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foto gruppoLa Redazione

E’ stata inaugurata negli splendidi saloni della Prefettura di Messina una ricca e interessante mostra su aspetti particolarmente significativi della “ Grande Guerra” per volgere lo sguardo e riflettere sugli atti di vero eroismo e di mar di Patria dei Fanti e dei soldati di tutte le Armi nel centenario del primo conflitto mondiale e del nobile contributo di tutti i cittadini della città di Messina, già benemerita nella storia del Risorgimento nazionale. Il taglio del nastro aveva luogo alla presenza del Prefetto Stefano Trotta, dell’On.Giovanni-Ardizzone,Presidente dll’Assemblea Regionale Siciliana, del Generale Marzo Tuzzolino, Comandante della Brigata Aosta e del Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Messina, Arch.Rocco Scimone e dell’assessore del Comune di Messina Tonino Perna. Numerosa era la partecipazione dei componenti dell’Associazione Nazionale del Fante di Messina, presieduta dal Prof Domenico Venuti. La Mostra bene articolata, con numerosi cimeli, vede nel suo programma l’esposizione in varie parti d’Italia a cura dell’Esercito. In vetrina si potevano ammirare anche armi della prima guerra mondiale porte per l’occasione dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e ambientali di Messina. Destava l’alta attenzione pubblica anche un automezzo Lince, porto nell’occasione dall”Aosta”. Nel corso della Cerimonia inaugurale si aggiungeva un altro momento,  degno di nota, la presentazione di un volume realizzato a cura  della Soprintendenza ai BB.CC.AA. sui monumenti ai Caduti della Grande Guerra, situati a Messina e provincia.La Mostra sarà visitabile con l’esperta guida dell’esercito fino al 26 Aprile.

“MESSINAWEB.EU”

ASSOCIAZIONE  CULTURALE

                                                                                                                   Signori Soci

Loro sedi       

Oggetto: convocazione Assemblea Ordinaria dei Soci

Si invita la S.V.  a partecipare, in data  28 aprile 2015 alle ore 07.00 in prima, ed  in data 29 aprile 2015 alle ore 16.00   in seconda convocazione , presso il locale messo gentilmente a disposizione, annesso (sacrestia) al Santuario di Montalto (Me) all’Assemblea Ordinaria dei Soci della Associazione Culturale “MESSINAWEB.EU” per discutere e deliberare sul seguente:

Ordine  del  Giorno:

  1. 1. Relazione,esame ed approvazione del bilancio consuntivo al 31 dicembre 2015;
  2. 2. Nomina del nuovo Vice Presidente
  3. 3. Relazione del Presidente sulla attività dello scorso anno e sul programma del nuovo anno;
  4. 4. Varie ed eventuali.

Il sottoscritto Presidente dell’Associazione, invita i Signori Soci ad essere presenti ed, in caso di impedimento, a delegare altro socio di fiducia utilizzando l’allegato tagliando.

Cordiali saluti                       

   Messina lì,   6 aprile  2015

Il Presidente

                                                                      f.to (Rosario Fodale)

                                                                            _____________________________________

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Delego a rappresentarmi nell’Assemblea  dei Soci del giorno ……………………………. il socio signor  …………………………………………, conferendo allo stesso ogni e più ampio potere a discutere e deliberare sui punti posti all’ordine del giorno.

                        Il Delegante                                                                          Il Delegato

_______________________                                                ______________________

Cordoglio

Mag 14, 2024

cobge

 

IL CENTRO EUROPEO DI STUDI UNIVERSITARI PACE

 

RATTRISTATO PROFONDAMENTE  PER LA PERDITA DEL  CARO AMICO

 

MARIO ARENA

 

Eccellente Volontario dei CO.B-GE

 

CORPI BLU DI SOCCORSO INTERNAZIONALE

 

In questa triste circostanza porge sentite condoglianze alla famiglia.

 

Biagio Cardia

Cinque anni di studi su Antonello e non solo, infatti, all’interno del libro Cardia ha riportato tutto quello che bisogna sapere di Antonello da Messina, includendo brevi biografie di artisti che direttamente o indirettamente hanno avuto contatti con il grande maestro messinese nel periodo rinascimentale del Quattrocento e del Cinquecento, a partire dal suo maestro il napoletano Colantonio del Fiore, Giovanni Bellini, Piero della Francesca, Alvise Vivarini e tanti altri; per arrivare ai suoi allievi dal figlio Jacobello ai suoi nipoti Antonio e Pietro de Saliba, ed ancora molti artisti Fiamminghi come Jan van Eyck, Robert Campin e Roger van der Weyden. L’autore, Biagio Cardia, ha voluto dare molto spazio a quei pittori che hanno contribuito alla nascita del Rinascimento insieme ad Antonello da Messina.

