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Articoli filtrati per data: Sabato, 27 Giugno 2015

 

Giovanni Ardizzone -1

 

L'Assemblea regionale siciliana ha partecipato stamattina a Bologna alla cerimonia per ricordare le vittime del 35mo anniversario della strage di Ustica, nella quale persero la vita gli 81 occupanti del Dc9 dell'Itavia, in viaggio dalla città emiliana verso Palermo. Alla manifestazione, organizzata dall'Associazione parenti delle vittime di Ustica, a rappresentare il Parlamento siciliano è stata il deputato Marika Cirone Di Marco.

"Su Ustica - afferma il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone - bisogna ricercare la verità fino in fondo. Con più sentenze, la verità giudiziaria è ormai acclarata, nonostante ci sia ancora qualcuno che tenti metterla in dubbio. Il prossimo passo deve essere quello di certificare la verità storica svelando chi, e perché, il 27 gennaio del 1985 trasformò il cielo sopra Ustica in un teatro di guerra".

Tra i moltissimi parenti delle vittime, stamattina a Bologna, c'erano anche diversi siciliani.

"Hanno apprezzato molto - spiega Cirone Di Marco - che dal 2013 in poi il Parlamento siciliano sia a loro fianco. Oggi non è solo una giornata di mero ricordo, ma di analisi e rilancio di una vicenda non conclusa, nella quale ci sono palesi elementi di contraddittorie da parte dello stesso Stato italiano".

Proprio nell'ottica di agevolare la ricerca di una profonda verità, l'Ars e l'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna invieranno un documento congiunto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, affinché, come spiega ancora Cirone Di Marco, "venga attivata la migliore collaborazione internazionale, solidale e trasparente tra Stati per comprendere cosa successe di preciso quella notte".

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Sabato, 27 Giugno 2015 14:59

Nastro speciale 2015 a CRISTINA COMENCINI

image0021Prime anticipazioni sui premi in arrivo al Teatro Antico di Taormina

Per la regista di ‘Latin lover’ un riconoscimento che premia

tra sceneggiatura e regia la sua scelta di coerenza, professionalità

e di grande amore per il cinema

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma 23 Giugno–Taormina 27 giugno 2015. Grande attesa per la serata dei Nastri a Taormina. Un Nastro speciale perCristina Comencini, in una stagione segnata da una regia che come poche ha celebrato affettuosamente e con ironia un grande amore per il cinema di ieri. E’ il premio che il Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Sngci  consegnerà sabato prossimo, 27 Giugno, al Teatro Antico di Taormina alla regista diLatin lover. Un Nastro speciale ad un’autrice che tra regia e scrittura ha avuto il coraggio di scelte forti, spesso controcorrente. Figlia d’arte ma soprattutto figlia, madre, sorella sempre in prima linea non solo nelle battaglie per il cinema di qualità - ma in una difesa continua delle ragioni e dei diritti delle donne - Cristina Comencini sarà festeggiata a Taormina insieme ai premiati di questa 69me edizione dei Nastri d’Argento. Edizione in cui soprattutto le giornaliste del Sngci sottolineano così anche il suo percorso, la sua attenzione ai sentimenti e all’universo femminile e la sua tenace resistenza in nome di quel ‘se non ora…quando’ che è il suo motto anche nel cinema. Laa brillante giornalista Laura Delli Colli presenterà la serata al Teatro Antico con la sua consueta verve e con  la sua capacità di catturare l'esigente pubblico del Grande Cinema di Taormina.

I NASTRI d’ARGENTO 2015

image0010Premio di interesse culturale nazionale, i NASTRI d’ARGENTO, quest’anno alla 69.ma edizione, sono una produzione del SNGCI –Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani - realizzatacon il sostegno del MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo- Direzione generale per il cinema, main sponsor BNL- Gruppo BNP Paribas -di alcuni partner istituzionali:Regione Lazio a Roma, sostegno della Regione Siciliana- Assessorato Turismo Sport e Spettacolo (Ufficio speciale per il Cinema e l’Audiovisivo), Sensi Contemporanei, Sicilia Film Commission e DPS- Dipartmento per lo sviluppo e la coesione economica.Sponsor privati 2015:PORSCHE, HAMILTON, PERSOL,CUSUMANO, WELLA, AVIS, NEA SPA, ALìKA.Con la collaborazione di:ACQUA SAN BENEDETTO,BELLINI – CANELLA (a Roma, MAXXI)e diPARISI e  LA BARONESSA (a Taormina).

