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- di Roberto Pilot -

Le persone afflitte dai disturbi sopra elencati, dolorosissimi e vissuti talvolta in maniera drammatica, giungono all'osservazione di medici di base, otorinolaringoiatri, oculisti, neurologi, ortopedici, reumatologi, fisiatri nella continua ricerca di chi possa far cessare o almeno alleviare le loro sofferenze. Alcuni di questi medici per una loro preparazione, intuiscono che la patologia denunciata si riferisce a  "disordini cranio-mandibolari”. Indirizzano allora tali pazienti al dentista. La branca medica deputata allo studio ed al trattamento dei "disordini cranio-mandibolari" e' denominata "gnatologia". E' ovvio che la gnatologia e' di competenza stomatologica. Essa studia e possibilmente risolve tutta la problematica dei disordini cranio-mandibolari che vanno assumendo una importanza sempre maggiore nel contesto delle alterazioni posturali. I disordini cranio-mandibolari e conseguenti malocclusioni (errato rapporto dei denti della mandibola con quelli del mascellare superiore) statiche e dinamiche interessano una altissima percentuale degli esseri umani dalla prima adolescenza alla piu' tarda eta'. Per quanto riguarda la testa, i fastidi possono essere di vario tipo:

 -Una limitazione del grado di apertura della bocca che puo' essere piu' o meno accentuato fino a raggiungere un vero e proprio serramento.

-Scrosci o click alle articolazioni della mandibola nel corso dei suoi movimenti possono interessare una sola o ambedue le articolazioni mandibolari; scrosci che, anche nei casi in cui non determinano dolore, sono molto mal tollerati dal soggetto.

-Dolori di varia intensita' alle articolazioni temporo-mandibolari monolateralmente o bilateralmente, non soltanto durante la masticazione ma anche nel corso delle piu' modeste escursioni mandibolari; non di rado tali dolori possono insorgere spontaneamente anche nel sonno (serramento-bruxismo).

-Dolori all'orecchio, sia monolateralmente che bilateralmente.

-Frequenti dolori e spasmi dei muscoli della faccia, soprattutto di quelli masticatori (massetere, temporale,pterigoideo esterno, pterigoideo interno, digastrico) 

Emicranie e cefalee, o localizzazioni dolorose alle varie zone della testa: - volta cranica - nuca - zigomi - regione frontale - arcate sopraccigliari - occhi.

Sebbene possa sembrare inverosimile, spesso tali dolori interessano anche le varie regioni scheletriche articolari e neuromuscolari di tutto il resto del corpo: - tratto cervicale della colonna vertebrale - fascie del collo - regione sternale - spalle - braccia - regione lombo sacrale - sinfisi pubica - sciatalgia - ginocchia - caviglie - piedi - debolezza muscolare (miastenia) - ansia - depressione.

Una corretta diagnosi e un conseguente trattamento gnatologico permettono il più delle volte di risolvere in maniera completa questa patologia.

Essenziale è dopo aver effettuato una visita gnatologica e posturologica completa , aver rilevato delle impronte della bocca e stabilito una diagnosi, confezionare un bite in resina che permetta il ristabilirsi dei corretti rapporti intermascellari.

Tale bite non deve essere solo consegnato al paziente, anzi, un corretto trattamento gnatologico, deve avere come fondamento il fatto che tale bite sia corretto periodicamente dal dentista.

La correzione del bite, per una durata minima di almeno sei mesi, fa si che l’articolazione ritrovi la sua posizione originale favorendo la risoluzione della patologia.

Risulta sempre tuttavia necessaria una correzione del rapporto occlusale tra le due arcate.

L’ortodonzia, la protesi ed il controllo occlusale permettono che si ristabiliscano i normali rapporti dentari in maniera da evitare recidive di questa patologia.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Parigi.  Il noto storico ritrovo parigino si illumina ancora di immenso con  un altro scrittore, dopo Sartre e i numerosi letterati che si sono avvicendati in questo luogo magico, leggendario in cui lo stesso arredamento, datato, conserva e custodisce preziose tracce di memoria storica degli intellettuali  che qui hanno sperato ed hanno incrociato i loro destini con gli editori piu importanti della Francia.

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Qui Nicole Rose ha incrociato il suo destino con  un famoso editore francese che conferirà un maggiore successo al suo ultimo romanzo Passione d Amore qui presentato in francese e nella versione francese, dopo quella in tedesco, presentata a Francoforte,  in italiano  presentata a Taormina  a Villa  Greta Garbo ed in inglese, presentato anche in Cina.

