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Articoli filtrati per data: Mercoledì, 30 Agosto 2017

 

MESSINA, 30 AGO – L’associazione universitaria Artu organizza, sabato 2 settembre alle 10.30 nella sala della Consulta della Camera di Commercio di Messina, un convegno dal tema "Etica politica e voto di scambio”. Ai lavori parteciperà il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone. Relazioneranno, Giovanni Fiandaca, ordinario di Diritto penale all’Università di Palermo e garante dei diritti del detenuto e monsignor Cesare Di Pietro, vicario generale dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela. 

Modera il giornalista della 'Gazzetta del Sud' Antonio Siracusano. Introducono il dibattito Alessandro Arena, segretario associazione Artu e Simone Giuliano, consigliere al dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina.

Il convegno prende spunto dalla recente riforma del delitto di scambio elettorale politico-mafioso, operata con la legge n. 103/2017, e mette a confronto esperti di diritto, esponenti della società civile e della politica. “Le problematiche derivanti dal voto di scambio non si risolvono solo tramite l'intervento repressivo dello Stato – osservano Alessandro Arena e Simone Giuliano - ma necessitano di un contrasto proveniente da tutte le componenti sociali”.

Pubblicato in Comunicati stampa

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo - 

Taormina, Me.  Un panorama unico incomparabile sulla Baia di Naxos, uno spettacolo che nessun ‘altra terrazza di Taormina  può offrire: si tratta del Belmond Hotel Timeo con Alessandra  Lo Re  addetta alle relazioni Pubbliche, brillante e straordinaria e Alfio Liotta ( fiore all’occhiello del Belmond Grand Hotel Timeo)  a  preparare i supercocktail internazionali come il notissimo Etna Spritz, uno dei migliori cocktail in assoluto, cosi come asserisce il guru del settore: la rivista Condé Nast Traveller che ha dichiarato l Etna Spritz tra gli otto cocktail migliori del mondo!

Alfio Liotta è il barman manager del Belmond Grand Hotel Timeo  e si è piazzato ottimamente,  facendosi apprezzare,  al concorso Baritalia Catania By Bargiornale del 3 aprile 2017, componente del gruppo Cortese. A questo punto,  chiedere la ricetta è d’obbligo: ce la fornirà mai?

 Eccola per il lettori di www.messinaweb.eu, certi fare cosa gradita…anche se sapete bene che ogni barman secondo noi, cela dei piccoli segreti che renderanno il suo cocktail unico ed incomparabile: da provare, per credere, al top, come super Vip,  sentendoci un po’ Sofia Loren , Monica Bellucci o Richard Gere o Raoul Bova,  seduti comodamente in uno dei magici salottini di rattan della meravigliosa terrazza dell’ hotel, affacciata  sulla Baia di Naxos. Tra mare e cielo  poggiando il fianco al Teatro Antico, sottofondo musicale i brani più belli che avranno accompagnato, sicuramente, i momenti più preziosi della vostra vita.

 Eccovi, in tutti i casi, la ricetta:

Etna Spritz Ingredienti

4cl di Campari

4 cl di Rossa Amara liquore all’arancia rossa siciliana

4 cl di Murgo extra Brut Millesimato 2009

splash di soda

Versare nel tumbler basso, decorare con fetta di arancia e scorza di limone.

Il drink  trae ispirazione dal vulcano Etna e ha avuto inizio nel 2014 quando la terrazza letteraria ha iniziato a rinnovare quei fasti perduti di Andrè Gide, Truman Capote, Peyrefitte scrittore e acquerellista che si ritrovavano tra il Timeo e Villa Garbo, a Letoianni,  nella Villa della Divina. 

Pubblicato in Comunicati stampa

 - di Giuseppe Messina -

   “Leggere Il Gattopardo” è un pregevole libro di Melo Freni che mi ero perso, (un libro del 2009 edito da Dario Flaccovio, euro 10,00) che ho avuto in dono dall’autore e che non ho potuto fare a meni di leggere senza fare sosta.

   Da ragazzino avevo letto il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e l’ho riletto dopo diversi anni ed ancora una decina di anni fa, ma ogni volta c’è stato qualcosa che mi era sfuggita prima, forse perché non avevo letto niente come “Leggere Il Gattopardo”.

   Con questo libro, Melo Freni ha fatto una straordinaria operazione culturale-didattica che dovrebbe essere presa in seria considerazione dai dirigenti delle scuole medie superiori dal momento che il contenuto di “Leggere il Gattopardo” è d’interesse storico-analitico e psico-sociologico. Sì, senza dubbio, è un libro che dovrebbe essere adottato nelle scuole perché gli studenti abbiano la possibilità di capire la narrazione storica de “Il Gattopardo”.

