- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Messina. Villa Cianciafara si veste d'Arte tra Wine and food e frutti tropicali, papaya e vino Shirah ed i cannoli e quaresimali della rinomata Pasticceria di Lillo Vinci di Via Palermo.
Una mostra Personale del maestro pittore messinese, romano di adozione, STEFANO DONATO ha lasciato il segno in seno all'esigente e qualificato pubblico, protagonista di un poliedrico evento che ha caratterizzato il sabato 9 giugno, la spettacolare location di Villa Cianciafara.
L'arte è la mia vita, titolava il depliant introduttivo della Mostra di Stefano Donato che recava una sintesi delle prestigiose mostre allestite per il noto maestro siciliano, ricordiamo l'ultima a Palermo in occasione di Palermo Capitale della Cultura 2018 unitamente al maestro Filippo Lo Iacono; del maestro ricordiamo le recensioni di Paolo Levi di Ugo Moretti del messinese Franz Riccobono storico dell'Arte e della sottoscritta che ha presentato la mostra bipersonale del maestro con Filippo Lo Iacono, nel salone degli specchi della Città metropolitana di Messina, nel 2017.
Ricordiamo il Primo Premio per un dipinto del maestro: Vara e Giganti di Messina in una giuria presieduta dal maestro Togo.
La mostra di Stefano Donato a Villa Cianciafara rendeva omaggio, guttusianamente, ai mercati siciliani, alla Vuccirìa, certamente con una spiccata coloristica ed una propria personalità che traduce sapori, suoni, odori ed atmosfere del noto mercato di Palermo. Oltre al tributo al mondo del lavoro dinamico ed allegro, vociante e policromo della Sicilia più antica e verace, il maestro Donato ha reso omaggio alla sua Roma, città d'adozione in cui tetti e cupole luci di tramonti e crepuscoli rendono magica la città eterna, attraverso le nuances cromatiche della sua pittura crepuscolare che ricorda anche, a volte, Ottone Rosai.
Non manca mai, nelle mostre di Donato il suo adorato Stretto di Messina, la rappresentazione mirabile di Punta Faro e le sue costardelle immortalate sullo sfondo dell'azzurrità del mare colto, spesso, al crepuscolo, dal pittore, che traduce maggiormente le emozioni del finir della sera sullo Stretto di Messina, quasimodianamente rappresentata in una trasposizione pittorica della poesia del poeta di Modica e di Roccalumera ( Me). In conclusione, Donato, sa bene equilibrare significante e significato, segno e messaggio si chiudono in un rapporto intimo che parla di amore per la sua Terra, per messina e la sua Sicilia.