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Articoli filtrati per data: Lunedì, 28 Ottobre 2019

COMUNICATO STAMPA

Nei giorni scorsi, nell'ambito dei progetti di Cooperazione Civile e Militare (CIMIC), il Contingente Italiano della missione UNIFIL, attualmente su base Brigata Aosta, è stato promotore dell’iniziativa di incontro tra la Municipalità di Tiro e la Città Metropolitana di Messina, con l’obiettivo di creare sinergie tra imprese, istituzioni pubbliche ed enti di ricerca per attività di trasferimento tecnologico e di cooperazione nel comparto agro-alimentare.

UNIFIL Gli imprenditori della provincia di Messina incontrano gli impren 2

Peacekeepers italiani, in conformità alla Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che dà mandato di supportare la popolazione libanese, hanno iniziato a lavorare da alcuni mesi alla formalizzazione di reciproci scambi di interessi tra mondo dell’imprenditoria siciliana e controparte libanese, con il precipuo fine di creare nuove opportunità di sviluppo, crescita e benessere per la popolazione del Libano del Sud.

UNIFIL Gli imprenditori della provincia di Messina incontrano gli impren 3

Per questo, grazie alla regia dell’Ambasciata d’Italia in Libano e all'Ufficio di rappresentanza a Beirut dell’Italian Trade Agency, il sindaco Hassan Dbouk e i rappresentanti della Municipalità di Tiro hanno incontrato presso la base di Shama, sede del Contingente Italiano comandato dal Generale di Brigata Bruno Pisciotta, la delegazione del Comune di Messina guidata dal Vice Sindaco Salvatore Mondello e composta da alcuni imprenditori del settore agroalimentare della provincia di Messina, per sottoscrivere l’Accordo Quadro di Cooperazione fra i due comuni.

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Questo accordo consentirà l’avvio di scambi commerciali tra le parti, ispirandosi agli obiettivi di crescita sostenibile, definiti nel Programma Quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione. La prima azione concreta che scaturirà dal citato accordo, sviluppato con il supporto del Contingente, sarà la costituzione di una joint-venture, registrata nella Municipalità di Tiro, che avrà come obiettivo finale quello di coordinare i flussi di prodotti agricoli siciliani destinati ai mercati libanesi e del al Oriente e di quelli libanesi verso il mercato intracomunitario europeo. Tale Hub fornirà supporto di tipo commerciale, logistico, amministrativo e normativo all'iniziativa.

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Il progetto, nel suo complesso, si configura come un esempio concreto di sinergia per la promozione del Sistema Paese, nel quale il contingente in teatro operativo crea le condizioni per lo sviluppo dell’area di interesse, anche tramite l’adozione di iniziative economico-commerciali. I contingenti militari, in coordinazione con le amministrazioni locali nazionali, diventeranno soggetti attuatori a supporto delle aziende nazionali, con il principale obiettivo di creare una stabile e duratura collaborazione tra imprese, istituzioni pubbliche ed enti di ricerca per attività di trasferimento tecnologico e di cooperazione nelle aree d’impiego. Infatti, grazie al credito finora ottenuto nella propria area di operazioni, è stato possibile per i Caschi Blu italiani facilitare questa importante iniziativa di cooperazione civile e militare, fortemente richiesta dalle autorità locali del sud del Libano.

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Inoltre, nelle prossime settimane l’Università degli Studi di Messina e l’Università del Libano, supportati dalla Brigata Aosta, formalizzeranno un accordo negli specifici ambiti di pertinenza che si inserirà nel campo della collaborazione tra le due città del Mediterraneo.

Magg. Giuseppe Genovesi

Contingente Italiano in Libano

Capo Cellula Pubblica Informazione - Portavoce

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Comunicato stampa

Tra Pozzallo e Ispica era stato segnalato qualche mese fa alla Soprintendenza del mare, da Antonino Giunta, collaboratore esterno della Sopmare, alcuni siti di probabile interesse culturale.

La Soprintendenza ha pertanto effettuato un sopralluogo e documentato l'area. L'equipe era formata da Fabrizio Sgroi e Claudio Di Franco della Soprintendenza del mare, dal ten. di Vascello Giuseppe Simeone, comandante del Nucleo sommozzatori della Capitaneria di Porto di Messina insieme ad altri sub, dal capitano di fregata della Guardia Costiera di Pozzallo, Pierluigi Milella, e dall'equipaggio della motovedetta che ha fornito il supporto logistico, da Gaetano Lino, Salvatore Ferrara e Giampiero Tomasello, subacquei dell’associazione BCsicilia.

Foto Sopmare 1

Nel corso delle immersioni subacquee, che si sono svolte ad un miglio circa dalla costa e ad una profondità di una decina di metri, è stata riscontrata la presenza di numerosi blocchi di materiale lapideo lavorati e semilavorati costituenti probabilmente il carico di una lapidaria. Le navi lapidarie, mediamente lunghe dai 25 ai 40 metri e capaci di trasportare fra le cento e le trecento tonnellate, erano imbarcazioni appositamente rinforzate per reggere pesi enormi.

Si è proceduto al prelievo di un campione da uno dei blocchi al fine di effettuare un esame petrografico finalizzato all’individuazione del litotipo, il tipo di pietra, per determinarne l'attribuzione e la cava da cui è stata estratta.

“Questa Soprintendenza - dichiara Valeria Li Vigni, Soprintendente del Mare - procederà ad una indagine più approfondita del sito individuato tra Pozzallo e Ispica, al fine di circostanziare ulteriori dati archeologici e contestualmente effettuerà analisi e ricerche volte alla ricostruzione del contesto storico, alla identificazione dell'imbarcazione e al periodo in cui l'interessante carico, composto da blocchi di materiale lapideo, è affondato”.

In allegato Comunicato stampa e foto: un momento della ricerca subacquea e il gruppo che ha effettuato l'intervento.

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