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Articoli filtrati per data: Venerdì, 31 Marzo 2017

   Mito e realtà tra Scienza e Fede è stato il tema del convegno organizzato giovedì scorso dal Liceo “Archimede”, diretto dalla Preside Maria Flavia Scavello, in collaborazione con la Sezione messinese dell'Associazione per l'Insegnamento della Fisica (AIF), presso la sede del liceo.

   Dopo i saluti del vicario prof. Edoardo Piparo, alla presenza di un attento pubblico di alunni, docenti e studiosi, il prof. Giovanni Magliarditi, responsabile della Sezione AIF di Messina e docente di Matematica e Fisica del Liceo, ha introdotto il tema “Verità e Scienza”, puntualizzando sotto l'aspetto scientifico il connubio fra il reale e il pensiero razionale; a seguire il prof. Renato Calapso, docente di Filosofia e Storia del liceo, ha argomentato in modo analitico e puntuale sui “Modelli di verità” nella storia della Filosofia e, infine, il prof. Don Antonio Meli, ordinario di Scienze della Comunicazione presso l'Istituto Teologico San Tommaso di Messina, ha guidato tutti i partecipanti verso un percorso di riflessione, condotto sapientemente, sul tema “Il Cristianesimo è ancora credibile”?

   Gli interventi sono stati moderati dalla prof.ssa Maria Longo, docente di Italiano e Latino del liceo.

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Il Teatro Pirandello di Messina, nell’ambito della Rassegna Zancle 2017 Premio Adolfo Celi ideato da Anna Maria Celi ed accolto da Leonardo Celi e dal regista attore direttore artistico Mimmo Giuliano, giunto alla settima edizione, presenta la Compagnia IlQuadroTondo, sabato 1 aprile  alle ore 21.00 , con “ Donne”, commedia in due atti  di Gaetano Donato, regia di Antonella Loteta.  La Compagnia scende in campo per il noto , prestigioso riconoscimento , il  Premio Adolfo Celi che sarà assegnato alla Compagnia che con i voti della giuria ed i voti  comparati ( secondo  il numero di persone del pubblico presente) si aggiudicherà il punteggio più elevato, nel corso dell’avvicendamento delle Compagnie, nella stagione teatrale. La novità di quest’anno sarà l’ Oscar del Teatro, un Premio aggiuntivo e non di consolazione che la Giuria ha voluto, per premiare chi ha prodotto commedie originali  che si differiscano dai filoni tradizionali e che abbiano bisogno di un incentivo alla loro crescita. Non possiamo non esprimere  tutto il nostro compiacimento per le energie profuse da Mimmo Giuliano che sono mirate alla continuità storica dl Teatro Pirandello che, senza persone come Mimmo Giuliano (che credono veramente nei valori del Teatro, nel recupero dei valori universalmente riconosciuti) certamente un contenitore senza vita, uno dei tanti della città dello Stretto. Per prenotazioni , tel. 3683478426

Pubblicato in Comunicati stampa

-La redazione - 

 

Milazzo 17 marzo 2017, ore 19.30  Eolian Milazzo Hotel 

 Il Cerimoniere Roberto Piccioli, per l’occasione incaricato del Kiwanis Club Milazzo  dava  inizio alla cerimonia, comunicando che il Kiwanis Club di Milazzo celebrava la XXXIX Charter ovvero il 39° anniversario dalla sua fondazione.

PiccioloAvv. Roberto Picciolo

Il 17 marzo 1978, infatti, un gruppo di intraprendenti giovani costituiva il Kiwanis Club di Milazzo, riconoscendo come propri gli ideali e gli scopi che il Club Service persegue, a livello internazionale.

 

Il Kiwanis è una associazione per la collaborazione reciproca tra persone di tutto il mondo che si impegnano a creare una comunità migliore.

Past PrésidentPast Président 

Poi, invitava i presenti ad alzarsi per ascoltare gli inni Italiano, Europeo, Americano e dava lettura degli “Obiettivi Kiwaniani”:

1 - Affermare la supremazia dei valori umani e spirituali su quelli materiali.

2 - Incoraggiare l’uso quotidiano della “Regola d’Oro”, in tutte le relazioni umane:

     “fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te”.

3 - Promuovere la ricerca e il raggiungimento dei più alti livelli sociali, lavorativi e

     professionali.

4 - Sviluppare, attraverso il precetto e l’esempio, un più intelligente, efficace e

     durevole senso civico.

5 - Provvedere, attraverso i Club Kiwaniani, a formare amicizie stabili, per rendere

     un servizio altruistico e per costruire una comunità migliore.

6 - Collaborare nel creare e mantenere quel sano concetto civile ed alto ideale che

     rendono possibile incrementare i principi di rettitudine, di giustizia, di 

     patriottismo e di buona volontà.

