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Gli scout

Giovedì 18 Giugno, presso la sede dell’AGESCI - “Zona dello Stretto” di Messina, sita presso il Palazzo Arcivescovile, è stato consegnato ufficialmente il mandato di rappresentanti dello scautismo cattolico messinese ai ragazzi che saranno presenti al 24° Jamboree Mondiale dello Scoutismo che si terrà a Luglio a Yamaguchi, nel lontano Giappone.

Gli “ambasciatori” di Messina saranno 5 ragazzi: Nadia Maesano e Massimiliano Catanese del Gruppo Messina 1 “Immacolata”, Ludovica Giuliano del Gruppo Messina 2 “San Licandro”, Samuele Messina del Gruppo Messina 9 “Camaro”, Giuseppe Ramuglia del Gruppo Messina 13 “Pompei” e Padre Marco D’Arrigo Parroco del Sacro Cuore di Milazzo nonché Assistente Diocesano dell’AGESCI.

Gli scout messinesi faranno parte del contingente italiano che, insieme a quelli degli altri paesi, parteciperanno al raduno mondiale degli scout che periodicamente si svolge in una località dei cinque continenti per rafforzare il legame di fratellanza e di amicizia di tutti gli scout della Terra. “Uno Spirito di Unità” sarà il motto del Jamboree 2015 e vuole dare diversi significati: unità, armonia, cooperazione, amicizia e pace.

I 6 scout hanno ricevuto, dai Responsabili di Zona Peppe Gangeri e Germana Berti e dagli Incaricati alla Branca Esploratori/Guide Denise Grezzo e Giuseppe Salvo, la nomina di “ambasciatori di pace e di speranza” in rappresentanza della città di Messina, vivendo in Giappone esperienze entusiasmanti assieme ad altri scouts provenienti da tutte le parti del mondo.

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

 Presente il dr Gennaro Galdi per l'Accademia Euromediterranea delle Arti a.c., i membri soci dell'Accademia arch Aurora Coppolino e  la fotografa d arte Liliana Coppolino; inoltre il Comm. Domenico Venuti che ha porto un saluto, in qualità di presidente del Centro di Studi universitari, sezione di Messina. Ha preso la parola la dott.ssa Anna Maria Celi che  ha ricordato le più salienti tappe artistiche del maestro ed i Premi e riconoscimenti più prestigiosi conseguiti. L On.le Ricevuto ha tessuto parole di elogio per il maestro per la sua arte, in particolar modo per la fattura delle maschere apotropaiche; il maestro Currò ha ringraziato i presenti, illustrandola sua tecnica ad acqua, difficile ed antica, composta ed elegante.

La mostra si compone di  "quadri" che esaltano il ciclo carolingio, i paladini di Francia, le lotte dei Mori, il ciclo dei carretti siciliani, delle ceramiche di Caltagirone, antropomorfe e coloratissime, il ciclo dei borghi marinari e dei paesi nebroidei con le loro "pietre" che rappresentano le storie, le vite delle persone che si sono , via via avvicendate nei magici luoghi siciliani dei casolari, delle case al borgo....inoltre vi è un ciclo, quello dei pesci del Mediterraneo che  guarda con occhi diversi il mondo: il mondo degli umani visti dal mondo dei pesci, sbigottiti di fronte a ciò che sta accadendo sotto i loro occhi attoniti, nel cuore antico del Mediterraneo, crocevia di culture, luogo mix tra "liquido e solido" come affermava un sociologo del Mediterraneo.

E' stato ricordato come l'artista sia stato premiato al Palazzo Pontificio a Roma, per Mare Nostrum, con una grandiosa Mostra organizzata dall'Accademia Euromediterranea delle Arti ed alle Ciminiere, con una menzione speciale,  alla mostra dal titolo Cinema è Pittura.

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enrico castiglione  sicilia

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

 

LA "CARMEN" DI BIZET DI ENRICO CASTIGLIONE

DAL TEATRO ANTICO DI TAORMINA IN DIRETTA MONDOVISIONE NEI CINEMA

 

Protagonista alla "Prima" il valente mezzosoprano russo Elena Maximova

che nel ruolo della sigaraia sta conquistando i maggiori teatri del mondo

 

    Taormina. Un appuntamento da non perdere, quello con l'Opera, firmato Enrico Castiglione.

Sarà l'affascinante Carmen di Georges Bizet ad aprire al Teatro Antico la quarta edizione del Taormina Opera Festival, manifestazione che negli ultimi anni si è consolidata a livello internazionale come una delle più importanti e di successo, grazie alla qualità degli allestimenti e al prestigio degli artisti che ne calcano il palcoscenico millenario.

    Carmen andrà in scena il 15 luglio (per poi essere replicata in numerose recite ad agosto) con un nuovo allestimento che vanta la regia e le scene di Enrico Castiglione, il quale firma anche la regia cinematografica della trasmissione in diretta via satellite, in oltre trecento sale cinematografiche di ben trenta paesi. Un autentico evento multimediale, che sarà anche l’unico spettacolo lirico dell’estate ripreso e trasmesso nei cinema in diretta via satellite nei vari continenti grazie a Rising Alternative, come ormai avviene a Taormina fin dal 2011, con la regia teatrale e cinematografica dello stesso Castiglione, regista e scenografo tra i più amati, l’unico regista italiano a creare film d’opera in diretta, realizzandone, contemporaneamente, la regia teatrale, le scene e la regia cinematografica.

