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Articoli filtrati per data: Sabato, 25 Marzo 2017

- di M. C. -

Sabato 8 aprile al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto saranno di scena due cori: l’Ensemble Vocale "Cantica Nova”, diretto da Francesco Saverio Messina, e il Coro Polifonico "Ouverture", diretto da Giovanni Mirabile, per presentare “Canzoni. Dalla chanson rinascimentale alla musica pop”.

“Abbiamo già realizzato progetti musicali con altri cori – spiega Francesco Saverio Messina - ed è sempre molto stimolante, dal punto di vista artistico, mettere insieme risorse vocali, idee, energie per realizzare un progetto comune che poi è l'essenza stessa del lavoro corale. Il progetto musicale della serata al ‘Mandanici’ è unico e segue la stessa finalità ma viene realizzato da due ‘protagonisti’. Non posso che sottolineare la nostra gioia nel collaborare con un’altra bellissima realtà della coralità siciliana, come è il coro ‘Ouverture’ di Barcellona”.

Ensemble Vocale Cantica Nova 1

“Ogni volta che le città di Barcellona e Milazzo si sono unite per realizzare un progetto comune – sottolinea Giovanni Mirabile - sono sempre nate delle bellissime iniziative. La musica corale, che è la quintessenza di questo spirito, esalta l’aspetto collaborativo più di ogni altra forma d’arte. Il nostro incontro ha radici antiche; da sempre abbiamo creato occasioni per unire le nostre forze, trovandone il senso nel desiderio di creare insieme ad altri qualcosa ancora più bello di quello che si può creare rimanendo da soli, ma forse mai come in questa occasione siamo stati così uniti nel realizzare un progetto comune. Siamo felici di cantare con i nostri ‘vicini di casa’ e siamo sicuri che questo bel momento non passerà inosservato”.

 “Questo concerto – aggiunge Messina - è un'ulteriore occasione per divulgare la musica corale in un luogo e un contesto teatrale solitamente utilizzato per altre forme di spettacolo. Spesso si associa questa musica al genere sacro che in quest'occasione è stato volutamente estromesso per lasciare spazio alla ‘canzone’ che, sin dal periodo rinascimentale, accompagna il nostro quotidiano, le nostre emozioni, i nostri sogni, le nostre paure”.

“Speriamo – conclude Mirabile - che un concerto corale in un luogo così significativo per la città possa saldare ancora di più queste realtà musicali con Barcellona, e possa far appassionare altri al canto corale. I cori sono delle realtà sane, esprimono gli stessi valori che dovrebbero animare la società civile: onestà d’intenti, passione e voglia di fare bene in gruppo, rispetto reciproco, convivenza, valorizzazione delle eccellenze ma nello stesso tempo vicinanza e calore umano. Nel coro non ci si sente mai soli, è una passione che quando ti prende non ti abbandona più, ed io spero di riuscire a trasmetterla a chi verrà ad ascoltarci”.

Per questo appuntamento speciale, spiegano ad una voce i due direttori, si è scelto insieme il repertorio da proporre al pubblico del “Mandanici”, facendo leva sulle identità vocali di ciascuno, e rispettando appieno le sensibilità che ne hanno guidato il percorso. Tra contaminazioni e “classici”, lo spettacolo in teatro sarà un momento unico. Al servizio di un obiettivo dichiarato: quello di far emozionare gli spettatori. Emozioni, senso dell’armonia, energia veicolati da quella capacità di mettere in campo, allo stesso momento, passione e professionalità.

L’ensemble vocale “Cantica Nova” nasce a Milazzo nel 1989 fondato dal suo direttore e da alcuni degli attuali cantori che ne fanno parte sin dalla nascita.

Lo studio di autori rinascimentali ne ha caratterizzato l’attività concertistica fin dal suo esordio per arrivare allo sviluppo di un ampio repertorio di cui fanno parte autori contemporanei, brani di musica pop e folk internazionali, gospel e spiritual della tradizione nero-americana.

Fondato nel 1994 dal suo attuale direttore, il Coro Polifonico "Ouverture" è considerato uno dei cori più interessanti della Sicilia. Tra le realizzazioni più notevoli: la prima esecuzione moderna della “Messa in Sol dedicata a Donizetti” e altri lavori inediti di Placido Mandanici, due spettacoli con Giorgio Albertazzi, “Medea” di Cherubini presso il teatro greco di Taormina, i “Carmina Burana” presso l’Università di Messina, la prima nazionale di “The Armed Man” di Karl Jenkins, concerti ad Assisi, Mantova, Roma, Massa, Lecco, Bassano del Grappa, Marano Vicentino, Trento, la partecipazione alle trasmissioni televisive “Alle falde del Kilimangiaro” (RAI3) e “Una canzone di noi” (TV2000). In città, il coro ha sempre fatto sentire la sua presenza nei momenti sociali e culturali più significativi, come l'inaugurazione del Palacultura “Bartolo Cattafi”.

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Marcello Crinò -

Venerdì 24 marzo all’Epicentro di Gala è proseguita la serie degli incontri, intitolati Impronta d’autore per il Museo Epicentro, che con cadenza mensile presentano personalità dell’arte e della cultura barcellonese. Hanno già preso parte: la pittrice e poetessa Salva Mostaccio, lo scultore Salvatore De Pasquale, il direttore artistico del Teatro Mandanici Sergio Maifredi, l’autore di queste note, il critico d’arte Andrea Italiano, l’architetto Mario Benenati.