Dopo aver portato il messaggio del Sindaco di Milazzo Avv. Giovanni Formica, impossibilitato alla partecipazione per il posticipo del Consiglio Comunale, il Cerimoniere continuava elencando le Autorità Kiwaniane presenti e pregava gli ospiti di accomunare tutti in un unico applauso finale:

  • Giuseppe Lo Paro, Presidente KC. Messina (Club Patrino)  e gentile Signora;
  • Cosimo Inferrera, Past Ltg. Div. Sicilia 1 e gentile Signora;
  • Epifanio Giuffrida, Pres. KC. Mediterraneum (Club Milazzo Patrino);
  • Filippo Cuva, Past President Mediterraneum e gentile Signora;
  • Avv. Angela Palazzo, avvocato distrettuale dello Stato a Catania;
  • Giovanni Spataro Segretario del KC.  Mediterraneum e gentile Signora;
  • Salvatore Grasso , Consigliere del KC. Mediterraneum;

i Graditi OSPITI:

  • Dr.ssa Farmacista Antonella Alibrandi e gentile consorte Filippo Torre
  • Com. Rosario Fodale e gent. Signora;
  • Avv. Francesco Ruvolo e gentile signora;
  • Il Maestro Giuseppe Messina e gentile signora;

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Prendeva la parola il Presidente del Kiwanis Club di Milazzo, Gianfilippo Muscianisi e dava inizio alla serata con il classico tocco di campana ed un caloroso saluto di benvenuto e ringraziamento la presenza a questa cerimonia, così importante per i Kiwaniani di Milazzo. 

GIANFILIPPO MUSCIANISIGianfilippo Muscianisi

 

Poi continuava “Essere qui oggi e parlarVi da Presidente è un onore ed una grande emozione. La celebrazione della XXXIX Charter assume un significato importante per i soci e la vita di un Club.

Il “Kiwanis ” nasce  il 21 gennaio 1915, a Detroit nel Michigan e si espande in tutto il mondo. La formula vincente che ha portato il nostro club a tale traguardo è la costante osservanza del codice Etico, l'ingresso del gentil sesso, l'interazione con i club a noi prossimi o lontani, ed infine l’impegno dei soci.

E grazie a questa formula vincente dal 1978 ad oggi, il Kiwanis Club Milazzo ha portato avanti e realizzato una serie innumerevole di iniziative di prestigio volte a supportare e diffondere la cultura della beneficenza  e del volontariato in favore dei più bisognosi, dei bambini.

Fra le tante iniziative ho il piacere di ricordare alcune delle più importanti effettuate: MIlazzoInfanzia, varie iniziative nelle scuole, quelle nelle nostre piazze - sempre vicini ai più bisognosi - ed altresì l’istituzione della banda musicale composta da giovanissimi musicisti guidata dal maestro Maio, della borsa di studio in favore dei giovani talenti locali ma anche la cena di Natale con gli amici meno abbienti, il progetto ‘Adotta un bambino’ che provvede a concedere latte e pannolini ad alcuni bambini, le premiazioni di giovani atleti insieme a tante altre iniziative di service locale che ogni presidente si  è impegnato a realizzare.

Ebbene, tutte queste iniziative sono un orgoglio per noi soci del Kiwanis e spero anche per la nostra città.

Perché se purtroppo c'è una faccia della Sicilia, quella che noi tutti viviamo ogni giorno, fatta di prevaricazione, malaffare, ignoranza, ipocrisia, indifferenza ed emarginazione che abbandona i suoi figli, che nasconde i suoi errori;  è altrettanto vero che c'è anche una Sicilia della Solidarietà, della generosità e della Buona Volontà, che opera nel silenzio; fatta di persone normali che si impegnano giornalmente di operare per una Società migliore, da lasciare alle nuove generazioni.

Ebbene, questi sono gli uomini e le donne del Kiwanis.

Il Kiwanis club di Milazzo, avvalendosi della fattiva collaborazione dei dirigenti scolastici e dell'amministrazione comunale, darà vita ad iniziative che rivelino l'impegno sociale, la solidarietà e il servizio da parte di bambini e ragazzi frequentanti rispettivamente la scuola primaria e quella secondaria di Milazzo.

 Il Kiwanis di Milazzo, quale portavoce del progetto a cui noi soci teniamo moltissimo, auspica che il Comune di Milazzo istituisca finalmente la figura del "Garante Comunale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza" per portare avanti gli stessi obiettivi e le stesse finalità perseguite a livello nazionale e regionale. Si tratta di una figura che ha il potere istituzionale di aiutare concretamente i bambini in difficoltà, quelli che ogni giorno sono costretti a subire abusi, molestie e che semplicemente non hanno le opportunità che tutti dovrebbero avere.

Proseguiva l’attuale Presidente e Fondatore, Muscianisi, facendo durante il suo intervento un excursus delle tappe più significative che il club di Milazzo ha svolto in questi 39 anni di attività. “Importanti manifestazioni teatrali, svolte in vari Comuni, raccogliendo fondi a favore di bambini in un progetto sin da allora in collaborazione con l’Unicef, il "Kiwanis for Unicef", promuovendo l’immagine riprodotta sul guidoncino di una donna con un bimbo in braccio, importante protagonista di attività a favore dei bambini.

 Il club dal 1979 è parte attiva ed instancabile per poter ottenere l’ingresso ufficiale della donna nel Kiwanis: alla Convention di Washington del 1987, si delibera l'ingresso della donna quale socio titolare. Il Kiwanis è stato il primo Club Service ad adottare il cambiamento, poi seguito dagli altri Club Service

Alla Convention di Montreal 1998, si sostituisce il Motto "We Build" con l’attuale "Serving The Children Of The World" ed anche per questo rivendica un importante ruolo del Kiwanis Club di Milazzo, sempre presente e protagonista nelle scelte importanti.

Dal 2000 si dà vita al progetto "MilazzInfanzia" manifestazione a favore dei bambini svolte dal Club, coinvolgendo importanti personaggi a sostegno ed attribuendo agli stessi il “Premio Kiwanis”, uno per tutti Don Fortunato di Noto.

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Questo prestigioso premio viene oggi attribuito a Rosario Fodale ed, allo scopo, si inviata Cosimo Inferrera a presentare il personaggio dalle molteplici qualità.