    Grazie all'impegno della Fondazione Taormina Festival e del Festival Euro Mediterraneo, in collaborazione con la sezione "Musica & Danza" di Taormina Arte, il Taormina Opera Festival al Teatro Antico offre ogni estate una programmazione originale e soprattutto esclusiva con nuovi allestimenti operistici concepiti, disegnati e realizzati appositamente per la cavea più suggestiva dell’età classica. Stagione lirica che a Taormina porta il marchio distintivo del maestro Enrico Castiglione, grande regista e scenografo applaudito in tutto il mondo, sia per le messinscene teatrali, sia per il taglio prettamente cinematografico delle regie televisive, nonché scenografo che proprio a Taormina ha abituato il pubblico a produzioni spettacolari. Al suo fianco Sonia Cammarata, compagna di lavoro e di vita, raffinata costumista capace di reinventare il costume storico con un'originalità prettamente teatrale di riconosciuto effetto, con la quale formano da anni un tandem artistico di particolare successo.

    L’opera di Bizet inaugura al Teatro Antico di Taormina una programmazione lirica quest’anno tutta all’insegna della Città di Siviglia, che si concluderà il 14 agosto mettendo in scena contemporaneamente i tre più importanti capolavori operistici ambientati nella capitale andalusa, ovvero "La Trilogia di Siviglia": Carmen (15 luglio, 1, 7, 10, 13 agosto), Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (4, 9 e 12 agosto) e Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (8, 11 e 14 agosto), in tre nuove produzioni firmate da Enrico Castiglione come regista e scenografo e da Sonia Cammarata per i costumi, che si avvarranno di cast eccezionali, con il Coro Lirico Siciliano e l'Orchestra del Taormina Opera Festival che tanto successo hanno riscosso in questi ultimi anni.

    Perché una trilogia sivigliana? «Il carattere spagnolo – spiega Enrico Castiglione - è predominante, ma certamente ciò che mi affascina di ogni opera è la possibilità di rappresentare il sentimento dell’Amore sotto diverse sfaccettature, tutte diverse e antitetiche tra loro, pur imprigionate dalla passione fine a se stessa e dalla spasmodica ricerca del piacere. L’amore in Carmen è effimero, come effimero è il gesto da cui si manifesta, con Carmen che getta la rosa ai piedi di Don José scegliendolo davanti ad un’intera piazza di sigaraie, di popolani e di soldati. Un amore effimero che in Carmen diviene tragedia perché si trasforma in gelosia, in possesso, in morte, annientando l’unico amore vero che è rappresentato nell’opera da Micaela nei confronti di Don José. In Don Giovanni abbiamo la massima esaltazione della ricerca del piacere attraverso l’inganno e la sopraffazione del potere, che il cavaliere Don Giovanni esercita per conquistare le sue prede per poi subito dopo abbandonarle nella loro disperazione, perché prontamente attratto da una nuova preda; così come Zerlina dimostra solo opportunismo e Donna Elvira il desiderio di vendetta per il proprio orgoglio. Ed infine l’amore tenace e a lieto fine del Barbiere di Siviglia, che completa questa trilogia a Taormina, un amore che trova compiutezza».

 

CARMEN

 

 

    A fronte di un allestimento di innovativa concezione, di grande rilievo si annuncia anche il cast musicale. Nel ruolo del titolo il mezzosoprano russo Elena Maximova che, grazie alla splendida vocalità e all’indubbio fascino, sta conquistando i maggiori teatri del mondo, soprattutto nelle vesti seducenti della fiera e fatale sigaraia di Siviglia. Anche gli altri ruoli principali saranno rivestiti da cantanti del grande circuito lirico internazionale. Nel ruolo di Don José si alterneranno i tenori Giancarlo Monsalve (15 luglio, 10 e 13 agosto) e Warren Mok (1 e 7 agosto), in quello di Escamillo i baritoni Michael Bachtadze (15 luglio, 10 e 13 agosto) e Sun Li (1 e 7 agosto). Nelle vesti di Micaela si succederanno i soprani Joanna Parisi (15 luglio), Bing Bing Wang (1 e 7 agosto) e Daniela Carvalho (10 e 13 agosto). E ancora il basso Gianluca Lentini (Zuniga), il baritono Giovanni di Mare (Morales), il mezzosoprano Irene Molinari (Mercedes), il soprano Madina Kabeli (Frasquita), i tenori Federico Cavarzan (Dancairo) e Giuseppe Distefano (Remendabo). Corpo di ballo, Coro Lirico e Orchestra Sinfonica Taormina Opera Festival sono diretti da Myron Michailidis, uno dei principali direttori d’orchestra greci, che proprio prima di arrivare a Taormina dirigerà Carmen al Teatro di Erode Attico ad Atene. Il Coro di voci bianche "Progetto suono" è diretto da Agnese Carrubba, le coreografie sono di Sarah Lanza.

