- Di Giuseppe Messina -
SI sente ancora l’eco delle manifestazioni organizzate, come ogni anno, da 22 anni dal “Movimento per la Divulgazione Culturale” il 7 e l’8 luglio scorso per onorare i compianti Pippo Labisi poeta-storico-dialettologo e Pippo Fava scrittore-giornalista-drammaturgo e, poi, il 12 ancora una serata in onore del cantautore, ex musicista dei “Pandemonium” Antonio Labate.
Adesso, a sorpresa, una serata di alta intensità umana e culturale, voluta dall’attrice Rosemary Calderone dedicata ai padroni di quella casa, nella zona marina di Barcellona Pozzo di Gotto, nel cui giardino hanno luogo gli eventi culturali estivi ovvero a mia moglie ed a me, nel 40° anniversario del nostro matrimonio, per cui non finiremo mai di ringraziare tutti quelli che si sono prodigati per la riuscita nonché tutti gli amici intervenuti.
“Magnifica serata ieri sera per i 40 anni di matrimonio del prof. Giuseppe Messina e la sua consorte. Magnifico evento in cui ho avuto modo di esibirmi con "IL TORMENTO DI PENELOPE" opera scritta dallo stesso maestro MESSINA... Grazie Maestro per avermi permesso di realizzare questo mio sogno interpretando Penelope e Grazie a tutti i presenti”.
Così si esprime l’attrice Rosemary Calderone in un post sulla sua pag. Facebook dopo la serata in cui ha trionfato per la bella interpretazione di una Penelope assediata dai proci e tormentata nell’attesa del ritorno di Odisseo da Troia dopo venti anni.
Sono stati diversi i commenti favorevoli che hanno sottolineato il valore culturale del sorprendente evento del 27 agosto u. s. che, come tanti hanno detto, dovrebbe girare nelle scuole dal momento che si tratta di un monologo intenso che percorre tutto il tragitto che porta dal motivo dell’inizio della guerra di Troia fino alla vigilia del ritorno di Odisseo a Itaca; un’opera che metaforicamente ci ricorda come il dramma della guerra è sempre uguale e pesa enormemente sui più deboli ed indifesi.
Potrei astenermi, ma mi piace raccontare come a volte le cose nate per caso, quando sono fatte con grande sentimento e professionalità , possono generare un momento di alta cultura:
Conosco ormai da tempo l’attrice Rosemary Calderone ed ho potuto constatare che non si tratta soltanto di un’avvenente ragazza. Tutt’altro. Non sembra vero, ma il suo straordinario talento si manifesta appena entra in scena, grazie al suo portamento ed alla sua voce impostata oltre alla bellezza. Non per niente allieva della scuola teatrale del grande Giancarlo Giannini. L’ho conosciuta per caso grazie ad un altro talentuoso elemento ovvero il giovane attore regista Salvatore Cilona al tempo in cui preparavamo l’opera teatrale “Il Gladiatore” in cui mi è toccato interpretare il ruolo dell’imperatore Marco Aurelio mentre Rosemary interpretava Augusta Lucilla, la figlia. La nostra è diventata una vera amicizia con protagonista un rapporto di grande stima. Grazie a questo nostro rapporto, il 4 di agosto u. s. sono andato ad ascoltarla in occasione della sua esibizione alla “Notte della Cultura” a Santa Lucia del Mela in cui s’è fatta apprezzare dal pubblico per avere interpretato alcuni monologhi tratti da importanti opere teatrali e cinematografiche. Fu proprio in quella occasione che mi confidò il suo antico desiderio di interpretare un monologo nel ruolo di Penelope e mi chiese che glielo scrivessi. Avendo già trattato l’argomento che mi ha portato, qualche anno fa, a pubblicare un poemetto proprio dal titolo “Penelope”, accettai e così appena avuto nelle mani il mio monologo “Il tormento di Penelope” si è buttata nella lettura. Qualche giorno dopo mi ha contattato per comunicarmi che gli era piaciuto e che l’avrebbe voluto mettere in scena. L’occasione si è presentata: lo scorso 27 giorno del 40° anniversario del mio matrimonio, e lei ha pensato bene di fare un omaggio a mia moglie e a me. Devo confessare che non mi aspettavo tanta caparbietà, infatti, nonostante abbia potuto fare due prove soltanto, è riuscita in ciò che soltanto chi è dotato di grande talento può fare. Praticamente ha incantato la platea, tutta gente di gusto raffinato che l’ha ripagata con scroscianti applausi.
Una serata come alcuni hanno detto: trascorsa con la grande arte. Ciò grazie anche alla straordinaria flautista Laura Paone, studiosa di musica antica e docente di flauto traverso al conservatorio musicale Arcangelo Corelli di Messina, che ha curato la scelta delle musiche ed ha eseguito brani di Claude Achille Debussy, il compositore francese vissuto tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento.