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Articoli filtrati per data: Giovedì, 16 Agosto 2018

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Piazza Armerina, Suoni e Luci nella magica atmosfera della storica Villa del Casale a Piazza Armerina, il 18 agosto. Suoni e Luci è un progetto che riporta la villa romana alle originali suggestioni con la presenza di musicisti all’interno della villa. Il tutto è reso suggestivo da un’illuminazione artistica realizzata appositamente per l’evento. In programma l’Ensemble Barocco di Messina, quintetto d’archi e clavicembalo su musica strumentale tra ‘600 e‘700.   Il progetto è realizzato con la collaborazione dell’Orchestra da Camera di Messina.

Tra gli straordinari mosaici che rappresentano scene mitologiche e scene di vita quotidiana, scene di caccia, sempre realizzate in maniera molto vivida gli effetti luci creeranno atmosfere d’epoca, avvolgendo gli spettatori in un viaggio unico accompagnato dalle musiche di Johann Pachelbell (Canone), Antonio Vivaldi (Concerto in Sol Magg. “alla rustica” F. XI n° 11, Johann Sebastian Bach (Aria dalla suite in Re Magg) e Wolfgang Amadeus Mozart (Concerto per clavicembalo n.8 in Do Kv 246 “Lützow”.

L'”Ensemble Barocco” viene fondato a Messina nel 1985. Inizialmente nasce per eseguire musica barocca e poi negli anni ha ampliato il proprio repertorio, fino a spingerlo a quello contemporaneo.

La Fondazione Taormina Arte Sicilia presente nella programmazione di Anfiteatro Sicilia, la manifestazione culturale promossa dall’Assessorato regionale al Turismo, per l’evento Suoni e Luci della Villa romana del casale ha collaborato con il Polo Museale di Piazza Armerina, Polo Regionale di Piazza Armerina, Aidone ed Enna per i Siti Culturali, i Parchi Archeologici della Villa del Casale e di Morgantina, la Soprintendenza di Enna, il Comune di Piazza Armerina e i Beni culturali.

Info:

Costo € 10,00

Biglietti in prevendita su: www.boxol.it  o www.ctbox.it .

Punti venditi sul territorio Boxoffice.

In loco un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

www.taormina-arte.com

tel. 391.7462146

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Giuseppe Messina -

   “40 morti, ma altre persone sono ancora disperse, 700 sfollati sono gli abitanti delle case sotto il ponte. La tracotanza criminale dell'uomo senza argini. Il mito fasullo dell'eternità del calcestruzzo è tragico. La tracotanza di costruire il ponte su case abitate da tantissime famiglie. La tracotanza in greco antico: βϱις, (hýbris) è un tema ricorrente della tragedia greca e della letteratura greca, La Hybris è la costante di ogni potere che ha perso il senso razionale del limite in nome di Mammona, il sanguinario, insaziabile dio denaro, il profitto”.

IL PONTE MORANDI

 

   Questo è quanto ha scritto sulla sua pagina Facebook il mio amico Santi Puglisi, docente di materie letterarie, molto colto ed impegnato socialmente, ed i suoi numerosi interventi lo dimostrano ampiamente.

   Forse, senza aver sentito, dalle notizie televisive le dichiarazioni della “Direzione della Società Autostrade”, non avrei scritto questo articolo; comunque, dopo avere letto lo scritto del mio amico il forse non esiste più. Anche perché mi è tornato alla mente un episodio della metà degli anni ’80 quando un signore aveva pensato di costruirsi una casetta nel proprio terreno nei pressi dello svincolo dell’autostrada. Si badi bene: lo svincolo. Per il fatto che la distanza, unilateralmente stabilita, dal confine di pertinenza dell’autostrada in 60 metri era di pochissimo inferiore, la direzione dell’Ente, ha dichiarato guerra al pover’uomo adducendo che assolutamente la distanza doveva essere rispettata al millimetro.

   “Ma come può essere – andava dicendo il malcapitato – che l’autostrada attraversa la città passando sulle case di tante famiglie ed io non posso costruire nel mio terreno che, mi pare evidente, si trova abbastanza lontano dall’autostrada?”

   Già, com’è possibile? Naturalmente, quando è la tracotanza del potere a dettare le regole, queste non possono essere uguali per tutti.

   E dopo questa sottolineatura andiamo alle dichiarazioni della dirigenza dell’Ente Autostrade che abbiamo sentito nei vari servizi televisivi: ha dichiarato che i ponti delle autostrade sono tutti controllati continuamente e per la loro messa in sicurezza sono spesi un miliardo di euro l’anno. Così dicendo, naturalmente, questi signori si tirano fuori da ogni responsabilità per la sciagura di Genova. Dunque la loro tracotanza gli permette di pensare che i genovesi, i cittadini italiani che non hanno la loro stessa tracotanza siano tutti dementi!

   Mi dispiace, e credo dispiaccia a tantissimi, che nessun cronista o commentatore abbia avuta la prestanza di riflessi per rispondere alla “Direzione Autostrade” che, se il ponte Morandi è crollato, evidentemente non era monitorato come avrebbe dovuto essere e che il miliardo di euro non basta per tenere in sicurezza i ponti di loro competenza.

   Credo che questo nuovo governo, se vuole dimostrare di essere veramente nuovo, debba fare in modo che gli italiani capiscano che il vecchio sistema è finito e che si vuole cominciare tutto d’accapo, isolando i tracotanti che tanto hanno nociuto a questo paese. Certamente ci vorrà del tempo, ma questo gli italiani lo sanno, come sanno che la casta dei vili pronti all’imboscata è già al lavoro, dal momento che non sono disposti a rinunciare alla bassa, ricca mangiatoia alla faccia del popolo sovrano.

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Un particolare ringraziamento all’autore o agli autori, che non conosciamo, della foto che abbiamo preso da Internet.

Pubblicato in Comunicati stampa

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