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Articoli filtrati per data: Sabato, 04 Febbraio 2017

  - di MARIA  GABRIELLA  MANCUSO -

E' risultato eletto per il sessennio 2017/2023 il Prof. Francesco BASILE, direttore della Clinica chirurgica generale, il quale - in un'Aula Magna gremita e festante - ha ottenuto un plebiscito di consensi e precisamente 1022 voti dei quali 851 da docenti e studenti oltre a 181 voti pari a 865 preferenze dal personale tecnico amministrativo. L'altro candidato, il Prof. Enrico Foti, direttore del Dipartimento di Ingegneria ambientale, ha ottenuto 374 voti. Le schede bianche sono state 31 e le schede nulle 42. Sono stretti i legami che legano la Città di Messina al nuovo Rettore dell'Ateneo catanese. Infatti il Prof. Francesco BASILE, nato nel 1955, appartiene ad una famiglia che ha fatto la storia della Chirurgia in Sicilia ed in Italia. Il padre era il grande Clinico Chirurgo prof. Attilio Basile, che a Messina frequentò il Liceo Maurolico e la Facoltà di Medicina percorrendo una brillante carriera accademica che lo portò a dirigere a Messina dal 1951 al 1956 l'Istituto di Patologia chirurgia allora ospitato nel mitico Ospedale Piemonte. Il Prof. Attilio Basile è venuto a mancare all'età di 102 anni nel 2012 e al liceo Maurolico frequentarono pure i suoi fratelli Guido avvocato e deputato al Parlamento, Francesco per lunghi anni Preside della Facoltà di Ingegneria e Giuseppe avvocato che subito dopo la fine dell secondo conflitto mondiale fu eletto alla carica di Primo Cittadino tanto che venne chiamato " il Sindaco della ricostruzione ". Nell'auspicare per il futuro stretti rapporti di collaborazione tra la nostra Università e l'Università di Catania, formuliamo all'illustre professor Francesco Basile fervidi voti augurali di un proficuo e operoso lavoro.  

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- di Marcello Crinò -

Domenica 29 all’Epicentro di Gala è proseguita la serie degli incontri, intitolati Impronta d’autore per il Museo Epicentro, che con cadenza mensile presentano personalità dell’arte e della cultura barcellonese. Dopo la pittrice e poetessa Salva Mostaccio, dopo lo scultore Salvatore De Pasquale e dopo l’autore di queste note, è stata la volta di Andrea Italiano, presentato come critico d’arte.

Ad introdurre la serata il fondatore e animatore dell’Epicentro, lo scultore  Nino Abbate, il quale ha letto la nota biografica di Italiano, “nato a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1980. Nel 2006 si è laureato al D.A.M.S. di Palermo. Critico d’arte, usa la parola come arma di provocazione”, ha detto Abbate.

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“Formatosi sotto la guida del professore  Gino Trapani, acquisisce le nozioni di fare cultura a Barcellona Pozzo di Gotto, tanto da porsi all’attenzione nazionale con il Museo Epicentro come direttore artistico, di cui scrive diverse recensioni delle esposizioni nazionali d’arte Artisti per Epicentro; scrive sulla rivista Kalos e si impegna a programmare il servizio di Rai tre Sicilia sul Museo Epicentro con la redazione di Palermo. Dopo l’esperienza con il Museo Epicentro, il professore Gino Trapani, dopo tantissimi anni alla guida della Pro Loco di Barcellona Pozzo di Gotto, cede le redini al giovane e promettente Andrea che diviene il nuovo presidente. Questa carica istituzionale”, ha proseguito Abbate “per certi aspetti lo allontana dal suo modo di essere. Si impegna ad organizzare degli eventi non trovando riscontri che possono mettere in evidenza il suo talento. Ultimamente l’uso della scrittura lo pone all’attenzione come mezzo di libertà della parola, non legata a nessuno e nessuna istituzione, ma solo al suo modo di fare e pensare”.

            A portare i saluti dell’Amministrazione Comunale il consigliere Melangela Scolaro, sempre presente agli eventi culturali cittadini. La Scolaro ha evidenziato l’importanza della cultura in città, dove adesso ha preso piede la Movida, ma la Movida, ha detto, deve integrare cultura e divertimento, per caratterizzarla  meglio e darle continuità nel tempo. Ha precisato che si farà portavoce al Comune per fornire agevolazioni a chi opera nel campo dell’arte e della cultura.

