Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
Articoli filtrati per data: Giovedì, 25 Gennaio 2018

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Taormina. Anch 'io, come giornalista, ho fruito di  quelle  meravigliose serate di grilli e di  ginestre, di fragranze di mare e di salsedine,  in occasione  degli spettacoli di musica, di canto lirico con il soprano Giusy Moschella...o concertisti valenti, alle Rocce, nell' estate scorsa.

Le Rocce sembravano rivivere la loro  nuova vita, per opera di quel folle creativo alla Dali:' l imprenditore dalle imprese impossibili, rese possibili per la sua audacia, la sua tenacia e per quello che da sempre e' da lui praticato come il suo 'sport estremo' , quello di chi crede ancora fermamente  nei sogni, come un bambino incantato di fronte alla bellezza del mare, di un fiore,  di un bambino, di una luce al tramonto; un bambino che riesce a  credere che le' mele cosiddette marce' di Librino si trasformino  da zucche in splendide carrozze e....ci riesce....con l arte e la passione....non ce l ' ha fatta con Le Rocce.

Oggi, Le Rocce  che sembravano risvegliate   da quell' incantesimo che le ha viste immobili e pietrificate, ancor piu, nel corso del mezzo secolo di totale abbandono all' incuria...nuovamente piombano  nel baratro...quell' incantesimo ritorna a segnare il triste destino di un luogo che appare come  maledetto!

 Il Sindaco Orlando propone ed aveva proposto ancor prima del 2018, quale  attrattore turistico del luogo, un villaggio per nudisti che attualmente, timidamente popolano le spiagge  di Spisone...ma ora che succede?

La pineta ....oggi, sottrae, per le buone ragioni addotte dal CGA,  secondo Legge, revoca alla Fondazione  di Antonio Presti, la concessione centenaria che avrebbe fatto del sito abbandonato come il castello della bella addormentata nel bosco, tra rovi e spine,  un luogo d' arte e poesia e bellezza, aperto a tutti...un tempio sacro per pellegrini internazionali della bellezza,  griffato Antonio Presti. 

Conoscerete tutti la cronaca di questi giorni. 

Noi abbiamo inteso riportare le dichiarazioni di Antonio Presti rilasciate su Facebook al fine di comprendere meglio la vicenda e i possibili scenari futuri. E riportiamo un articolo di Andrea Lodato del 24 gennaio che Antonio Presti ha veicolato su fb.

Fondazione Antonio Presti - Fiumara d'Arte
PRESTI:”TRATTATO COME UNO SPECULATORE”
La rabbia del mecenate dopo la sentenza del Cga che ha annullato il comodato d’uso per Le Rocce di Taormina “Hanno ritenuto che dietro potesse esserci un interesse economico, invece era un dono ai cittadini e al mondo”.
La Sicilia del 24 gennaio 2018-01-24
Di Andrea Lodato

