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Articoli filtrati per data: Sabato, 15 Maggio 2021

 - di Marcello Crinò -

Fresco di stampa è il libro di Francesco Sidoti: Gesù Cristo nella storia d’Israele e dell’uomo moderno, Casa Editrice Kimerik (Patti), prefazione di Nino Sottile Zumbo, cultore d’arte e studioso di storia delle religioni.

L’autore è un magistrato barcellonese  in pensione. Per due anni, fino al 2018, è stato presidente della Corda Fratres (la più antica associazione culturale barcellonese), dove lo abbiamo visto anche come conferenziere dotato di una memoria formidabile, svolgendo le sue relazioni senza alcun appunto scritto.

Sidoti, senza peli sulla lingua, evidenzia gli aspetti negativi degli ebrei, ma altresì  commenta negativamente i cristiani di comodo, “quelli che alla domenica e nei giorni comandati frequentano la Chiesa, ma che appena fuori di essa si dimenticano dell’uomo e che per quieto vivere non prendono le sue difese…”.

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Il libro si apre con un’analisi del regime politico religioso ai tempi di Gesù, dove l’autore sottolinea come Gesù “si accinse ad un’opera inaudita, che non era solo quella di contestare le strutture sacrali in cui era avviluppato il popolo ebraico, ma di rompere con la forza del suo amore tutti gli argini che le prescrizioni rituali e le formule imponevano come dighe alla sua passione e al suo vigoroso entusiasmo.”

Il secondo capitolo è dedicato alle strutture portanti del sacro nella cultura giudaica, dove  evidenzia come l’arrivo di Gesù non sia stato creduto come l’arrivo del Messia, in quanto Israele attendeva un Messia come restauratore della libertà politica, mentre invece Gesù capovolge la loro concezione messianica fatta di potenza e di forza, proclamandosi un servo che avrebbe restaurato il regno di Dio in ben altro modo.

Più avanti Sidoti opera un approfondimento della sacralizzazione del sabato degli ebrei e le caratteristiche della “razza santa”, in merito all’etnia ebraica e il loro modo di vivere.

La rivelazione cristiana apre quella che possiamo considerare la seconda parte del libro. L’autore analizza il pensiero di Gesù, laddove “le strutture portanti della cultura e della religione ebraica vanno eliminate, perché soffocano la genuinità del rapporto religioso, gestito da una classe sacerdotale condizionata dalla esteriorità e dalle fumosità delle liturgie rituali.” 

L’autore si sofferma sui miracoli, evidenziando come ai tempi di Gesù fossero ben più presenti rispetto ai nostri giorni, anche se, per imperscrutabili ragioni, ancor oggi il divino irrompe nella realtà umana, come avvenne a Fatima, a Lourdes e a Medjugorie.

Analizza il ruolo della Chiesa delle origini, l’editto di Costantino del 313 col quale viene sancita la libertà di culto e l’editto di Tessalonica del 380 col quale si impone la religione cristiana come unica religione nei confini dell’Impero, e ricorda che la storia della Chiesa dimostrerà che i fondamenti della dottrina di Cristo furono violati da certi uomini della Chiesa stessa. Ricorda  le vicende di Galileo, Campanella e Giordano Bruno. La libertà di coscienza fu riconosciuta solo con il Concilio Vaticano II, ma ancora nel 1864 il Sillabo di Pio IX la bollava come folle delirio.

Non tralascia di dedicare uno spazio a Martin Lutero, ai suoi errori e ai suoi meriti, e conclude con gli ultimi due capitoli dedicati al papato nel Novecento e al dibattito degli ultimi anni sul Crocifisso nei luoghi pubblici e il presepe nelle scuole.

Una notazione finale sul complesso rapporto tra chiesa cattolica ed ebrei, toccato dal nostro autore nel ricordare l’incontro di Giovanni Paolo II con il rabbino Elio Toaff nel 1981. In quell’occasione il Papa definì gli ebrei “i nostri fratelli maggiori”. Il dialogo tra le due religioni era ripreso dopo il Concilio Vaticano II, con il documento “Nostra aetate” del 1965 che rappresentò un passo importante per le relazioni con le altre religioni. La tradizione cristiana nei confronti degli ebrei era inizialmente di disprezzo, finché la Chiesa “scoprì” di avere radici ebraiche, esortando così cristiani ed ebrei al rispetto reciproco.

15 maggio 2021

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Comiso, Rg.Non si fermano mai  le attività  della Associazione  ragusana Arteinsieme.

Dopo l' idea di realizzare , attraverso le risorse dei pittori iscritti, un libro che illustrasse la favola di Pinocchio, dopo le programmazioni delle mostre  a Catania il 16 ottobre ed a Taormina, ed altre ancora a beneficio dei soci, Arteinsieme coinvolge le scuole con un concorso la cui premiazione avrà  luogo nel sontuoso Palazzo Fidone  di Comiso , giorno 17 maggio.