Cosimo Inferrera presenta Rosario FodaleCosimo Inferrera

"Rosario Fodale si segnala per le sue specchiate qualità di carabiniere, di cittadino e di esemplare professionista della comunicazione.

Da carabiniere, egli ha saputo conquistarsi, con la sua onestà, con la sua grandissima competenza e con i suoi comportamenti ispirati alla giustizia e alla comprensione umana, l’affetto degli abitanti di tutte le città in cui ha svolto la sua intensa attività di Carabiniere, dimostrando, peraltro, a giudizio unanime dei superiori, impegno e diligenza non comuni, grandi doti di intelligenza e preparazione, profonda conoscenza dell’ambiente locale e innato senso del dovere.

A Trapani, dove nacque e visse fino all’età di 14 anni e dove ritorna quando i suoi numerosi impegni glielo permettono, ha intrapreso, dopo il pensionamento avvenuto nel 1997, la sua professione di giornalista on line, creando il sito web “trapanesi.org” allo scopo di aggregare, per fini culturali, gli amici interessati alla difesa e alla valorizzazione di Trapani, delle sue radici e della sua tradizione artistica.

A Messina si trasferì dapprima, quattordicenne, con la famiglia, risiedendovi dal 1960 al 1965; vi ritornò, per stabilirvisi stabilmente, nel 1997, a conclusione della fulgida carriera nell’Arma dei carabinieri, in cui ha raggiunto il grado di Maresciallo Aiutante s. UPS.

Ha anche conseguito il diploma magistrale.

Nella città dello Stretto, ha creato, nel 2004, con gli stessi intendimenti culturali di Trapani, prima il sito “siciliaweb.org” e poi, nel 2006, la testata on line “messinaweb.eu”, che tuttora dirige, e l’Associazione culturale “Messinaweb.eu” ” con il privilegio di essere nominato Presidente.

Con quest’ultima associazione e grazie anche a personaggi di grande spessore culturale ha organizzato oltre 50  manifestazioni culturali.

Nel frattempo, collabora con altre Associazioni Culturali di Messina ed è editore per il periodico “Messinaweb.eu” (registrato al nr.15/07 del 12/11/2007 del Tribunale di Messina)

Ha pubblicato una monografia su Giuseppe Macrì, insieme con Antonio Dell’Aversana, e una guida turistica illustrata dei comuni messinesi nebroidei dai monti al mare, insieme con Michele Cappotto."

A questo punto il Presidente ha consegnato a Rosario Fodale una prestigiosa medaglia d’argento, appositamente realizzata dal Maestro Orafo di Milazzo Antonello Piccione, da noi definito “l’orafo dei Papi”  - proprio perché ha realizzato oggetti preziosi per gli ultimi tre Papi.

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Rosario Fodale invitato a prendere parola, salutando tutti i convenuti alla manifestazione, ha ringraziato il Presidente e tutti i componenti del KIWANIS INTERNATIONAL  CLUB MILAZZO “XXXIX CHARTER” .

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Il Presidente del Kiwanis Internazionale P. Palazzolo illustra ancora le attività:  “Infine, nel 2010, alla Convention di Las Vegas è stato presentato il Service "ELIMINATE Project"  in collaborazione con L'UNICEF. Con il progetto iniziato nel 2010, il Kiwanis si è impegnato a raccogliere, entro pochi anni, 110 milioni di dollari, necessari per immunizzare dal tetano neonatale almeno 61 milioni di donne e i loro futuri bambini e poter cosi debellare dal mondo il tetano neonatale. Il Tetano Neonatale è provocato dalle spore del tetano, che si trovano ovunque nel terreno, e che entrano in contatto con le lacerazioni del parto. La malattia colpisce i più poveri fra i poveri: le popolazioni che abitano in zone geograficamente difficili da raggiungere e quelle che non godono di alcun sistema di sanità pubblica.

Nel 1983 la Fondazione Kiwanis istituì la George F. Hixson Fellowship per riconoscere le persone che con la loro generosità contribuiscono in modo significativo alla storia del Kiwanis. Il prestigioso premio consiste in un distintivo, una medaglia ed un quadro.

Prevenire il TMN è molto semplice. Bastano 3 dosi di vaccino da 50 centesimi l’una per immunizzare e proteggere le madri, le quali poi trasmettono l’immunità ai loro futuri neonati. Considerato che un vaccino necessario a salvare un neonato costa circa solo 1 dollaro e 50 centesimi possiamo orgogliosamente dire che il Kiwanis Club di Milazzo ha salvato, nel mondo, oltre 10.000 neonati e le loro mamme.

Anche in questa occasione il Club di Milazzo oltre che interprete sin dal 1979, anche oggi è protagonista, con il suo importante contributo.

 Nel 2010 ricopre la carica di Presidente della Federazione Europea.

“Momento di grande Orgoglio, spiega, è costituito dai versamenti fatti a favore del

" Project ELIMINATE " di € 15.000, come da impegno assunto, e per tale impegno onorato ci siamo meritati il riconoscimento di “Model Club”, e di n. 15 "GEORGE F. HIXSON FELLOWSHIP"; proprio da pochi giorni riceviamo 10 HIXON che si aggiungono ai 5 già consegnati”

A questo punto, con la collaborazione del Cerimoniere Roberto ed il Segretario Melania, Muscianisi chiamava al tavolo di presidenza i Soci con Hicxon ricevuti:

Oltre se stesso,  Domenico Orlando; invitano a ricevere il riconoscimento, chiamando uno alla volta gli altri Soci presenti.