            Andrea Italiano è stato intervistato dalla giornalista Cristina Saja, della testata cittadina 24live.it, che ha sponsorizzato questa iniziativa, pubblicando sul proprio sito ogni volta il video della serata. Andrea Italiano, col suo modo di fare un po’ sopra le righe, incalzato dall’intervistatrice, ha parlato di tutto: di arte, di cultura, del suo non essere un critico d’arte ma solo un dilettante che si occupa d’arte per provare piacere, felicità. Ha parlato dei suoi libri: “scrivo per lasciare delle tracce”, ed ha spiegato di essere “cinico”, perché contro le forme di ipocrisia che ci attanagliano e non ci permettono di andare avanti.

Ha parlato degli artisti di Barcellona del passato, come Antonino Vescosi e Giuseppe Russo, ma anche dei contemporanei, il cui limite, a suo avviso, è di non fare ricerca e di non fare squadra, coltivando soltanto il proprio orticello. Infine ha risposto alla domanda se Barcellona cambierà. La città, ha detto, è come tante altre, lontana dal baricentro economico, “non si può coltivare l’anima nella miseria”. Barcellona è una città del sud che ha perso la sua identità. C’era l’economia agricola e il bestiame, adesso questa economia è stata abbandonata e non è stata progettata una nuova identità. Mancano anche le strutture ricettive, un punto informativo per i turisti. La città, ha concluso, deve avere una identità precisa.

Alla fine ha lasciato l’impronta della mano destra su una mattonella d’argilla cruda, che andrà ad aggiungersi alle altre lasciate dai precedenti ospiti.

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DSCF4710- di  Marcello Crinò -

Venerdì 3 febbraio, nell’Aula Magna del Liceo Classico Luigi Valli, si è parlato di un argomento di grande attualità, la satira. “Si fa presto a dire satira…” il titolo dell’incontro promosso dalla Fi.da.pa. di Barcellona. Moderati e introdotti da Maria Concetta Santamaria, presidente del sodalizio, hanno relazionato Nicola Russo, Pina Freni e Nicola Alosi. La Santamaria, nell’introdurre l’incontro, ha portato i saluti dell’assessore Ilenia Torre, assente perché fuori sede e della Dirigente dell’Istituto Domenica Pipitò, ed ha voluto ricordare la recente scomparsa dell’artista e fondatore del Parco Jalari Mariano Pietrini. La satira, ha detto, oggi è un argomento di discussione a seguito di quanto avvenuto a Parigi nella sede del giornale satirico Charlie hebdo, con tutto il suo strascico di polemiche.

Il docente di lettere classiche Nicola Russo nel suo intervento si è soffermato sulle origini letterarie della satira. Lo spirito satirico esisteva già nella letteratura greca, ma è stato ben sviluppato in epoca romana, da Quintiliano a Lucilio, Orazio, Persio, Giovenale, Marziale.  Ha anche accennato alla satira nelle arti contemporanee, portando ad esempio la commedia italiana.

La professoressa Pina Freni, già docente di storia e filosofia al Liceo Valli, già presidente della Fi.da.pa., e attualmente componente del gruppo di studio delle tradizioni siciliane. La sua relazione è stata incentrata sul rapporto tra satira e filosofia, precisando che il fare satira è fare filosofia, cioè esercitare lo spirito critico. La satira ha la funzione di contrastare il potere politico, il grillo parlante che parla alla coscienza, per renderla vigile. Ha fatto riferimento alla parte perduta della Commedia di Aristotele, proprio quella sulla satira (oggetto di discussione e contrasto  nel Nome della Rosa di Umberto Eco). La satira, ha precisato, ha attraversato tutti i secoli, i confini e lo scibile umano, fumetti compresi, come i Simpson. La satira è un’arma sociale. Il linguaggio ironico e la filosofia hanno un nemico: il pensiero unico.  La satira non deve scherzare con la morte e non deve insultare, come invece è avvenuto di recente, quando tutti si sono indignati, giustamente, per le vignette del terremoto e delle valanghe.