Ricordiamo che un socio di Arteinsieme  esporrà  a Messina il 29 maggio, presso la galleria del Corso Cavour: Enzo Napolitano, presentato dalla scrivente, alle ore 18:00.

Madrina la ragusana Avv Teresa Notaro. Ospite d 'onore la segretaria dell' Associazione dott.ssa Occhione  ed il Presidente.

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

La competizione internazionale per Primo Clarinetto e Clarinetto Basso assegnerà ai vincitori premi di 4.000 euro e concerti sul palcoscenico del Teatro Vittorio Emanuele.

   MESSINA (13 mag) - Una settimana dal respiro internazionale, occasione di confronto per centinaia di giovani musicisti, provenienti da tutta Italia e dall’estero è questa la nuova iniziativa deliberata dal Consiglio di Amministrazione del Teatro di Messina.

   È tutto pronto per il 1° Concorso internazionale di Primo Clarinetto e Clarinetto Basso: Messina International Clarinet Competition – Italy "Working in the Orchestra", promosso dall’Ente Autonomo Regionale “Teatro di Messina”.

   La competizione artistica internazionale si svolgerà dal 29 settembre al 3 ottobre 2021, a Messina, nel Teatro Vittorio Emanuele.

   ll concorso è aperto ai clarinettisti di tutte le nazionalità nati dopo il 1° gennaio 1986.

   Gli obiettivi sono quelli di contribuire alla divulgazione della conoscenza degli strumenti a fiato, promuovere la cultura musicale incoraggiando e valorizzando i giovani strumentisti e, nel contempo, valorizzare il patrimonio artistico e culturale dei luoghi che ospitano il concorso.

   Per iscriversi c’è tempo fino al 15 luglio; tutte le informazioni sono sul sito istituzionale del Teatro di Messina al link https://concorsi.teatrovittorioemanuele.it/.

   Al termine del concorso ai vincitori delle sezioni: Primo Clarinetto e Clarinetto Basso sarà corrisposto un premio in denaro del valore di euro 4.000 più un concerto da solista nella stagione musicale (2022) del Teatro Vittorio Emanuele di Messina.

   Musicisti illustri del panorama internazionale comporranno la giuria: Rossana Rossignoli (Italy), Principal Clarinet Basel Symphony Orchestra; Andrew Marriner (England), ex Principal Clarinet London Symphony Orchestra; Davide Lattuada (Italy), Bass Clarinet Royal Concertgebouw Orchestra - Amsterdam; Jean-Marc Volta (France), ex Bass Clarinet Orchestre National de France e Calogero Palermo (Italy) Principal Clarinet Royal Concertgebouw Orchestra - Amsterdam.

   Per la Finale si uniranno alla giuria: Salvatore Percacciolo, Direttore d’Orchestra; Matteo Pappalardo, Direttore Artistico del Teatro di Messina e del Concorso; Antonino Averna Direttore Conservatorio A. Corelli di Messina; Marcello Caputo, Principal Clarinet Orchestra del Teatro di Messina e Segretario Artistico del Concorso.

   Superata la fase pre-eliminatoria le prove si articoleranno secondo il seguente calendario: Giovedì 30 Settembre 2021, Eliminatoria; Venerdì 01 Ottobre 2021, Eliminatoria; Sabato 02 Ottobre 2021, Semifinale; Domenica 03 Ottobre 2021, Finale.

   Un’importante occasione che abbiamo avviato in un momento particolare per la vita del Teatro - dichiara il presidente Orazio Miloro - che, unitamente alla nuova programmazione 2021/2022 in corso di definizione, intende proiettare il Vittorio Emanuele e la nostra città verso un’offerta culturale di respiro internazionale offrendo, nel contempo, concrete occasioni di crescita a giovani musicisti. Tale occasione - prosegue Miloro - oltre ad accrescere la visibilità del Teatro sarà momento di vetrina internazionale per il patrimonio turistico-culturale del nostro territorio. Messina - conclude Miloro - come Berlino, Parigi, Amsterdam e le principali capitali europee, sarà quindi “capitale” per una settimana della musica.

   Il Teatro di Messina riparte dai giovani e per i giovani - dichiara il sovrintendente Gianfranco Scoglio - con un concorso internazionale di assoluto livello che rende merito alla Città ed al Teatro quale luogo della Cultura. L’obiettivo è quello di contribuire alla divulgazione della conoscenza degli strumenti a fiato, promuovere la cultura musicale incoraggiando e valorizzando i giovani strumentisti e, nel contempo, il nostro patrimonio artistico e culturale.  La presenza di una Giuria - prosegue Scoglio - composta da Professori provenienti dalle più prestigiose orchestre mondiali qualifica il Concorso e l’interesse verso la Città anche per le ricadute economiche per tutto l’indotto dei servizi. Scoglio conclude con un ringraziamento doveroso alla “Buffet Crampon” di Parigi nostro partner europeo.

   L’evento sarà in presenza, trasmesso in streaming e condiviso con le piattaforme mondiali di settore.