 Il Presidente ha consegnato il riconoscimento iI "GEORGE F. HIXSON FELLOWSHIP" a:

- Alioto Toto

1a Hixon a Totó Alioto

 

 

- Magliarditi Domenico

Hixon a Domenico Magliarditi

- Muscianisi Melania

Hixon a Melania Muscianisi

- Pantano Vittorio. 

Hixon a Vittorio Pantano

- Picciolo Roberto .

Hixon a Roberto Picciolo

Coppolino Salvatore 

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- Capone Bartolo 

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Concludeva l'intervento  il Presidente Muscianisi effettuando una considerazione:

il Kiwanis come una scuola di vita che nella massima libertà ogni socio può seguire, maturare, ed infine riuscire a darne esempio”.

A seguire il Cerimoniere Picciolo ha invitato il Presidente  Epifanio Giuffrida, del KC Mediterraneum (dal Club Milazzo sponsorizzato) a consegnare un omaggio al nostro Presidente .

 

Epifanio Giuffrida Pres. Mediterraneum club sponsorizzato

Epifanio Giuffrida

Quest’ultimo ha ricordato la composizione della Divisione composta dal solo Club Messina, seguito da Milazzo e composta dalle province di Catania e Siracusa; la continua collaborazione fra i due Club e proprio la manifestazione teatrale del 1978 nei teatri Messina e Milazzo, ricordata dal presidente, e le tante successive, non ultima la collaborazione dell’ETICA KIWANIANA di domenica 12 proprio qui all’Eolian  l. Giuffrida ci ha tenuto a sottolineare il rapporto di grande amicizia fra i soci dei due club che, in stretta collaborazione, svolgono la funzione kiwaniana e precisava che il Club Mediterraneum vuole operare nel Mediterraneo svolgendo anche un’ azione di integrazione fra religioni. Ha spiegato poi che, proprio in questi giorni, un medico loro socio presta la sua collaborazione nei paesi medio orientali.  

A conclusione ha voluto dare un cadeau facendo pervenire una particolare benedizione da S.E. il patriarca di Gerusalemme, e legge:
" In occasione del 39mo anno della vostra fondazione Kiwanis invio benedizione divina S.E. P. Pizzaballa", di cui è stretto collaboratore il dott Giovanni Castelli
medico alla Caritas di Gerusalemme e socio del Mediterraneum”.

 

Interviene per porgere i saluti del Kiwanis  Club di Messina il Presidente Giuseppe Lo Paro:

Lo Paro Pres. Messina padrino del Club Milazzo

 Prof. Giuseppe Lo Paro 

 

Epifanio Giuffrida Pres. Mediterraneum club sponsorizzato

Il Cerimoniere ha poi invitato Il segretario del Kiwanis Club Milazzo, Melania Muscianisi, a presentare il nuovo socio Antonella Alibrandi:

Nuova socia Antonella Alibrandi

"Nata a Barcellona Pozzo di Gotto e residente a Rodì Milici Me, coniugata con Filippo Torre, Funzionario EE.LL., due figli, Giuseppe laureato in chimica e tecnologia farmaceutica e Salvatore studente presso la facoltà di farmacia di Messina.

Al nucleo familiare si aggiunge la propria madre ormai ultranovantenne.

Ha conseguito il diploma di maturità scientifica presso l’Istituto “E.Medi” di Barcellona P.G. e la Laurea in Farmacia, con il massimo dei voti, presso l’Università di Messina.

Dal 1982, dopo la Laurea, svolge la professione nella farmacia di famiglia.

Fa parte da diversi anni del Consiglio dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Messina, all’interno del quale ha svolto incarichi di responsabilità (Segretario Commissione Esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio professionale farmacisti presso Università di Messina; Componente Commissione Ispettivo Farmacia).

Si occupa di attività culturali e di volontariato; da alcuni anni in qualità di socio fondatore, di concerto con la Delegazione Gran Priorale dell’Ordine di Malta di Messina, ha dato vita alla Fondazione di Studi Melitensi “Itaca Onlus”, nella quale ricopre la carica di Presidente, promuovendo e diffondendo sul territorio la storia e i valori dell’Antico e Nobile Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani, baluardo della cristianità, e porto sicuro dei diseredati.

E’ ritenuta persona determinata e capace di suscitare entusiasmo e sentimenti positivi nelle persone che la circondano. Sa farsi apprezzare, coinvolgere e trascinare, per questo ama prediligere il lavoro di squadra."

Il Presidente, nell’abbracciare Antonella, ha consegnato il guidoncino del Club e ha messo il Pin del Kiwanis di Milazzo, manifestando con un bacio di accoglienza la simpatia dei soci.

Il Cerimoniere Picciolo ha ringraziato poi il Maestro Giuseppe Messina che ha voluto, ancora una volta essere accanto a noi, donando tre litografie a scopo benefico e ha presentato gli artisti Nico Zancle e Gianluca Sciliberto, che si sono esibiti concludendo la serata, in uno spettacolo di Cabaret.

G.ppe Messina dona litografie al Club Milazzo

Giuseppe Messina

Al termine dello spettacolo i presenti alla cerimonia si sono scambiati saluti e ringraziamenti; la chiusura è stata sancita dal tintinnio della campana da parte del del presidente.

La serata si concludeva  al ristorante a vetri con una gradevole cena.