Non potevano mancare alcuni storici dell’arte che hanno scritto del nostro pittore, da Giorgio Vasari a Gaetano la Corte Cailler e mons. Gioacchino di Marzo; storici che più di tutti hanno fatto conoscere, in tutto il mondo, la storia e la vita di Antonello.

Inoltre, troviamo brevi accenni sulla storia del tardo Gotico e del Quattrocento rinascimentale. Interverranno il Preside emerito Prof. Claudio Sergio Stazzone, la Prof.ssa Agata Midiri e l’Avvocato Giuseppe Santalco. Durante la presentazione del libro sarà inaugurata una mostra di alcune riproduzione delle opere di Antonello da Messina, offerte da Francesco Vento e la moglia Anna Sorrenti. L’esposizione, con ingresso libero, dal 28 Aprile al 3 Maggio, festivi inclusi, sarà visitabile dalle ore 9.30/12.30 e dalle 16.30/19.30 . La manifestazione gode del patrocinio del Sindaco Renato Accorinti e dell’Assessore alla Cultura Tonino Perna del Comune di Messina.

 

 La D.E.A. Srl opera da circa 20 anni nel settore cantieristico navale rispondendo da sempre alle esigenze tecniche professionali necessarie al supporto costante dell’unità navali di qualsiasi tipo. La competenza spazia dalla costruzione, riparazioni, refitting, imbarcazioni da lavoro, passeggeri, yacth e militari, in lega , materiale composito , carbonio e acciaio fino alla impiantistica idraulica, elettrotecnica ed elettronica, in particolare anche alla motoristica.

Si occupa di revisioni parziali e totali di motori endotermici, allineamento di motori navali diesel, rettifiche di alberi motore fino a 3.600 m/m, rettifica verticale fino a 1.000 m/m , lavori di carpenteria in ferro e in legno, nonché di arredamento.

Indispensabile sottolineare che l’azienda è costantemente affiancata dall’alta e riconosciuta competenza del Cap. Natale Stracuzzi, Dir. Tecnico del cantiere, che nella sua trentennale esperienza sulle unità navali da lavoro, vanta la capacità di offrire un valido supporto all’intera organizzazione cantieristica.

L’Azienda dispone di un nuovissimo TRAVEL-LIFT che permette operazioni di Alaggio/Varo e rimessaggio per imbarcazioni fino a 220 tonnellate, n.3 capannoni per un totale di 5.000 mq. . Inoltre negli ultimi anni , ha potenziato la struttura dedicandone una parte alle imbarcazioni da Diporto. Dispone di ampio piazzale dove effettuare, durante le pause stagionali, non solo il rimessaggio in piena sicurezza e comodità, ma programmare eventuali lavorazioni aggiuntive con il pieno supporto della rinomata esperienza dei nostri tecnici specializzati.

dea4Possibilità di utilizzare idoneo bacino di carenaggio per imbarcazioni con lunghezza superiore ad i 60 ml, possibilità di eseguire lavorazioni in galleggiamento con banchina attrezzata e fornitura dei principali servizi come energia elettrica, acqua dolce, servizio antincendio e di primo soccorso.

 L’attività da diporto ed il marketing management aziendali vengono curate dal nostro responsabile Salvatore Campolo.

 Le lavorazioni tecniche vengono pianificate ed il personale viene coordinato dal nostro responsabile tecnico Ing. Marco Oteri.

 Tutte le lavorazioni sono condotte al fine di rispettare la normativa e gli standard qualitativi previsti dai principali enti di classifica navale.

 L’azienda è in grado di eseguire ed emettere valida certificazione per tutti i CND tradizionali. Controlli ultrasonori convenzionali (A-Scan), B-Scan, C-Scan, Phased Array, ToFD di saldature. Corrosion mapping in modalità BScan e C-Scan. Esecuzione di Audits, ispezioni e verifica dello stato avanzamento lavori per conto armatore.

Elaborazione di Piani di Controllo Qualità e Procedure in ambito EN, ASME, AWS, API, etc. Controllo Alare Aliscafi. Verifiche assi, tirafondi e prigionieri. Analisi avanzate sui Materiali Compositi con metodologie ultrasonore encoderizzate B-Scan e C-Scan. Trattamenti termici localizzati a resistenza.

dea5PER CHI LAVORA:

 FERROVIE DELLO STATO - SIREMAR SPA - USTICA LINES - ALI LAURO - TIRRENIA E ARMATORI VARI.

 FORNITORI:

 MOTORI : MTU , MERCEDES , CATERPILLAR , PERKINS, AIFO , CUMMIS , DETROIT DIESEL , VOLVO , SUZUKI , WURTH , BERNER , PARKER.