                                                                                            Partner tecnici

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                                                                                                                    Demba Group – Control Cine Service -  Videobank

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TaorminaOFFERTA SPECIALE ANCHE PER LA LIRICA

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Dal 15 luglio al 14 agosto in scena al Teatro Antico "Carmen", "Il barbiere di Siviglia" e "Don Giovanni"

  

    Taormina. Imperdibile l'allestimento griffato Enrico Castiglione, impeccabile regia, per la Carmen , la cui prima sarà il 15 luglio , al Teatro Antico.Oggi, anche in Offerta Speciale, considerata la crisi economica che investe l'Italia. 

La corsa all'acquisto dei biglietti per la stagione lirica 2015 del Taormina Opera Festival è già scattata: proprio in questi giorni è possibile trovare sul circuito Box Office Sicilia un'offerta imperdibile: l’abbonamento per assistere a tutte e tre le opere in cartellone al prezzo di 95 euro per la gradinata numerata o di 50 euro per la gradinata non numerata. La grande opera lirica torna quindi, anche quest'estate, nella prestigiosa cornice del Teatro Antico di Taormina con la "Trilogia di Siviglia" firmata dal maestro Enrico Castiglione, regista e scenografo di fama internazionale, mentre i costumi, appositamente creati per questa nuova produzione, sono ideati dalla raffinata e fantasiosa Sonia Cammarata.

   Dopo lo straordinario successo ottenuto nel 2014 con Tosca, Cavalleria rusticana e Pagliacci, anche quest'anno il maestro Castiglione ha scelto di mettere in scena nella Perla dello Jonio tre opere liriche di indiscusso valore e universalmente apprezzate: la Carmen di George Bizet (15 luglio, 1-7-10-13 agosto), Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini  (8-11-14 agosto) e il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (4-9-12 agosto).

   Un cast di autentico rilievo internazionale interpreterà alcuni tra i personaggi più noti e amati del repertorio operistico. Il mezzosoprano Elena Maximova sarà Carmen, il tenore Giancarlo Monsalve vestirà i panni di Don José, il baritono Michael Bachtadze quelli di Escamillo. La voce di Don Giovanni sarà quella del basso Iconomou Panajotis e il basso Andrea Patucelli sarà Leporello. Nel Barbiere di Siviglia, invece, il tenore Blagoj Nacoski rivestirà il ruolo del Conte d'Almaviva, il mezzosoprano Laura Verrecchia quello di Rosina e il baritono Gabriele Ribis interpreterà Figaro.

   I pacchetti in abbonamento prevedono le seguenti combinazioni di date: 7-8-9 agosto (Carmen, Il barbiere di Siviglia, Don Giovanni); 8-9-10 agosto (Il barbiere di Siviglia, Don Giovanni, Carmen); 9-10-11 agosto (Don Giovanni, Carmen, Il barbiere di Siviglia); 10-11-12 agosto (Carmen, Il barbiere di Siviglia, Don Giovanni); 11-12-13 agosto (Il Barbiere di Siviglia, Don Giovanni, Carmen); 12-13-14 agosto (Don Giovanni, Carmen, Il barbiere di Siviglia).

