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- La Redazione -

L’Associazione Culturale Genius Loci, presieduta dal Dottor Bernardo Dell’Aglio, ha inaugurato nel Villino Liberty, domenica 20 maggio 2018, la mostra costituita da venticinque pannelli, incentrata sull’archeologia e le torri di avvistamento della città, dal titolo “Barcellona Pozzo di Gotto: le origini di una città”.

La mostra è stata aperta dai saluti e dai brevi interventi del presidente Dell’Aglio, dall’assessore Nino Munafò, e da Marcello Crinò.

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La mostra rimarrà aperta fino al 25 maggio, per essere spostata in maniera definitiva nel salone antistante la sala lezioni dell’Università della Terza Età, in via Garibaldi n. 147. All’inaugurazione, alla quale sono seguite le visite guidate curate dagli esperti della Genius Loci, ha presenziato un folto pubblico, costituito in prevalenza da persone veramente interessate alla storia della città. Erano presenti anche persone provenienti da Messina, esponenti dell’Ordine degli Architetti di Messina, l’architetto Pietro Genovese, che ha svolto un ruolo importantissimo per l’archeologia barcellonese, e il neo assessore Antonio Raimondo.

Durante i giorni di apertura, di mattina, dalle ore 9.00 alle 12.00, saranno effettuate delle visite guidate per le scuole a cura degli esperti della Genius Loci, mentre nel pomeriggio, dalle ore 18.00 alle 19.00, la visita guidata sarà rivolta ai cittadini, associazioni, partiti politici, gruppi consiliari, categorie professionali, sindacati.

La mostra è strutturata in due parti. La prima, costituita da dodici pannelli, riguarda i beni archeologici ricadenti nel territorio comunale, illustrati attraverso dodici pannelli, frutto del lavoro di ricerca e di studio, dalla sua costituzione, della Associazione Genius Loci. Tra i siti archeologici compresi tra il Neolitico e l’epoca Romana, vanno sottolineati i tre Centri archeologici di Pizzo Lando (X sec. a.C.), la necropoli di Contrada Cavaliere-Monte Risica (VIII sec. a. C.) illustrata da Paolo Orsi nel 1915, e il centro fortificato di Monte S. Onofrio (IX-V sec. a. C.) scoperto dall’architetto Pietro Genovese, scavato dalla Soprintedenza nel 1976. Forse una delle sedi dell’antica cittadina sicula di Longane, dalla quale provengono il Caduceo bronzeo con la scritta “Sono l’araldo Pubblico Longanese” custodito al British Museum e le monete di Longane del V sec. a. C.

La seconda parte della mostra, costituita da tredici pannelli, è incentrata sulle torri di avvistamento del territorio barcellonese, alcune con funzioni non solo difensive ma anche agricolo/produttive, come le masserie fortificate nella zona di Gala. Torre Cantone nasce sulla costa per proteggere le popolazioni dalle incursioni dei pirati barbareschi. Altre torri sono state realizzate nella pianura (torri Pagano, Sottile, Lunga) e nelle colline (torri Nasari, Gurafi, Mollica e Cappa), in varie epoche e con tipologie diverse: a pianta quadrata, circolare, a corte. E’ invece a corte aperta la Torre di Protonotaro, ricadente nel Comune di Castroreale.

- di Marcello Crinò -

 Cento anni ben portati quelli di Don Rodolfo Di Mauro, prete salesiano già direttore dell’Oratorio Salesiano barcellonese dal 1961 al 1968. E’ tornato a Barcellona per ricevere la cittadinanza onoraria conferitagli dalla Giunta Comunale.

I festeggiamenti si sono svolti sabato 19 maggio 2018 del gremito Teatro dei Salesiani, in una manifestazione coordinata da Mimma Naselli, la quale ha ricordato la figura innovativa di Don Di Mauro in un momento in cui l’Oratorio attraversava un momento difficile.