“La sentenza del Cga? La accetto serenamente e rispettosamente”
E’ come potrebbe essere diversamente, del resto. Antonio Presti, uomo d’arte, di cultura e di bellezza, mecenate proiettato in un epoca lontana anni luce dalla sua concezione del mondo, forse ci sorride persino un po’ su. Amaramente. Sorride dopo la sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa che ha annullato il comodato d’uso stipulato tra la Città metropolitana di Messina e la Fondazione Fiumara d’Arte per la fruizione de Le Rocce di Taormina. Prima di intervenire, prima di (non) giudicare chi lo ha giudicato, Presti ha voluto leggere le motivazioni del provvedimento. E oggi può parlare. Di quello che lo stop al bel progetto avviato per restituire il poggio naturale, dopo mezzo secolo di abbandono, a tutta la comunità. Era il 27 luglio del 2017 quando fu celebrata la riapertura ufficiale del sito. Sembra passato un secolo. E più che invano, sembra essere passato bruciando tutto ciò che era stato seminato. Ma Presti ha le spalle larghe quando si tratta di proteggere le sue attività da attacchi, sospetti, sentenze, interpretazioni ed equivoci, E per questo riparte da Fiumara d’arte, altra sua straordinaria invenzione di quarant’anni anni fa.
“Devo probabilmente assolvere a un karma che vede il dono incriminato e processato prima di incontrare lo spirito di accoglienza che anima la sua bellezza. Il dono della Fiumara d’Arte, nel territorio dei Nebrodi è stato accettato dopo quarant’anni di processi, attentati mafiosi e solitudine civile; a Le Rocce si tenta addirittura di abortirlo durante la sua genesi”
Ma che cosa è successo? E’ successo che mentre a Presti veniva concesso il comodato, un ricorso pendeva…
“Si. Quando è stato ammesso il comodato, la Città metropolitana di Messina e la società Pineta erano coinvolti in un dibattito legale. Al momento della firma, in una clausola si faceva menzione di questo contenzioso. Nonostante questo, ho sentito la necessità non di aspettare il risultato, ma di aprire subito al pubblico la fruizione del luogo. E questo è stato. Oggi il Cga non solo chiude definitivamente la vertenza con la Pineta, ma entra nel merito dello stesso comodato, intimando il suo definitivo annullamento e ritenendo che dietro ci potesse essere un interesse anche economico, non rispettando di diritto il grande spirto che animava il comodato: un dono ai cittadini, al mondo”.
C’è una cosa che fa serenamente infuriare, crediamo, Antonio Presti: il fatto che la sentenza faccia balenare il sospetto che dietro alla concessione e a quel dono, possa esserci una speculazione. Roba che Presti proprio non accetta: “ Quel dono è stato trattato al pari di una speculazione privata di qualunque imprenditore”.
C’è amarezza quanto basta nelle parole del mecenate, che ha incassato solidarietà di amici, conoscenti, di persona, sui social, con messaggi. Tutti con lui, perché quel che in pochi mesi era stato fatto, aveva fatto dimenticare quel che in mezzo secolo non era stato fatto.
“In questo anno di attività i cancelli de Le Rocce sono stati riaperti a tutti: visitatori, turisti, cittadini, famiglie, associazioni, giovani e anziani, bambini e disabili, a loro doveva essere restituito quello spazio proiettato sull’orizzonte mare e negato per troppo tempo. Per farlo ho dovuto metterlo in sicurezza. Ho subito ottemperato alla pulizia e alla scerbatura del sito, poi ho creato un percorso in sicurezza con segnaletica e banner esplicativi che raccontano la storia de Le Rocce, dalla genesi al futuro immaginato, e poi ho restaurato una struttura per ospitare le mostre. A Le Rocce tante associazioni dei territori sono state attive protagoniste del rinnovamento: i nostri progetti si muovono in un raggio d’azione che comprende tutta la costiera jonica, da Santa Teresa di Riva all’Etna. Tra queste associazioni voglio ricordare con affetto proprio quelle relative ai ragazzi down, guerrieri di luce, eredi del mio percorso in nome della bellezza e dell’innocenza”.
Insomma, Presti aveva cominciato a fare tutto e avrebbe continuato a farlo, mettendoci dentro anche le risorse del cuore e quelle dell’anima. Ora potrebbe chiedere un risarcimento alla Città metropolitana. Se fosse uno speculatore, del resto…
“Se chiederò un risarcimento? Assolutamente no. Lo spirito che anima il dono è sempre il ringraziamento. E io, dunque, mi sento in dovere, invece, di ringraziare tutti coloro che hanno seguito e sostenuto il percorso del comodato, dalle istituzioni alla società civile”.
Ma a chi non garbava questo progetto di Presti?
“L’opposizione nasce da tutte le lobby che possono avere interessi privati, e può essere figlia del male più banale dell’umanità: l’invidia. Cosa che ho riscontrato anche a livello editoriale con una sparuta comunicazione giornalistica, talvolta inutilmente risentita e acida. D’altronde non posso essere simpatico a tutti. Credo che oggi il dono venga concepito come atto eversivo e destabilizzante. Poi c’è l’interesse della Pineta nel sostenere fino alla fine il suo project financing, oramai definitivamente cassato dalla sentenza del Cga. E poi c’è da ricordare il fallimento di una politica che per 50 anni ha tenuto questo luogo offeso e negato; quella stessa politica che ancora oggi, in un teatro delle parti, non solo non sa ringraziare che è riuscito ad aprire con il cuore per consegnarlo al futuro, ma addirittura in maniera istantanea ne rivendica uso e consumo per riconsegnarlo, come in passato, alla speculazione o a discussioni sterili e autoreferenziali. Capisco l’atmosfera attuale elettorale, ma questi sono anche autogol di quel potere che ancora oggi non sa riconoscere il valore della bellezza e dell’impegno etico”.
E ora? Presti guarda al futuro, il solito.
“Mi sto già dedicando a Librino e alla sua gente. Lavoro da anni nella periferia catanese per realizzare un grande museo all’aperto della fotografia, con il grande maestro Reza Deghati e oltre 50 giovani fotografi. Tra aprile e maggio, poi, concluderemo il lungo percorso che condurrà alla donazione artistica di 500 bandiere all’Ospedale di Taormina. Un lavoro realizzato grazie alla rete di oltre 200 scuole del comprensorio, da Furci Siculo sino Giarre passando per il Parco dell’Etna, per avvicinare i ragazzi all’arte e per coltivare la sensibilità verso chi soffre all’interno delle corsie dell’Ospedale. Medici e personale sanitario garantiscono interventi e giuste terapie; gli studenti donando le proprie pitture, potranno contribuire a riaccendere il faro della vita, per essere così anche una cura per l’anima. Voglio concludere con il grande sogno dell’utopia: utopia non è ciò che non si può realizzare, ma ciò che un sistema non vuole che si realizzi.