 AZIENDE COLLEGATE E CON LE QUALI LAVORA IN SINERGIA:

 D.P.S. - M.D.E. ALBANIA - FORNITURE NAVALI - MASCARO CHARTER - I.N.I. Innovazioni Navali Italiane - MAGNOLIA SRL - COSTRUIAMO SU LICENZA INCAT CRAWTER

                                                                                  

Il dato che ha colpito di più ascoltando la trasmissione ‘Petrolio’, andata in onda su Rai1 nei giorni scorsi, non è stato quello di esaminare il ruolo dannoso e perverso, della corruzione (forse perché spesso le inchieste al riguardo partono in pompa magna ma strada facendo si sgonfiano abbondantemente) ma quello di valutare il rapporto inverso esistente tra alto tasso di corruzione e bassa percentuale di infrastrutture necessarie e utili, compiute e fruibili.

L’Italia infatti risulta essere il primo paese dell’UE nella classifica di corrotti e corruttele, mentre è l’ultimo paese europeo per la realizzazione delle infrastrutture che - come giustamente rilevato durante la trasmissione - “sono le vene che fanno circolare il sangue nel corpo del paese, e quando funzionano riescono a pompare ricchezza” facendolo vivere e prosperare. Per converso la Danimarca, buon ultima nella lista delle nefandezze erariali e tangentizie è la prima in Europa per opere infrastrutturali, tra l’altro, semplicemente spettacolari come il Ponte da fantascienza di ben 17 km. che la unisce alla Svezia assieme ad un lungo tunnel sottomarino.

E’ un dato che dimostra che la responsabilità del mancato ‘pompaggio’ (e quindi la persistenza della crisi) è anche, se non soprattutto, nostra. Certo, c’è pure lo zampino del ‘sistema Europa’ dominato dagli interessi miopi di chi attualmente detta legge in quel di Bruxelles, e pensa soprattutto ai propri interessi nazionali, ma l’Italia è prigioniera delle sue stesse leggi. Bloccata dalle decisioni conflittuali definite ‘concorrenti’ tra Stato e Regioni, sorte con la modifica del Titolo V della Costituzione (che, forse, sarà abolita), alle discrasie giudiziarie in danno dello stato di diritto; dal ruolo, a volte esuberante e distorcente, del ramo amministrativo della giustizia, ai codici dai mille codicilli (più di ventimila leggi a fronte delle sei o settemila prodotte in Francia e Germania) che alla fine lasciano sul terreno le cosiddette ‘opere incompiute’, a loro volta fonti di contenziosi con lo Stato.

Infine motivo di grande scalpore, per la perdita di credibilità e prestigio, le decisioni politiche che violano il principio del “pacta servanda sunt” stravolgendo addirittura gare internazionali regolarmente vinte, fattore di depotenziamento delle proprie imprese che all’estero realizzano opere mirabolanti. La vicenda del Ponte sullo Stretto appartiene a quest’ultima categoria. La mannaia che ne avrebbe decretato la fine è stato il portato di una legge, voluta dal governo Monti, ma la cordata vincente non vorrebbe fruire dei diritti violati per trarre l’esclusivo vantaggio economico previsto dalle penali per l’annullamento della gara a tutto danno della ineluttabile distruzione di speranze di riscatto delle terre del Mezzogiorno. Infatti l’ad della Salini Impregilo, Pietro Salini, pur potendo, assieme alle altre Imprese internazionali, coinvolte nell’appalto, decidere di ‘accontentarsi’ delle salatissime penali previste, ha recentemente dichiarato di rinunciare alle stesse se si dovesse decidere di far ripartire il progetto che è un vero e proprio gioiello dell’ingegneria pontista orgoglio dell’Italia e di chi lo realizzerà.

Vi è, comunque, da aggiungere che non si tratta solo di un gioiello dell’ingegneria da ammirare e fare ammirare, e già questo, oltre alla sua costruzione (che comporta una rilevante occupazione), sarebbe un risultato eccezionale, ma sul Ponte c’è anche un interesse nazionale non solo per l’unificazione reale del Paese, dalle Alpi alla Sicilia, che si determina rompendo finalmente gli argini dell’isolamento dei territori del profondo Sud, ma anche per la dotazione di quelle vene che ‘pompano’ ricchezza nell’intero corpo del Paese.

Si è sempre parlato, inascoltati, del Ponte come gallina dalle uova d’oro, e per dirla con le parole di Duilio Giammaria (autore del servizio tv) possiamo parlare di ‘giacimenti nascosti’ di ricchezza. Non è infatti ricchezza captare una fetta importante dei container che transitano nel Mediterraneo? Non è una grande ricchezza dotare il paese di un sistema logistico per il trasporto delle merci che vanno o vengono dal Nord Europa? Certamente i ‘No Ponte’ non hanno idea di cosa questo significhi, altrimenti, forse, non avrebbero spinto per la cancellazione della gara regolarmente vinta che costerà allo Stato più di quanto esso avrebbe potuto spendere per la megastruttura dello Stretto di importanza vitale per il Paese.  