   Il legame che unisce il maestro Castiglione a Taormina nasce nel 2007, quando è stato chiamato a dirigere la sezione "Musica&Danza" di Taormina Arte: da allora si sono susseguiti innumerevoli successi sulle antiche pietre della cavea taorminese, creando così un binomio sinonimo di eccezionale qualità. Seguendo una tradizione che ormai ogni anno offre un’opera in diretta via satellite nei cinema di tutto il mondo (e in differita anche su RAI5 e Raiuno), Carmen è la sesta opera che Enrico    Castiglione realizza al Teatro Antico di Taormina firmandola al tempo stesso come regista teatrale, scenografo e regista cinematografico: l’unico in Italia ad avere questa dimensione artistica e questi numeri. Dopo il successo del Nabucco nel 2011, Norma nel 2012 (con la quale la RAI ha tra l’altro inaugurato le trasmissioni in digitale in Sicilia), Rigoletto nel 2013 (con record di ascolti su RAI5 e di spettatori nei cinema), Cavalleria rusticana e Pagliacci nel 2014, la Carmen del prossimo 15 luglio sarà trasmessa in oltre trenta paesi.

Al seguente link potrete trovare tutte le informazioni:

http://www.ctbox.it/C41/933/Content.aspx/Eventi/Opera_Lirica/Abbonamenti_Don_Giovanni-Carmen-Il_Barbiere_di_Siviglia

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manifesto mostra zangla

Giorno uno luglio Giugno 2015 il Comune di Brolo in collaborazione con la Pro Loco di Sinagra organizza la Mostra personale dell'artista Nanni Zangla Pirografando, pirografando…..

L’inaugurazione si terrà mercoledì 1 luglio alle ore 19.30 presso la sala “Rita Atria”, sita in via marina a Brolo.

Interverranno Il sindaco di Brolo dott.ssa Irene Ricciardello, la presidente della pro-loco di Sinagra dott.ssa Enza Mola e l’onorevole Bernadette Grasso.

Per tutto il mese di Luglio 2015, l’artista poliedrico Nanni Zangla di Rocca di Capri Leone nella sua personale esporrà opere di diverso genere.

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Sabato, 27 Giugno 2015 10:31

“I promessi sposi…oggi”

 

pro

Organizzato dal Centro Diurno Camelot del Modulo Dipartimentale Salute Mentale Messina nord, diretto dal dott. Matteo Allone in sinergia con l’associazione “Il Centauro Onlus” che ha in concessione il sito monumentale, si è svolto nella Chiesa di Santa Maria della Valle (Badiazza) il musical: “I promessi sposi…oggi”, che ha visto protagonisti speciali, gli attori del Gruppo Teatrale Camelot, impegnati in una parodia che ha inteso riproporre i nuovi volti della prepotenza, dell’inganno, dell’ignavia, ma anche della solidarietà e dell’amore. Era presente il dott. Roberto Motta direttore modulo dipartimentale salute mentale Messina Nord L’evento che ha il fine di dare continuità al processo di rinascita della Badiazza e della comunità locale ha avuto il patrocinio della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali della Provincia di Messina, della Fondazione Bonino Pulejo e dell’Azienda Foreste Demaniali di Messina. Hanno contribuito all’iniziativa l’Associazione L’Aquilone Onlus, l’Unione Cattolica Stampa Italiana, ed i gruppi scout AGESCI Messina 1 e Masci Messina 2 e 3 che hanno curato il servizio accoglienza: Più di 200 autovetture hanno trovato sistemazione nelle nuove aree rese disponibili intorno alla chiesa, a testimonianza del grande interesse che ha suscitato l’evento. Un vero e proprio banco di prova per future iniziative. Il Gruppo Teatrale “Camelot”, coordinato dalla dott.ssa Anna Clementi, è un’importante attività riabilitativa e psicoeducativa del Centro, durante il quale vengono attivati i processi cognitivi ed armonizzate le dinamiche relazionali disfunzionali. L’attività teatrale accresce il coraggio, il sentimento di fiducia in se stessi e negli altri. Emozionante , divertente, ironica, interrotta dagli scroscianti e continui applausi di un pubblico di circa 300 persone il musical ha visto le esibizioni di: Allone Cettina (Agnese) - Aruta Francesco (Prete) - Buonasera Giulia (Geltrude) - Boncaldo Ramona (Addetta audio) - Caroppo Giovanni Pio (Renzo) - Cesareo Alessia (Cantante) - Claps Bruno (Bravo) - Coccoli Giovanna (Coro) - Cosenza Rosario (Coro) - De Donato Maria (Suora) - Di Pietro Alessio (Bravo) - Evangelu Spiridula (Perpetua) - Finocchiaro Antonella (Suora) - Fio Pina (Rammentatrice) - Frucella Nino (Onorevole) - Furone Matilde (Donna Prassede) - Gitto Cettina (Rammentatrice) - Giunta Alessandra (Suor Alessia) - Grasso Daniele (Azzeccagarbugli) - La Macchia Guglielmo (Fra Cristoforo) - Liotta Mariangela (Presentatrice) - Mavilia Graziella (Scenografa) - Muscarà Lilla (Donna Camilla) –