Torta del 39 anniversario del Club

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Angelo Miceli -

Il suo primo ritrovamento risale al 1826, in località Monticelli, frazione del Comune di San Donato Milanese (MI), ad opera di Carlo Vittadini (San Donato Milanese, 11 giugno 1800 - Milano, 20 novembre 1865), la sua prima descrizione porta la firma del Prof. Giuseppe Moretti  (Roncaro, 30 novembre 1782 - Pavia, 2 dicembre 1853), all’epoca titolare della cattedra di botanica presso l’Università di Pavia il quale, ritenendo, a ragione, che l’esemplare fungino “non sia stato peranco descritto da nessun botanico, ne parla in un proprio articolo pubblicato sul “Giornale di fisica, chimica, storia naturale e arti” precisando che “la raccolta avvenne ad opera del signor Vittadini presso Monticelli, a circa sei miglia da Milano..... ho imposto ad esso il nome specifico di questo giovane, che ci dà le più fondate speranze di diventare uno dei più distinti micologi

Foto03 Amanita vittadiniiSeguendo i principi della sistematica dell’epoca che facevano espresso riferimento agli studi ed alla classificazione di Elias Magnus Fries (micologo e botanico svedese - Femsjö, 15 agosto 1794 – Uppsala, 8 febbraio 1878), la nuova specie fu posizionata nel gruppo dei funghi leucosporei (così denominati per il colore delle spore: bianco-biancastro), nel Genere Agaricus, Subgenere Amanita, con l’originaria denominazione di Agaricus vittadinii.

Successivamente, lo stesso Vittadini nella sua tesi "Tentamen mycologicum, seu Amanitarum illustratio" (Saggio micologico, ossia Illustrazione delle Amanite) - con la discussione della quale conseguì, nel 1826, presso l’Università di Milano, la laurea in medicina, descrive in maniera particolareggiata la specie scoperta elevandola, da Subgenere, a livello di Genere. Fatto, questo, di notevole importanza in quanto l’autore, precorrendo i tempi, è il primo studioso di micologia ad elevare il Subgenere Amanita a livello di Genere.

  • Amanita vittadinii

Foto01 Amanita vittadiniiViene posizionata, nella attuale configurazione sistematica, nella Classe Basidiomycetes, Ordine Agaricales, Famiglia Amanitaceae, Genere Amanita.

Si tratta di un fungo di particolare bellezza che, a differenza delle altre specie appartenenti al Genere Amanita, tipicamente legate in simbiosi ectomicorrizica con specie arboree in habitat boschivo, cresce da saprofita in ambiente praticolo. Viene ritenuta, da numerosi micologi, specie rara ma fedele ai luoghi di crescita ove si riproduce, anche in maniera abbondante, con periodicità annuale costante.

La nostra esperienza micologica ci consente di segnalare numerosi ritrovamenti, effettuati personalmente, in località San Marco nel comune di Novara Sicilia (ME) su terreno incolto destinato a pascolo, dove annualmente si riproduce in numerosi esemplari sparsi, sia in forma singola che gregaria, entro un raggio ben delimitato senza mai sconfinare dal sito di crescita.

Si presenta semplicemente bella, slanciata, elegante, totalmente bianca, ornata, su tutta la superficie, da verruche a forma piramidale, somigliante, nella sua strutturazione generale, anche se con marcate differenze specialmente nel colore, a carpofori appartenenti al Genere Lepiota, Macrolepiota o Armillaria, tanto che  Fries  la classificò, nella sua “Epicrisis Systematis” nel 1836, nel Sottogenere Lepiota, precisando, a supporto del suo posizionamento nella sistematica fungina: ”Fungus medius inter Amanita et Lepiota”.

Altri micologi, in considerazione delle particolari caratteristiche morfo cromatiche, hanno inteso posizionarla in altri generi come Lepidella, Aspidella, Armillaria o, come avvenuto recentemente, Saproamanita (S. A. Redhead e altri, 2016).

Nell’aspetto generale, la sua conformazione tipica è variabile in dipendenza dell’ambiente di crescita e delle condizioni ambientali esterne che influenzandone la crescita fanno sì che si presenti piccola e gracile o grande, massiccia, lussureggiante, dal bianco candido al bianco-sporco tendente all’ocra-brunastro.   

Cappello: di medie, grandi dimensioni, inizialmente sferico, successivamente, nel progredire della maturazione, convesso, poi convesso-appianato. La cuticola, separabile, di colore bianco o biancastro-sporco, è ricoperta da numerose verruche a forma piramidale, residuo del velo generale, appressate nella zona centrale, che assumono, verso il margine, la conformazione di squamule, concolori negli esemplari giovani ed imbrunenti a maturazione, si presentano di consistenza friabile e, di conseguenza, per effetto della pioggia vengono facilmente asportate. Il margine si presenta eccedente per la presenza di residui fioccosi del velo generale.

Imenoforo: costituito da lamelle fitte, libere al gambo (quando si interrompono prima di arrivare al gambo con il quale, pertanto, non hanno alcun contatto), intervallate da lamellule, inizialmente bianche, tendenti, a maturazione, verso il crema-biancastro, poi giallo pallido, con riflessi Foto02 Amanita vittadiniiverdini a maturazione avanzata. Le spore, in massa, si presentano di colore crema-biancastro, tipico dei funghi appartenenti al gruppo dei leucosporei.

Gambo: alto, slanciato, cilindrico, non bulboso, radicante, pieno, liscio nella zona apicale sopra l’anello, ricoperto da numerose squame in rilievo nella parte bassa. Inizialmente bianche, scurenti verso la maturità.

Anello: in posizione alta, ampio, fioccoso, persistente, bianco-biancastro.

Volva: dissociata in squame concentriche, revolute ed indistinte, inizialmente di colore bianco, scurenti, verso il crema-biancastro, a maturità.

