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Articoli filtrati per data: Domenica, 01 Dicembre 2019
Domenica, 01 Dicembre 2019 17:20

Invito

Pubblicato in Comunicati stampa

Le più belle città e regioni d’Italia saranno messe in valore durante la quarta edizione del galà di beneficenza del Comites di Bruxelles a tema "Souvenir d'Italie" che si terrà il prossimo 7 dicembre.

La manifestazione ha ispirato una collettiva di fotografie di scorci e volti del Bel Paese a sostegno dei malati di Alzheimer, curata da Welcome in Passione Foto, che sarà presentata in anteprima al galà per poi essere esposta al Parlamento europeo.

Ancora arte e impegno sociale con il progetto che unisce design e tradizione tessile sarda, presentato da Studio Pratha, direttamente dall’Accessible Art Fair di Bruxelles.

Uno spazio sarà riservato a Matera capitale della cultura 2019 attraverso fotografie originali e la degustazione di un vino della regione, l'Aglianico del Vulture durante la cena di gala ideata dallo chef Angelo Galasso come tour gastronomico dei territori.

Altri momenti riprodurranno l’atmosfera di ‘Vacanze romane’ con l’emblematica Vespa d’epoca (courtesy Garage Vincent) e coinvolgeranno il pubblico nelle danze folkloristiche salentine.

L'evento, patrocinato quest’anno dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, mira a promuovere l’integrazione della comunità italiana in Belgio e raccogliere fondi per sostenere le associazioni che lavorano su progetti umanitari in Belgio. Allo stesso tempo il Grand Bal d’Italie valorizza all’estero il patrimonio culturale italiano e il Made in Italy.

L’edizione 2019 si propone inoltre di celebrare il 500° anniversario del genio di Leonardo Da Vinci attraverso un’esposizione offerta dall’Ambasciata d’Italia a Bruxelles e il 70° anniversario Abarth (courtesy Motor Village Belgium). Durante la serata saranno ricordate alcune delle personalità italiane che ci hanno lasciato quest’anno (Zeffirelli, Bongusto, Camilleri, De Crescenzo). Un momento musicale sarà dedicato al decimo anniversario della scomparsa di Fabrizio De André.

Molti gli sponsor che hanno supportato l’iniziativa, tra cui BNP Paribas Fortis, Salvatore Ferragamo, Confartigianato imprese Bergamo, Essse Caffé, Ferrero, Campari, The Bridge, Acqua dell’Elba.

Per informazioni e programma: http://www.grandbalditalie.eu

 

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Marcello Crinò -

In occasione del centesimo anniversario della nascita dell’artista barcellonese Nino Leotti (1919-1993), la sua città lo celebra con la mostra dei suoi dipinti, dal titolo “Leotti 100”, allestita nelle sale del Villino Liberty. Ad organizzare la rassegna è stata la Pro Loco Alessandro Manganaro, assieme alla Città Metropolitana di Messina e il patrocinio del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. La mostra, inaugurata il 30 novembre, rimarrà aperta fino al 31 dicembre. Il 18 dicembre, in una sala ancora da stabilire, si svolgerà un convegno sulla figura di Leotti, assieme alla premiazione del Concorso di pittura, che ha visto quindici partecipanti. Al vincitore la famiglia Leotti assegnerà una borsa di studio.

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La conferenza di inaugurazione della mostra si è svolta in una delle salette del Villino Liberty, troppo piccola per accogliere tutte le persone interessate a conoscere meglio la produzione di Leotti, già oggetto di un’altra mostra, sempre a cura della Pro Loco Manganaro, svoltasi all’ex Monte di Pietà nel 2012. La dottoressa Angela Pipitò, Direttrice della Galleria d’Arte Lucio Barbera della Città Metropolitana di Messina ha sintetizzato la biografia di Leotti; l’assessore Angelita Pino ha portato i saluti istituzionali, sottolineando che si tratta della più bella mostra dell’anno al Villino; Andrea Italiano ha portato i saluti del presidente della Pro Loco Flaviana Gullì e di Melo Freni, rammentando che per un periodo Leotti e Freni a Roma vivevano in abitazioni quasi vicine.

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La storica dell’arte Virginia Buda si è soffermata soprattutto sulla struttura e disposizione della mostra, suddivisa per periodi, che vanno dalle prime opere degli anni Cinquanta fino alle ultime degli anni Ottanta, che mostrano le varie fasi, le tecniche e le tematiche affrontate dall’artista nel corso della sua lunga attività. Sono intervenuti anche Salvatore Scilipoti della Pro Loco, il figlio Walter Leotti, lo scultore Salvatore De Pasquale, Felice Mancuso.