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L’attuale direttore, Don Luigi Perrelli ha mostrato gratitudine per la città che ha riconosciuto la grandezza di Don Di Mauro. L’ispettore salesiano Don Pippo Ruta ha espresso alcune considerazioni sui sacerdoti salesiani che si occupano dei giovani abbandonati e mostrano la lucidità di capire il momento storico che attraversano, le difficoltà dei Salesiani e della Chiesa, ma ciò nonostante mostrano ottimismo, come fece a suo tempo Don Di Mauro.

Il sindaco Roberto Materia, nel portare i saluti e ringraziare Di Mauro per il ruolo svolto al servizio dei giovani e della città, ne ha sottolineato l’impegno rivolto alla nascita della squadra di calcio oratoriana, l’ORSA, e la costruzione del nuovo edificio. Infine ha consegnato il documento di conferimento della cittadinanza onoraria “Per la preziosa opera compiuta nel corso dei diversi decenni per la città, per il suo impegno nel sociale a favore della Comunità e per l’indelebile traccia lasciata su intere generazioni di ragazzi oggi uomini”. Il documento è firmato dal Sindaco e dall’Assessore al Turismo Nino Munafò.

E’ stata la volta di Francesco Lanzellotti, ex allievo salesiano e artefice assieme a Perrelli, della richiesta di conferimento della cittadinanza onoraria a Di Mauro. Nel suo intervento, con l’aiuto di immagini, ha parlato del libro da lui curato, Le cento candeline di Don Di Mauro (Edizioni Smasher), stampato in cento copie numerate, dove riassume e integra quanto già scritto in un precedente volume, ormai esaurito, sul prete salesiano. Dotato di grandi capacità organizzative, il catanese Don Di Mauro fu direttore dell’Oratorio Salesiano barcellonese in un periodo cruciale della vita dell’istituzione barcellonese fondata nel 1923 grazie alla disponibilità del filantropo Salvatore Cattafi. Negli anni Sessanta l’Oratorio rischiava la chiusura e il sacerdote si adoperò per far costruire il nuovo edificio e nel contempo costituire l’associazione teatrale e turistica CESTET e fondare la squadra di calcio dell’ORSA, con lo scopo di favorire l’aggregazione e la socializzazione dei giovani. L’ultimo suo atto fu, di concerto con il sindaco di allora, Carmelo Santalco, di organizzare sulla copertura del Torrente Longano appena completata (tra la via Giovanni Spagnolo e la via Operai), l’incontro delle due processioni del Venerdì Santo, che avviene ormai ininterrottamente da cinquanta anni.

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Don Di Mauro nel suo lucido intervento ha riassunto i suoi anni a Barcellona, dove ha imparato tante cose, e dove fu inviato per risolvere situazioni difficili legate alla gestione dell’eredità di Salvatore Cattafi e la rinascita del movimento oratoriano coadiuvato dagli ex allievi. “Ora sono veramente barcellonese”, ha precisato, rivelando un altro legame con la città. Cento anni fa suo padre si trovava a Barcellona, nella qualità di custode dei prigionieri austriaci.

Nel corso della serata il poeta ed ex allievo salesiano Nino Calvo ha letto una poesia dedicata a Don Di Mauro ed è stato conferito il Premio Disciplina al giovane calciatore Francesco Alfano. Il Premio Disciplina viene conferito ogni anno a un giovane dell’ORSA distintosi per il comportamento. Carmelo Mandanici, presidente dell’ORSA, ha voluto consegnato a Di Mauro una maglietta con il numero 100!

Nel Teatro dei Salesiani, per questo importante momento, erano presenti ben tre ex sindaci della città: Carmelo Munafò, Francesco Speciale e Maria Teresa Collica, e un ex senatore, Domenico Nania, tutti accomunati dall’essere legati a questa importante istituzione cittadina.