Oliveri Giorgio (Bravo) - Orlando Rosy (Lucia) - Rando Francesco (Coro) - Restuccia Lillo (Coro) - Romeo Marco (Don Rodrigo) - Russo Antonino (Bravo) - Sacco Domingo (Cardinale Borromeo) – Sergi Ignazio (Curato) - Sfregola Luigi (Bravo) - Teresano Palmira (Rammentatrice) - Tripodo Giulia (Coro) – Verboso Antonio (Innominato).

Alla parte tecnica

Sorrenti Marco (operatore video) - Antonio Cucinotta (consulente evento) Marco Allone ( audio e video).

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Foto 2

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

TAORMINA – David Grossman saluta i suoi lettori, che da tutta la Sicilia e dalla Calabria si sono spostati per incontrarlo a Taormina. Un saluto che è sinonimo di pace. L'emozione è subito tangibile, attraversa elettrica la grande sala stracolma, per una serata destinata a restare impressa nella memoria.Incha Allah e Shalom le sue parole preferite nel suo saluto. 

L’appuntamento con il grande scrittore israeliano si è confermato un autentico evento culturale, fortemente voluto da Antonella Ferrara, presidente di Taobuk, il festival letterario che si è assicurato in esclusiva per la Sicilia la partecipazione di uno tra i massimi autori viventi. E Grossman ha accolto con entusiasmo l'invito del festival taorminese delle belle lettere, felice e onorato di essere accolto in una città palpitante di cultura, di storia e di letteratura, «dove mi sento perciò davvero a casa». 

Nella Sala Chiesa dell’Hotel San Domenico, un pubblico  di 500 persone, il sindaco di Taormina Eligio Giardina ha consegnato all’illustre ospite una targa, realizzata in collaborazione con il Rotary Club Taormina, dall’eloquente dedica “A David Grossman, Narratore di vita, Testimone di pace”, quale omaggio che l’intera città vuole tributare ad un sommo artista che ha scelto la via dell’impegno civile e non ha mai smesso di battersi per la risoluzione pacifica dei conflitti in Medioriente. E la pace è da sempre l'aspirazione costante di Grossman, emersa nel corso della conversazione dai continui riferimenti al conflitto israelo-palestinese, insieme all'inutile sofferenza su entrambi i fronti.

Non ha nuociuto all'intenso scambio la scelta di evitare domande dirette sui politici o relative alla tragedia personale dello scrittore che la guerra ha privato del figlio primogenito: la feroce realtà di due popoli in armi da 70 anni è emersa in tutta la sua crudezza, sia per il macrocosmo sociale che per il microcosmo dei singoli.

Foto 1La Perla dello Jonio ha vissuto così un’esaltante anteprima in vista del festival che si svolgerà dal 19 al 25 settembre. «Non a caso – ha sottolineato Antonella Ferrara – come sottotitolo della serata abbiamo scelto “Aspettando Taobuk”. La presenza di Grossman ci permette di anticipare la tematica della quinta edizione, “gli ultimi muri”, incentrata sulle lotte passate e presenti contro le infinite declinazioni dell’intolleranza e delle sperequazioni sociali». 

Il parterre è quello delle grandi occasioni. Tra il pubblico anche l'assessore regionale al Turismo Cleo Li Calzi e il sindaco di Catania Enzo Bianco.