Con Melo

   Il libro si presenta come una grande lente d’ingrandimento o, addirittura, come un microscopio ed uno stetoscopio tramite cui al lettore è permesso d’immergersi tra le maglie, tra la texture del romanzo di Tomasi di Lampedusa per scoprirne la sostanza, il sapore, l’odore e ascoltarne i palpiti di una storia che riesce ad affascinare, dissetare, sfamare la curiosità del lettore interessato. Ma non basta. Lo scritto di Melo Freni ha la facoltà di risvegliare la rabbia, caso mai si fosse sopita, di chi conosce la storia, i fatti ovvero gli inganni dei “nuovi padroni piemontesi” nei confronti del Sud dell’Italia tradita, violentata, espropriata della libertà in tutte le sue forme e della ricchezza. un tradimento ordito, ahi noi, con la complicità di quelli che si sono manifestati i peggiori nemici della Sicilia e del Sud in generale, cioè la maggior parte dei politici (che nel Parlamento Nazionale avrebbero dovuto lottare per salvaguardare gl’interessi del popolo italiano) a cominciare da quel siciliano macellaio di siciliani che indegnamente andrà ad occupare il posto di primo ministro del regno ovvero Francesco Crispi: un infiltrato tra le fila garibaldine che, probabilmente, fu l’assassino di Rosolino Pilo il quale assieme a quel galantuomo di Giovanni Corrao e lo stesso Crispi avevano preparato lo sbarco dei “Mille” in Sicilia.

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   Il libro “Leggere Il Gattopardo” (che avrebbe potuto avere come titolo “Guida alla lettura de Il Gattopardo” oppure “Il Gattopardo sotto la lente d’ingrandimento” o “Alla scoperta del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa”) a mio avviso rappresenta una importantissima opera letteraria che mette a nudo un capolavoro facendone un accurato esame psico-sociologico dei personaggi, e persino dei paesaggi, degli ambienti e, naturalmente del periodo storico, tanto da suscitare nel lettore la mordente voglia di ritornare a leggere il romanzo esaminato. Si tratta di una pregevole operazione che fa capire come “Il Gattopardo” (ma, per riflesso, anche “I Vicerè” di Federico De Roberto ed “I vecchi e i Giovani” Di Luigi Pirandello) rappresenti l’analisi più ovvia e spietata di un periodo storico in cui fu realizzato il tradimento più sanguinario ai danni del Sud dell’Italia, che non era, come si volle far credere da parte degli occupanti e degli storici ruffiani, rozzo e povero, ma tanto ricco da suscitare la voglia irreprimibile nei reali piemontesi indebitati per spese militari, che mascherarono, pirandellianamente, con l’ amore per un’Italia unificata.

   “Leggere Il Gattopardo” non è semplicemente un libro: Rappresenta un esame autoptico a carne viva da cui ne viene fuori un grave lamento che racchiude un atto d’accusa, non soltanto nei confronti del governo piemontese con a capo lo spietato calcolatore Cavour, ma anche, e soprattutto, nei confronti di quasi tutti i politici Siciliani, e meridionali in generale, che hanno avuto ruoli importanti nei governi nazionali fin dalla cosiddetta unità d’Italia; uomini venduti o incapaci, comunque traditori degli interessi del Sud. Eppure sapevano o avrebbero dovuto sapere cosa aveva scritto Goethe: “Senza la Sicilia non è possibile farsi un’idea dell’Italia. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto”.

   Certamente viene da pensare che, conoscendo i fatti del dopo unità d’Italia, nel trattare l’argomento, sia stato facile per il Lampedusa mettere in bocca al principe Salina “…Chi ci sostituirà saranno gli sciacalletti, le iene”, come non avrebbe potuto omettere di fare dire a qualche suo personaggi e, in questo caso usa il nipote Tancredi, per dire che tutto cambia perché tutto rimanga com’è. C’è da credere che senza queste affermazioni ed altre simili raffinatezze “Il Gattopardo” non avrebbe motivo di esistere o per lo meno non sarebbe il romanzo che è dal momento che perderebbe il suo valore storico e sociologico.