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Ad introdurre la serata è stato come sempre Nino Abbate, fondatore ed animatore del Museo Epicentro, il quale ha salutato i presenti ed ha sottolineato l’assenza di componenti dell’Amministrazione Comunale. Ha poi tracciato un breve ritratto di Pierangelo Giambra, un editore con sede a Terme Vigliatore che vive le sue giornate tra cartucce di colori, carta di ogni tipo e qualità e idee tutte sue, testardo, creativo, che nel suo lavoro non lascia scampo a nessuno. Pierangelo è un tipografo-artista, invaso da una passione primordiale, mette in luce, con le sue pagine stampate con inchiostro nero come i suoi capelli, i pensieri, i tormenti, storie di vita e di arte con i libri che pubblica di autori noti e meno noti.

Il geometra Carmelo Citraro, vice sindaco di Fondachelli Fantina, cittadina dove Giambra ha fissato la sua residenza, ha fornito un profilo del personaggio, evidenziando il suo carattere  ampiamente disponibile, e svelando che un recente libro su Taormina da lui edito è stato donato al Capo dello Stato. Ha inoltre anticipato il finanziamento del primo lotto della strada Barcellona-Giardini Naxos che certamente porterà dei vantaggi ai territori isolati che attraverserà.

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Si è entrati nel vivo dell’incontro con l’intervista condotta da Cristina Saja, della testata on-line 24live.it, che sta appoggiando l’iniziativa. Due persone folli (Abbate e Giambra) dovevano prima o poi incontrarsi per forza. E così è stato, ha detto Giambra parlando del primo incontro con Nino Abbate, a cui ha pubblicato negli anni libri e cataloghi. L’editore ha raccontato l’inizio della sua attività come tipografo autodidatta, dopo essere stato in società con un’altra persona che poi si è dileguata. E’ diventato l’editore dei barcellonesi, soprattutto di giovani, citando per esempio Andrea Italiano e Girolamo Sofia, precisando che è un editore “non a pagamento”, spiegando anche i parametri che utilizza per le scelte editoriali. E’ stato costretto ed eliminare la poesia perché ha poco mercato. Si è mostrato fiero di avere pubblicato anche un libro di Melo Freni, La valle della luna, una riedizione di un testo apparso anni fa e divenuto introvabile. Una storia tragica ambientata nel periodo garibaldino nei territori di Fantina e Novara di Sicilia. Ha anticipato le prossime pubblicazioni, tra le quali un posto di rilevo spetta ad un testo sulla battaglia di Milazzo tra Pompeo e Ottaviano.

 Come da prassi, alla fine Pierangelo Giambra ha lasciato su una mattonella di argilla cruda l’impronta della mano destra, che andrà ad arricchire la collezione del Museo.

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Rosario Fodale -

      La proposta per il conferimento della laurea “honoris causa” al Maestro Giuseppe Messina indirizzata al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Messina Pietro Navarra è partita dalla Puglia ed è firmata dal prof. Nino Bellinvia, giornalista critico ed editore nonché studioso conoscitore della storia culturale completa del candidato. Ultimamente, noi di “Messina Web. Eu”, meditavamo sull’eventualità di fare la stessa proposta al Magnifico Rettore, ma visto che siamo stati anticipati non possiamo che appoggiare tale proposta che scopriamo essere supportata dal Movimento per la Divulgazione Culturale di Barcellona Pozzo di Gotto, Associazione rappresentata dalla Prof.ssa Maria Torre, tra l’altro, Biografa del Maestro Messina e dell’Associazione Culturale FilicusArte di Milazzo presieduta dalla prof.ssa Caterina Barresi.

   Ricordiamo che per onorare i 50 anni di attività artistica e culturale del Maestro Messina, già insignito della targa d’argenta del Presidenza della Repubblica Italiana, è stato indetto un evento, il 28 gennaio u. s. al teatro Placido Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, con una mostra antologica itinerante di sue opere che si concluderà il 31 marzo p. v. al “Villino Liberty della stessa città, patrocinato dell’Amministrazione Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto e dell’Università degli Sudi di Messina. Ma non è su questo che desideriamo soffermarci.

   Oltre ad essere quell’artista che abbiamo imparato a conoscere per le sue opere scultoree (in bronzo, in pietra, in legno, in ossidiana ed in terracotta), pittoriche e grafiche o per i monumenti all’eroe della prima guerra mondiale, il milazzese Luigi Rizzo, ed allo storico di Barcellona Pozzo di Gotto Nello Cassata, Giuseppe Messina è un poeta i cui versi sono contenitori di un sapere straordinario pregno di filosofia, di sociologia e di ecologia. Però egli è anche quello della trilogia in perfetti endecasillabi dedicata ad Omero per cui gli è stata assegnata la Medaglia d’Oro del Senato della Repubblica Italiana, praticamente è colui che ha trovato l’imput per continuare l’opera del cieco poeta con “Odissea ultimo atto”, che ha scritto “La leggenda di Omero” reinventando il sommo aedo, ma anche “Stirpi di Atlantide” in cui narra gli ultimi giorni del continente prima di inabissarsi in mare. Come se non bastasse ha scritto 26 poemetti di cui sei pubblicate ed ancora opere teatrali diverse delle quali già messe in scena. Tutte opere di natura didattica, alcune delle quali sono in adozione nelle scuole medie superiori non soltanto in Sicilia.

   Per l’intensa attività culturale svolta, anche nelle scuole, e per la gran mole di opere prodotte, tra cui tre film sulla legalità e diversi documentari dedicati alla difesa delle opere artistiche, monumentali, architettoniche della classicità e del territorio, crediamo che il maestro Giuseppe Messina, che ha superato i settant’anni, meriti quella laurea honoris causa che il professore Nino Bellinvia ha proposto che gli sia conferita.

Pubblicato in Comunicati stampa

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