    Seguendo una tradizione che ormai ogni anno offre un’opera in diretta via satellite nei cinema nel mondo (e poi successivamente anche su RAI 5 e Rai Uno), la Carmen è la sesta opera che Enrico Castiglione realizza al Teatro Antico Taormina firmandola al tempo stesso come regista teatrale, scenografo e regista cinematografico, appunto in diretta via satellite in Europa ed America (in differita negli altri continenti), l’unico in Italia ad avere questa dimensione artistica e questi numeri. Dopo il successo del Nabucco nel 2011, della Norma nel 2012 (con la quale la RAI ha tra l’altro inaugurato le trasmissioni in digitale in Sicilia), di Rigoletto nel 2013 (con record di ascolti su RAI 5 e di spettatori nei cinema), Cavalleria rusticana e Pagliacci nel 2014, la Carmen del prossimo 15 luglio sarà trasmessa in oltre trenta paesi, per cui, mentre il pubblico presente al Teatro Antico assisterà dal vivo allo spettacolo, Enrico Castiglione dal pullman regia in alta definizione manderà in diretta la sua regia cinematografica nelle sale di Francia, Spagna, Cipro, Slovacchia, Irlanda, Belgio, Polonia, Svizzera, Inghilterra, Portogallo, Stati Uniti, Lussemburgo, Lettonia, Grecia e così via. È un vero e proprio film quello che Enrico Castiglione realizzerà in diretta, che in Italia potrà essere vista sugli schermi dei 36 cinema di The Space, con grande dispiegamento di forze, trasformando il Teatro Antico di Taormina in una sorta di set cinematografico, con ben 12 camere in alta definizione e suono dolby surround, anch’esso trasmesso in diretta via satellite.

    Per Enrico Castiglione non si tratta del primo allestimento di Carmen, che ha debuttato al Teatro Amazonas, a Manaus, in Brasile, in occasione dei mondiali di calcio dello scorso anno, ma si tratta della prima volta al Teatro Antico di Taormina. Per questo suo nuovo allestimento ha concepito una scenografia di migliaia di mattoni che, come le passioni e i sentimenti, mutano posizione di scena in scena, «in un gioco geometrico che rispecchia – come lui stesso ha dichiarato – la mutevolezza dell’animo umano, rappresentato in primis da Carmen che si innamora di Don José senza amare, in una dimensione effimera che la condurrà presto ad innamorarsi di nuovo di un altro uomo e di restare vittima della gelosia… e come i sentimenti e le passioni possono cambiare, ecco che anche la scenografia immensa che costruiremo a Taormina cambierà sotto gli occhi degli spettatori con una semplicità ma anche con una consistenza che spero possa emozionare, al pari della meravigliosa musica di Georges Bizet».

    Per questa sua nuova Carmen, Sonia Cammarata ha disegnato costumi d’epoca molto raffinati: «Ho cercato di disegnare figurini pieni di verità. Di quella verità che è intrinseca agli stessi personaggi che li indossano: i gitani e i popolani, i cavalieri e le sigaraie. Per rendere appieno un dramma che è prima di tutto profondamente interiore, ma anche corale, fino ad esplodere nella tragedia».

 

"DON GIOVANNI"

 

    Enrico Castiglione torna a Don Giovanni (4, 9, 12 agosto, ore 21.30) dopo aver riletto in teatro molte volte il capolavoro mozartiano. E lo allestisce a Taormina per la prima volta con un allestimento inedito, pensato esclusivamente per il palcoscenico del Teatro Antico, con costumi nuovi che esaltano il fregio seicentesco, disegnati e costruiti da Sonia Cammarata nel proprio laboratorio. In scena, in un’immensa scacchiera, i personaggi saranno condotti in una sorta di grande partita a scacchi, dove i desideri, i sentimenti, le passioni dei protagonisti si rincoreranno per fondersi e separarsi, per intrecciarsi e per allontanarsi: all’insegna dell’inganno, dell’amore effimero, della seduzione fine a se stessa, nella totale mancanza di amore che condurrà alla morte, ovvero allo scacco matto del protagonista, il cavaliere Don Giovanni. Al Teatro Antico di Taormina andrà quindi in scena il libertino per antonomasia in una nuova lettura del grande regista e scenografo romano, che già ha avuto con Don Giovanni un successo internazionale con l'edizione rappresentata nel 2001 al Teatro Argentina di Roma (con Renato Bruson, Amarilli Nizza, Luca Canonici, Stefano de Peppo, la direzione d’orchestra di Michael Halazh), di cui è rimasta celebre la versione video tante volte trasmessa dalla RAI e dalle principali reti televisive internazionali.

    Questo il cast internazionale di autentici specialisti mozartiani che animerà la nuova edizione taorminese: Don Giovanni sarà interpretato dal basso-baritono greco Iconomou Panajotis, il Commendatore dal basso Enrico Rinaldo, nel ruolo di Donna Anna si alterneranno i soprani Laura Giordano (4, 12 agosto) ed Elena Borin (9 agosto), Don Ottavio sarà il tenore Blagoj Nacoski, Donna Elvira il soprano Tian Hui, Leporello il basso Andrea Patucelli, Masetto il basso Daniele Piscopo, Zerlina il mezzosoprano Marina Ziatkova. Coro Lirico Siciliano, Corpo di ballo del Taormina Opera Festival, direttore d’orchestra Stefano Romani, regia e scene di Enrico Castiglione, costumi di Sonia Cammarata, per un altro nuovo allestimento in esclusiva del Festival Euro Mediterraneo.