Habitat: si riproduce, quale specie saprofita, sia singolarmente che in gruppi, spesso numerosi, a volte disposti in cerchio (cerchio delle streghe), in ambiente praticolo o in terreni precedentemente coltivati e concimati, nutrendosi delle sostanze organiche residue. Specie poco comune ma abbondante nell’habitat specifico. Da fine estate ad autunno inoltrato.

Commestibilità: commestibile dopo adeguata cottura ma di scarso valore organolettico. Per tale motivo ed anche al fine di evitare possibilità di confusione con specie velenose, si consiglia di non consumarla. Raccomandazione che viene ulteriormente rafforzata in considerazione della rarità della specie che deve essere salvaguardata: limitiamoci ad ammirarla, fotografarla e… lasciamola nel suo habitat naturale a completare il proprio ciclo vitale.

Etimologia: con espresso riferimento al micologo Carlo Vittadini, autore del primo ritrovamento.

Specie simili:

  • Amanita echinocephala

Si diversifica per le ornamentazioni sul cappello che si presentano più rade, meno appressate, piccole ed aculeate, per le lamelle che tendono ad ingiallire e per il gambo attenuato verso l’apice, bulboso-radicante alla base; liscio nella parte superiore con volva dissociata in verruche; per l’habitat boschivo essendo simbionte di latifoglie – prevalentemente querce. Specie tossica, responsabile di sindrome norleucinica, nefrotossica, smithiana

  • Amanita codinae

Ritenuta molto più rara, è praticamente simile ad A. vittadinii dalla quale si differenzia per la taglia gracile e per le dimensioni inferiori; per le ornamentazioni più scure, crema-tabacco, fin da giovane e persistenti fino a maturazione inoltrata; per il gambo relativamente corto - con altezza minore del diametro del cappello -; per l’habitat boschivo ove si riproduce in associazione con essenze arboree quali lecci (Quercus ilex) o querce da sughero (Quercus suber).

Curiosità tassonomiche:

Amanita codinae ha diviso e continua a dividere il mondo della micologia tra quanti sostengono che sia una specie a se, diversa da A. vittadini, e tra quanti, invece, sostengono l’identità tra le due specie con precedenza nomenclaturale per A. vittadini.

Affermano, questi ultimi, che le particolarità ipoteticamente diversificanti le due specie (taglia, verruche, colore, dimensione delle spore) sono elementi perfettamente variabili nella stessa specie in considerazione dell’ambiente di crescita e delle condizioni ambientali esterne e, quindi, non caratterizzanti una specie diversa.

La diatriba, a seguito recenti studi di natura molecolare, è stata definitivamente risolta con il riconoscimento di A. codinae quale specie a se ed inserita, alla stregua di A. vittadinii, nel nuovo Genere Saproamanita, con il nome corrente di Saproamanita codinae (Maire) Redhead, Vizzini, Drehmel & Contu, 2016 (S. A. Redhead e altri 2016).

,

Basionimo:

  • Agaricus vittadiniiMoretti 1826

Sinonimi:

  • Lepiota vittadinii1873
  • Mastocephalus vittadinii1891
  • Lepidella vittadinii1925
  • Aspidella vittadinii1940
  • Armillaria vittadinii1952

Nome Corrente:

  • Saproamanita vittadinii (Moretti) Redhead, Vizzini, Drehmel & Contu 2016

Recenti studi, condotti dai micologi Scott A. Redhead, Alfredo Vizzini, Dennis C. Drehmel e Marco Contu, hanno consentito, tenendo anche conto della particolarità nutrizionale della specie, che si configura essere a nutrizione saprofitica, di posizionarla nel nuovo Genere Saproamanita (Cfr. S. A. Redhead e altri, 2016: Saproamanita, a new name for both Lepidella E.-J. Gilbert and Aspidella E.-J Gilbert.  IMA Fungus, The Global Mycological Jurnal - Vol. 7 n. 1: 119-129, Madrid)

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Foto: Emilio Pini che si ringrazia per la gradita concessione

Bibliografia essenziale:

  • Boccardo Fabrizio, Traverso Mido, Vizzini Alfredo, Zotti Mirca - 2008: Funghi d’Italia. Zanichelli, Bologna (ristampa 2013)
  • Brunori AndreaStorie di funghi: l’Amanita vittadinii - http://abcdeifunghi.altervista.org/storie-di-funghi-l-amanita-vittadinii.html
  • Brunori Andrea, Cassinis Alessandro – 2014: I funghi nella storia. Sandro Teti Editore, Roma
  • Consiglio Giovanni, Papetti Carlo - 2003: Atlante Fotografico dei Funghi d’Italia, Vol. 2 (prima ristampa). A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici, Trento
  • Foiera Fabio, Lazzarini Ennio, Snabl Martin, Tani Oscar - 1993, Funghi Amanite. Calderini edagricole, Bologna
  • Galli Roberto - 2007: Le Amanite. dalla Natura, Milano
  • Lazzari Giacomo, -1973: Storia della micologia italiana. Saturnia, Trento
  • Scott A. Redhead, Alfredo Vizzini, Dennis C. Drehmel & Marco Contu – 2016: Saproamanita, a new name for both Lepidella E.-J. Gilbert and Aspidella E.-J Gilbert (Amaniteae, Amanitaceae).  IMA Fungus, The Global Mycological Jurnal - Vol. 7 n. 1: 119-129, Madrid

Riferimenti Siti Web:

