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“Come dentro un film…”

In questi anni Elisabetta, affinò la tecnica dimostrando a pochi amici il suo scatto, impressionato sino a quel momento soltanto con la luna.
Correva l’anno 2017, una sera d’estate, in uno dei tanti servizi fotografici, Elisabetta, conobbe una persona che con il proprio charme la fece invaghire. Iniziò un corteggiamento idilliaco di epistole, foto, canzoni e pensieri poetici. Un giorno andarono a fotografare la natura e “Come dentro un film…” Elisabetta, vide passare davanti ai propri occhi fotogrammi di emozione, sorrisi, passioni, sensazioni e anche tanta delusione. Perché “Come dentro un film…” se non arrivi alla fine, non sai mai se c’è un lieto fine, perché per un motivo fortuito l’idillio d’improvviso svanì.
Quella splendida persona, della quale si era innamorata, ebbe paura delle forti emozioni provate, perché tutto era apparso fin troppo bello, perché potesse essere vissuto, la paura che il tutto, non potesse durare per sempre.
Elisabetta tornò alla sua vita, delusa e amareggiata, tentò di provarci ancora inviando un suo “scatto mentale” con tanto di dedica. La persona non diede la giusta importanza a quello scatto unico e speciale, lasciando un silenzio assordante nel suo cuore.

due
L’artista cercò di trovare la terapia giusta, per uscire dallo sconforto iniziale, dove si era inabissata, dedicando le sue giornate alle sue passioni, abbandonando per un attimo lo studio del suo “scatto mentale”.
Il 5 gennaio del 2017 andò a distrarre la mente, a casa di amici nella splendida cornice di Castelmola, dove il panorama offriva scorci da impressionare.
Tutto era un preludio di romanticismo, l’aria era sottile, tra monte Venere e l’Etna imbiancato, un senso di nostalgia permeava il suo cuore.
Esplorando la campagna, tra suoni, colori e sensazioni, venne la sera.
Pensò, se quella persona della quale si era innamorata, avesse potuto vivere quel giorno con lei.
Improvvisamente, tra uno scatto e l’altro l’amica dalla quale era ospite, pose sul davanzale del balcone una candela, ebbe un’intuizione. Puntò l’obiettivo della macchina fotografica verso la fonte luminosa, realizzando un cuore, e accostando un pensiero poetico allo stesso, ( giocando con la luce… innamorarsi dei tuoi pensieri… creo l’amore perduto e vedo te!). Finalmente Elisabetta, era in grado di dimostrare a tutti il suo “scatto mentale” con qualsiasi fonte di luce, ovunque si trovasse.
A volte nella vita incontriamo delle persone, che ci regalano con i loro gesti, abbracci, sorrisi, sguardi, sensazioni di affetto e quando questi vengono a mancare affondiamo in molti dubbi, creandoci sensi di colpa di sconforto. Quando un sentimento nato per caso, si materializza in silenzi assordanti, vogliamo dare una risposta a tutto ciò.
E’ proprio vero! Un’artista quando riesce a creare può esclamare:<< nulla avviene per caso!>>.
La Pandolfino ha potuto dare pace alla sua anima, giacché, se non avesse incontrato quella persona che aveva emozionato il suo cuore, suscitando un sentimento, non avrebbe oggi, potuto scrivere pensieri d’amore. E se la stessa, che dapprima l’aveva corteggiata, voluta e d’improvviso lasciata in un silenzio inaspettato, oggi, non avrebbe potuto raccontare il suo scatto, trasformato in opere d’arte.
“Come dentro un film…”, la stessa ha creato con le sue opere il lieto fine dello stesso. Apportando utilità, alla scienza, all’arte, alla medicina e soprattutto all’amore.

Ultima modifica il Martedì, 15 Gennaio 2019 10:08
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