 

 

"IL BARBIERE DI SIVIGLIA"

 

    Ultimo titolo de "La Trilogia di Siviglia" che in agosto andrà in scena per il Taormina Opera Festival 2015 è Il barbiere di Siviglia (8, 11, 14 agosto ore 21.30) di Gioachino Rossini, che arriva in scena per la prima volta al Teatro Antico. Nel prestigioso cast vocale troviamo il celebre tenore Blagoj Nacoski (il Conte d’Almaviva), che ha appena riscosso vivo successo nella Turandot messa in scena per l’Expo 2015 al Teatro alla Scala di Milano, il baritono Marcello Lippi (don Bartolo), il mezzosoprano Laura Verrecchia (Rosina), il baritono Gabriele Ribis (Figaro), il basso Giovanni Di Mare (Don Basilio). E ancora Emanuela Grassi (Berta) e Giuseppe Esposito (Fiorello). Coro Lirico Siciliano e l’Orchestra Sinfonica Taormina Opera Festival, sul podio Jacopo Sipari di Pescasseroli, uno dei più brillanti direttori d’orchestra della sua generazione.

    Nell'originale e creativa lettura di Enrico Castiglione, la vicenda si svolgerà in un’ambientazione del tutto inedita: «Il barbiere di Siviglia è un’altra opera meravigliosa che sono sicuro avrà un riscontro enorme a Taormina, non meno delle altre due. La mia messinscena ricrea e rievoca una grande galleria d’arte, all’interno della quale, di quadro in quadro, di cornice in cornice, i personaggi muoveranno i propri passi e creeranno i propri "tableaux". Ma non voglio svelare oltre, perché ci saranno molte sorprese; e perché l’opera deve affascinare con la voce e la recitazione, ma deve anche stupire con l’ambientazione e lasciare al pubblico emozioni forti ed originalissime».

 

LA DANZA AL TEATRO ANTICO CON LE STELLE DI TERSICORE

 

    Appuntamento anche con la grande danza al Teatro Antico di Taormina, com’è nella tradizione di Enrico Castiglione, il quale come direttore artistico di Taormina Arte ha portato negli ultimi anni grandi ètoiles, da Alessandra Ferri a Roberto Bole a Eleonora Abbagnato, e le più blasonate compagnie del mondo, dalle stelle dell’Opéra di Parigi a quelle del New York City Ballet, dai Momix al Royal Ballet di Londra. La programmazione 2015 propone il 7 luglio Odissey-Una storia d’amore in Sicilia, musiche di Alessandro Mancuso, coreografie di Mvula A. Sungani. E se Omero fosse una donna? Se l’Odissea, il più famoso poema di tutti i tempi, fosse opera di una poetessa siciliana? Potrebbe sembrare un’eresia, eppure questa teoria è sostenuta da alcuni tra i più importanti esperti in poemi epici e da accreditati letterati, da Samuel Butler a Robert Graves. Taormina Opera Festival in collaborazione con Skyline Productions e CRDL presentano questo spettacolo innovativo in cui la Physical Dance del regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani si fonde con le musiche originali del palermitano Alessandro Mancuso.

    La contaminazione alla base della creatività dei due artisti, la forte matrice etnica della loro ricerca e l’innovazione dei linguaggi proposti, rendono questa nuovissima opera multidisciplinare un grande spettacolo di nuova concezione ed unico nel suo genere. Sul palcoscenico la stella internazionale Emanuela Bianchini ed i solisti della Mvula Sungani Physical Dance, insieme alla straordinaria voce di Anita Vitale accompagnata dai musicisti della Trinacria Freedom Orchestra. L'idea scenografica è di Andrea Bianchi.

 

(Enrico Castiglione nella foto)

 

Info www.festivaleuromediterraneo.it Biglietti in prevendita www.ctbox.it, www.ticketone.it, www.vivaticket.it 

Infoline: +39 347 49 84 540

 

Taormina Opera Festival 2015

la Stagione Lirica al Teatro Antico di Taormina

Biglietti in vendita

www.ctbox.it - www.boxofficesicilia.it- - www.ticketone.com

Infoline: +39 347 49 84 540

                     

TiL ’associazione culturale, sportiva, ambientalista senza scopo di lucro

STUDIO D’ARTE L’ÉTOILE

Con sede in Via G. Natoli is. 276 n5 _ 98121 M E S S I N A

TEF. 3383541458 -3467910240- 0902401721

Organizzata dall’Associazione Culturale “Studio d’arte L’Étoile”.Scopo della manifestazione è la valorizzazione della villetta anzidetta,   polmone   verde nel   cuore   della   città: a due passi da piazza Cairoli e dalla Stazione Ferroviaria, che era nel degrado e nell’abbandono     più assoluto, meta di barboni, drogati e prostitute e, grazie alle manifestazioni organizzate nella stessa dalla Dott.a Titti Crisafulli. presidente dell’associazione, negli ultimi cinque anni, oggi è frequentata da bambini ed intere famiglie e comincia ad essere conosciuta dai Messinesi.