Pubblicato in Comunicati stampa

 

La parola stress descrive una reazione emozionale intensa ad una serie di stimoli esterni che mettono in moto nel soggetto risposte fisiologiche e psicologiche di natura adattiva.

Lo stress è anche definito come sindrome generale di adattamento che si manifesta quando l’equilibrio interno di un individuo subisce delle alterazioni che possono avvenire a livello endocrino, umorale, organico, biologico.

Se accadeche gli sforzi del soggetto falliscono a causa del fatto che lo stress supera la capacità di risposta, l’individuo è sottoposto ad una vulnerabilità nei confornti della malattia psichica, della malattia somatica o di entrambe.

Il termine stress è spesso usato nel linguaggio corrente con significati a volte equivoci ed in contrasto tra loro, deriva dal termine anglosassone stress come sinonimo di forza, sforzo, strettezza, oppressione.

In una situazione di stress l’individuo cerca di ristabilire un nuovo equilibrio interno chiamamato omeostasi in seguito all’insorgenza di fattori di stress chiamati stressors. Il termine stress venne introdotto per la prima volta in biologia da Walter Cannon nel 1935; successivamente la sindrome venne definita in modo univoco da Hans Selye secondo il quale lo stress è “la risposta non specifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata da esso”.

La richiesta dell’organismo comprende una serie molto ampia di stimoli, detti agenti stressanti, che vanno dagli stimoli fisiologici come il caldo ed il freddo, agli sforzi muscolari, all’attività sessuale, allo shock anafilattico, agli stimoli ed attivazioni emozionali. La risposta fisiologica è sempre la stessa e si manifesta come la conseguenza di una reazione difensiva dell’organismo che consiste nella attivazione dell’asse ipotalamo -ipofisi-corteccia

Tale reazione difensiva ed adattiva, denominata emergenza o anche sindrome generale di adattamento, è caratterizzata da una fase di allarme con modificazioni biochimiche ed ormonali, una fase di resistenza in cui l’organismo si organizza funzionalmente in senso difensivo, una fase di esaurimento in cui avviene il crollo delle difese e l’incapacità di adattarsi ulteriormente.