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Nicole Rose ha scritto già numerosi romanzi già sei romanzi in cui eros e thanatos, sesso e amore puro, amore e morte incrociano  la sorte della protagonista...un libro in rosso e nero...infatti...colori  molto amati dalla scrittrice che dona sempre Rose rosse ai suoi lettori e veste in rosso e nero.

Intrigante ed accattivante, il suo ultimo romanzo ci porta on the road, a riflettere sul senso dell' amore disinteressato che travalica ogni limite e ci invita a riflettere, forse, anche sulla precarietà dell' esistenza e quindi sull' amore che, sempre e comunque, va vissuto, pienamente, nel suo attimo fuggente.

 

- di Giovanni Albano -

 

    L’ingresso nella storia del territorio dell’Elicona si attua  con l’arrivo dei Siculi intorno all’ XI, X sec- a.C. . Queste popolazione provenienti  dalle regioni italiche, sconfiggono i Sicani, già presenti  in Sicilia e colonizzando l’intera isola. Questa  nuova stirpe da luce ad importanti centri culturali, tra i quali primeggia Abaceno, il cui territorio si estendeva oltre la valle dell’ Elicona, fino al Tindari. Il predominio di Abaceno nei secoli, è documentato da autorevoli fonti storiche, come da scritti di Tucidide, Diodoro Siculo e Appiano. Reperti archeologici testimoniano la posizione  di predominio di Abaceno, che possiede anche un proprio conio, con emissioni di monete di argento e bronzo. L’emblema di un toro dal volto umano  che attraversa un fiume, impresso nella moneta Hemilitron, sarebbe la raffigurazione del territorio dell’Elicona.

   I Greci e il dominio Romano

Il predominio dei Siculi viene limitato con la colonizzazione greca da parte di Dionisio il vecchio (432-367 a.C.), che occupa la regione dell’ Elicona, occupando inizialmente Tindari e ponendo come confine al territorio di Abaceno il fiume Elicona. Agatocle nel 315 a.C. distrugge Abaceno portando guerra a Messina. Il territorio montalbanese diverrà quindi  transito obbligato degli eserciti greci siracusani. Il territorio di Montalbano diverrà nuovamente  teatro bellico con le operazioni militari della 1° guerra punica. Appio Claudio, console romano, nel 264, si spinge  risalendo la valle dell’Elicona, fino nel montalbanese, incalzando Gerone II, tiranno di Siracusa, col quale era in guerra da diversi anni.

  

   Tra il 138 e il 99 a.C. a seguito delle guerre civili e della rivolta degli schiavi,  Roma al irrompe in Sicilia con un esercito al comando del   console Rupillo che sbarcato a Naxos risale  nella Valdemone  e attraversa il territorio montalbanese. Costeggiando la fiumare del Timeno e il fiume Elicona raggiunge Messina, trucidando, in  questa spedizione, oltre ventimila insorti che pone crocifissi sul suo percorso, da Naxos  e per tutta  la valle dell’Elicona, al fine di scoraggiare eventuali ulteriori ribellioni.

    Le colline del montalbanese  assumono rilevanza storica, nelle descrizioni di Cicerone ne “In Verrem,( IV, 84-92”), quando giunge in Sicilia  come  procuratore, per indagare sulle spoliazioni perpetrate dal  governatore Verre , in particolare nella città di Tindari. Il processo a Verre si celebrerà a Roma, dove Cicerone porta come testimoni dei misfatti economici di Verre, due cittadini di tindaritani, Zosippo e Ismenia. Ai tempi  la città di Tindari contava circa cinquemila abitanti.

    La zona del montalbanese, diviene importante teatro bellico, durante il secondo triumvirato. La Sicilia infatti era assegnata a Ottaviano ma si trova presidiata dalle truppe del figlio di Pompeo Magno, Sesto Pompeo. Ottaviano progetta di attaccare  le truppe di Sesto Pompeo su due fronti, dal Tirreno sbarcando a Milazzo e anche  dalle coste dello Ionio, nel progetto  di  percorrere da Naxos la via Francigena, fino all’altopiano dell’ Agrimusco” dove sono stanziate la maggior parte delle truppe di Pompeo.

L’attacco su due esposizioni  alle truppe di  Pompeo Magno, è dettagliatamente descritto nei diari dallo stesso Ottaviano.

Fine prima parte.