Il giornalista della Rai Nicola Alosi ha concluso la serie degli interventi, soffermandosi sul diritto di satira e i suoi limiti, partendo dall’articolo 21 della Costituzione che sancisce la libertà di pensiero e di stampa, riconosciuto a tutti. Ha fatto riferimento al rapporto di “Reporter senza frontiere” sulla libertà di stampa, dove l’Italia figura al settantasettesimo posto. La libertà di stampa è una scelta, la libertà di satira è un lusso ulteriore. Ha mostrato una serie di testate satiriche dalla fine dell’Ottocento fino agli ormai relativamente recenti il Male e Cuore, e le vignette di Forattini. Si è soffermato sulle vignette satiriche che non fanno ridere ma dileggiano le persone, spesso proprio le vittime di eventi tragici. Si è posto il problema dei limiti, chiedendosi chi li può porre. La risposta è la coscienza individuale. La libertà in se non è un valore. La libertà ha bisogno del rispetto di noi, degli altri e delle regole.

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- di  Marcello Crinò -

Continua intensa a Barcellona l’attività del Teatro Mandanici, sotto la direzione artistica di Sergio Maifredi. Nel corso del mese di febbraio proseguiranno i laboratori dedicati alla realizzazione di Un canto mediterraneo, lo spettacolo diretto da Mario Incudine con Antonio Vasta maestro concertatore, in cartellone il 29 aprile. I prossimi appuntamenti dei laboratori si terranno nei giorni di mercoledì 22 e giovedì 23 febbraio dalle ore 16 alle ore 20. Gli incontri saranno curati dai maestri Giorgio Rizzo (percussioni) e Anita Vitale (canto).

Sabato 11 febbraio alle ore 21,00 in cartellone è prevista La vedova allegra, la famosa operetta di Franz Lehar, messa in scena dalla Compagnia Italiana di Operette, con la direzione musicale di Maurizio Bogliolo, protagonisti Victor Carlo Vitale e Silvia Santoro, regia di Flavio Trevisan, coreografie di Monica Emmi. La Compagnia Italiana di Operette è la più antica compagnia italiana specializzata in questo genere.  Fondata nel 1953 da Sergio Corucci, inizialmente si chiamava “Internazionale” fino ad una tournèe estera nella quale il pubblico decise di denominarla “Italiana” per complimentarsi di quel particolare mood che rendeva uniche le sue messinscene.

Da allora a oggi sono passati decenni. E ha addirittura centoundici anni lo spettacolo fissato nella Stagione Artistica del Mandanici, quella Vedova allegra che, grazie alla regia del maestro Flavio Trevisan, diventa racconto ironico e attualissimo.

“Cosa c’è di più attuale di crisi economiche, scherzi pesanti e tresche amorose?”, si chiede sorridendo Bogliolo. Per poi sottolineare che “questa versione dell’operetta per eccellenza è capace di tenere insieme i valori del genere, tutto rigorosamente live, musica canto danza, con i ritmi e le emozioni del presente, così che risulta uno spettacolo straordinariamente frizzante e giovane, con un grande cast di interpreti”.

E il cast è davvero grande, con ventotto artisti in scena, tra attori, cantanti,  ballerini e orchestra. E quasi altrettanti dietro le quinte dove lo show è particolarmente impegnativo a causa del continuo cambio di atmosfere, di luci, di scenografie e di costumi.

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DSCF4048- di  Marcello Crinò - 

L’Assemblea dei soci della Pro Loco “Nomos di Manno” di Barcellona, dopo ampia valutazione e ringraziando i dimissionari per il lavoro svolto, ha rinnovato il proprio Consiglio Direttivo, che adesso risulta composto da Maura Arizia, Salvatore Cortese, Antonino Costa, Nunzia Giaimis, Daniela Gitto. Il Direttivo ha eletto all’unanimità Antonino Costa Presidente, Nunzia Giaimis Vice Presidente e Tesoriere, Daniela Gitto Segretaria, Salvatore Cortese e Maura Arizia Consiglieri. E' stato eletto altresì Eugenio Giancristaforo con la carica di Presidente Onorario con incarichi speciali.

Tutti i componenti eletti sono Soci fondatori dell'Associazione. La Pro Loco è ora intenta a sviluppare il programma per il nuovo anno sociale, che, oltre agli aspetti istituzionali, darà rilevanza alle iniziative di valorizzazione del territorio, alle sue potenzialità di attrazione turistica con le attività di accoglienza, le risorse naturalistico ambientali e storiche, le manifestazioni culturali, sportive ed enogastronomiche e quelle collegate ai tradizionali culti religiosi.