In base al modello di Selye, il processo stressogeno si compone di tre fasi distinte: 1 – fase di allarme: il soggetto segnala l’esubero di doveri e mette in moto le risorse per adempierli; 2 – fase di resistenza: il soggetto stabilizza le sue condizioni e si adatta al nuovo tenore di richieste; 3 – fase di esaurimento: in questa fase si registra la caduta delle difese e la successiva comparsa di sintomi fisici, fisiologici ed emotivi.

Secondo H. Selye lo stress non può e non deve essere evitato perché costituisce l’essenza stessa della vita, perciò non è una condizione patologica dell’organismo, anche se in alcune circostanze può produrre una patologia quando lo stimolo agisce con grande intensità per lunghi periodi e provoca condizioni generali critiche.

La sindrome da stress può essere fisiologica, ma può avere anche dei risvolti patologici, anche cronici, che ricadono nel campo della psicosomatica. In generale si suole distinguere tra eustress e distress ovvero rispettivamente stress "buono" e stress "cattivo".

Riceche successive infatti hanno permesso di rendere più flessibile la concezione di Seyle. Nell’ipotesi di J.W. Mason alla base della risposta biologica ci sarebbe, oltre alle strutture anatomo-funzionali responsabili della attivazione emozionale a livello fisiologico, l’apparato psichico a cui ricondurre le reazioni endocrine di varia natura, in molti casi pesonalizzate e specifiche. L’importanza delle emozioni nelle reazioni di stress ha originato il concetto di stress psicologico, che differisce da quello fisiologico in quanto la risposta dipende dalla valutazione cognitiva del significato dello stimolo.

Esistono definizioni di stress in base all’intensità dello stimolo, altre formulate in base alla qualità della risposta fisiologica, altre che descrivono lo stress in base al costo richiesto all’individuo dalla sua modalità specifica di affrontare i problemi e rispondere all’ambiente

In generale le risposte in seguito all'esposizione di stressors possono essere raggruppate in due modi:

La durata dell’evento stressante porta a distinguere lo stress in due categorie: lo stress acuto, si verifica una sola volta e in un lasso di tempo limitato, e lo stress cronico, cioè quando lo stimolo è di lunga durata. Gli stress cronici

possono essere ulteriormente distinti in stress cronici intermittenti e stress cronici propriamente detti. I primi si presentano ad intervalli regolari, hanno una durata limitata, e sono quindi più o meno prevedibili. I secondi sono invece rappresentati da situazioni di lunga durata che investono l’esistenza di una persona e che diventano stressanti nel momento in cui rappresentano un ostacolo costante al perseguimento dei propri obiettivi. Oltre alla durata, è importante anche la natura dello stressor. Possiamo avere stressor benefici, detti eustress, che danno tono e vitalità ed sono attivanti per l’organismo e stressor nocivi, detti distress che possono portare ad un abbassamento delle difese immunitarie.

Importanti fattori che aumentano lo stress nell’individio possono derivare da una situazione esterna caratterizzata da difficoltà interpersonali, sociali ed individuali quali solitudine, abbandono, fallimento lavorativo, eccessive richieste di prestazioni e rendimento e simili unite ad eventi della vita sia piacevoli che spiacevoli; questa condizione porta ad una risposta interna che trova la sua espressione nell’ansia, nel senso di colpa, nella rabbia o nella depressione e alla manifestaizone di un comportamento esterno suscitato da quella risposta ora adeguata e realistica, ora inadeguata con liberazione di impulsi incontrollati e disadattivi sia di natura psichica o di natura psicosomatica. Un'altra branca degli studi che riguardano lo stress si riferisce all’ambito della psicologia del lavoro con le sindromi da stress correlate. Alla luce di quanto descritto. I sintomi da stress possono essere suddivisi in quattro categorie. Sintomi fisici- sintomi comportamentali- sintomi emozionali- sintomi cognitivi in base alla prevalenza di essi e alla condizione di malessere disasattiva. Il corollario della manifestazione sintomatologica può essere curata da diversi specialisti.

