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Articoli filtrati per data: Domenica, 26 Luglio 2020

 Parte la 13ª edizione del Festival del cinema spagnolo e latinoamericano e vede la luce: tra fine luglio e ottobre 2020 si svolgerà in 3 città chiave del centro – sud d'Italia, Messina, Napoli e Roma, in un'edizione speciale, nel rispetto delle norme di sicurezza.

La manifestazione, curata e organizzata da Iris Martin-Peralta e Federico Sartori (Exit Media) riparte dalla Sicilia, dal Parco Horcynus Orca sullo Stretto di Messina. Per il secondo anno consecutivo dal 30 luglio al 2 agosto in collaborazione con l’Horcynus Festival, il miglior cinema spagnolo torna a illuminare la suggestiva arena della Fondazione Horcynus Orca.

La seconda tappa sarà a Napoli, dal 26 al 30 agosto: dopo il successo della passata stagione si rinnova la collaborazione con la Fondazione FOQUS Quartieri Spagnoli, e proprio la corte della Fondazione sarà lo scenario del programma che assieme a titoli inediti del cinema spagnolo sarà arricchito anche di freschi titoli  latinoamericani in anteprima.

L'appuntamento romano del Festival sarà l'evento di chiusura ed è previsto al Cinema Farnese di Campo de' Fiori ad inizio ottobre con la proclamazione del vincitore del Premio del Pubblico, dedicato alla memoria di Lucia Bosé, la grande attrice italo-spagnola, scomparsa lo scorso 23 marzo. Il Premio “Lucia Bosé” sarà assegnato da una giuria popolare: gli spettatori esprimeranno il proprio voto sui film selezionati dal festival durante tutte le tappe (Messina, Napoli e Roma).

Il programma del Festival sarà come di consueto una selezione di qualità dell’ultimo cinema spagnolo e latinoamericano, in versione originale sottotitolata in italiano, con titoli inediti e anteprime nazionali assolute. Tra i film di questa nuova edizione: l'acclamatissimo “O que arde (Verrà il fuoco)” di Oliver Laxe, premio della giuria alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes; “La hija de un ladrón”, applauditissimo esordio di Belén Funes, Premio Goya 2020 come Miglior opera prima e Miglior attrice per Greta Fernández a San Sebastian, Menzione Speciale della Giuria all'ultimo festival di Taormina; il thriller “70 Binladens - Le iene di Bilbao” di Koldo Serra, regista della celebre serie Netflix “La casa di carta”; l'ammaliante “Oscuro y Lucientes” di Samuel Alarcón che narra i curiosi avvenimenti che scaturirono dalla morte in esilio del grande genio della pittura mondiale, Francisco Goya. Tra i titoli latinoamericani inediti confermati, due anteprime: il pluripremiato film peruviano “Canción sin nombre” di Melina León; e l'atteso biopic sul genio del tango argentino Astor Piazzola, “Piazzolla, la rivoluzione del tango” di Daniel Rosenfeld.

Tra i film classici, l'omaggio al grande genio di Buñuel per il 50° anniversario di “Tristana”, coproduzione italo-franco-spagnola con Catherine Deneuve, Fernando Rey e Franco Nero, compendio dei temi classici cari al maestro: l’inestricabile groviglio fra il male e il bene nella debolezza della natura umana, l’inutilità di una scelta tra i due opposti poli, la feroce satira del perbenismo borghese.

Il Festival, che ha l'obiettivo di creare e mantenere uno spazio positivo di dialogo tra l'Italia, la Spagna e l'America Latina, promuovendo attraverso il cinema di qualità i legami culturali, artistici e istituzionali tra questi territori, è sostenuto dall'Ambasciata di Spagna in Italia, A/CE (l'agenzia di promozione estera del Ministero della Cultura spagnolo); la Regione Lazio; la Fondazione Foqus di Napoli; il Comune di Napoli; la Regione Campania Film Commission; l’Instituto Cervantes; la Fondazione con il Sud; la Fondazione Horcynus Orca di Messina; la Reale Accademia di Spagna a Roma e Turespaña, l'ente del turismo spagnolo.

La situazione presente, pur complicata, ci porta a non rinunciare alla condivisione della cultura e al dialogo. Il cinema segna una strada per il rincontro!

