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Per “Impronta d’autore” di scena all’Epicentro l’editore Pierangelo Giambra

- di Marcello Crinò -

Venerdì 24 marzo all’Epicentro di Gala è proseguita la serie degli incontri, intitolati Impronta d’autore per il Museo Epicentro, che con cadenza mensile presentano personalità dell’arte e della cultura barcellonese. Hanno già preso parte: la pittrice e poetessa Salva Mostaccio, lo scultore Salvatore De Pasquale, il direttore artistico del Teatro Mandanici Sergio Maifredi, l’autore di queste note, il critico d’arte Andrea Italiano, l’architetto Mario Benenati.

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Ad introdurre la serata è stato come sempre Nino Abbate, fondatore ed animatore del Museo Epicentro, il quale ha salutato i presenti ed ha sottolineato l’assenza di componenti dell’Amministrazione Comunale. Ha poi tracciato un breve ritratto di Pierangelo Giambra, un editore con sede a Terme Vigliatore che vive le sue giornate tra cartucce di colori, carta di ogni tipo e qualità e idee tutte sue, testardo, creativo, che nel suo lavoro non lascia scampo a nessuno. Pierangelo è un tipografo-artista, invaso da una passione primordiale, mette in luce, con le sue pagine stampate con inchiostro nero come i suoi capelli, i pensieri, i tormenti, storie di vita e di arte con i libri che pubblica di autori noti e meno noti.

Il geometra Carmelo Citraro, vice sindaco di Fondachelli Fantina, cittadina dove Giambra ha fissato la sua residenza, ha fornito un profilo del personaggio, evidenziando il suo carattere  ampiamente disponibile, e svelando che un recente libro su Taormina da lui edito è stato donato al Capo dello Stato. Ha inoltre anticipato il finanziamento del primo lotto della strada Barcellona-Giardini Naxos che certamente porterà dei vantaggi ai territori isolati che attraverserà.

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Si è entrati nel vivo dell’incontro con l’intervista condotta da Cristina Saja, della testata on-line 24live.it, che sta appoggiando l’iniziativa. Due persone folli (Abbate e Giambra) dovevano prima o poi incontrarsi per forza. E così è stato, ha detto Giambra parlando del primo incontro con Nino Abbate, a cui ha pubblicato negli anni libri e cataloghi. L’editore ha raccontato l’inizio della sua attività come tipografo autodidatta, dopo essere stato in società con un’altra persona che poi si è dileguata. E’ diventato l’editore dei barcellonesi, soprattutto di giovani, citando per esempio Andrea Italiano e Girolamo Sofia, precisando che è un editore “non a pagamento”, spiegando anche i parametri che utilizza per le scelte editoriali. E’ stato costretto ed eliminare la poesia perché ha poco mercato. Si è mostrato fiero di avere pubblicato anche un libro di Melo Freni, La valle della luna, una riedizione di un testo apparso anni fa e divenuto introvabile. Una storia tragica ambientata nel periodo garibaldino nei territori di Fantina e Novara di Sicilia. Ha anticipato le prossime pubblicazioni, tra le quali un posto di rilevo spetta ad un testo sulla battaglia di Milazzo tra Pompeo e Ottaviano.

 Come da prassi, alla fine Pierangelo Giambra ha lasciato su una mattonella di argilla cruda l’impronta della mano destra, che andrà ad arricchire la collezione del Museo.

Ultima modifica il Sabato, 25 Marzo 2017 08:07
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