FONTI:U. Galimberti- Psicologia-Garzanti 1992 - Web: Wikipedia

Teresa Staropoli Libera professionista Messina
Specialista in Psicologia Clinica
Iscritta all'albo A degli Psicologi della Regione Puglia dal 2001 numero di iscrizione 1516/01

N°5 Albo Tecnici- N° 11 Albo C.T.U. Tribunale di Messina

Curriculum

Nasce a Bergamo nel maggio del 1973. Si laurea nel 1998 aPalermo in Psicologia Clinica Sociale e di Comunità e nel 2001 si iscrive all’albo degli psicologi Nel 2010 si specializza in Psicologia Clinica e nel corso degli anni ha conseguito master, perfezionamenti e specializzazioni.

Lavora nell’ambito clinico con anziani, adulti, adolescenti e bambini.

Si occupa di consulenze per l’autorità giudiziaria in ambito civile e penale.

Ha fondato associazioni del privato sociale che svolgono supporto a donne e bambini  che hanno subito violenza.

Ha svolto attività di tutoraggio e docenza universitaria e ha lavorato come psicologa scolastica.

Dal 2000 al 2005 è stata consulente  psicologa presso l’Ambulatorio per la diagnosi, la ricerca e la cura dell’ansia e della depressione presso l’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico Corso di Porta Nuova Milano SPDC Milano.

Dal 2007 al 2015 nell’equipe multidisciplinare insieme al medico Direttore sanitario, al medico specialista in neurologia, all’assistente sociale e al logopedistha è stata consulente psicologa del Centro di Riabilitazione Quoad Valitudinem SS 114 km 3,800 Messina attività di valutazione iniziale, in itinere e finale dei pazienti presi in carico che effettuano cicli di fisioterapia e riabilitazione motoria.

- di Silvana Foti - 

Siamo giunti sulla linea di partenza tutti pronti in attesa del via  che porterà la Compagnia Teatrale “Lorenzo Guarnera” alla rappresentazione della sua prima commedia “L’eredità dello zio canonico” di A. Russo Giusti, rielaborata e diretta da Lorenzo Guarnera, sul palco ambito messinese del  Teatro Vittorio Emanuele.

Infatti giorno 21 febbraio con spettacolo alle ore 10,30 per le scuole e alle ore 21,15 per gli adulti  la compagnia “Lorenzo Guarnera” si presenterà al Teatro Vittorio Emanuele regalando al pubblico presente due ore di sane risate.

IMG 2495

La compagnia Teatrale “Lorenzo Guarnera” nasce nel 2017 per la caparbietà e la grande volontà di Lorenzo Guarnera, di avere una sua compagnia teatrale, sogno che inseguiva 

2018 01 15 PHOTO 00000838

già da tempo.

Il poliedrico Lorenzo Guarnera  proprio lui che dagli anni 60 ad oggi è stato il mattatore in moltissimi avvenimenti del mondo degli spettacoli messinesi e non solo.

2018 01 15 PHOTO 00000804Amante della musica si è cimentato  giovanissimo nel gruppo “I solitari” con il ruolo di cantante e batterista, in seguito come cantante solista in vari teatri messinesi per approdare in Messinesissima un appuntamento annuale  nel teatro in Fiera diretto da Saverio Toldonato. In seguito con il ruolo di presentatore nel programma Miss Sicilia è approdato in vari locali giungendo alla Radio Televisione Italiana come primo cabarettista.

E’ giunta anche in America la sua notorietà cantando per gli italiani residenti in New Jersey, a Brooklyn ed ad Atlantic City.