 - di M. C. -

Scenografie incantate e ballerini di fama internazionale per “Lo Schiaccianoci”, in scena il 9 dicembre 2017 alle ore 21 al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto. Tratto dal racconto di E. T. A. Hoffmann, “Lo Schiaccianoci” ha fatto innamorare generazioni di spettatori ed è lo spettacolo più rappresentato nel mondo durante le festività natalizie. Con musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij su libretto di Marius Petipa e con costumi e scenografie create  appositamente per il tour italiano sulla base dei canoni artistici del  Grande Teatro Imperiale Russo, a metterlo in scena sarà il corpo di ballo del Saint Petersburg Classical Ballet Tradition, in tournèe nei maggiori teatri del Paese, con i solisti Ernest Latypov e Natalia Lazebnikova, entrambi anche solisti del Teatro Marinsky. Il Balletto di San Pietroburgo, anticamente chiamato “Balletto sul Neva”  è una storica compagnia privata nata a San Pietroburgo nel 1887 per volontà di Nobili Borghesi Russi con lo scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico, ma anche di ricercare nuove  forme coreografiche.

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Il corpo di ballo è formato da ballerini provenienti dalle migliore accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa, Perm, nonché vincitori di concorsi internazionali di balletto. Il repertorio della compagnia include titoli classici come “Lo Schiaccianoci”, “Il Lago dei Cigni”, “La Bella Addormentata”, “Giselle”, “ Don Chisciotte”, “Cenerentola” ,”Romeo e Giulietta”, “ Carmen”, “ Il Corsaro”, “ Bayadere”. Già da tempo il Balletto è ospite  in tutto il mondo, dalla Germania alla Francia e Spagna, dal Sud Africa all’Argentina e Brasile, dagli Stati Uniti, alla Cina, riscuotendo sempre grande apprezzamento sia dal pubblico che dalla critica.

L’attuale direttore artistico della Compagnia è Timur Gareev, ex solista del Teatro dell’Opera e Balletto di Novosibirsk, a lungo solista per diverse compagnie di Mosca e partner di famose ballerine russe come Nadezhda Pavlova, Marina Bogdanova, Ludmila Semenova.

“Lo Schiaccianoci”, ambientato agli inizi dell’Ottocento, si svolge alla vigilia di Natale quando Drosselmeyer, eccentrico inventore di giocattoli molto amato dai bambini, viene invitato a casa del Sindaco. I giochi e le danze iniziano e Drosselmeyer organizza uno spettacolo di marionette e burattini nel quale il Re dei topi vuole rapire la Principessa, ma il coraggioso Schiaccianoci lo uccide e salva la Principessa, diventando così il giocattolo preferito della piccola Clara. In sogno, la bambina immagina l’invasione della sala da pranzo da parte dei topi guidati dal loro Re e lo Schiaccianoci che guida i soldatini all’attacco dominando la paura. Clara lo segue e lo salva, gettando la sua pantofola contro il Re dei topi che, sconfitto, scompare con le sue truppe. Drosselmeyer trasforma quindi lo Schiaccianoci e Clara in un Principe e in una Principessa e  l’atto si conclude con il famoso Valzer dei Fiocchi di Neve.

Nella seconda parte del balletto il sogno prosegue nella Città dei Dolci e con i festeggiamenti e le danze che si susseguono con ritmo incalzante, Spagnola, Orientale, Cinese, Russa (trepak) e Pas de Trois, fino al raffinato Valzer dei Fiori, dopo il quale Clara si risveglierà nella sua poltrona con il suo schiaccianoci in grembo, felice di aver vissuto questo magico sogno di Natale.

MESSINA, 21 NOV – ‘Uomini che non sanno amare, essere vittime di violenze oggi’ è il titolo della conferenza che si svolgerà sabato 25 novembre, alle ore 10, nell’aula Cannizzaro dell’Università di Messina (plesso centrale del rettorato). 

La tavola rotonda, per approfondire e sensibilizzare i giovani contro il dilagare della violenza di genere, è organizzata dall’associazione universitaria Artu.

Ai lavori parteciperanno, la professoressa Tiziana Vitarelli, associato di diritto penale al dipartimento di Giurisprudenza dell’ateneo messinese; la dottoressa Carmela Lo Re, ginecologa presso l’Azienda ospedaliera universitaria ‘Gaetano Martino’ e il professore Clemente Cedro, psicologo clinico, psicoterapeuta e aggregato di Psichiatria nel dipartimento di Scienze biomediche e odontoiatriche dell’Università di Messina.

Modera i lavori la vicepresidente di Artu, Valentina Coppola, portano i saluti Roberta Mele e Rosy Chiofalo, componenti dell’associazione.