1 dicembre 2019

 - di Marcello Crinò -

Grande teatro di prosa sabato 30 novembre 2019 al Teatro Mandanici con “La tempesta”, l’ultima opera di William Shakespeare, il drammaturgo inglese che secondo recenti studi sembra che fosse di origine messinese. Lo spettacolo è stato introdotto dal Segretario generale del Comune Lucio Catania, nella qualità di responsabile dell’Ufficio Teatro, il quale, oltre a illustrare i prossimi spettacoli, ha ricordato un momento di silenzio per le cinque vittime dell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio del 20 novembre scorso.

La tempesta”, regia del palermitano Roberto Andò, con Renato Carpentieri attore protagonista, ha visto una bella messinscena dal punto di vista dell’impianto scenografico e dal punto di vista drammaturgico. Intanto gli attori si sono mossi su un pavimento coperto da un sottile strato d’acqua che si scuoteva ad ogni passo, e a questo proposito ricordo per inciso che l’acqua ha “battezzato” il Mandanici quand’ancora era “nascente” con lo spettacolo di Emilio Isgrò “Didone Adonais Domine” (1986). L’acqua allora fu versata nel vuoto occupato dalla platea (il mezzo cerchio), e rappresentava una metafora del pozzo dei Goti che diede vita a Pozzo di Gotto.

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Ritornando alla Tempesta (messa in scena per la prima volta alla corte inglese nel 1611), gli elementi scenografici sono stati mossi a vista, i letti appesi a dei cavi si sono alzati e abbassati a seconda della necessità, un telo bianco ha fatto da sipario, come un teatro nel teatro, le luci soffuse e le voci fuori campo, talvolta volutamente poco comprensibili hanno creato un ambiente angoscioso e denso di magia. Appunto, la magia, l’illusione del teatro, laddove il protagonista Prospero, esiliato assieme alla figlia Miranda su un’isola deserta abitata dal malvagio Calibano, che ha assoggettato lo spirito dell’aria Ariel, li costringe, con le sue arti magiche, a servirli e a regnare indisturbato sull’isola deserta. La commedia inizia con Prospero che discute con la figlia Miranda e con una tempesta provocata da lui provocata per far naufragare il suo usurpatore e i suoi amici, farli disperdere nell’isola deserta e porli in balia di presenze misteriose. Il pubblico, non tantissimo ma di qualità come sempre avviene nelle occasioni di alto livello, ha apprezzato lo spettacolo con lunghi applausi a scena aperta.

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Il cast della Tempesta, produzione del Teatro Biondo di Palermo, oltre a Renato Carpentieri (lo scorso 16 novembre ha ricevuto il premio alla carriera dell’Associazione nazionale critici di teatro), ha visto la partecipazione di alcuni tra i migliori talenti italiani: Vincenzo Pirrotta, Filippo Luna, Giulia Andò, Paolo Briguglia, Paride Benassai, Francesco Villano, Gianni Salvo. Nomi importanti anche dietro le quinte: la traduzione è di Nadia Fusini, l’adattamento di Roberto Andò e Nadia Fusini, scene di Gianni Carluccio, costumi di Daniela Cernigliaro, musiche originali di Franco Piersanti, flautista Roberto Fabbriciani, light designer Angelo Linzalata, suono a cura di Hubert Westkemper. Collaborazione artistica di Alfio Scuderi, Luca Bargagna aiuto regista, scenografi realizzatori Giuseppe Ciaccio, Sebastiana Di Gesù, Carlo Gillè e assistente ai costumi Agnese Rabatti.

1 dicembre 2019

Domenica, 01 Dicembre 2019 06:47

Invito

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- di Gennaro Galdi-

Bruxelles. La magia del ballo, le canzoni di Fabrizio de André...la danza latino americana...una cena straordinaria...e il doveroso ricordo-omaggio a chi non c' è  più come Camilleri, Zeffirelli...Una festa grandiosa, quella del Grand Bal d'Italie,  completa anche di ricchi premi alla tombola. In sala: smoking ed abiti da sera grandi griffes, abiti firmati Lucia Caccamo e colliers firmati Manuela Muscará l' Orsetto di Messina, creazioni uniche che indosseranno le signore come  borse di Sicily Icons della creatrice di moda Teresa Mazza ed altre creatrici di moda arricchiranno il look delle signore nel foyer dell'elegante location di Bruxelles. L' evento reca l'egida dell'  Ambasciata d'Italia in Belgio. Ospiti illustri saranno presenti al prestigioso appuntamento annuale. Segue il Comunicato del Comitato Organizzatire dell' evento.