E’ diventato anche animatore come cantante solista a Malta. E’ approdato anche alla Rai nella trasmissione di Raffaella Carrà e anche come interprete cinematografico in vari film e fiction con la regia di Vittorio Sindoni accanto ad attori del calibro di Gabriella Pession, Giorgio Borghetti, Alberto Didona ecc. Crea e dirige spettacoli in Piazza dal titolo “Lorenzo canta Celentano” che riscuotono un successo indimenticabile.

Ha rielaborato  e fatto la regia ad alcune commedie presso il Teatro Vittorio Emanuele “A famigghia difittusa” e “Quaterna sicca” ricevendo standing ovation e il successo che meritava.

2018 01 15 PHOTO 00000796I componenti della compagnia Lorenzo Guarnera li ha cercati tra coloro che amano il teatro e lo fanno già da tempo con la sua stessa passione.

Attori messinesi con alle spalle presenze in varie compagnie e commedie che per questo ne hanno fatto una compagnia teatrale con un cast di tutto rispetto.

Il ritorno in scena di Graziella Alfieri e di Ivana Pittella, vecchie conoscenze del mondo teatrale messinese, già protagoniste insieme a Lorenzo Guarnera di molte commedie negli anni 80 e 90.2018 01 15 PHOTO 00000825

Per continuare con la presenza di Silvana Foti, Gaetano Murabito, Francesco Micari, Giuseppe Tuzzo, Giuseppe Valenti, provenienti da altre compagnie teatrali e presenti sulle scene  da decenni.

Parliamo anche dei giovani protagonisti Sabrina Samperi, Gabriele Celona, Fabrizio Siracusano, che hanno già le idee chiare perché se pur giovani hanno calcato vari teatri messinesi con successo sia di pubblico che di critiche.

Inoltre accanto al regista Lorenzo Guarnera una giovanissima aiuto regista e comunicazioni Ylenia Cambria, superlativa nel suo essere vicina a tutti i componenti con la dinamicità e la professionalità che le sono proprie, precisa e puntuale nel gestire assieme a Lorenzo, le molteplici incombenze rituali burocratiche prima di andare in scena.

2018 01 15 PHOTO 00000843Completano il cast per il trucco le brave ed esperte  Federica Bucolo e Valeria Botta, per la fotografia D. Grimaldi e A. Guerini, Direzione di Scena e costumi Carmelo Samperi, esperto ed intenditore, Scenografia Davide Balsamo di Catania, ormai divenuta una azienda di riferimento per il Teatro, Luci e audio Sud Service di Dino Privitera, anche questa una azienda messinese vicina da sempre al mondo teatrale.2018 01 15 PHOTO 00000809

Tutti uniti con la voglia di andare avanti per offrire a quanti amano il teatro, dei momenti di sano divertimento di cui oggi si ha veramente bisogno per interrompere la routine  monotona della nostra vita.

 

Pubblicato in Comunicati stampa

NONSOLOCLASSICA - AGIMUS

direzione artistica Giovanni Cultrera

CHIESA MONUMENTALE BADIA S.AGATA

Via Vittorio Emanuele 182, Catania

- di Maria Teresa Prestigiacomo - 

Catania. Festa di Sant'Agata anche in musica a Catania domenica 11 febbraio 2018 ore 17.30: BaroquEnsemble in concerto con Musiche di Vivaldi, Corelli, Albinoni, Morricone, Piovani, Gardel, Piazzolla, Jenkins. Da non perdere con l'ensemble d'archi:  Violini: Salvatore Lorefice, Fabrizio Scaparra,  Dario Militano, Clelia Lavenia, Lorenzo Fallica - Viola: Matteo Blundo, Violoncello - Francesco Musumeci - Contrabbasso: Christian Vaccaro

biglietto euro 8    Il ricavato sarà devoluto per il progetto 'Un balcone sul barocco di Catania' della Badia di S. Agata

INFO E PRENOTAZIONI  tel  340 4238663

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.    www.iblaclassica.it

Pubblicato in Comunicati stampa

Calendario

« Gennaio 2018 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31