           La manifestazione ha visto l’adesione dei seguenti pittori proivenienti dalla Sicilia e dalla Calabria: Angela Alibrandi, Alberto Avila, Achille Baratta, Luca Barilà Tanino Bruschetta, Maria Cristina Celi, Giacomo D’Andrea, Antonino D’Arrigo, Tania Di Pietro, Miriam Donato, Giacomo Giacomarra, Elena Losi, Chtistian Mangano, Domenico Marchese, Morena Meoni, Sebastiano Miduri, Alessandro Puglisi, Rosa Maria Puglisi, Rita Puliafito, Valeria Rigano, Silvana Rigoli, Lidia Rizzo, Ezio Simoncini, Giuseppe Tortorella, Mek Zodda e Zeppe (GiuseppeFavano). La villetta per una giornata si à trasformata in un laboratorio di artisti ed in un tripudio di colori ed ha visto una grande partecipazione di pubblico che ammirava incantato la creazione di vere opere d’arte.

             La giuria che era composta da: Prof.a Teresa Rizzo, pittrice e critico d’arte- Presidente e dai componenti: Fortunata Cafiero Doddis artista ed organizzatrice di eventi culturali, Carmen Crisafulli, pittrice, Prf.a Iole Luise, pittrice e Dott.a Vincenza Mola Presidente della Proloco di Sinagra, ha avuto l’arduo compito di esaminare le opere, tutte molto belle ed interessanti per scegliere i vincitori. A tutti i partecipanti sono stati consegnati diplomI di merito per la partecipazione. Il bellissino trofeo è andato alla prima classificata RITA PULIAFITO, due coppe per i secondi classificati ex-aequo sono state consegnate ad ALBERTO AVILA e ad ALESSANDRO PUGLISI di Modica, ancora due coppe per i terzi classificati ex-aequo sono state consegnate a Maria Cristina Celi e Giacomo D’Andrea, una coppa come premio speciale per la sua giovane età (solo 15 anni) è stata consegnata alla pittrrice in erba MIRIAM, DONATO. Premi speciali della giuria sono stati attribuiti ai pittori: ANGELA ALIBRANDI, TANIA DI PIETRO, GIACOMO GIACOMARRA di Castellana Sicula (Pa), DOMENICO MARCHESE, MORENA MEONI, SEBASTIANO MIDURI, LIDIA RIZZO ED EZIO SIMONCINI,

           Alle ore 20 presentati da Titti Crisafulli., si sono esibite: le danzatrici di Danze Orientali: le “NINFE DEL DESERTO” della maestra MARZIA DE SETA che hanno incantantato il folto pubblico con le loro sinuose movenze ogni tre balli il cantante ARTURO GASBARRO ha intrattenuto piacevolmente il pubblico con canzoni melodiche.

           La manifestazione si è avvalsa della collaborazione di Pino Arena Presidente dell’Associazione Culturale “CAPO PELORO”, di Rosario Fodale Responsabile “MESSINAWEB.EU”, di Antonio Cucinotta consulente eventi di FILODIRETTO NEWS e del Dott. Domenico Interdonato Direttore della rivista on-line “FILO DIRETTONEWS”.

                                                                  

Piramide  38 Parallelo Motta dAffermo ME

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

La Resilienza della Bellezza: Un inno alla Gioia di vivere

Rito della Luce – Solstizio d’estate

Domenica 21 giugno 2015, Piramide 38° Parallelo, Motta d’Affermo (ME)

Dono della Fondazione Antonio Presti Fiumara d’Arte

 “Nel nostro presente abbiamo tutti bisogno di riprenderci la Gioia di vivere, che ci è stata espropriata dalla dittatura della paura e da quell’imperialismo consumistico, oggi decadente, che ci ha portati alla depressione spirituale. Il viaggio simbolico all’interno della Piramide, quel cammino dall’oscurità alla luce, consegna Bellezza e Conoscenza a tutti i visitatori, restituendo il valore del futuro”. “Per riprendersi la Gioia di vivere, il popolo siciliano dovrebbe anche comprendere che non può più prendere in maniera scellerata dalla Grande Madre, la terra di Sicilia, ma che è giunto il momento di restituire a lei: attraverso l’orgoglio di essere siciliani e il diritto alla cittadinanza con la cultura e la Bellezza. Restituendo rigeneriamo e rigenerando trasformiamo, e quindi dallo stato di depressione possiamo passare a quello di gioia. Il percorso di futuro, per l’essere vivente, così come per Fiumara d’Arte, dovrà passare dunque attraverso il restituire, il rigenerare, il trasformare e infine sugellare il tutto con il ringraziamento”. 

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E’ stata presentata oggi dall'assessore alla cultura, Tonino Perna, nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca, la Rassegna "VivilForte",coordinata da Vincenzo Caruso, che si svolgerà dal 20 giugno fino al 4 agosto nei Forti appartenenti al patrimonio difensivo messinese.

La manifestazione si inserisce nel festival sperimentale del Centro di Competenza per lo sviluppo di servizi culturali e turistici nel campo dell"arte e dell"architettura contemporanea, progetto sviluppato dall"ATS composta da Comune di Messina (capofila), GTS Consulting Srl, Grafo Editor Srl, Europrogetti & Finanza Srl e Sud Dimensione Servizi Srl. rappresentati dall’ing. Giacomo Villari, dal prof. Filippo Grasso, dall’Ing. Giuseppe Galatà, Riccardo Bonaventura, Manlio Maiolino.

