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Muore Doina Botez una brillante pittrice romena di Bucarest romana d' adozione

- di Maria Teresa Prestigiacomo -
 Roma. Catalogo Skira mostre in tutto il mondo, da Filadelfia a Taormina per il Kiwanis, da me presentata al Castello duchi de Spuches, con notevole successo ed anche a Berlino presentata da me dall' Accademia Euromediterranea delle arti.  Ed anche al Vaticano ed a Castel Sant Angelo... Una pittrice straordinaria  d' eccellenza. Ci lascia nel piu triste sconforto ma felici nel ricordo di averla conosciuta, di averla vista gioire insieme a noi, sin dalla prima mostra in Sicilia, da me presentata  con testi  per lei redatti, in catalogo, in diverse mostre, a Milazzo, per la mostra di Reggio Calabria e di tante altre  felici locations. Figlia di una editrice di valore, da molti anni era romana di adozione e cittadina italiana. La sua pittura eccellente guardava ai miti ed alle leggende del Mediterraneo con passione con stupore con padronanza tecnica con rigore formale
Sono felice di avere dedicato, da direttrice di Red Carpet Magazine, giornale cartaceo on line inglese ed italiano,  con il mio editore, diverse pagine ad esaltare, giustamente, dell' artista, la bellezza delle sue magiche, misteriose, intriganti opere. Commossi, sinceramente, ci stringiamo alle famiglie,  al marito psichiatra psicanalista Adrian Iancu, alla mamma di Bucarest e riportiamo le parole dell' Accademia di Romania che ha sempre valorizzato la sua immagine di brillante pittrice, di valore e successo internazionale. Scrive l' Accademia di Romania a Roma, dove sono stata accolta come critico:" Molti di noi siamo cresciuti con la cromatica, i paesaggi onirici e i personaggi luminosi creati da Doina Botez senza sapere che l'artista che illustrava i libri della nostra infanzia e che dava vita ai cartoni di Animafilm in realtà ci stava portando dolcemente per mano nel suo universo mmaginativo; né che dietro a quei volti affascinanti e a quegli occhi luminosi c'era la mano e lo sguardo di una pittrice che cercava orizzonti più larghi di quelli che la confinavano negli anni '80 alla realtà oscura ed assurda del regime comunista. 
L'artista che aveva scoperto la Città Eterna a metà degli anni '80, ci tornò a vivere dal 1989 e fu in Italia che conobbe la libertà di espressione artistica e la notorietà.
Nella sua ricerca di illimitata libertà e luce, Doina Botez è volata ora ancora più alto, mentre noialtri restiamo quaggiù, muti spettatori del suo volo, custodi della sua memoria e pregni del calore e delle linee ammalianti dei suoi quadri. 
Doina Botez è nata a Bucarest nel 1951. Ha conseguito la laurea in Belle Arti nel 1975, con la borsa di merito "Ion Andreescu" vinta nel 1974, presso l'Istituto Universitario "Nicolae Grigorescu" di Bucarest.
Si dedica all'illustrazione dei libri, soprattutto per bambini, oltre alla pittura e alla grafica, e diventa anche scenografa della casa cinematografica romena di cartoni animati Animafilm.
Fin dal 1974 partecipa alle esposizioni collettive organizzate dall'Ordine degli Artisti di Romania.
Nel 1984 le viene conferita una borsa di studio, in Italia, nel quadro dell'accordo culturale italo-rumeno.
Riesce ad esprimere, nella sua opera, anche alcuni aspetti tragici della dittatura, fino alle ammonizioni per le illustrazioni dei versi della poetessa dissidente Ana Blandiana.
Dal 1989 vive e lavora a Roma. Diventa cittadina italiana nel 2004.
Nel gennaio 1996, su invito del Governo Romeno, in occasione della mostra "Monumenta Romaniae Vaticana", esegue un'interpretazione della "Madonna Romena" quale dono a Sua Santità Giovanni Paolo II.
Nel 2000 realizza l'opera monumentale raffigurante un baccanale con personaggi e simboli tipici del corteo dionisiaco, dipinto che orna una delle cupole delle grotte d'invecchiamento ed affinamento della cantina d'arte della casa vinicola Mastroberardino.
Nel 2009, per la mostra personale „Nosce te ipsum”, nella Sala delle Colonne di Castel Sant’Angelo in Roma, riceve il patrocinio della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma.
Nel 2013 Skira Editore ha pubblicato l’album monografico “Doina Botez, Il corpo dell’immagine, opere 1989 -2013” a cura di Flaminio Gualdoni - https://www.artmajeur.com/doinabotez#presentation"
Ultima modifica il Giovedì, 02 Marzo 2023 09:09
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