È un Grossman sempre sorprendente, eppure fedele a se stesso, quello che ha presentato all'attenta platea il nuovo romanzo “Applausi a scena vuota”, edito per i tipi di Mondadori. A condurre la conversazione la stessa Antonella Ferrara insieme al prestigioso giornalista e scrittore Franco Di Mare, direttore scientifico di Taobuk e animatore di un serrato dialogo, mentre le letture sono state affidate al vigore di un gigante della scena come Vincenzo Pirrotta, che ha esaltato l'intrinseca teatralità del testo, dichiarata già nel titolo.

"Applausi a scena vuota" si svolge a Netanya, piccola cittadina a Nord di Tel Aviv. Protagonista è il comico Doval'e. E come tutti i comici cela e dissimula una voragine tragica. L’azione si apre sul palcoscenico deserto. Un cabarettista piomba sul palco. Tra il pubblico un magistrato, suo amico d'infanzia. Deve giudicare la vita intera di quel ragazzino che al campeggio paramilitare era stato raggiunto dalla notizia della morte di un genitore ed era dovuto partire per arrivare in tempo al funerale. Ma chi è morto? Il giovane ha un viaggio intero nel deserto per torturarsi con l'angoscia di un calcolo oscuro che gli avvelena la testa: mio padre o mia madre? 

Foto 3«Raccontare una storia e raccontarla bene»: così lo stesso Grossman riassume la sua missione di scrittore. Come ci ha abituati, anche in "Applausi a scena vuota", il suo linguaggio semplice e pregnante ci porta dentro la narrazione, ci obbliga a guardare dentro di noi. 

«Un mio amico - svela - ha vissuto realmente la crudeltà di essere condotto al funerale di uno dei genitori senza sapere chi fosse dei due. Questa storia mi ha "abitato", quasi ossessionato per oltre 25 anni, ma non sapevo in che modo raccontarla, quando improvvisamente mi è venuta l’idea di un’ambientazione “teatrale”, di un one man show affidato ad un cabarettista la cui vita è stata stravolta da un profondo trauma, per approdare ad una combinazione tra humor e horror, tra risata e tragedia». La traduzione simultanea è stata resa da Marina Astrologo con accuratezza e sapiente immedesimazione.

«La comicità e il suo portato grottesco - prosegue - sono spesso una via obbligata che consente all'individuo come alla collettività di affrontare con maggiore lucidità la crisi e non lasciarsi sopraffare da essa. Lo sappiamo bene in Israele dove il sense of humor è un alleato giornaliero per una guerra eterna da affrontare day by day. Ma questo deve condurci a leggere bene in noi stessi, come accade a Doval'e. A capire chi realmente siamo. Qual è la vita che vogliamo vivere e non quella che ci è imposta, vuoi dalla famiglia vuoi dalla società. Israeliani e palestinesi devono chiedersi se davvero vogliono vivere di odio. Se piuttosto non debbano uscire dalla logica e dal tunnel della guerra, e lottare invece per la pace, perché è quella la vita vera cui aspirare e la via per la loro libertà». 

La categoria del genere comico consente a Grossman di inquadrare la violenza e l'aggressività che caratterizza negativamente la politica in Israele. «Non abbiamo più la forza e la pazienza di guardare dentro le ferite aperte. Ogni argomento può essere ridicolizzato, il dibattito politico ha assunto i toni di uno spettacolo dalla comicità deteriore». E alla considerazione di Franco Di Mare che proprio un comico abbia in Italia più del 20 per cento dell'elettorato, Grossman replica: «Beppe Grillo? Fra l'Italia e Israele non so chi vince la gara a chi ha i politici più comici».

Dalla comicità dei fatti, Grossman distingue bene l'umorismo, quale fondamentale risorsa per affrontare la grave crisi  che il mondo intero sta attraversando, la sola via per non rimanere schiacciati dalla volgarità e della sopraffazione. «Si arriva ad un punto in cui non si ha più scelta. Il proverbiale umorismo ebraico ha in questo senso una base di necessità. Quando non hai vie d'uscita, puoi vedere il lato buffo della guerra, della violenza. Persino nella Shoah, come fa il protagonista del romanzo: ma solo un ebreo ha questo diritto». 