Per informazioni:

www.cinemaspagna.org
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www.facebook.com/CinemaSpagna
https://twitter.com/exitmedia
https://www.instagram.com/cinemaspagna/ 
tel. (+39) 3805908856 / 

Pubblicato in Comunicati stampa

-di  Maria Teresa Prestigiacomo -

Taormina. Nonostante tutte le difficolta' che conosciamo' con l aiuto del buon Dio' e della professionalità  del main sponsor Videobank S.p.A. il Taormina  Film Fest 2020 chiude il sipario in bellezza. Giunta al termine la sessantaseiesima edizione, è tempo di bilanci per il Taormina FilmFest, prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia. La Produzione dell'evento, che è tornato in sala con 19 proiezioni e ha debuttato in streaming su MYmovies.it dall'11 al 19 luglio, esprime grande soddisfazione per gli straordinari risultati del festival, tra i primi – nel novero di quelli internazionali – ad aver salvaguardato la soluzione di continuità e ad essersi svolto parzialmente in presenza, con ben due serate evento al Teatro Antico, nuovamente fruibile a eventi di spettacolo.

Il general manager Lino Chiechio e l'amministratore unico Maria Guardia Pappalardo esprimono il più sentito e sincero ringraziamento a Leo Gullotta e a Francesco Calogero, alla direzione dell'edizione della prestigiosa kermesse, per l'eccellente operato svolto in un contesto globale eccezionale e quanto mai delicato per l'industria, per il settore e per un evento che si è visto costretto a reinventarsi, rinnovarsi e riprogrammarsi. Ma sono numeri che parlano da soli quelli dell'edizione: 1.750.000 contatti raggiunti sui social con la striscia di informazione quotidiana, oltre 400.000 spettatori raggiunti nella fascia oraria delle 20.45 sulle reti televisive TGS e Telecolor e un indice di gradimento delle opere presentate indubbiamente gratificante.

Grande successo infatti anche per la parte web, tra lungometraggi di finzione, documentari, opere prime, produzioni indipendenti e low budget. L'evento ha proficuamente sfruttato l'opportunità di rinnovare finalmente l'esperienza della sala e di trasferire in streaming, visibili per 24 ore, tutti i titoli della Selezione: se i film della principale categoria competitiva hanno ricevuto su MYmovies.it un altissimo gradimento da parte del pubblico con una media di voti pari a 3,89 su 5, con le altre sezioni la media arriva a 3,93 su 5. Non a caso, la piattaforma streaming ha registrato, nell'intero periodo, oltre 48.000 visualizzazioni sull'intera area della piattaforma on demand dedicata (15.000 in homepage, di cui 9.000 utenti unici, e 29.539 nell'area movie, di cui 23.160 utenti unici). Sono stati oltre 245.000 i minuti di visione complessiva, con presenze da tutt'Italia: la prima città è Milano con il 18,71% delle presenze, seguita Roma con l'11%, da Catania con il 6,78%, da Torino con il 5% e da Palermo con il 3,75%. La prima regione è la Lombardia (26,95%), poi la Sicilia (18,42%). Seguono Lazio (11%), Piemonte, Emilia Romagna e Veneto (7%). È stato il film danese "Uncle" a vincere il premio MYmovies.it dalla Parte del Pubblico (trasversale su tutte le categorie) con un giudizio medio di 4,48 su 5. Tra i più votati, anche "The Diary of Diana B." per i documentari con una preferenza media di 3,98 su 5 e "Verso la notte" con una media di 3,84 stelle su 5 nella sezione indipendente europea.

Sono state 28 le diverse nazionalità delle 42 anteprime presentate (Argentina, Australia, Austria, Belgio, Birmania, Bulgaria, Canada, China, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Hong Kong, Iran, Irlanda, Italia, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Svezia, Turchia, Ucraina, UK, USA), tra cui 10 extraeuropee e con l'esatta parità di genere (il 50% esatto degli autori è stato costituito da donne). La kermesse seconda per storia solo a Venezia, accanto a un discorso filmico particolarmente qualificato e nonostante le numerose limitazioni, è stata la prima realtà festivaliera a rinnovare il privilegiato appuntamento con un nutrito parterre di eccellenti ospiti internazionali: dal Presidente di Giuria Emmanuelle Seigner al Premio Oscar Vittorio Storaro, passando per Monica Bellucci, Nikolaj Coster-Waldau e Willem Dafoe.