- di Giovanni Tomasello -

Da anni si parla sempre di completare la copertura del torrente Annunziata che si trova proprio sotto la strada che collega la Panoramica (altezza rotatoria) con il Viale Annunziata fino alla parte alta dove da tempo insistono numerosi insediamenti abitativi, più alcune scuole, per non parlare dell’apertura parziale dello svincolo autostradale e la cittadella universitaria. Quindi una zona densamente abitata e frequentata con pericolosi intasamenti della circolazione stradale come avvenuto solo pochi giorni fa. A denunciare questo problema ci ha pensato ultimamente il neo costituito “comitato promotore Annunziata” che a firma dei promotori Pippo Molonia, Angela Sgambelluri, Vittorio Silvestro, Caterina Girolamo, Pino Ciccolo e Carmelo Isgrò, in una nota stampa inviataci, lanciano l’idea di una raccolta firme indirizzata al prossimo Sindaco che uscirà dalle urne del prossimo 10 Giugno, evidenziando come sia “falso che i torrenti non possono essere coperti, in quanto – scrivono – le invocate recenti procedure ambientali non riguardano sicuramente ambiti urbani come quello attraversato dal torrente Annunziata, anche in ragione del fatto che la copertura è intesa come completamento di una opera complessiva in partegià realizzata”. Inoltre – concludono – la copertura di detto torrente è prevista da sempre dagli strumenti urbanistici fino al Piano Regolatore Generale vigente ed il cui progetto generale, redatto dal Comune di Messina e approvato anche dal Genio Civile nel 1982 (parere N° 17234 del 10 Settembre 1982), è rimasto incompleto, nonostante fossero state realizzate le spalle di appoggio alla copertura”.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Dal 9 giugno a Taormina un evento che unisce arte e tecnologia per rappresentare l’immaginario femminile di Modigliani.

Taormina, Me. Non amo le mostre tecnologiche ma  risultano funzionali ad attirare il folto pubblico ed i teenagers ed intere famiglie,  pertanto ben vengano  gli eventi di tale portata di massa da attirare il mondo sulla città più bella ed importante del Sud d'Italia.

Fra i luoghi più affascinanti e magici d’Italia, Taormina è anche una città dallo straordinario patrimonio artistico, storico e culturale che ogni anno attira visitatori da tutto il mondo unendo alle bellezze paesaggistiche anche il suo salubre clima.

In questo contesto si inserisce la mostra “Modigliani Experience, Les Femmes” (www.modiexperience.com), realizzata dall’Istituto Amedeo Modigliani, che si svolgerà dal 9 Giugno al 23 ottobre a Palazzo Corvaja, in Piazza Vittorio Emanuele II. 

La mostra, organizzata in collaborazione con Navigare s.r.l., in preparazione delle celebrazioni del centenario della morte del grande artista livornese (1920-2020), presenta oltre 40 opere nelle quali è riprodotto l’immaginario femminile di Amedeo Modigliani, così importante per la sua formazione personale e artistica.

La mostra, realizzata grazie al contributo di Amalart, presenta contenuti multimediali sviluppati grazie all’aiuto di moderne tecnologie: un docu-video realizzato da Sky Arte, animazioni e altri contenuti multimediali arricchiscono la mostra rendendo l’evento un eccezionale momento di divulgazione culturale dell’arte di Amedeo Modigliani.