IntestazioneTaoBukE non è vero che quelli di sinistra non sono capaci di ridere, secondo la propaganda di destra invalsa in Israele, che vorrebbe gli altri tutti aridi, intellettualoidi, acidi. «Volete la prova del contrario? Guardate me, sono di sinistra eppure così emotivo. La risata va a braccetto con l'immaginazione, con la fantasia, prime profonde radici di libertà. L'immaginazione è un organo astratto dell'essere umano, un luogo dentro di noi che nessuno può violare o domare. Saper immaginare un futuro diverso è già gettare il seme del cambiamento. Israeliani e palestinesi devono avere la forza di immaginare la vita "naturale" che meriterebbero di vivere e che non è quella imposta dal giogo della guerra. Ciò che è normale, qui sembra impossibile. Israele e Palestina pensano che la pace sia una chimera irrazionale, che l'altro sia necessariamente, e solo, il nemico da combattere. Invece abbiamo l'obbligo morale di aprici alla pace. Per entrambi i popoli si può e si deve prospettare un altro modo di vivere e convivere che è già nel profondo delle coscienze. Molto dipende dalle scelte e dal coraggio dei nostri leader. Anche per l'Unione Europea e per gli Stati Uniti si prospetta l'ultima chance affinché Israele e Palestina riprendano il dialogo di pace».

Ancora e sempre la pace. Come emerge dall'acuto scambio di battute con Franco Di Mare, per tanti anni coraggioso inviato di guerra. E quando Antonella Ferrara gli chiede cosa resta oggi della cultura mediterranea, un tempo unificante, Grossman rimpiange il prevalere dell'omologante occidentalizzazione, mentre i popoli del Mare Nostrum hanno sviluppato nei millenni quei valori di dolcezza e pazienza, tolleranza e accoglienza, che soli possono assicurare la convivenza tra genti di differenti razze, religioni, costumi. Una ricetta antichissima per quella pace che Grossman non ha assaporato «nemmeno per un istante». «Nella mia vita non ho mai conosciuto la pace, ma non smetterò mai di considerarla possibile e necessaria».

Ed è interminabile l'applauso che precede la lunga fila per ottenere il suo prezioso autografo e il suo personale e rinnovato saluto. Che è ancora tutto in quella parola ebraica che significa il contrario di guerra. "Shalom".

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Milazzo. A cena con Picasso, all'Eolian Inn: un'originale cena ipotetica cena ....ovvero come avrebbe cenato quel bizzarro straordinario genio di Malaga e, persino un'esibizione picassiana arricchiva la serata all'insegna dell'arte. Il Gotha dell'arte riunito, dai docenti dell'Istituto Basile, sempre in prima linea ai convegni sull'arte, come pure la preside Pucci Prestipino, intravista all'atelier sul mare per le performances griffate Antonio Presti con il supporto di Demetrio Scopelliti, Concetta de Pasquale e i ragazzi del Liceo Artistico Basile di Messina ed inoltre, a relazionare da Teresa Pugliatti ad altri relatori che hanno coinvolto il pubblico, sino a completare la serata con il desco alla Picasso e con performances in cui originalità e stravaganza sicuramente hanno fatto la loro parte.

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doc34-di Giovanni ALVARO-

Quando gli storici si interesseranno del nostro tempo forse lo indicheranno come il tempo de “Il brutto, il bello e il cattivo”, e di certo non si riferiranno al famoso film di Sergio Leone, con colonna sonora di Ennio Morricone, ma si riferiranno ai tre personaggi, messi in piedi da re Giorgio primo e ultimo, che hanno causato veri e propri sconquassi nel nostro Paese. Ma forse, per rendere più chiaro di cosa si sta parlando, preferiranno chiamarli “l’esecutore, l’insignificante e il parolaio” che poi sarebbero Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi. Tutti tre osannati dalla stampa cosiddetta ‘indipendente’ incapace di vedere aldilà del proprio naso ma felici di liberarsi del Cavaliere.