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- di Maria Vadalà -

Presso la Chiesa di Santa Caterina, sabato 30 novembre, si è svolto il Concerto di inaugurazione del Primo Festival di Musica Sacra Quaerere Deum, che si propone come un “itinerario spirituale, culturale e sociale” fortemente voluto da Mons. Giò Tavilla, parroco della Chiesa gentilmente messa a disposizione per questi splendidi eventi musicali. Il progetto culturale si snoderà nell’arco di ben diciotto settimane, organizzato sotto l’egida del Comune, Città metropolitana e Assemblea regionale siciliana, in collaborazione con il Conservatorio di musica “A. Corelli”, la Filarmonica Laudamo e l’Ente Teatro Vittorio Emanuele. Importante il contributo offerto dal Museo Regionale di Messina, dalla Brigata Meccanizzata Aosta e dal Liceo ad indirizzo musicale “Emilio Ainis”. Alcune importanti aziende di Messina e l’Istituto polispecialistico C.O.T. hanno generosamente dato il loro sostegno per realizzare questo meraviglioso sogno musicale. In occasione di questo evento, per la prima volta a Messina sono state eseguiti brani tratti dalle Odi per Santa Cecilia, protettrice della Musica, composte da Henry Purcell e Georg Friedrich Händel.  Sul podio il M° Michele Amoroso, che è anche il Direttore artistico del Festival, figura di spicco nel panorama musicale messinese, pianista, compositore, Direttore d’Orchestra, docente di Esercitazioni Corali presso il Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina. La splendida compagine orchestrale “Symphonia Laus “fondata nel 1992, composta da giovani musicisti siciliani, sarà protagonista per tutto il corso del Festival. Nell’ambito di questa serata solisti d’eccezione sono stati: Sabrina Palazzolo (arpa) concertista che insieme alla sorella gemella forma un duo molto apprezzato anche all’estero, si sono esibite  anche  in Cina ed in Perù.

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Stefania La Manna (organo), che ha riportato un notevole successo in occasione dell’inaugurazione del nuovo organo Hauptwerk, valida pianista, organista e M° di Cappella nella Chiesa di Santa Caterina e secondo M° d’organo nella Cattedrale di Messina.

 L’Ensemble “Vox Harmoniae” ha presentato una formazione di nove cantanti: Soprani- Simona Costa, Alessandra Foti; Contralti- Giusy Costa, Alba Giacoponello; Tenori- Giovanni Cascio, Giovanni Lombardo; Baritono - Emanuele Collufio; Bassi – Carlo Oliva, Giovanni Sgarano.

La chermesse ha avuto inizio con l’esecuzione “grave e solenne” della Sarabande in D min. KWV 437 tratta dalla suite n. 4 per clavicembalo di Georg Friedrich Händel, ( 1685- 1759) compositore tedesco naturalizzato inglese. A seguire il suggestivo Concerto per Arpa e Orchestra in si bemolle Maggiore HWV 294 in tre movimenti, che rappresenta uno dei capisaldi della produzione arpistica. Molto applaudito è stato anche il Concerto per Organo e Orchestra KWV 294 in quattro movimenti, che mette in risalto la raffinatezza dello stile del musicista sempre alla ricerca di nuove soluzioni melodiche e armoniche.

La prima parte del Programma si è conclusa con l’Ouverture ed il Corale “From Harmony, from Heav’ nly Harmony” dall’Ode for St. Cecilia day HWV 76. Il libretto di Newburgh Hamilton è ispirato all’Ode “Alexander’s Feast, of The Power of Music” del poeta John Dryden, in cui è ripresa la teoria pitagorica di harmonia mundi, che considerava la musica come la forza centrale nella creazione della Terra.

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Il Programma ha focalizzato il genere musicale dell’ode inglese della fine del XVII secolo che, concepita come composizione indipendente, acquista la forma di una Cantata, con parti strumentali, innesti dei solisti e del coro collegati fra loro, caratterizzati da una struttura che ricorda gli anthems. Le Odi celebravano gli eventi della famiglia reale, fra i lavori dedicati ad occasioni non di corte spicca “l’Ode for St. Cecilia’s day” Z 328 composta dal musicista inglese Henry Purcell nel 1692 , che con l’Ouverture in quattro movimenti ed il Corale  “Hail! Bright Cecilia, Hail to thee!” ha concluso brillantemente la manifestazione. Il libretto di Nicholas Brady è tratto da un’ode del poeta John Dryden dedicata “A Song for St. Cecilia’s day”. Nel suo genere è considerata un vero capolavoro, il gioiello della produzione corale del Compositore, un’opera molto elaborata, con ampi cori, arie solistiche, duetti e l’accompagnamento orchestrale, concepita in modo che ogni strumento abbia la sua parte per valorizzarsi.

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