ARTE E TECNOLOGIA. Tutte le opere, di cui l’Istituto possiede i diritti di utilizzo, sono proposte nell’innovativo formato Modlight. Un format che consente, attraverso una sapiente realizzazione, di proporre le opere di Modigliani nel formato 1/1, nel rispetto assoluto dei colori originali impressi su una lastra di Perspex, grazie all’acquisto dei diritti di fotografie in altissima risoluzione concesse dagli editori, dai musei e dai collezionisti di tutto il mondo. L’opera, grazie a una corona di led, risalta il tratto artistico del pittore e rende emozionante la sua visione e costituisce un primo esempio di rapporto tra arte e tecnologia considerata da esperti di tutto il mondo una frontiera innovativa della fruizione e del percepito di opere d’arte. La mostra di grande fascino, oltre alle opere nel formato Modlight, sarà corredata da foto d’epoca, pannelli illustrativi e sistemi tecnologici legati ai singoli quadri che permettono la consultazione dell’opera via smartphone. Arricchiscono e contestualizzano storicamente la mostra foto e documenti d’epoca, spesso inediti, relativi alla vita del grande artista italiano. Un corredo tecnologico di filmati e animazioni in compositing rende infine questa mostra un evento straordinario: “Les Femmes” intende così svolgere una funzione di divulgazione culturale che, grazie ai nuovi metodi di fruizione applicati al bene culturale, darà la possibilità anche al pubblico meno abituato a frequentare mostre e musei, di lasciarsi trasportare dal fascino dell’arte e delle opere di Modigliani.

ORARI: Inaugurazione: 09/06 | 17.00 - 23.00 

10/06 – 15/07 | 10.00 – 14.00 | 16.00 22.00

16/07 – 16/09 | 10.00 - 23.00

17/09 – 21/10 | 10.00 – 20.30

PER INFO: www.modiexperience.com

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.istitutoamedeomodigliani.it 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Catania. Concerti da non perdere.'NOTE DA OSCAR 2 MUSICA E CINEMA'  VENERDI' 25 MAGGIO ore 20.30

presso il TEATRO SANGIORGI, Via San Giuliano 233 Catania

PROGRAMMA: PEARL HARBOUR, PIRATI DEI CARAIBI, PULP FICTION, BRAVEHEART, LEZIONI DI PIANO, IL PICCOLO DIAVOLO, MIX HORROR,  CHOCOLAT, IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE, INCEPTION, LA MATASSA,10 film da Oscar e 10 indimenticabili colonne sonore, con la proiezione su schermo delle più belle scene del cinema internazionale. 

Chroma Ensemble: Josè Massaro - Violino / Mandolino, Marina Zago - Violino, Michela Bonavita - Viola - Jasha Parisi – Violoncello, Giuseppe Blanco - Contrabbasso, Gianluca Abbate – Fisarmonica/Pianoforte, Marco Cascone - Pianoforte / Fisarmonica

PREVENDITA ONLINE http://boxoffice.cpsmusic.com

info e prenotazioni: 392 0889640  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   www.iblaclassica.it  www.teatromassimobellini.it   

 

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MODICA 1 giugno 2018 l'Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania in concerto presso il Teatro Garibaldi, inTEATRO Musica 2018, direzione artistica Giovanni Cultrera

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L'evento, giunto al sesto anno, ha visto partecipare circa 180 atleti dai 4 anni in su provenienti dai corsi di pattinaggio che l'associazione sportiva organizza sul territorio cittadino da Ganzirri sino al comune di Alì Terme.

Nove i corsi di pattinaggio rappresentati: Istituto Don Bosco, Istituto Anibale Maria Di Francia, Istituto Sacro Cuore, ASD Erre sports in-line corsi principianti, freestyle ed avviamento hockey, Cinema Iris, Istituto Leone XIII, PGS Luce, Istituto Maria Ausiliatrice di Alì Terme e corso Annunziata.

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Il programma dei giochi ha visto impegnati i bambini, divisi in fasce di età, in quindici gare tra tecnica, velocità, acrobatica e di squadra.

Una manifestazione cresciuta negli anni che ha regalato tante soddisfazioni e divertimento ai piccoli partecipanti ed alle loro famiglie.