 

Il primo, “l’esecutore”, che apre la parata fu osannato come il ‘sobrio bocconiano in loden’, il tecnico presentato come il demiurgo capace di rimettere in sesto un Paese presentato quasi alla rovina per uno spread usato strumentalmente contro Berlusconi, e mantenuto alto, anche per molti mesi dopo la caduta del Cavaliere, per far capire al Rettore cosa si voleva da lui dato che aveva imbarcato nella compagine governativa due banchieri come Passera e Ciaccia, della BIIS (Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo della Intesa San Paolo) e che questo andava contro gli obiettivi della teutonica Merkel. E “l’esecutore” capita l’antifona, essendo il “più tedesco degli italiani”, si regolò di conseguenza eseguendo alla lettera “i compiti a casa”, bloccando l’unica grande opera localizzata al Sud e determinando così l’isolamento di ben tre regioni.

 

Il secondo, “l’insignificante”, voleva dare l’impressione rassicurante del giovane senza grilli per la testa ma impegnato in politica, sul terreno della riflessione e della ricerca,con la sua, fino ad allora, sconosciuta ‘VeDrò’, ha teso ad accreditarsi nei circoli europei forte del suo essere membro del Bilderberg (il ristretto e segretissimo sodalizio internazionale) ma con un debole ‘quid’ (parolina resa famosa dal Cav che però era riferita ad altro personaggio) che lo ha portato ad auto osannare se stesso con la famosa frase “In Europa dicono che ho le palle d’acciaio”. Così d’acciaio che il terzo membro della trimurti lo ha fatto secco con un semplice #staiserenoenrico.

 

Il terzo, “il parolaio”, si è distinto dagli altri per la partenza col botto con gli 80 euro che gli hanno permesso di vincere le elezioni europee, di vivere di rendita (per un buon tratto di strada), di nascondere la propria debolezza politica e di mettere a tacere le opposizioni interne anche col patto del Nazzareno che sembrava teso a costruire, assieme all’opposizione, le regole del gioco e la riforma dello Stato, ma che strumentalmente è stato usato (vedi scelta autonoma di Mattarella) per accreditare l’idea dell’”uomo solo al comando” e del ducetto invincibile. La stessa composizione del suo Gabinetto andava in questa direzione. Non ha voluto gente che gli potesse fare ombra, ma ha scelto soprattutto una sfilza di liceali, senza un minimo di esperienza, che son sembrati avatar o semplici yesman.

 

I tre, comunque, son passati alle glorie del potere, senza subire il vaglio elettorale, ed hanno fatto perdere ben 3 anni e mezzo all’Italia mantenendo e accentuando la tradizionale propensione della sinistra a massacrare i contribuenti e senza scelte reali contro la crisi e atte a stimolare lo sviluppo e la crescita. Si è avuta,però, la sensazione che ognuno stesse aspettando che fosse il tempo a risolvere i problemi che angustiavano il Paese. Tutti a utilizzare slogan accattivanti per nascondere la loro pochezza come ‘sveglia, riparti e risparmia Italia’ come se bastassero le parole ad aggredire una crisi dalla quale altri sono riusciti, nel frattempo, a tirarsi fuori.

 

Il parolaio ha imbellettato la sua presenza con un diluvio di parole sfruttando ogni piccola vicenda con ‘la volta buona’, ‘avanti con le riforme’, ‘nessuno ci fermerà’, e parlando soprattutto alla ‘pancia’ del Paese. Sembrava inarrestabile e imbattibile con una marcia trionfale impossibile da fermare. E invece… il Paese, non gli intrighi di palazzo, lo ha fermato. Aveva tirato troppo la corda, promesso mari e monti senza risultati apprezzabili e mostrato una voglia autoritaria condita da atteggiamenti forcaioli. E mentre lui ‘giocava’ il Paese faceva i conti con altre emergenze quali sono stati la questione morale che ha investito la sinistra, l’immigrazione di massa che sta creando grossi problemi al Paese, e l’abbandono totale del profondo Sud dove comincia a serpeggiare una voglia ribellistica.

 

A conti fatti, forse è più giusto ricordarli come ‘il tedesco’, ‘il pavido’ e ‘l’incapace’, ma sempre a conti fatti forse la storia non li ricorderà per nulla.

 

                                                                                 

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