Obiettivo principale della Rassegna “VivilForte” è quello di creare un circuito virtuoso unitario tra i vari Forti appartenenti al Sistema Difensivo dello Stretto che possa diventare attrattore culturale e volano per la costituzione di una rete stabile di cooperazione tra i soggetti gestori delle singole strutture fortificate a beneficio della collettività; sarà un’occasione per accendere i riflettori su un patrimonio architettonico – storico e ambientale, unico nel suo genere, che pone Messina tra le città fortificate più interessanti del Mediterraneo.

La rassegna, è organizzata in collaborazione con i soggetti concessionari delle strutture e associazioni che proporranno momenti di animazione e di incontro, con la finalità di testare le potenzialità culturali e turistiche dei nostri Forti, appartenenti a due diversi periodi storici, ma certamente uniche per lo spettacolare panorama dello Stretto che si può ammirare dai loro spalti.

Fitto il calendario:

SABATO 20 giugno - Forte Ogliastri.

"BATTITI D'AFRICA"- In collaborazione con l’Associazione “ Art Revolution”

Ore 11,00 - 13,30: Stage di Danza Africana a cura di Leni Sorlini

Ore 15,00 - 17,00: Stage di Percussioni (livello principianti) a cura di Bolokadà Condè

Ore 17,30 - 19,30: Stage di Percussioni (livello medio-avanzato) a cura di Bolokadà Condè

I corsisti dovranno presentarsi mezz'ora prima per effettuazione della registrazione

Domenica 21 giugno - Forte Ogliastri

"BATTITI D'AFRICA" - In collaborazione con l’Associazione “ Art Revolution”

Ore 11,00 - 13,30: Stage di Danza Africana a cura di Leni Sorlini

Ore 15,00 - 17,00: Stage di Percussioni (livello principianti) a cura di Bolokadà Condè

Ore 17,30 - 19,30: Stage di Percussioni (livello medio-avanzato) a cura di Bolokadà Condè

Ore 20,30 Mostra Fotografica "La Mia Africa" di Massimo Pantano

Ore 22,30 Esibizione/Concerto di Bolokadà Condè e Leni Sorlini accompagnati dai Dugurabà

Domenica 28 giugno - Forte San Jachiddu – Parco Ecologico

CHIÉDISCENA!2015 - A cura dell’Associazione “Amici del Fortino”

Ore 10:00-12:00/16:00-18:30

                “Corpi Celesti” installazione dell’artista PIERO BASILICO’

Ore 19:00

“ANCORA NIENTE”, spettacolo teatrale per bambini e non solo.. (Con Maria Pia Bilardo, Maria Grazia Milioti, Francesca Liotta.)

Lunedì 29 giugno - Forte San Jachiddu – Parco Ecologico

CHIÉDISCENA!2015 - In collaborazione con l’Associazione “Amici del Fortino”

Ore 10:00-12:00/16:00-19:00

“Corpi Celesti” installazione dell’artista PIERO BASILICO’

Ore 19:30

“Ascoltare il tramonto”, performance per un musicista ed un attore

(a cura de Il Castello di Sancio Panza)

               

Sabato 4 luglio - Forte dei Centri (Salice).

A Tavola con Bacco -In collaborazione con la Coop. Giovanile “La Zagara”

ore 20.30

Conferenza: Il Vino, nettare degli Dei. Vini e Vitigni di Sicilia

Degustazione di vini tipici delle nostre terre

Animazione musicale.

Sabato 11 luglio - Forte Cavalli (Larderia).

Il Forte la Storia nel Centenario della Grande Guerra - In collaborazione con l’Associazione “Comunità Zancle ONLUS”

Ore 17.30

Visita guidataal Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina

Ore 18.30

Inaugurazione della Sala dedicata alle Regie Trazzere dei Peloritani e alla costruzione di Forti

Ore 19.00

Conferenza: La Musica nella della Grande Guerra, a cura del prof. Cesare Natoli

Ore 20.00

Concerto: I Canti Alpini della Grande Guerra - Coro Polifonico “Santa Maria dei Miracoli – Sperone, diretto dal M° Giacomo Arena

Ore 21.00

Degustazione di prodotti tipici

Domenica 19 luglio – Forte Petrazza In collaborazione con il Consorzio Sol.E.

ore 18.00

Visita guidata del Forte e delle aree di pertinenza

Animazione per bambini

Aperitivo con degustazione di prodotti enogastronomici locali del gruppo di acquisto solidale EcoGastronomia con sede a Forte Petrazza.

Ore 21:00

Spettacolo teatrale: L’ultimo inganno/un’altra Iliade

Testo e regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla, con Salvatore Arena – Produzione Mana Chuma Teatro

Mercoledì 28 luglio - Torre degli Inglesi - Parco Horcynus Orca

In collaborazione con la Fondazione Horcynus Orca

Ore 21:00

Inaugurazione MACHO(Museo d’Arte Contemporanea Horcynus Orca) alla presenza della

curatrice Martina Corgnati e di numerosi artisti internazionali.