- di Angelo Miceli -

Il suo primo ritrovamento risale al 1826, in località Monticelli, frazione del Comune di San Donato Milanese (MI), ad opera di Carlo Vittadini (San Donato Milanese, 11 giugno 1800 - Milano, 20 novembre 1865), la sua prima descrizione porta la firma del Prof. Giuseppe Moretti  (Roncaro, 30 novembre 1782 - Pavia, 2 dicembre 1853), all’epoca titolare della cattedra di botanica presso l’Università di Pavia il quale, ritenendo, a ragione, che l’esemplare fungino “non sia stato peranco descritto da nessun botanico, ne parla in un proprio articolo pubblicato sul “Giornale di fisica, chimica, storia naturale e arti” precisando che “la raccolta avvenne ad opera del signor Vittadini presso Monticelli, a circa sei miglia da Milano..... ho imposto ad esso il nome specifico di questo giovane, che ci dà le più fondate speranze di diventare uno dei più distinti micologi

Foto03 Amanita vittadiniiSeguendo i principi della sistematica dell’epoca che facevano espresso riferimento agli studi ed alla classificazione di Elias Magnus Fries (micologo e botanico svedese - Femsjö, 15 agosto 1794 – Uppsala, 8 febbraio 1878), la nuova specie fu posizionata nel gruppo dei funghi leucosporei (così denominati per il colore delle spore: bianco-biancastro), nel Genere Agaricus, Subgenere Amanita, con l’originaria denominazione di Agaricus vittadinii.

Successivamente, lo stesso Vittadini nella sua tesi "Tentamen mycologicum, seu Amanitarum illustratio" (Saggio micologico, ossia Illustrazione delle Amanite) - con la discussione della quale conseguì, nel 1826, presso l’Università di Milano, la laurea in medicina, descrive in maniera particolareggiata la specie scoperta elevandola, da Subgenere, a livello di Genere. Fatto, questo, di notevole importanza in quanto l’autore, precorrendo i tempi, è il primo studioso di micologia ad elevare il Subgenere Amanita a livello di Genere.

  • Amanita vittadinii

Foto01 Amanita vittadiniiViene posizionata, nella attuale configurazione sistematica, nella Classe Basidiomycetes, Ordine Agaricales, Famiglia Amanitaceae, Genere Amanita.

Si tratta di un fungo di particolare bellezza che, a differenza delle altre specie appartenenti al Genere Amanita, tipicamente legate in simbiosi ectomicorrizica con specie arboree in habitat boschivo, cresce da saprofita in ambiente praticolo. Viene ritenuta, da numerosi micologi, specie rara ma fedele ai luoghi di crescita ove si riproduce, anche in maniera abbondante, con periodicità annuale costante.

La nostra esperienza micologica ci consente di segnalare numerosi ritrovamenti, effettuati personalmente, in località San Marco nel comune di Novara Sicilia (ME) su terreno incolto destinato a pascolo, dove annualmente si riproduce in numerosi esemplari sparsi, sia in forma singola che gregaria, entro un raggio ben delimitato senza mai sconfinare dal sito di crescita.

Si presenta semplicemente bella, slanciata, elegante, totalmente bianca, ornata, su tutta la superficie, da verruche a forma piramidale, somigliante, nella sua strutturazione generale, anche se con marcate differenze specialmente nel colore, a carpofori appartenenti al Genere Lepiota, Macrolepiota o Armillaria, tanto che  Fries  la classificò, nella sua “Epicrisis Systematis” nel 1836, nel Sottogenere Lepiota, precisando, a supporto del suo posizionamento nella sistematica fungina: ”Fungus medius inter Amanita et Lepiota”.

Altri micologi, in considerazione delle particolari caratteristiche morfo cromatiche, hanno inteso posizionarla in altri generi come Lepidella, Aspidella, Armillaria o, come avvenuto recentemente, Saproamanita (S. A. Redhead e altri, 2016).

Nell’aspetto generale, la sua conformazione tipica è variabile in dipendenza dell’ambiente di crescita e delle condizioni ambientali esterne che influenzandone la crescita fanno sì che si presenti piccola e gracile o grande, massiccia, lussureggiante, dal bianco candido al bianco-sporco tendente all’ocra-brunastro.   

Cappello: di medie, grandi dimensioni, inizialmente sferico, successivamente, nel progredire della maturazione, convesso, poi convesso-appianato. La cuticola, separabile, di colore bianco o biancastro-sporco, è ricoperta da numerose verruche a forma piramidale, residuo del velo generale, appressate nella zona centrale, che assumono, verso il margine, la conformazione di squamule, concolori negli esemplari giovani ed imbrunenti a maturazione, si presentano di consistenza friabile e, di conseguenza, per effetto della pioggia vengono facilmente asportate. Il margine si presenta eccedente per la presenza di residui fioccosi del velo generale.

Imenoforo: costituito da lamelle fitte, libere al gambo (quando si interrompono prima di arrivare al gambo con il quale, pertanto, non hanno alcun contatto), intervallate da lamellule, inizialmente bianche, tendenti, a maturazione, verso il crema-biancastro, poi giallo pallido, con riflessi Foto02 Amanita vittadiniiverdini a maturazione avanzata. Le spore, in massa, si presentano di colore crema-biancastro, tipico dei funghi appartenenti al gruppo dei leucosporei.

Gambo: alto, slanciato, cilindrico, non bulboso, radicante, pieno, liscio nella zona apicale sopra l’anello, ricoperto da numerose squame in rilievo nella parte bassa. Inizialmente bianche, scurenti verso la maturità.

Anello: in posizione alta, ampio, fioccoso, persistente, bianco-biancastro.