Anche quest’anno la Brigata “Aosta”, dell’Esercito Italiano, e i suoi uomini hanno ricevuto il riconoscimento Premio Internazionale “Nassiriya per la Pace”. La manifestazione giunta alla quarta edizione, è intitolata alla memoria dei militari italiani caduti vittima dell’attentato in Iraq durante la missione “Antica Babilonia” nel 2003.

il Gen Buscemi ed il Col Zizza

ll Gen. Buscemi ed il Col. Zizza

Ogni anno i riconoscimenti vengono assegnati a chi, nell’ambito della propria professionalità si distingue nel campo sociale, per la difesa della pace, della legalità e della giustizia. Quest’anno i premiati per la Brigata “Aosta” sono stati il Colonnello Alfonso Zizza, Direttore Sanitario della Brigata “Aosta” di Messina, ed il Sergente Andrea Adorno, medaglia d’Oro al Valor Militare, in servizio presso il 62° Reggimento Fanteria “Sicilia” di Catania. Il premio, organizzato dall'associazione culturale “Elaia” e patrocinata dal ministero della Difesa, dal ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali, dalla Regione Campania, dalla Provincia di Salerno e dai Comuni di Camerota, Vallo della Lucania e Celle di Bulgheria, è stato preceduto da una messa in onore dei caduti di Nassiriya celebrata dal Vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, presso il Santuario dell’Annunziata di Licusati alla presenza del Sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, del Presidente dell’associazione “Elaia”, Vincenzo Rubano e da numerose autorità, civili e militari provenienti da tutta Italia.

Ten. Col. Angelo VESTO

Capo Sezione Pubblica Informazione

Giornalista – Pubblicista

Odg Sicilia (100978)

Comando Brigata Meccanizzata "AOSTA"

Palazzo Sant'Elia – Via del Vespro, 74

98100 MESSINA

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- Di Giuseppe Messina -

   Con grande soddisfazione seguo da molto tempo il “Quintetto Classico” di Messina” composto da Giuseppe Fabio Lisanti e Gabriella Anastasi (violini), Rosanna Pianotti (viola), Maurizio Salemi (violoncello) ed Alessandro Monteleone (chitarra). Ancora una volta questo gruppo musicale ha ottenuto uno straordinario successo a Barcellona Pozzo di Gotto dove è tornato ad esibirsi nell’auditorium “San Vito”, una perfetta cornice settecentesca ovvero la chiesa barocca sconsacrata, concessa, per l’occasione, dall’Amministrazione Comunale, dove sono stati eseguiti il “Quintetto in re maggiore n. 4, ‘Fandango’ G. 448” di Luigi Boccherini (Lucca 1743 – Madrid 1805) ed il “Concerto n. 1 in la maggiore op. 30” di Mauro Giuliani (Bisceglie 1781 – Napoli 1829).

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Foto sulle scale nella "Casa Museo" di Giuseppe Messina, da sotto a salire: Giuseppe Fabio Lisanti, Alessandro Monteleone, Alessandro Previti, Franco Raguseo e Tano Vitali. 

  

I componenti il “Quintetto Classico” sono eccellenti ex allievi del Conservatorio Corelli di Messina, escluso Maurizio Salemi che viene dalla rinomata scuola di musica di Fiesole, ma tutti hanno all’attivo numerosi premi ed una ricca carriera di concerti con diverse formazioni musicali.

   L’evento, organizzato dall’Associazione Musicale “Vincenzo Bellini” di Messina con la collaborazione dell’Associazione  “Diaphonia” di Barcellona Pozzo di Gotto, ha avuto luogo nella serata di domenica 19 u. s. riscuotendo un prevedibile magnifico successo sottolineato dai calorosi, interminabili scroscianti applausi di un pubblico veramente entusiasta e soddisfatto amante dell’ottima musica tanto che alla fine il Quintetto si è sentito in dovere di offrire una esecuzione extra, ovvero “Nubia” composizione del compianto Pippo Mafàli, intesa anche come omaggio allo stesso maestro che, a suo tempo, aveva scritto il brano per questa formazione della quale faceva parte come contrabbassista. Ma il M° Mafàli, aveva già realizzato il riadattamento di una altro suo brano per lo stesso “Quintetto Classico” ovvero la composizione intitolata “Dune”.