È stato grande il rilievo mediatico dell'evento speciale dedicato a Dolce&Gabbana, con il sold out dell'anteprima assoluta di "Devotion" del Premio Oscar Giuseppe Tornatore e le musiche del compianto Maestro Ennio Morricone, alla presenza dei noti stilisti, con l'esibizione de Il Volo e spettacolo di fuochi piro-musicali. Senza contare il sold out di "The Day We Died" (Krudttønden) e l'ampio successo di titoli italiani e di impegno civile come "Io lo so chi siete", dedicato alla memoria di Antonino Agostino, e della proiezione de "La regola d'oro", alla presenza di Alessandro Lunardelli, Edoardo Pesce e Simone Liberati.

Radio Monte Carlo è stata radio ufficiale della manifestazione. Tra i media partner dell'evento anche Eurovision, TGR, Società Editrice Sud (Giornale di Sicilia/Gazzetta del Sud), La Sicilia Multimedia e MYmovies.it. Uno speciale ringraziamento va agli sponsor Hotel Metropole, Flazio, Formula3, Moak, Mohd, il Centesimo, La Baronessa, Coppola 1971, Parisi, Petali e Casa Niclodi.

Pubblicato in Comunicati stampa

 - Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Da non perdere.La figura del padre di famiglia è una cosa seria, serissima. Talmente seria che mette pure tristezza. Sembrerebbe che “c’è da stare allegri” solo per gli scapoli, dall’aspetto sempre allegro e scanzonato. Loro sì, hanno gli occhi riposati, e non le borse sotto gli occhi per notti insonni di un poppante vegliante. Alle parole: “papà”, “mamma”, “famiglia”, vengono sempre abbinati aggettivi: “crisi”, “problema”, “dramma”. E i genitori si chiedono: “Dove stiamo sbagliando?” Dove? Ma è chiaro, non trovate il coraggio di ridere di voi stessi. Sembra quasi che gli sposi ridano una sola volta nella vita: nelle foto del matrimonio. Quando nascono i figli, poi, la risata è già bella e finita da un pezzo.
E, infatti, ridere fa bene, benissimo. A noi e a chi ci vede ridere. Ridere della figura di papà, di quella che ci si è scelti, in cui si vive e si cerca di conoscere al meglio. Così Sergio Vespertino con questo spettacolo scopre il lato comico, buffo e grottesco della vita in famiglia di un papà.

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“Papà à la coque”, altro non è che l’evoluzione della coppia, dai nove mesi della gravidanza, alla nascita e durante i primi anni. Dal momento in cui la moglie avvisa il marito di stare aspettando un bambino comincia un drastico cambiamento: dallo shopping per bambini, al coccolare la moglie che si sente grassa, al corso pre-parto con i respiri profondi alla sala parto. Per poi passare alla rinuncia alla partita di calcetto, al primo e terrificante (a detta dell’attore) cambio del pannolino, alle notti in bianco, ai ciucci che sembrano avere vita propria, ai rimproveri della moglie, alle feste di compleanno… passando dalle domande difficili che spesso i bambini fanno. Un Sergio Vespertino dunque alle prese tra ninne nanne, pappe, suocera e moglie, con il solito taglio ironico e la sua poesia che lo contraddistinguono, il tutto condito con quel po’ di dialetto che non guasta mai.
Due ore di pura comicità, accompagnata dalle musiche di Pierpaolo Petta alla fisarmonica, per uno spettacolo che comunque non trascura il senso poetico di ciò che significhi essere un padre ed, ovviamente, delle preoccupazioni: se si sarà in grado di farla crescere bene e se da grande qualcuno la farà soffrire. Lo spettacolo, dichiara infine Sergio Vespertino, è stato “scritto” interamente da sua figlia Sara e da sua moglie: lui si è solo limitato ad incollare i pezzi.

Teatro Scoperto (via Laudamo):
Domenica 26 luglio 2020, ore 21:30

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Pubblicato in Comunicati stampa

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