Ore 22:00

PREMIO HORCYNUS ORCA e CONCERTO PER L’ARMENIA.

Domenica 2 agosto – Forte Gonzaga, In collaborazione con l’Associazione “Gonzaga”

Ore 10-12

Bambini al Forte

Animazione per bambini

Visita guidata

Degustazione prodotti tipici

Ore 16.30 – 20,00

Momento culturale sul forte

Esposizione di oggetti e quadri

Proiezione di un filmato su la vita di Ferrante onzaga

Proiezione delle foto del parziale ”recupero” forte

Ore 21.30 – 00.00

Concerto di chiusura evento

Musica etnica popolare

Ringraziamento ai cittadini e alle autorità presenti

Martedì 4 agosto – Ex Forte Matagriffone, Rocca Guelfonia (Cristo Re).

In collaborazione con l’Associazione “Aurora” e i Padri Rogazionisti

Ore 18.30

Mostra iconografica: Oriente e Occidente nella cultura Isolana.

Viaggio tra i Personaggi e le Storie del Teatro popolare dell’Opera dei Pupi

Ore 19.30

“… e c’un corpu nni ‘mmazzai CENTU!”.Chiacchierata col Puparo Francesco Cortese intervistato da Mario Sarica, curatore del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani

Ore 20.30

Incontro con l’Opra: Combattimento tra Orlando e Ferraù per la bella Angelica”,

a cura della Compagnia Marionettistica dell’Ippogrifo.

In apertura è stata anche presentata dall’Assessore Perna e dall’Arch. Principato la manifestazione promossa dalla parrocchia S. Maria del Gesù, Coop. Trapper, col patrocinio dell’ARS, del Comune di Messina e della Provincia Regionale di Messina, “Dall’alba al tramonto con Antonello da Messina” che avrà il momento clou alle ore 9,30 al Palacultura Antonello con un Convegno su “Antonello da Messina. La città e il luogo di sepoltura dell’artista” con relatori l’arch. Nino Principato e il prof. Silvano Vinceti.

 

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- di Giovanni ALVARO -

Se c’era ancora qualcuno che pensava che Renzi sapesse che l’Italia non finisce a Salerno ma continua con il profondo Sud, con condizioni ancor più gravi dell’intero Mezzogiorno e, magari, si illudeva di un suo salvifico intervento, ha dovuto ricredersi assistendo all’ultima puntata di Porta a Porta durante la quale, indebolito dalle due deludenti (per lui) tornate elettorali (regionali prima e ballottaggi poi), ha mostrato la corda, un visibile affanno e un inaspettato arrancare della sua ex scoppiettante parlantina.

Infatti quando ha elencato le meraviglie del suo operato presentando, falsamente, anche l’Alta Velocità come frutto del suo buon governo ha testualmente detto che l’Italia sta cambiando: “c’è l’Alta Velocità da Milano a Roma; e poi quella da Roma a Napoli, quella da Napoli a Salerno e poi… poi stiamo realizzando quella da Salerno a Bari”. Qualcuno si aspettava che dicesse che ha in testa di realizzare, successivamente, anche quella verso Reggio Calabria e la Sicilia, e invece ha aggiunto, come se Salerno e Bari fossero i confini reali dell’Italia meridionale che molti lo fermano per dirgli che è bella l’Alta Velocità ma che i treni dei pendolari della Toscana sono un vero disastro che è poi una realtà che lui conosce e che affronterà.

Conclusione? Per il Sud non ci sono neanche le promesse da marinaio, vere e proprie balle, che riserva ad altre zone del Paese, perché per lui il Mezzogiorno semplicemente non esiste. Non esiste la Basilicata, non esiste la Calabria e nemmeno la Sicilia. Eppure in quei territori vivono oltre 7 milioni di cittadini che come tali, italiani almeno per lo ius soli, andrebbero considerati così come vuole la Boldrini, indefessa sostenitrice dei diritti dei diseredati. O al Sud si è di una categoria inferiore agli stessi migranti africani e mediorientali così fortemente sostenuti da lei e dal Papa?

Beh, lo si percepisce abbastanza chiaramente che la gente del Sud è considerata solo di serie C, e ci sono tre episodi che lo confermano nettamente. Eccoli. Da circa quattro mesi è crollato un viadotto dell’A3 (viadotto che si chiama – ironia della sorte – Italia) e il traffico è stato dirottato, prima sulla SS 18 ed ora sulla Statale sinnita, allungando sensibilmente i tempi di percorrenza del traffico automobilistico e dei mezzi pesanti creando mille ingorghi e compromettendo quel poco di respiro economico proveniente dal turismo estivo. Certo sono incidenti che possono avvenire in qualsiasi parte del Paese, ma se lo stesso incidente fosse avvenuto tra Barberino e Roncobilaccio, sulla A1, la ricostruzione (progetto, finanziamento e realizzazione) sarebbe stata ormai acqua passata. Mentre da noi dovremo attendere altri 60 giorni.