   In questo concerto si sono potuti notare due significativi aspetti della chitarra all’interno del Quintetto: nel repertorio Boccherini ogni strumento è perfettamente fuso con gli altri, praticamente la chitarra è utilizzata come strumento cameristico, mentre nell’opera di Giuliani, lo stesso strumento diventa solista e dialoga col quartetto d’archi alternando momenti di intensa cantabilità ed espressività musicale.

   Avevo avuto modo di essere spettatore durante altre esibizioni di questi straordinari musicisti ed è la seconda volta a Barcellona Pozzo di Gotto dove i cinque elementi sono tornati ad operare con molta disponibilità visto il successo ottenuto la prima volta nell’aprile del 2015 in occasione della presentazione del mio libro “Penelope”.

   Proprio per la stima reciproca, dopo il concerto, i componenti il quintetto, i maestri Giuseppe Fabio Lisanti ed Alessandro Monteleone hanno potuto accettare il mio invito a rimanere a cena – gli altri, a causa di incombenze sono dovuti andare via, però si sono uniti a noi il liutaio di Monteleone Alessandro Previti ed i due immancabili amici Franco Raguseo e Tano Vitali – e così hanno approfittato di visitare la mia “Casa Museo” ed ammirare le tante opere bronzee, pittoriche e grafiche non soltanto mie, ma anche di tanti altri artisti che le hanno donate.

Edizione numero Dieci per il Premio Internazionale di Poesia “Maria, Madre del Buon Cammino”, indetto dalla Parrocchia Sacro Cuore di Gesù – S. Venera di Trappitello/Taormina (ME), guidata dal Sac. Padre Tonino Tricomi, e organizzato da Massimo Manganaro e Gioacchino Aveni, un importante traguardo che non può non lusingare e spingere al raggiungimento di nuovi obiettivi.

Il Concorso, oggi annoverato tra le più serie competizioni letterarie di rilievo presenti in Italia, è articolato in 5 Sezioni: Adulti (oltre i 15 anni) – A) Poesia in Lingua Italiana a tema religioso, B) Poesia in Vernacolo Siciliano a tema religioso (con traduzione in Lingua Italiana), C) Poesia in Lingua Italiana a tema libero, D) Poesia in Vernacolo Siciliano a tema libero (con traduzione in Lingua Italiana); Juniores (fino ai 15 anni) – E) Poesia in Lingua Italiana o Vernacolo Siciliano a tema libero (religioso e no).

I vincitori dell’Edizione del Decennale saranno proclamati nel corso della Cerimonia di Premiazione che si terrà nel 2018. E’ possibile partecipare a più Sezioni, ma con una sola opera per Sezione, dichiarata di propria esclusiva creazione; gli autori si assumono pertanto la responsabilità e garantiscono l’autenticità delle opere. Gli elaborati vanno inviati in sette copie, di cui sei anonime e una contenente l’indicazione della Sezione a cui si partecipa, le generalità, l’indirizzo, recapiti telefonici (fisso e mobile) ed eventuale e-mail, presso Parrocchia Sacro Cuore di Gesù – S. Venera - Via Francavilla - 98039 Trappitello Taormina (ME), oppure consegnati presso l’Ufficio Parrocchiale entro il termine di Mercoledì 31 Gennaio 2018. Si raccomanda di allegare breve curriculum. Gli Organizzatori del Premio si esimono da ogni responsabilità per eventuali smarrimenti o disguidi postali, si consiglia, pertanto, di contattare l’Organizzazione per accertarsi dell’avvenuto recapito delle Liriche. Le opere inviate, qualora se ne abbiano i mezzi, per esigenze organizzative, vanno trasmesse in formato Word anche al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. In caso di stampa di una antologia del Premio, non si garantisce la pubblicazione delle Poesie non pervenute tramite e-mail. Per la partecipazione al Premio è richiesto, per spese di segreteria, un contributo complessivo di Euro 10.00 indipendentemente dal numero delle Sezioni alle quali si partecipa. Il contributo va inviato in contanti (si consiglia posta raccomandata). La partecipazione alla Sezione Adulti del Concorso è gratuita per gli studenti che partecipano tramite Scuola. E’ altresì gratuita la partecipazione alla Sezione Juniores del Premio.

Il Bando completo del Premio è consultabile sulla Pagina Facebook Premio di Poesia “Maria, Madre del Buon Cammino” – Trappitello Taormina.

Tante sono le Liriche già giunte alla Segreteria del Concorso. Alla passata edizione del Premio hanno partecipato centinaia di Poeti provenienti da tutta Italia e da oltre confine

Per ulteriori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Tel. 349/4289961.

  

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