A tal fine tutti i soci saranno chiamati a dare il proprio contributo fattivo anche per lo sviluppo delle loro personali potenzialità.

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Associazione culturale, sportiva, ambientalista   

senza scopo di lucro

STUDIO D’ARTE L’ETOILE

Via Natoli is. 276 n.5 98121 MESSINA

Tf. 3383541458 – 3467910240 – 0902401721

Sabato 28 gennaio, alle ore 10, nella location del  Salone delle Bandiere del Comune di Messina, la presidente dell’Associazione culturale Studio d’Arte l’Étoile, Dott.a TITTI CRISAFULLI  ha presentato lo scrittore-poeta CARMELO COSSA  proveniente da TORINO, che  ha parlato del suo romanzo “NON AVERE PAURA” ad un folto pubblico messinese appassionato di cultura. Dopo l’intervento introduttivo della Crisafulli ha ampiamente relazionato sul contenuto del romanzo il prof. GUIDO BELLINGHIERI, già Direttore della Scuola di Specializzazione di Nefrologia all’Università di Messina e Direttore di Nefrologia al Policlinico Universitario. Il romanzo che dal 2014 ad oggi ha già ricevuto una ventina di riconoscimenti, primi e secondi premi e nella TOP 100 di AMAZON si è attestato al 39° posto mentre nella narrativa contemporanea al 23° posto, infonde fiducia e speranza negli ammalati gravi, ai disperati che temono gli esiti di interventi chirurgici devastanti e pericolosi.Pagine significative del romanzo sono state lette dalla lettrice CLARA RUSSO. L’evento ha visto anche l’esibizione degli artisti della “STAR MUSIC ACCADEMY” della Dott.a Marianna Attinà. Sono intervenuti tra gli altri il prof. Roberto Lo Presti e la critica d’arte prof. Mariateresa Prestigiacomo 

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Ricordate la Regina Elena, Le Madri dei Caduti della Grande Guerra e  Donna  Concetta Molino  Avviata“La Consulta Reale Siciliana”