Secondo: migliaia di lavoratori calabresi licenziati e messi in mobilità in deroga sono stati inseriti nelle liste dell’Inps ma dal febbraio 2014 (ora siamo a giugno 2015) non hanno visto l’ombra di un euro. Solo dopo grossi incidenti con la polizia all’aeroporto di Lametia si è corso ai ripari decretando il pagamento di due mensilità. Probabilmente la Giunta regionale del piddino Mario Oliverio e il Governo nazionale di Matteo Renzi, memori della ballata del cantautore calabrese Otello Profazio, si son convinti che veramente “quà si campa d’aria” e quindi non c’era e non c’è fretta per corrispondere quello che vergognosamente viene chiamato ‘ammortizzatore sociale’ che nel profondo Sud non ammortizza nulla dato che viene erogato col contagocce.

Terza perla. Chi in questi giorni attraversa lo Stretto di Messina con le navi private della Caronte & Tourist (Società che gestisce l’attraversamento in assenza del Ponte) si vede consegnare, da splendide ragazze siciliane, un volantino con il quale gli viene comunicato che se dovesse aver bisogno di collegarsi con il resto d’Italia, non avendo la Calabria ferrovie adeguate, può usufruire, via mare, del servizio diretto Messina-Salerno, gestito dalla stessa Società che gli ultimi tre governi, illegittimamente e inutilmente messi a Palazzo Chigi, hanno voluto lasciarla ingrassare nelle acque che dividono le due Regioni letteralmente scomparse dalla testa del signor Renzi.

Se questa è la realtà del profondo Sud (ma ci sono decine di altri esempi che lo confermano), e se questo è il vero volto di Renzi, spocchioso e arrogante, ma soprattutto incapace di governare, bisogna rompere il pericoloso innamoramento che aveva ‘catturato’ non solo il popolino ma anche fette importanti di ceto medio, forse speranzose che con Renzi diventava possibile, finalmente, arrivare alla costruzione del Ponte percepito come la grande opera capace di liberare le energie meridionali così come è stato con i tedeschi orientali. E solo allora, infatti, si potrà cancellare il marchio di cittadini italiani di serie C che ci si trascina dai tempi dell’unità di Italia.

                                                                                 

 SANTA MARIA DEI GIARDINI 1- La Redazione -

 

 La storia di questo ridente villaggio del messinese, che veniva  distrutto con la sua chiesa basiliana da una alluvione , vedeva per  la fede popolare la sua ricostruzione e intitolazione a Santa Maria dei Giardini Oggi, grazie  al bravissimo Parroco Padre Lino Grillo di questa  splendida chiesa, si riusciva a creare importanti  momenti di preghiera alla Madonna. L’opera “Santa Maria dei Giardini “  era di Gerolamo Alibrandi, detto “Antonello da Messina”,perché seguiva la scuola di questo nostro grande artista del ‘400. L’attenzione dell’Alibrandi veniva rivolta anche alle opere di Raffaello e di Leonardo, di cui ne faceva tesoro. Padre Lino Grillo coadiuvato dai ragazzi e dai fedeli locali, realizzava con l’entusiasmo di tutti gli abitanti  e l’intensa partecipazione popolare, la prima festa in onore di Santa Maria dei Giardini. Messinaweb.eu, che ne ha apprezzato le significative e profonde motivazioni liturgiche e gioiose, non è voluta mancare a questo importante appuntamento, indicato  da un un programma ben articolato,che vedeva una interessante estemporanea di pittura ed una infiorata realizzata con particolare impegno ed estro artistico. Questa infatti presentava  disegni straordinari incredibilmente particolareggiati, dall’incredibile impatto estetico, ben posizionate nelle antiche vie del borgo, che vedevano sui balconi anche  l’esposizione di antiche e stupende coperte ricamate e intagliate a mano, con I vari angoli e relative  fontane e gli stretti passaggi delle viuzze illuminate.Si aggiungevano nell’occasione ricchi sapori degustati  che   rimandavano alla memoria tradizione e creatività, ed al relativo pensiero del Pitrè. Sapori mediterranei, che sono stati anche considerati come Patrimonio dell’UNESCO.   Magnifica risultava  la rappresentazione  dei  dodici mesi dell’anno , con le relative stagioni. Tutti gli .”attori dell’occasione”, indossavano appropriati costumi allegorici d’effetto evocativo, e dimostravano impeccabili  capacità di interpretazione. A curare l’ ottima regia, era Giuseppe Freni. Tra i vigorosi plausi del pubblico  si  esibivano nel canto le bravissime Claudia Auditore: e Dorotea Grioli.A concludere i festeggiamenti erano: “I Cantustrittu”,  formato da musicisti con particolare excursus nel settore del  puro folklore, espresso anche dal canto e dai suggestivi suoni, che li aveva  portati  ad avere un prestigioso curriculum internazionale, come aveva modo di rilevare, in un secondo momento il Prof.  Domenico Venuti, docente di Beni Culturali e Ambientali e Presidente del Centro Europeo di Studi Universitari Human Reaghts and Peace. Ricordava teneva a sottolineare  di averli  potuti ammirare quando era Primo Consigliere Culturale del Ministro Plenipotenziario di Polonia Karol Kleszczynski, perché con i loro tamburelli, marranzano, fischialetto  ed altri strumenti  riuscivano a portare il loro entusiasmo, i sentimenti, il calore ed i colori della Sicilia, non tralasciando il  mitico Stretto di Messina e la sua Madonnina. Essi divenivano infatti  “messaggeri di cultura nel mondo”.

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