Questo il numero dei medagliati dell'edizione 2018:

-ASD Erre sports in-line e Sacro Cuore 15 medagliati

-Annibale Maria Di Francia 14 medagliati

-Cinema Iris 9  medagliati

-Maria Ausiliatrice e PGS Luce 5  medagliati

-Leone XIII 3  medagliati

 

- di Raimondo Raimondi -

- di Marcello Crinò -

Aperta all’interno della Biblioteca Comunale di Barcellona una sezione dedicata alla donne, intitolata ad Adelasia del Vasto, moglie di Ruggero il Normanno. La scelta è stata determinata da un’importante circostanza storica legata al territorio barcellonese. Infatti proprio col Diploma del 1105 Adelasia adempì alla volontà del marito, nel frattempo scomparso, di riedificare il Monastero Basiliano di Gala, la cui chiesa del VII secolo era in cattive condizioni e necessitava di un restauro o ricostruzione. Adempiendo a quella volontà la contessa Adelasia compì la costruzione-ricostruzione di uno dei più importanti e ricchi monasteri basiliani della Sicilia, oggi in stato di abbandono e di degrado.

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La cerimonia di apertura si è svolta mercoledì 16 maggio, introdotta dalla musica dell’Ensemble di Ottoni del Liceo Musicale-Coreutico di Terme Vigliatore.

Sono seguiti i saluti della dottoressa Maria Rosa Naselli per conto della Biblioteca Comunale, del sindaco Roberto Materia e dell’assessore Ilenia Torre. Hanno sottolineato l’importanza di questo evento per la cultura barcellonese legato alla grande figura femminile di Adelasia per il collegamento con il nostro territorio, attuando la rifondazione del Monastero di Gala. Presente anche l’assessore Nino Munafò, che ha dato il suo contributo per la sistemazione degli spazi interni ed esterni della biblioteca. La piccola biblioteca è stata allestita in uno spazio da tempo chiuso al pubblico, cioè il vecchio atrio d’ingresso, nel quadro anche della valorizzazione e rilancio di questa struttura comunale, che da anni, con incontri periodici con i cittadini, offre notevoli momenti culturali sempre rivolti alla fruizione libraria. Assieme ai libri, nella biblioteca delle donne trova spazio anche una parte dell’emeroteca iniziata tantissimi anni fa da Alberto Torre. La Naselli con l’occasione ha voluto ricordare la figura di un collaboratore della biblioteca, il dottor Gino Recupero, appena scomparso.

E’ intervenuta Fulvia Toscano, di Naxos Legge, soffermandosi sulla Sicilia luogo della bellezza e sulla storia delle donne, che va custodita e raccontata. Adelasia ci parla dal medioevo, è stata una regina e una madre che viaggiò parecchio e dove la Sicilia assume un ruolo centrale.

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Dario De Pasquale, docente di arte ed esperto di archivi, ha relazionato su Adelasia, partendo dai resti del Monastero basiliano di Gala, del quale ha mostrato le fotografie che denunciano lo stato di degrado e di abbandono della seicentesca torre campanaria, assieme all’antico disegno di Placido Lucà Trombetta che mostra una parete della chiesa con il motivo degli archetti intrecciati. Questi resti, ha ricordato, ci parlano di un passato illustre di Barcellona che deve essere recuperato. Ma per fare ciò è necessario, e qui ha lanciato una proposta, realizzare un Centro studi medievali per farci accettare la presenza di questi beni. Operazione propedeutica per il loro restauro e valorizzazione di questo grande momento della nostra storia.

Ha tratteggiato quindi la figura di Adelasia, nata in Piemonte nel 1074 e morta a Patti nel 1118. Si sposò a Mileto con Ruggero I conte di Sicilia nel 1089, e dopo la sua morte si risposò con Baldovino I di Gerusalemme, il quale prima utilizzò la sue ricchezze per pagare l’arretrato delle truppe e poi la ripudiò. Adelasia tornò in Sicilia, si ritirò in un convento di Patti dove morì e fu seppellita nella Cattedrale di Patti.

Ha parlato inoltre del famoso “Mandato” del 1109, il documento più antico su carta d’Europa, un’ordinanza ai vicecomitali di Castrogiovanni per proteggere il Monastero di San Filippo di Demenna. Documento restaurato a Roma nel 1995.

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