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Articoli filtrati per data: Sabato, 22 Giugno 2019

- di Maria Teresa Prestigiacomo - 

Bruxelles. La capitale europea premia la siciliana Maria Greco per i suoi preziosi pezzi unici, manufatti al tombolo ed al chiacchierino, antica tradizione del Mediterraneo e della Sicilia, ormai una vera e propria specie in estinzione coloro come Maria Greco, che realizzano queste preziosità uniche nel loro genere  ed ogni pezzo diverso dall' altro. Il prestigioso e meritato Grand Prix va alla creatrice di bijoux Maria Greco; una sua parure sarà  esposta in mostra in Rue de la Regence, unitamente alle opere di valenti maestri.

Come nasce la sua arte, Maria Greco?

Nasce con prepotenza e enorme passione vedendo al lavoro mia madre, al tombolo e al chiacchierino, mia madre  riteneva troppo difficile ed arduo questo lavoro per me...ma io con determinazione da autodidatta, iniziai ugualmente ed adesso anche di notte lavoro, per la brillante riuscita di una mia creazione. Posso dire che i bijoux riscuotono notevole successo perché noi donne vogliamo sempre stupire ed accogliere in noi la tradizione e memoria storica della nostra Sicilia e del nostro Mediterraneo antico. 

È  soddisfatta di questo importante riconoscimento nella capitale d' Europa?

Sono felice di questo ambito premio di Bruxelles,  conferito per mano dell' Accademia Euromediterranea delle arti il 20 luglio 2019; con il vicepresidente dr Gennaro Galdi, il Premio offrirà  un maggiore impulso alla produzione dei miei manufatti, ovvero delle mie piccole opere d' arte-bijoux, dal fascino antico e sempre nuovo. 

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- d Maria Teresa Prestigiacomo -

Colli San Rizzo, Messina.  Una nuova idea è  balenata al Cavaliere Gerbasi, fondatore del Museo Etnoantropologico di Castanea: un museo itinerante...e dove? Presso i locali all'aperto del noto Don Minicu, l'inventore  del panino alla disgraziata, per intenderci. Non si ferma mai il Cavaliere: lodevole questa iniziativa di divulgazione del  ricchissimo Museo di Castanea delle Furie ' e quattru strati.

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Nelle recenti elezioni amministrative del Comune greco di Lepanto è stato eletto a Sindaco Basilio Ghisàs che, nel suo programma elettorale, ha inserito i rapporti internazionali con Messina, nell’ambito delle attività del Network euro-mediterraneo Sulle Rotte di Lepanto. Dallo Scontro all’Incontro”.

Si intensificano così i rapporti tra Messina e Lepanto, curati da Enzo Caruso e Fortunato Manti dell’Associazione Aurora che, insieme a Pietrangelo Pettenò della Marco Polo Projet di Venezia e al Comune di Nafphaktos (Lepanto), sono gli artefici della nascita del Network che riunisce le città del Mediterraneo accomunate dalla stessa storia, con l’intento di promuovere la pace attraverso i temi dell’incontro, del turismo e della cultura.

Sostenuto dal Presidente del Network, Cristos Salamuras più volte ospite a Messina, che la scorsa estate ha siglato col Sindaco De Luca l’adesione di Messina alla Rete Internazionale, Ghisàs sarà presente il 3 agosto a Messina per prendere parte sull Nave Palinuro, al Corteo Storico Navale in onore di Don Giovanni d’Austria.

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 - La redazione  -

Lunedi 17 giugno u. s., presso la “Biblioteca De Nava” di R. C., si è tenuta una tavola rotonda programmata dal Comitato Scientifico del CIS della Calabria su “Antonio Piromalli, interprete del Medioevo: Giacchino da Fiore e Dante Alighieri”.

Dopo la proiezione di un pregevole filmato, custodito dalla dott.ssa Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS, che rievoca momenti memorabili dell’attività culturale del grande studioso calabrese, la prof.ssa Paola Radici Colace ha dato l’avvio ai lavori soffermandosi sulle ascendenze pitagoriche del monachesimo medioevale in Calabria. Il prof. Giuseppe Rando ha quindi sottolineato l’alta valenza critica dello smilzo ma denso volume di Piromalli, intitolato appunto “Gioacchino da Fiore e Dante Alighieri”, sottolineando come il rapporto ideale tra il profetismo del sommo poeta fiorentino e quello del monaco cosentino venga affrontato, in termini probabilistici (dichiarati dallo stesso autore) nell’ultimo capitolo del libro, laddove nei primi tre capitoli trovi espressione lo «storicismo totale» e anticrociano del critico marxista che lega alle precarie condizioni socio-economiche della Calabria del tredicesimo secolo (Gioacchino da Fiore nacque intorno al 1130 e morì nel 1302) il profetismo e la ricerca di un mondo migliore presente negli scritti di Gioacchino e nella pratica della Congregazione Florense, da lui fondata.

