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Articoli filtrati per data: Lunedì, 26 Novembre 2018

                                                  

 La redazione

IL  Premio “Honoris Causa ..William Shakespeare “ promosso dai  CO:B-G:E  Inspired ONU-UNESCO-OMS si è imposto e si proietta come il Premio Internazionale “Elio Vittorini “, creato sempre dailla stessa Associazione,.riceveva in tutte le Dizioni l’Alta adesione del Capo dello Stato e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Fatto rilevante e straordinario, si vedeva conferire  la Medaglia dall’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.. I suddetti, promossi dal Comm. O.M.R.I. – Gr. Uff. O.S.M.L.  prof. Domenico Venuti e realizzati  in Aula Magna dell’Università degli Studi di Messina ( E.Vittorini) venivano conferiti ad Altissime personalità dello Stato, Scienziati ( Premio Nobel per la Medicina Sen.Prof.ssa Rita Levi Montalcini) per la Poesia ( La prof.ssa Maria Luisa Spaziani ); al Presidente della Federazione Clubs UNESCO Ambasciatore Ceraolo;’Amb.Giuseppe Walter Maccotta, già Ambasciatore in Istraele, Iugoslavia, URSS; al  Ministro Plenipotenziario di Polonia Karol Kleszczynski, all’Ambasciatore di Romanica; Gheorghe Gheorgheu,al Generale Demetrio Crupi(O)di Corpo d’Armata dei Carabinieri all’Ambasciatore del Senegal Yulius Barò. Si è tenuto a porre l’accento sul suddetto “PREMIO”, perhè si discosta dal “William Shakespeare “, perché questo itinerante. Il suo avvio veniva ufficializzato nella Sala del Consiglio dell’ex Provincia Regionale di Messina su  iniziativa dei CO.B-G.E. con il suo “ Centro Europeo Studi Universitari “ e dell’Associazione Nazionale del Fante, Iitituzione Ric.dal Ministero della Difesa, veniva  rappresentata anche  dal critico d’Arte di Chiara Fama prof.ssa  Maria Teresa Prestigiacomo, membro ufficiale della Presidenza del Comitato Provinciale delle Patronesse e dalla Dott.ssa Silvana Foti, che in modo impeccabile ne curava e presentava i momenti piu qualificati della “ Giornata”  dedicata ai Diritti Umani e alla  nascita del Consiglio d?Europa – CdE)” “Dopo i saluti delle autorità e di Don Biagio Amata (già Preside della Pontificia Università Salesiana di Roma ), avevano luogo autorevoli interventi, tra i quali, di particolare importanza risultava  la  Lectio Magistralis del Prof. Angelo Sindoni, che trattava “l’Europa come patria del diritto”, Veniva proclamato con il plauso dei presenti  ( accompagnato con un brindisi di Bon Ton )  Il Premio “Wuilliam Shakeaspeare Honoris Causa”.  Il suddetto veniva Conferito nella stessa circostanza alla Presidente del Comitato Europero dei Giornalisti Dott.ssa Daniela Kleszczynski, e in un proseguo al noto Sindaco di Montalbano Elicona per Il “ Più Bel Borgo d’Italia”, al Presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina et ad altre personalità di primo piano nel contesto sociale, Culturale, Giornalistico, Scientifico,Medico, noti a livello nazionale ed internazionale.

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Pubblicato in Comunicati stampa

Messina, 26 novembre 2018. Alberto Ciarri, un arzillo ottantenne pisano, ha finalmente realizzato uno dei suoi più grandi desideri, visitare la Caserma "Crisafulli Zuccarello" di Messina, sede del 5° reggimento fanteria "Aosta", il reparto dove ha prestato servizio nel lontano 1962. Deciso e intraprendente, ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera al comandante “ … spero possa comprendere il mio desiderio di rivedere il luogo in cui, per la prima volta, ho trascorso un anno e mezzo lontano da casa, un periodo di cui conservo i più bei ricordi …”.

1. Soldato Alberto Ciarri impiegato in una esercitazione nellanno 1962

La richiesta è stata accolta con entusiasmo dal colonnello Filippo Di Stefano, il quale ha ricevuto il baldo fuciliere toscano che, accompagnato dalla moglie Carmela, ha trascorso un’intensa giornata a contatto con i nuovi volontari professionisti dell’Esercito Italiano. Visibilmente commosso, ha dapprima salutato in rispettoso silenzio la Bandiera di Guerra, il più alto simbolo della storia e delle tradizioni del reggimento, nonchè viva memoria dei caduti. Impressionato dall’attenzione dedicatagli, ha visitato il museo del reggimento, dove sono custoditi numerosi cimeli storici risalenti a tutti gli eventi bellici a cui ha preso parte l'unità. Nonno Alberto, portando con sè numerose fotografie rigorosamente in bianco e nero gelosamente custodite, ha incontrato i giovani che costituisco, presso il 5° fanteria, l'Esercito dei professionisti di oggi, con cui si è confrontato e ai quali ha raccontato storie di esercitazioni, di amicizie e di un tempo passato troppo velocemente per lui.

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Non sono mancati i ricordi di quel lungo periodo trascorso in Sicilia, del clima non sempre mite, perché proprio quell’anno Messina fu interessata da una importante nevicata che causò non poche difficoltà, dei superiori talvolta severi, del rancio non sempre appetibile, ma il ricordo più vivo era l’unione fraterna che si era instaurata fra commilitoni. La stessa fraternità d’intenti che nonno Alberto ha rivissuto oggi nella sua breve visita e che porta ogni soldato a soccorrere il proprio compagno, a proporsi al posto suo se lo vede in difficoltà, a camminare spalla a spalla per il raggiungimento anche degli obiettivi più difficili. Alberto ha potuto osservare i mezzi di nuova generazione e non ha resistito alla tentazione di salire a bordo del “Lince”, il veicolo tattico leggero multiruolo impiegato dai nostri militari soprattutto nelle missioni all’estero. Non sono mancati i momenti di approccio alle nuove tecnologie e metodologie, dall’impiego del sistema interattivo per il tiro che consente di esercitarsi con le armi in dotazione utilizzando immagini digitalizzate, al moderno metodo di combattimento a distanza ravvicinata praticato nell’apposita palestra.

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Tutti i militari che hanno potuto parlare e confrontarsi con nonno Alberto sono rimasti impressionati dall’entusiasmo e dall’emozione che ha trasmesso. Non sono mancate le raccomandazioni e le parole di incoraggiamento dell’anziano ai più giovani, affinchè continuino a perseverare nell’impegno e nella dedizione con cui affrontano le difficoltà, per essere sempre di esempio per tutti. Dal canto suo, ha assicurato la sua vicinanza e il suo instancabile pensiero. Ed ha pranzato con tutti loro, come una grande famiglia, perché è quello che siamo: fucilieri di ieri e di oggi, fratelli in armi, addestrati per operare con immutato senso di responsabilità, con rinnovato spirito di sacrificio, sempre vicini a chi ha bisogno, sostenuti dal ricordo di quanti con onore ci hanno preceduto. Dopo aver indossato nuovamente il basco del suo reggimento, con orgoglio e con gli occhi che lasciavano trasparire tutta la commozione, nonno Alberto ha salutato i suoi nuovi commilitoni ed è tornato a casa. Atterrato a Pisa, il primo pensiero, da buon soldato, è stato per il comandante: “Sono arrivato comandante, il viaggio è andato bene..”. Grazie nonno Alberto. Per te noi ci saremo sempre!

Pubblicato in Comunicati stampa

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