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Messina – Presentazione presso la Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele dell’opera di Demetrio Chiatto “L’Attività Musicale in Messina dal XIX sec. al 1908”.

- di Maria Vadalà -

Il 30 maggio presso la Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele di Messina è stato presentato il VII volume della Collana “Musica e Musicisti” edito da EDAS “L’attività Musicale in Messina dal XIX sec. al 1908” la cui Prefazione è stata curata da Cesare Natoli. L’Autore, prof. Demetrio Chiatto, onore e vanto della nostra città, è molto apprezzato dalla critica per i suoi studi sulla musica antica e sulla paleografia musicale gregoriana. Musicologo e musicista, dopo aver conseguito il Diploma di Chitarra, ha partecipato a vari corsi di perfezionamento con Aldo Minella, Josè Tomas, Oscar Ghiglia, Alirio Diaz, Linda Casolaro e con Ruggiero Chiesa ha seguito anche il corso di trascrizione ed interpretazione delle Intavolature per Liuto e Chitarra. Intensa è la sua attività concertistica sia da solista che in formazione da camera. Impreziosiscono il suo curriculum la Laurea in Musicologia e la specializzazione in Paleografia e Filologia Musicale conseguite presso la Facoltà di Musicologia di Cremona Università di Pavia. Producendo articoli sulla musica antica ha collaborato con diverse testate giornalistiche ed ha curato la Rubrica di Storia della Musica nel giornale on-line nel sito www.asis-onlus.it. Attualmente è docente di Chitarra ed è Direttore della collana di studi e documenti “Musica e Musicisti a Messina”. Il nuovo volume presentato è il VII della poderosa silloge fortemente voluta dal Prof. Chiatto per la ricerca del nostro patrimonio storico-musicale. I precedenti tomi sono stati dedicati ai codici della liturgia musicale bizantina e latina, alle testimonianze musicali risalenti al IV sec. A.C. fino al XVI sec., alla Cappella Musicale, ai Musicisti e compositori messinesi dal XIX sec. al 1908. In quest’ ultimo lavoro l’Autore ha voluto focalizzare l’Attività Musicale che si è svolta a Messina dal 1800 fino al fatidico momento della catastrofe del 1908. Sostenuto da un’ardente passione, il Prof. Chiatto ha realizzato una cornice aurea per delineare il cammino della storia e strappare all’oblio del tempo quei momenti importanti che hanno caratterizzato il fermento artistico della nostra città attraverso i concerti, le Accademie, i Circoli e le filarmoniche. La luce della ricerca ha spezzato l’incantesimo che imprigionava nel silenzio il passato, per far riemergere come in un affresco sinfonico il fremito delle passioni, con i significati profondi di una cultura per troppo tempo rimasta sopita sotto una coltre di macerie. Dalle fonti dell’epoca, rappresentate da giornali, riviste, periodici, bollettini, dizionari, enciclopedie, spartiti musicali, delibere comunali, interventi critici di notevole spessore, sono emerse informazioni, curiosità, testimonianze della vita musicale della città che sono state catalogate in ordine cronologico con minuziosità e competenza. Questi reperti rappresentano tante piccole scaglie di luce che, come i tasselli colorati delle vetrate gotiche, creano dei bagliori luminescenti che testimoniano il legame indissolubile tra l’operosità del passato e l’attività musicale di oggi. Prendere coscienza e conoscenza per custodire e valorizzare la memoria del nostro patrimonio storico musicale è l’imperativo categorico del Prof. Chiatto che, grazie al suo acume critico, con tenacia ha superato ogni avversità per assicurare a tutti noi e ai posteri un Corpus importante e unico, un’opera monumentale capace di sfidare i secoli ed i millenni. La sua analisi vigorosa, chiara e penetrante testimonia una profonda cultura, la sensibilità e la saggezza di chi sa trasmettere con competenza le emozioni e le vibrazioni dell’eco del passato, che racchiudono la vera essenza e la magia della nostra storia. L’importante manifestazione culturale è stata introdotta dal Sovraintendente Avv. Gianfranco Scoglio, che ha ringraziato il Prof. Chiatto per l’impegno profuso nella realizzazione di questa imponente disamina svolta in maniera puntuale ed esaustiva.

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Ha inoltre sottolineato che è “importante, recuperare la nostra memoria storica perché la Musica è la corda dell’anima ed è fondamentale educare ed avvicinare i giovani a questa meravigliosa arte”. L’Autore ha voluto donare i volumi della sua opera alla Biblioteca del Teatro per gratitudine verso tutti coloro che lo hanno supportato nel portare a termine questo immane lavoro e un doveroso ringraziamento è andato all’editrice Domenica Vicidomini (vedi foto). Con la straordinaria forza comunicativa che lo contraddistingue, il Prof. Chiatto si è quindi soffermato a descrivere la nascita a Messina delle scuole private e comunali di musica e di ballo che ne favorivano la divulgazione ed anche la possibilità di offrire lavoro ai musicisti. Sono stati catalogati con dovizia di particolari tutti i concerti, con i relativi programmi e le critiche inerenti e ricordati anche i maestri liutai del tempo. L’ultima sezione del volume è dedicata ad una accurata rassegna dei grandi maestri messinesi nati alla fine del 1800 che hanno operato con successo in altre città d’Italia e all’estero. Tra questi Salvatore Saya, sul quale l’Autore si è soffermato in modo più esaustivo nel precedente volume; i fratelli Saitta, che si sono trasferiti a Londra, A. Laudamo, G. Longo, A. Cuscinà, N. Moleti e molti altri. Una eccellente performance musicale intensa e suggestiva è stata offerta dalla pianista Maria Assunta Munafò e dal violinista Antero Arena (vedi foto), che hanno eseguito in duo “L’Elegia” di P. Bonica e la “Berceuse” di S. Saya; col solo pianoforte sono stati eseguiti i brani di F. Maggiulli “Polka caratteristica”; di S. Giunta “Gran Notturno Fantasia”; di N. Moleti il valzer “Cupido”; di A. Laudamo “L’Appassionata”; di G. Longo “Ti pare”; di S. Saya “Minuetto”. Oltre al piacevole momento musicale, l’ausilio di un PowerPoint ha reso ancor più interessante la conferenza-concerto con la proiezione delle foto dei vari artisti, delle immagini dei manoscritti, degli spartiti, dai testi delle romanze. Al corposo volume di ben 700 pagine è allegato anche un DVD che offre un trattato di ballo e uno di chitarra francese, scritti a Messina e gli incipit di circa 700 partiture e manoscritti di autori messinesi per favorire la conoscenza delle opere di tanti meravigliosi artisti che hanno dato lustro alla nostra città.

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