La professoressa Emilia Serranò ha, poi, tenuto a precisare la puntuale, partecipe e illuminante ricognizione della realtà calabrese evidenziata dal professore Antonio Piromalli nel saggio su “Gioacchino da Fiore e Dante Alighieri”, ritenendo che il valore della sua diagnosi prescinda dalla ideologia politica e dai postulati della critica marxista.

La prof.ssa Mila Lucisano ha evidenziato alcuni aspetti del saggio piromalliano che, alla luce di una sua recente «lettura personale», le sono sembrati particolarmente positivi, come quello della chiara matrice marxista delle tesi dello studioso calabrese e quello della effettiva somiglianza tra l’afflato profetico di Dante e l’avvento del «terzo regno» auspicato da Gioacchino da Fiore.

Gli interventi di alcuni degli astanti hanno posto termine, nei tempi prefissati, alla ricca tavola rotonda reggina.

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Comunicato stampa con preghiera di diffusione

 

UN SECONDO CARTELLONE

 TRA MATINÈE PER LE SCUOLE E SPETTACOLI POMERIDIANI

 

Attestati e “festa” per il cast di “D’Artagnan e i Tre Moschettieri”

che ad ottobre torna in scena in evento speciale per gli studenti

Barcellona Pozzo di Gotto – “Circa trenta associazioni, compagnie e produzioni, non solo locali né solo regionali, hanno presentato un totale di quasi cinquanta proposte per la nuova Stagione del ‘Mandanici’, a riprova dell’importanza ormai conquistata dal Teatro di Barcellona Pozzo di Gotto nel panorama dell’offerta pubblica di eventi culturali”: il sindaco Roberto Materia ha avviato così l’incontro con la stampa e la cittadinanza dedicato ai festeggiamenti per il cast del laboratorio multidisciplinare diretto da Sasà Neri e che si è concluso con “D’Artagnan e i Tre Moschettieri” e che ha dato l'occasione di fornire alcune anticipazioni sulla nuova stagione.

 Da sinistra il segretario Catania il sindaco Materia e il regista Neri.jpg2

A candidarsi per il nuovo cartellone molta prosa, ma anche cabaret, musica classica, lirica e operette. “Per l'Ufficio Teatro c’è dunque - ha sottolineato il primo cittadino - l’imbarazzo della scelta. A guidare la selezione sono alcuni principi cardine: tenere la spesa sotto pieno controllo e, allo stesso tempo, far arrivare sul palco generi teatrali e di intrattenimento diversi tra loro e anche, quando possibile, da quanto già presentato nelle scorse stagioni, così da accontentare il gusto di pubblici differenti e da conquistare nuovo pubblico. L'Ufficio teatro, si è mosso in tempo per opzionare alcuni spettacoli importanti e progettare una nuova grande stagione teatrale, sempre in sinergia con i privati che integrano il cartellone con alcune proposte molto interessanti”.

Il nuovo cartellone

“L'idea del cartellone 2019/2020 – ha spiegato il segretario generale Lucio Catania - è quella di un esordio a ottobre con uno spettacolo di cabaret con uno dei comici più noti del panorama nazionale. Il 29 novembre, come promesso, sarà sicuramente di scena ‘La tempesta’ di W. Shakespeare per la regia di Roberto Andò con Renato Carpentieri (Prospero), Giulia Andò (Miranda), Filippo Luna (Ariel), Vincenzo Pirrotta (Calibano), Paolo Briguglia (Ferdinando), Fabrizio Falco (Gonzalo, Iris), Paride Benassai (Trinculo Antonio), Gaetano Bruno (Stefano, Alonzo). I biglietti per questo spettacolo sono già in vendita. Per il 21 dicembre è stato opzionato ‘Love letters’, una storia d’amore che attraversa quarant’anni, dai banchi di scuola all’età matura, con Raul Bova e Rocio Munoz Morales per la regia di Veruska Rossi. Il 26 dicembre torna il ‘Gran concerto di fine anno’ della Banda Placido Mandanici, una tradizione che si rinnova, occasione di musica, incontro e festa. E il nuovo anno si aprirà con i virtuosi del Balletto di San Pietroburgo: il 19 gennaio 2019 al ‘Mandanici’ sarà di scena ‘Il lago dei cigni’, probabilmente il balletto più famoso al mondo, presentato da un corpo di ballo tra i più sofisticati e richiesti. Il 13 febbraio sul palco due grandi amici del Teatro Mandanici: Tullio Solenghi e Massimo Lopez, attori, showman, imitatori, artisti poliedrici e versatili che si esibiranno in uno show in grado di ripetere il successo di quel trio che li ha resi famosi e che vedeva al loro fianco l’indimenticabile Anna Marchesini”.

