- di Rosario Fodale -
E' una festa patronale a carattere religioso con decorrenza decennale e di antichissime origini. Tre giorni di festeggiamenti che terminano il 17 agosto con la processione di due cerei, il Cilio del pane e l’altro dell’oro o delle ragazze.
La preparazione laboriosa è affidata a gruppi diversi del paese, che ricevono l'incarico di approntare "I Cilli",che sono due piccole vare, su uno, quello del pane, si pone del pane azzimo, con forme simboliche di corone, cestini, tenaglie, chiodi, martelli, rose, mani, palme, ed altro che sia attinente alla storia del martirio della santa,sull'altro, quello delle ragazze, due bambine , che rappresentano l'una S. Agata con il telaio e l'altra S. Caterina con la spola, intende a tessere.
Quest'ultime famiglie si incamminano verso i paesi vicini, dove raccolgono oggetti d'oro, monili, denaro, che utilizzeranno per adornare il loro cilio.
I due Cilli il giorno della festa sfilano per il paese per poi essere esposti, mentre l'oro raccolto viene poi solo in parte restituito ai legittimi proprietari, il resto rimane donato alla Santa protettrice.
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