Volva: dissociata in squame concentriche, revolute ed indistinte, inizialmente di colore bianco, scurenti, verso il crema-biancastro, a maturità.

Habitat: si riproduce, quale specie saprofita, sia singolarmente che in gruppi, spesso numerosi, a volte disposti in cerchio (cerchio delle streghe), in ambiente praticolo o in terreni precedentemente coltivati e concimati, nutrendosi delle sostanze organiche residue. Specie poco comune ma abbondante nell’habitat specifico. Da fine estate ad autunno inoltrato.

Commestibilità: commestibile dopo adeguata cottura ma di scarso valore organolettico. Per tale motivo ed anche al fine di evitare possibilità di confusione con specie velenose, si consiglia di non consumarla. Raccomandazione che viene ulteriormente rafforzata in considerazione della rarità della specie che deve essere salvaguardata: limitiamoci ad ammirarla, fotografarla e… lasciamola nel suo habitat naturale a completare il proprio ciclo vitale.

Etimologia: con espresso riferimento al micologo Carlo Vittadini, autore del primo ritrovamento.

Specie simili:

  • Amanita echinocephala

Si diversifica per le ornamentazioni sul cappello che si presentano più rade, meno appressate, piccole ed aculeate, per le lamelle che tendono ad ingiallire e per il gambo attenuato verso l’apice, bulboso-radicante alla base; liscio nella parte superiore con volva dissociata in verruche; per l’habitat boschivo essendo simbionte di latifoglie – prevalentemente querce. Specie tossica, responsabile di sindrome norleucinica, nefrotossica, smithiana

  • Amanita codinae

Ritenuta molto più rara, è praticamente simile ad A. vittadinii dalla quale si differenzia per la taglia gracile e per le dimensioni inferiori; per le ornamentazioni più scure, crema-tabacco, fin da giovane e persistenti fino a maturazione inoltrata; per il gambo relativamente corto - con altezza minore del diametro del cappello -; per l’habitat boschivo ove si riproduce in associazione con essenze arboree quali lecci (Quercus ilex) o querce da sughero (Quercus suber).

Curiosità tassonomiche:

Amanita codinae ha diviso e continua a dividere il mondo della micologia tra quanti sostengono che sia una specie a se, diversa da A. vittadini, e tra quanti, invece, sostengono l’identità tra le due specie con precedenza nomenclaturale per A. vittadini.

Affermano, questi ultimi, che le particolarità ipoteticamente diversificanti le due specie (taglia, verruche, colore, dimensione delle spore) sono elementi perfettamente variabili nella stessa specie in considerazione dell’ambiente di crescita e delle condizioni ambientali esterne e, quindi, non caratterizzanti una specie diversa.

La diatriba, a seguito recenti studi di natura molecolare, è stata definitivamente risolta con il riconoscimento di A. codinae quale specie a se ed inserita, alla stregua di A. vittadinii, nel nuovo Genere Saproamanita, con il nome corrente di Saproamanita codinae (Maire) Redhead, Vizzini, Drehmel & Contu, 2016 (S. A. Redhead e altri 2016).

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Basionimo:

  • Agaricus vittadiniiMoretti 1826

Sinonimi:

  • Lepiota vittadinii1873
  • Mastocephalus vittadinii1891
  • Lepidella vittadinii1925
  • Aspidella vittadinii1940
  • Armillaria vittadinii1952

Nome Corrente:

  • Saproamanita vittadinii (Moretti) Redhead, Vizzini, Drehmel & Contu 2016

Recenti studi, condotti dai micologi Scott A. Redhead, Alfredo Vizzini, Dennis C. Drehmel e Marco Contu, hanno consentito, tenendo anche conto della particolarità nutrizionale della specie, che si configura essere a nutrizione saprofitica, di posizionarla nel nuovo Genere Saproamanita (Cfr. S. A. Redhead e altri, 2016: Saproamanita, a new name for both Lepidella E.-J. Gilbert and Aspidella E.-J Gilbert.  IMA Fungus, The Global Mycological Jurnal - Vol. 7 n. 1: 119-129, Madrid)

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Foto: Emilio Pini che si ringrazia per la gradita concessione

Bibliografia essenziale:

  • Boccardo Fabrizio, Traverso Mido, Vizzini Alfredo, Zotti Mirca - 2008: Funghi d’Italia. Zanichelli, Bologna (ristampa 2013)
  • Brunori AndreaStorie di funghi: l’Amanita vittadinii - http://abcdeifunghi.altervista.org/storie-di-funghi-l-amanita-vittadinii.html
  • Brunori Andrea, Cassinis Alessandro – 2014: I funghi nella storia. Sandro Teti Editore, Roma
  • Consiglio Giovanni, Papetti Carlo - 2003: Atlante Fotografico dei Funghi d’Italia, Vol. 2 (prima ristampa). A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici, Trento
  • Foiera Fabio, Lazzarini Ennio, Snabl Martin, Tani Oscar - 1993, Funghi Amanite. Calderini edagricole, Bologna
  • Galli Roberto - 2007: Le Amanite. dalla Natura, Milano
  • Lazzari Giacomo, -1973: Storia della micologia italiana. Saturnia, Trento
  • Scott A. Redhead, Alfredo Vizzini, Dennis C. Drehmel & Marco Contu – 2016: Saproamanita, a new name for both Lepidella E.-J. Gilbert and Aspidella E.-J Gilbert (Amaniteae, Amanitaceae).  IMA Fungus, The Global Mycological Jurnal - Vol. 7 n. 1: 119-129, Madrid

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