Melo a mezzo busto

   “Il Gattopardo” non è, infatti, un semplice romanzo, ma il racconto di un maledetto dramma; il dramma del Sud di una nazione violata nelle sue aspettative; ed il desiderio di morte del principe Fabrizio di Salina altro non è se non il desiderio di tanti gli intellettuali che intravvedono l’ineludibile nero futuro nel quale si rifiutano di vivere. È questo il motivo per cui il principe si “rifugiava tra le stelle” proprio perché rifiutava la disonestà degli uomini di potere. Così come Tancredi e Crispi dimostreranno: l’uno non aveva risparmiato la famigli e l’altro aveva tradito, oltre gli amici Rosolino Pilo e Giovanni Corra, la Sicilia tutta.

   Il principe Fabrizio era diventato come un essere incorporeo che, conoscendo l’esistente drammaticità sociale, aveva scelto di vivere in un sogno creato da lui medesimo, un mondo che non esisteva ed in questo spazio-tempo si dedicava al corteggiamento della morte ed attendeva che questa giungesse a prenderlo.

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- di Gennaro Galdi -

Viagrande, Ct. Un'idea di quattro amiche e si concretizza il pool pink wine party, un incontro trasversale di donne di varie associazioni, sommelier ed associazioni gastronomiche. Focus sui rosati siciliani, cosi' intensi e buoni spesso non ''comunicati'' abbastanza al grande pubblico. Degustaremo vini rosati che dimostrano spesso una longevita' e unastruttura straordinarie.

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L'Etna e il resto della Sicilia sempre protagonista nella produzione di questo vino che e' un'eccellenza nell'ampia versatilita' di abbinamento.
Saranno presenti oltre all' attrice e scrittrice Carmen Longo.

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Il critico d'arte e letterario prof Maria Teresa Prestigiacomo e Barbara Mirabella expo ct Roberta Capizzi  slow food  Catania  Musumeci Giovanna pasticceria Randazzo Davide Merlino lumaca Madonita Alfio Bonina, il fotografo ufficiale che abitualmente  firma le sue  foto professionali per Dissapore ed altri web magazine.

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- di Maria Teresa Prestigiacomo *

Intervistiamo, sul prestigioso Premio ricevuto,  il tenore Filippo Micale.

Sensazioni ed emozioni per questo Premio da voi ricevuto?

 Vogliamo ringraziare  l'esimio Direttore Prof. Daniele Ficola del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo, l'Accademia di Sicilia e il Comune di Palermo per averci insignito il 29 Luglio del  premio Internazionale  "A. Scarlatti" alla carriera. Un altro ringraziamento va a tutti gli accademici  per aver  proposto i nostri nomi per la prestigiosa onorificenza e investitura. Una splendida serata  con splendidi e illustri colleghi : Salvatore Scinaldi,  Salvatore de Giorgi, Alberto Profeta, Teresa Nicoletti, Vincenzo Gervasi, Roberto Gervasi, Rosalia Pizzitola, Fabio Ciulla, Melina Grillo, Federica Faldetta. Particolarmente ringraziamo il Presidente Dott. TONY MAROTTA  e i bravissimi collaboratori DANIELA MAROTTA, MARCO LOMBARDO,  MORENA GIUFFRIDA e il direttore di palcoscenico SABINA D’AMICO e al giornalista SALVATORE FAZIO.'

A Filippo Micale ed a Gonca Dogan felicitazioni vivissime.

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Mercoledì, 30 Agosto 2017 13:02

E’ deceduto Enzo Palermo

Messina 29 agosto  2017

 

La morte di un cugino, e' la fine di una parte della nostra vita, che non tornera' piu'.  Pero' e' anche l'inizio di un bel ricordo che rimarra' per sempre in un angolino del nostro cuore, magari ce ne scorderemo col tempo, ma lui rimarra' li' e saltera' fuori quando meno te lo aspetti e ti fara' sorridere.  Perche' un bel ricordo non sia la fine, ma sempre l'inizio di qualcosa.

Ti rivediamo qui con Noi, quando ci si incontrava per stare insieme. .

Ora caro Enzo, goditi l'infinita bellezza dell'eterno, prega per noi, rimasti a vivere smarriti, tribolati e piangenti su questa povera terra, ed in questo momento profondamente commossi ci  uniamo  al dolore di tua moglie Tania e di tua figlia Claudia,  della tua famiglia tutta, nel ricordo e nel rimpianto della persona speciale che è venuta a mancare.

Ciao Enzo

                                   Rosario e Tany

 

Carmelo e Franca, Alberto, Chiara, Daniela, Antonio, Lucrezia, Davide, Gabriella, Oreste, Maria Rosa. Claudio e Amalia piangono con i familiari la scomparsa del cugino Enzo.

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