La  chiesa San Giovanni Battista,di Barcellona Pozzo di Gotto, nota come Monumento nazionale , ha  ospitato una iniziativa  che va ad onore della cittadina La  Delegazione di Barcellona Pozzo di Gotto dell’Associazione Nazionale del Fante , riconosciuta dal Ministero Difesa, presieduta dal Conte Angelo Molino della; ha  promosso   una importante e “Solenne Celebrazione Eucaristica ”, Risultava rilevante.la lettura di un messaggio che Sua Santità Papa Francesco aveva espresso  in visita al Sacrario Militare per il centenario della Grande Guerra... a Redipuglia. A farlo pervenire con il saluto era  Don Biagio Amata, già Decanus della Università Pontificia Salesiana di Roma . A presiedere la Celebrazione; che ricordava ls Regina Elena di Savoia “Serva  di Dio e Rosa d’Oro della Cristianità”e Prima Ispettrice delle Infermiere Volontarie della C.R.I, . nella Storia d’Italia”,.  era  il Vicario  foraneo Giuseppe Turrisi assieme a Mons.Antonino Cento, parroco della parrocchia “Santa Maria dell’Incoronata”di Camaro Superiore(Me)..Subito dopo la Celebrazione, veniva letto dal Cerimoniere dell’A.N.F. Salvatore Gazzarra ” la Preghiera del Fante”.ed il brillante e vigoroso messaggio del Direttore della Gazzetta del Sud Dott. Alessandro Notardtefano sulla Regina Elena di Savoia. Subito dopo  A prendere la parola era l’Assessore  alla Cultura e Pubblica Istruzione Ilenia Torre, che interveniva portando il messaggio di saluto da parte del Sindaco del Comune di Barcellona P.G messaggio. Seguiva l’intervento di un ufficiale superiore del V^ Reggimento “Aosta”, che comunicava  a nome e per conto del Comandante Col, Roberto Vergori (Figura di Comandante, che in pochissimo tempo per le sue alte qualità morali e sociali è riuscito a meritare l’apprezzamento dei messinesi); Due rappresentanti delle Associazioni d’Arma, perfetti nel Cerimoniale rendevano onore alla Celebrazione con il tricolore sorretto  dall’Alfiere e Segretario del l‘Associazione Nazionale del Fante di Messina e noto poeta e scrittore, Renato Di Pane ed il labaro dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Sez. di  Catania,, sorretto dal St.Tedesco, accompagnato da un Gruppo di Bersaglieri dell’Associazione. L’Ispettrice Provinciale di Messina delle Sorelle Infermiere volontarie della C.R.I.Dott.ssa Antonietta Carnazza, che ripercorreva alcuni particolari  momenti  di sostegno morale e sanitario porto dalla Regina Elena ai  diseredati, ai feriti,ai sofferenti, ai bambini, anche in occasione del terremoto di Messina nel Dicembre del 1908. La Dott.ssa Melina Prestipino  Presidente d’onore del Comitato Patronesse dell’A.N.F..di Messina,  faceva un excursus del sostegno umano, porto con opere di carità dalla Regina Elena e si soffermava sulle Istituzioni da Lei create pure a Messina:La prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo, considerava il motus di elevata spiritualità della Sovrana.La nota poetessa  Rosita Orifici Rabe leggeva una splendida lirica sulla amata Regina..A Soprintendere all’Organizzazione ed ospite d’onore era  il l ch.mo prof. DomenicoVenuti Presidente Provinciale A.N.F. e Presidente generale dei CO.B-G.E. Inspired ONU-UNESCO-OMS-, che porgeva il saluto del Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale del Fante,”M.d.l Antonio Beretta.e riferiva  alcuni episodi  salienti della Grande Guerra, ponendo in rilievo il sacrificio e l’eroismo nelle trincee dei fanti e dei  carabinieri, che scrissero, vere pagine gloriose nella storia d’Italia,che costò  più di 700 mila morti..Si soffermava a considerare il sacrificio delle “Madri”pronte al grave e costante sacrificio di avere i figli  in Guerra,: “Erano vere eroine”.  Seguivano   i discorsi  dei rappresentanti dell’Associazione Nazionali D’Arma: Carabinieri  e dei Bersaglieri ( sez. di Catania ) Il prof. Carmelo Maimone  Vice Delegato A.N.F. di Barcellona P.G. si soffermava a considerare la nobilissima e indimenticabile figura di Donna Concetta Molino, che i cittadini tutti ricordano per  la sua bontà e generosità Prof. Maimone concludeva il suo intervento, proponendo con parere unanime dei presenti l’ntitolazione di una via a  “Donna Concetta Molino” “Grande concittadina Benefattrice e Missionaria dei Valori Cristiani. Erano presenti rappresentanti di studenti degli Istituti Superiori..Veniva presentata dal Conte Angelo Molino della Torre,“La Consulta Reale Siciliana” dagli  importanti contenuti progettuali e le relative potenziali realizzazioni  culturali e sociali, nel rispetto delle tradizioni storiche,, con riferimento ai valori espressi nell’excursus dei tempi dalle Case Reali. “La “Consulta- aggiungeva  il Conte Molino,-  intende porsi quale strumento di sensibilizzazione alla salvaguardia,tutela,valorizzare,del Patrimonio culturale e ambientale dell’isola. Si concludeva l’incontro con un brindisi augurale.

Il Dott.Alessandro Notarstefano Direttore della Gazzetta del Sud ha inviato al Prof. Domenico Venuti il seguente messaggio:

Gentili membri dell'Associazione, gentili ospiti, non potendo essere presente non voglio mancare l'occasione, anche a nome della Gazzetta del Sud, di ringraziarvi per la sensibilità nel riproporre all'attenzione, con la celebrazione di oggi, l'amata figura della Regina Elena di Savoia, che risplende attraverso il tempo. Per la popolazione messinese prostrata dalla tragedia del terremoto del 28 dicembre 1908 Essa fu un autentico angelo di bontà, giungendo nell'ora della devastazione e del dolore col tocco della sua sapiente carità e della sua dedizione alla causa degli umili e dei sofferenti – confermata peraltro dalle opere e dalle iniziative di tutta una vita – la cui eco non si è spenta dopo un secolo. In momenti di confusione e crisi come quello che viviamo, richiamarsi a una figura così chiara e luminosa costituisce 

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