È molto probabile che il 12 marzo l’appuntamento sarà con “A che servono gli uomini?”, una commedia di Iaia Fiastri con musiche di Giorgio Gaber e la regia di Lina Wertmüller, con Nancy Brilli.   “A dispetto del titolo – spiega la regista, che sarà presto insignita del premio Oscar alla carriera - questa non è una commedia femminista. Adattata dalla pièce scritta negli anni ’80 da Iaia Fiastri, A che servono gli uomini? è più attuale che mai, toccando un tema caro a molte donne sole: il desiderio di avere un figlio. Con leggerezza, ironia, equivoci e tante risate, la commedia racconta l’avventura di una donna determinata, che ritiene di poter vivere felicemente sola e che decide, prima che sia troppo tardi, di mettere al mondo un figlio, sfruttando le possibilità della fecondazione artificiale. Ma è proprio la gravidanza a metterla di fronte alla sua solitudine e a mettere in discussione la sua visione del mondo”.

E se per il mese di aprile più titoli sono ancora alla valutazione della commissione, a maggio concluderà la stagione lo spettacolo del nuovo laboratorio multidisciplinare ancora una volta dedicato ai talenti del territorio.

“Teatro in famiglia”

“Per questa amministrazione – ha ricordato Materia in conferenza – è fondamentale coinvolgere bambini e ragazzi, far loro conoscere la magia del teatro, che è il contrario della realtà virtuale cui sono abituati e che li riporta alla condivisione di esperienze reali, fatte di imprevisti, coraggio, dedizione e capacità di fare squadra”.

Un’attenzione che nella Stagione 2019/2020 si realizza anche grazie al cartellone ad hoc “Teatro in famiglia”, dedicato soprattutto ai bambini e agli spettatori più giovani. “Ricominciamo da dove abbiamo lasciato”, ha detto il segretario generale Lucio Catania nel presentare l’iniziativa. Il primo dei quattro spettacoli finora selezionati per questo secondo cartellone ad hoc è, infatti, “D’artagnan e i Tre Moschettieri” di Sasà Neri, che dopo il successo dello scorso maggio, il Teatro “Placido Mandanici” ripropone in matinée per le scuole a ottobre. Lo spettacolo sarà riproposto anche a Messina e al carcere circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto. “Teatro in famiglia” proseguirà poi con appuntamenti di domenica pomeriggio, con inizio alle ore 18. Il progetto, in via di definizione, prevede il 10 novembre “Il Mago di Oz nel Paese delle Meraviglie” del mimo e illusionista Oscar Strizzi che ha lavorato, tra l’altro, per il circo più spettacolare e famoso del mondo, Le Cirque Du Soleil, e poi, a febbraio, potrebbe essere la volta di “Giufà, un viaggio per conoscere, per capire, per crescere”, una favola rappresentata dal Centro Studi Artistici, per la regia di Carmelo R. Cannavò; per completare il percorso, a marzo o aprile, con uno spettacolo dedicato ai piccoli che potrebbe essere “La gazza ladra”, che tra filastrocche, suoni, ombre, quadri, oggetti, magie si ispira all’opera di Luzzati ed alle musiche di Gioacchino Rossini (testo di Francesco Niccolini, regia di Emanuele Gamba, con Katarina Janoskova e Paolo Valli, voci recitanti Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, elaborazioni musicali Mario Autore e realizzazione scene Elio Sanzogni).

