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Articoli filtrati per data: Giovedì, 10 Dicembre 2020

Palermo ringrazia il 4° reggimento genio guastatori. Il ringraziamento all’Esercito dalla città palermitana per il coraggio e la professionalità 

Il Sindaco Orlando conferisce al 4° Reggimento Genio Guastatori il riconoscimento di “Preziosa tessera del mosaico Palermo” per il disinnesco di un ordigno da 600 libbre.

Il sindaco di Palermo consegna la Preziosa Tessera al comandante del 4 reggimento Genio Guastatori

Palermo, 10 dicembre 2020. Nei giorni scorsi, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha conferito il riconoscimento di “Preziosa tessera del mosaico Palermo”, massima onorificenza cittadina, al 4° Reggimento Genio Guastatori della Brigata “Aosta”, per l'impegno profuso e la professionalità dimostrata nel corso dell'intervento di disinnesco di un ordigno bellico rinvenuto nel porto di Palermo lo scorso 13 settembre che portò all’evacuazione di migliaia di palermitani. 

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il colonnello Mario Rea 1

Con questo riconoscimento, il sindaco Orlando ha voluto ringraziare i guastatori del 4° reggimento per l’impegno con il quale, da sempre, si prodigano per la sicurezza della città metropolitana, come anche accaduto nel recente nubifragio del 15 luglio scorso, quando i militari dell’Esercito italiano sono intervenuti per liberare le strade da tonnellate di fango che avevano paralizzato l’arteria viaria principale della città. 

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il colonnello Mario Rea 2

"L'assegnazione di questo riconoscimento - ha commentato Leoluca Orlando - è un atto dovuto da parte dell'amministrazione comunale nei confronti di persone che hanno dimostrato amore per la vita, coraggio e altissima professionalità. A loro va anche l'apprezzamento ed il ringraziamento dell'intera comunità palermitana". 

Nell’occasione, è stata consegnata al comune di Palermo la calotta (parte ogivale) della bomba disinnescata nel porto, a memoria di quell’evento di particolare rischio in cui si è trovata la città.

Magg. Giuseppe Genovesi

Brigata Aosta - Capo Sezione Pubblica Informazione

Pubblicato in Comunicati stampa
Giovedì, 10 Dicembre 2020 08:40

IL RITORNO DI QUASIMODO

- di Giuseppe RANDO -

È, senza meno, un evento eccezionale. Non solo perché stimola, con la sua sola presenza, un auspicabile ritorno di Salvatore Quasimodo sul mercato librario, ma anche perché appare decisamente innovativo rispetto ai modelli codificati dell’edizione dei testi.

Parliamo, ovviamente, del ricco volume che contiene Tutte le poesie di Salvatore Quasimodo, uscito recentemente, nella collana Oscar Baobab di Mondadori, a cura di Carlangelo Mauro.

Già la collana, con le sue copertine policrome, postmoderne, realistiche e/o iperrealistiche, volutamente distanti dal timbro austero e dalla foggia aristocratica dei Meridiani, invoglia al contatto. Per non dire della recuperata misura ampia della pagina, nella quale lo spazio bianco meglio incastona i versi delle poesie brevi o lunghe del grande siciliano.

A Messina (e a Modica) l’evento vedrà sicuramente moltiplicati i consensi: dopo tanta penuria di soddisfazioni, c’è la possibilità di tornare a specchiarsi nell’opera monumentale di un grande concittadino che, con la sua arte, ha riportato la Sicilia ai suoi antichi fastigi, facendo peraltro giustizia di tanti luoghi comuni e di tante false acquisizioni, persistenti nell’immaginario collettivo, nei confronti dell’isola e dei suoi abitanti.

Ma soprattutto la ristampa delle poesie sembra voler preannunciare un ritorno effettivo (secondo l’auspicio di Carlo Bo, in primis) del poeta messinese nell’Olimpo dei grandi poeti del Novecento, che gli spetta di diritto e che gli è stato a lungo sottratto, per motivazioni che poco o nulla hanno da spartire con il riconoscimento degli altissimi traguardi stilistici, da lui oggettivamente conseguiti.

La nuova edizione possiede, infatti, tutti i presupposti perché si ritorni serenamente sui testi e se ne segua la linea di sviluppo, grazie soprattutto alla «ricca appendice» che, come nota il curatore, «presenta le poesie disperse e quelle non ripubblicate dall’autore», nonché «testi e testimonianze inedite della produzione giovanile»: quanto occorre, insomma, per uscire dalle gabbie ideologiche di un Quasimodo assolutamente ermetico o di un Quasimodo estraneo alla complessità del mondo moderno.

Ma il libro rivoluziona i criteri vigenti nell’ambito della editoria specialistica, perché appare straordinariamente esaustivo sotto tutti i profili, e articolato quanto altri mai. Difatti, accanto all’Introduzione (oramai classica) di Gilberto Finzi, alla canonica pubblicazione di tutte le poesie (con i Lirici greci, inseriti organicamente nel loro giusto contesto cronologico), alla suddetta Appendice, alle dettagliate Notizie biografiche e alla esaustiva Bibliografia a cura di Carlangelo Mauro, figura, nella nutrita sezione degli Apparati, un ampio, acuto saggio critico dello stesso Mauro che squaderna, con rigore, tutta la produzione quasimodiana, evidenziandone la pluralità dei temi (da quello religioso, a quello amoroso, a quello esistenziale, a quello sociale, a quello politico) nonché la vasta e varia modellizzazione stilistica e i nessi – recentemente emersi, in sede critica – con l’opera in prosa e l’attività giornalistica del poeta.

Quanto dire, in altri termini, che l’edizione di Tutte le poesie di Salvatore Quasimodo a cura di Carlangelo Mauro associa mirabilmente la più illuminante filologia e la critica più aggiornata, a vantaggio del lettore e della intelligenza dei testi.

Tutto Quasimodo, in altri termini, e tutto (o quasi) su Quasimodo, in un solo volume: un primato innegabile.

Pubblicato in Angolo di Giuseppe Rando

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