell’indispensabile collegamento che diverrebbe cantierabile  in tempi brevi, sarebbe ancheidonea  ad ottimizzare le modalità di attraversamento dello Stretto, in quanto preposte a conciliare: il necessario conurbamento, a misura d’uomo, delle città di Messina, Villa S.Giovanni e Reggio Calabria, con il massiccio transito dell’Alta Capacità, che, diversamente, risulterebbe fortemente impattante e pertanto oggettivamente destabilizzante per il delicato eco sistema dell’Area.

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(1) - https://www.lecodelsud.it/ponte-sullo-stretto-la-rivincita-italiana-sullolanda-che-rivoluzionerebbe-i-traffici-marittimi-mondiali
(2) - https://www.confedilizia.it/wp-content/uploads/2021/02/Stampa_28.2.21.pdf
(
3 ) - https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/le-due-italie/infrastrutture/2021/02/17/ponte-sullo-stretto-non-ce-alcun-motivo-per-non-farlo/

(4) - Ponte Stretto: Siracusano a Giovannini, a che punto sono i lavori della Commissione ministeriale? (politicanews.it)

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

 

SUAD

LUNEDI’ 8 MARZO ORE 16

Tra sonorità elettroacustiche e melodie folk mediorientali Suad, giovane cisgiordana, racconta la sua tragica storia di donna punita per una gravidanza arrivata prima del matrimonio. Il suo corpo viene cosparso di benzina e le viene dato fuoco su volere della sua stessa famiglia. Nonostante la tragedia Suad riesce a salvarsi e fugge in Europa, grazie all’intervento di un’organizzazione umanitaria. Con indosso una maschera che nasconde il viso deturpato dalle ustioni, Suad oggi racconta al mondo la sua storia.

L’adattamento scenico è liberamente tratto dal romanzo autobiografico “Bruciata viva. Vittima della legge degli uomini” della scrittrice Suad.

Lo spettacolo è ideato come un monologo di una giovane sospesa fra la vita e la morte che sussurra le parole grezze e semplici trasformandole, suo malgrado, in una narrazione poetica capace di raccogliere e raccontare le confidenze dell’animo.

Prenotazione obbligatoria inviando una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o scrivendo su whatsapp +39-3714125639

Costo biglietto 2,50€

Il link del conto PayPal:

https://www.paypal.com/paypalme/CompagniaTeatroA

SUAD
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Ariadne- Teatro A

Via Capo Palinuro 56/1

Lido Di Ostia, RM 00122

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Parigi. Molti sono i giovani che intendano trasferirsi a Parigi ma insorge il dilemma scespiriano: dove"essere" o non...essere (o meglio dove abitare?) È  sempre un problema. Vediamo qualche consiglio da impartire, alla luce della mia esperienza parigina( frequento Parigi da circa quarant'anni) la prima volta, adolescente, ho anche soggiornato  nella sagrestia enorme di Nôtre Dame: vi era un raduno di aderenti alle confessioni del mondo, indetta da Frére Roger scomunicato poi dal Papa, soggiornai anche a Digione, piena di pipistrelli. A Parigi, ho soggiornato nel 16°: ci sono fra le migliori scuole private e pubbliche . Negozi e commerci a volontà. Molto verde verso il Bois de Boulogne. Giardinetti e un bel parco. Ambiente soprattutto alto- borghese. Poca animazione nel senso di "movida" e locali alla moda. Tantissimi ottimi ristoranti (chiusi per il momento ). Salvo l'Avenue de Versailles che é uno stradone con palazzi anche mediocri , tutto il 16° é molto bello, con costruzioni haussmaniane ed art déco interessanti. Tre importanti musei , un teatro . Il 17° dove pure ho abitato somiglia molto come genere al 16° é un po' meno allegro, ma  piu' vicino al centro. Punti positivi: il parc Monceau, la vicinanza con i cinema degli Champs Elisés, con la FNAC,  ottimi alimentari.  Il 15° che conosco bene per me é poco "parigino" , meno bello nell'insieme, rispetto agli altri due , frequentato sopratutto da una media borghesia piu' giovane ,non ci sono scuole private di eccellenza, salvo la Active Bilingue. Lati positivi :la vicinanza col quartiere latino , negozi, commerci, alimentari . Cose simili direi per il 13 e 14 (il 14 é anche vicino al quartiere latino ) .Adoro Mont-Martre e Place du Tertre: vado a cenare sempre ( anche con la N.D.Donna Guarnaschelli che abitò  a Mont-Martre) chez Mére Catherine( ho il numero sul telefono per prenotare in qualsiasi momento) adoro anche  Place des Vosges, a due passi dal Museo Picasso e da Piazza della Bastiglia e dall' Opera Bastille;Place des Vosges ha  la casa di Victor Hugo che era anche un disegnatore, si puo' visitare; vi sono dozzine di Gallerie d' arte...alcune chiuse per sempre, come la mia  Galleria  di riferimento la super chic "Mouvances" in cui presentai  Gabriele Marchesi,  AlessandroTrani ed altri artisti, ma le case qui sono...per quei politici corrotti...carissime! Il 13° é piu' popolare e forse un po'meno "parigino". L' arrondissement che non mi piace?:la zona di Charonne. Riguardo Saint Denis...invece, è economica, bella da vedere la Cattedrale con tutti  i re di Francia sulle bare di bronzo,  ma se non amate stare a tu per tu con gli arabi...non fa per voi! Deliziosa la zona dei Peupliers.

Ah! Un momento! Per comprendere gli arrondissement...cercate su google. Li troverete! Buon viaggio a Parigi, quando potrete e..."tamponatevi"prima!

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                              LA SEZ. DI MESSINA ASSOFANTE NE E’ ENTUSIASTA

 IL Consigliere Nazionale e Presidente Sez.di Messina dell’Assofante, ric. dal Ministero della Difesa  Comm.O.M.R.I. professore Domenico Venuti,  ha fatto pervenire i piu fervidi auspici di buon lavoro al Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo,  per la sua nomina di alta  responsabilità di “Commissario Straordinario  per l’ Emergenza  Covid -19.” Tale  incarico  gli veniva conferito dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, in considerazione del suo  ” Excursus Honorum Militare ”, condotto  con brillanti operazioni, sia in Italia che a livello internazionale . La notizia della suddetta nomina del Generale Figliuolo, veniva accolta con entusiasmo dai Soci e dalle Patronesse  di Messina, dell’Associazione Nazionale del Fante. Numerosi erano anche gli   “amici “ della fanteria   della Sicilia,  che one Line manifestavano fiducia al Presidente Draghi e la convinzione che  il ( Fante) Generale degli alpini  sarà la persona giusta a  condurre le operazioni per portare la nazione italiana al superamento dei gravi problemi,  che hanno investito ed investono tremendamente il popolo italiano.      

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