   In un momento particolare quale quello che stiamo vivendo la gioia della musica e la presenza di tanti giovani ci onora della fiducia accordataci dalle Reti Europee per l’organizzazione del Concorso proiettando il nostro teatro su un palcoscenico consono alla sua storia.

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Pubblicato in Comunicati stampa
Sabato, 15 Maggio 2021 06:54

UREKA

Gira e rigira tanti politicanti si intestano la battaglia del risanamento ma la verità sull’ epilogo risiede altrove ed ha un nome e cognome: Cateno De Luca, sindaco di Messina .

Al governo Mario Draghi un MERITATO plauso: il Premier con un FULMINEO e GENIALE Decreto , ha statuito la legge per lo sbaraccamento, messo d’accordo il Parlamento, avere accelerato con propri poteri (DECRETO LEGGE) tutto l ‘ iter e superato anche l'ultimo ostacolo alla giusta conclusione del percorso su cui i politicanti avevano già scommesso!

Il parlamento dovrà soltanto approvare l’entità del finanziamento (250 milioni)

Foto Draghi

La nomina del commissario!   Avevamo auspicato che la scelta ricadesse sulla figura del Sindaco De Luca anzitutto per 2 ordini di motivi : morale e logistico . In primo luogo egli e' l’ artefice dell' avvio   di tutta la operazione del risanamento, rimasta nei cassetti lunghi decenni prima del suo insediamento ; in secondo luogo la sperimentata capacità amministrativa e gestionale : , conosce infatti a mena dito il territorio ed ogni azione da intraprendere per il concreto sbaraccamento.

Il Premier , ha attuato quanto statuito dall’articolo 97 della Costituzione che sostanzialmente afferma come l’attività della Pubblica Amministrazione debba essere ispirata ai criteri del buon andamento , trasparenza , imparzialità, economicità   ( La buona Amministrazione)!

Agli   “ASINI VOLANTI” resta soltanto l’incombenza di licenziare il provvedimento di finanziamento.

Dalla lettura del quotidiano locale ho tratto le conclusioni che la sig.ra Prefetto avrebbe dichiarato che sta valutando l’ipotesi di reclutare alcuni elementi, prelevandoli da A.RI.SME. per l’inserimento nello Staff Commissariale.

Sommessamente alle S.L. , riferisco che soltanto una risorsa umana ha le qualità per far parte dello STAFF: Il Direttore di Sezione A.RI.SME ( funzionaria del Comune integerrima, nonché validissima professionista: Pianificazione urbanistica, Piani attuativi, Rigenerazione Urbana, Progettazione architettonica, etc.                                

Chi potrebbe asserire il contrario? Tuttavia ben venga la soluzione del GOVERNO che ha sottratto ai partiti ed ai politicanti ogni scelta che sarebbe stata frutto di calcoli affaristici e clientelari . Auguriamo al rappresentante del governo in citta ' un buon lavoro.

Battaglione Carabinieri

Il grande statista Giovanni Malagodi nel 1971 fece un feroce ostruzionismo parlamentare nel momento in cui il Parlamento ha statuito l’introduzione delle Regioni.

Infatti il Presidente Giovanni Malagodi affermo’ in Parlamento: le Regioni distruggeranno l’Italia e, cosi fu!

Auspico fortemente l’abolizione di tutte le Regioni d’Italia, iniziando proprio dalla Regione Sicilia, massimo esempio di mala politica , sperpero di denaro pubblico e DISTRUZIONE DEL TERRITORIO AI FINI SPECULATIVI.

Ormai è improcrastinabile, il ripristino in qualche modo delle preferenze : non si puo’assurgere allo scranno Parlamentare senza alcun merito specifico e senza consenso popolare; in verità un MERITO lo posseggono: AVERE FATTO UN  POM………NO AL CAPO!!

AUSPICO CHE S.E. IL PREFETTO (ALLA LUCE DI INCOMPETENZA E CORRUZIONE DI QUASI TUTTO L’APPARATO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE MESSINESE, E , NON SOLO) VALUTI L’OPPORTUNITA’ DI RECLUTARE IL PERSONALE NECESSARIO , PRELEVANDOLO DAL GENIO MILITARE ( ESERCITO), ROS (ARMA DEI CARABINIERI) E GICO ( GURDIA DI FINANANZA), PREFERIBILMENTE PROVENIENTI DAL NORD ITALIA!!

Non oso immaginare quello che sarebbe potuto accadere il prossimo Giugno 2022...

Infatti, il Sindaco Cateno De Luca , entro quella data dovrà rassegnare le dimissioni da Sindaco della Città di Messina per partecipare alle elezioni regionali (Presidente della Regione),ed il Commissario del Comune nominato dal Presidente della Regione Nello Musumeci, avrebbe dovuto gestire anche lo SBARACCAMENTO.....

OMISSIS. .......OMISSIS. ........ OMISSIS

Grazie Sindaco Cateno De Luca

Grazie Presidente SUPER Mario Draghi

                           Ing Carmelo Cascio

Pubblicato in Comunicati stampa

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