Gli attestati di merito

Un’attenzione per i giovani, infine, che è stata alla base della cerimonia di consegna degli attestati ai protagonisti di “D’Artagnan e i Tre Moschettieri”, esito del laboratorio multidisciplinare diretto da Sasà Neri, un’esperienza bellissima – ha ricordato il regista – “che mi ha arricchito sotto il profilo umano e artistico e che è stato un onore per me realizzare”. Attestati di merito dunque agli allievi del laboratorio Domenico Imbesi, Salvatore Cilona, Alberto Liga, Gaston Lucarelli, Mahamadou Traore, Aurora Pettineo, Gina Cattafi, Alessandra Maimone, Chiara Salamone, Roberta Macrì, Barbara Scorza, Andrea Rappazzo, Dario Stroscio, Martina Genovese, Nino Genovese, Simona Arnao, Allegra Camuti, Vera Trovato, Carolina Bucalo, Viviana Romano, Marta Sottile, Francesco Bisignani e Francesco Maniscalco. “Artisti, che – ha concluso il sindaco – hanno dimostrato non solo grande talento ma anche dedizione e capacità di mettersi in gioco e di fare squadra, sotto la vigile guida di Sasà Neri che ringraziamo per l’impegno in uno con tutti i coach, i professionisti e i tecnici che hanno lavorato con lui”.

Non per caso, la Città di Barcellona Pozzo di Gotto ha consegnato speciali attestati sia alla Banda Musicale Placido Mandanici, diretta dal maestro Bartolo Stimolo, alla quale Neri ha dedicato uno speciale ringraziamento e che è stata guest star in “D’Artagnan”, sia alle figure messe in campo dalla Luna Obliqua di Neri: Giulio Decembrini, direttore musicale dello spettacolo ma anche al pianoforte in scena, Chiara Caravella, vocal coach, Alice Ingegneri e Alessandra Borgosano, alle coreografie e assistenza regia, Davide Colnaghi e Margherita Frisone, i due coach di dizione e fonetica, Simone Lo Presti, sound designer, Davide Caputo, Francesco Gerbino e Giuseppe Scopelliti, performer in scena, Riccardo Ingegneri, basso e chitarra in scena, Andrea Trovato, batteria in scena, Leonardo Mercadante, autore del copione (“un vero e proprio fiore all’occhiello per Barcellona”, come ha detto Neri), Titti Galasso e Giulia Alesci, per costumi e oggetti di scena, Antonella e Lillo Cutugno, maestri di scherma, Dino Costa, videomaker e fotografo.

Infine, per dire il “grazie” di Barcellona Pozzo di Gotto e del regista, tre attestati sono stati preparati e saranno inviati ai tre esperti che hanno realizzato le master class, il vocal trainer Fabio Lazzara, e gli attori e cantanti Daniela Terreri ed Egidio La Gioia.

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Esce nelle sale giovedì 22 agosto, distribuito da No.Mad Entertainment, Charlie Says, un film di Mary Harron (Ho sparato a Andy Warhol; American Psycho), interpretato da Hannah Murray, Sosie Bacon, Marianne Rendon, Marritt Wever, Grace Van Dien nel ruolo di Sharon Tate e Matt Smith (già protagonista della serie Dr Who) nel ruolo di Charles Manson. Il film, già presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e al Tribeca Film Festival, sarà parte di Moviement, il progetto triennale promosso dall’industria cinematografica – gli esercenti Anec e Anem, i distributori e produttori Anica insieme ai David di Donatello, al MiBAC e ai talent – creato per rilanciare il cinema in sala per tutto l’anno con l’obiettivo di creare un mercato estivo.

Charlie Says, sceneggiato da Guinevere Turner (Go Fish), alla sua terza collaborazione con la regista, è un viaggio nella mente di Charles Manson, musicista, manipolatore e mandante degli efferati omicidi che sconvolsero gli USA nell’estate del 1969, tra cui l’assassinio di Sharon Tate. Il film si addentra nella psiche del leader criminale, attraverso gli occhi di Karlene Faith, psicologa di tre giovani donne entrate a far parte della setta, dopo aver subito il lavaggio del cervello, e condannate all’ergastolo. In una escalation di follia e annullamento della volontà, viene ripercorsa la vita all’interno della “Famiglia Manson” e il rapporto di queste giovani con l’uomo che ha segnato le loro vite. Che potere aveva Charles Manson sulle sue prede? Cosa è scattato nella loro mente?

Questo film dichiara la regista - non è un’opera a difesa delle colpevoli. Ho cercato di comprendere come e perché queste giovani donne siano arrivate a fare cose terribili. Il film è una storia drammatica sugli anni Sessanta. Ha attinenza con i giorni nostri e la gente troverà dei parallelismi con eventi di oggi. ma parla anche di questioni senza tempo, di abuso e dominio, cose che sono successe nelle famiglie, nelle relazioni e nelle società nel corso della Storia”.

Per maggiori informazioni: https://lnx.no-madentertainment.eu/charlie-says/

Durata: 104 minuti
Data di uscita: 22 agosto 2019
Distribuzione: No.Mad Entertainment

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