E allora di sicuro ha ragione il prof. Piga quando dice che l’80% delle opere che provocano salassi alle finanze dello Stato non sono frutto della corruzione ma semplicemente il portato della incompetenza dominante. C’è una voglia nuova che emerge dalle parole del Vice Ministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, ed è viva la speranza che finalmente si passi dalle parole ai fatti, dai programmi fatui della pseudo politica ai progetti fattuali di ingegneri, architetti, urbanisti, economisti, sociologi da toccare con mano nei prossimi Convegni di Messina il 26 aprile e di Roma il 6 Maggio, questo ultimo portato proprio in una sede dell’UE … Buongiorno Europa!

                                                  -di  Giovanni ALVARO*, Cosimo INFERRERA**, Bruno SERGI***

Reggio Calabria 2.4.2015

*Blogger e Comitato Ponte Subito

**Patologo e Comitato Ponte Sezione Peloritana

***Economista Università di Messina e di Harvard

La casa editrice EDAS, sin dalla sua fondazione, si è sempre proposta una filosofia operativa ispirata principalmente alla diffusione della storia messinese e siciliana ed estesa all’area calabra dello Stretto, alla ricerca e al recupero delle antiche tradizioni locali, molte delle quali scomparse da decenni, travolte da quel malinteso senso di modernismo connesso con l’imperante civiltà dei consumi!

Anche l’attuale contesto urbanistico dei nostri centri urbani (grossi centri cittadini e piccoli Comuni d’interesse storico), con quel che resta delle vestigia del passato, rientra nei programmi di valorizzazione della EDAS.

Naturalmente, in tale contesto, viene dato il maggior rilievo possibile agli studi concernenti la città di Messina, per la quale è stata istituita, da alcuni decenni, una specifica collana denominata per l’appunto “ Messina e la sua storia”, diretta dallo studioso dott. Franz Riccobono, e che in atto si compone di ben 45 volumi.

Da non dimenticare la pubblicazione nel 1991 “ Messina com’era oggi” curata dallo storico Silvio Catalioto, che con disegni di proprio pugno, ha rappresentato dal punto di vista cartografico , le realtà urbanistiche architettoniche e monumentali di Messina.

Nonostante tali centri d’interesse, non viene per nulla trascurato ogni altro aspetto della cultura nazionale e locale ( storia, economia, medicina, narrativa, poesia e altro).

Altro ramo molto curato e quello delle pubblicazioni di livello universitario e scientifico con adozioni e diffusione a livello nazionale ed internazionale. Tuttavia la politica aziendale si completa con la piena disponibilità di valutare e dare alla stampa lavori di interesse vario, sia pure scarsamente remunerativi, risultato dell’opera di studiosi e di autori meno noti ma non per questo meno attivi; tutto ciò per valorizzare aspetti particolarmente interessanti della nostra cultura e del nostro patrimonio culturale.

Altro punto fermo della EDAS, per la massima diffusione dei nostri prodotti culturali, è sempre stato quello di offrire in vendita le proprie edizioni ad un prezzo accessibile, mai speculativo; ciò anche a costo di correre il rischio di non ottenere lo sperato ritorno economico da alcune pubblicazioni eccessivamente specialistiche. In base a tale principio, più volte , la casa editrice è stata indotta a stampare lavori di carattere storico-etnografico per conto degli Enti Locali (Regione, Provincia e Comuni) che gli hanno conferito i relativi incarichi dietro corresponsione di un prezzo politico, il quale a stento è riuscita a coprire le spese di stampa, senza possibilità di porre in vendita i libri realizzati con tale formula. Non sono mancate occasioni in cui la EDAS, per motivi di immagine, ha curato edizioni di grandissimo pregio ( per l’originalità dell’argomento trattato, per prestigio degli autori dei testi, per la qualità dei materiali, per la ricchezza e l’originalità dell’apparato iconografico), che hanno avuto uno straordinario successo non solo in Italia, ma anche in campo europeo.

Bisogna dare atto che la EDAS, nell’ambito di una rete di distribuzione ormai a carattere globale ha ben operato a vantaggio della Cultura, spesso anche a discapito dei propri interessi economici, augurandoci che possa operare ancora per lungo tempo secondo la propria particolare linea di condotta editoriale.

La EDAS fondata nel 1970 da Nino Sfameni è oggi condotta da Mimma e Tina Vicidomini, e annovera tra i direttori delle sue collane: Dott. Franz Riccobono, Prof.ssa Paola Radici Colace, Prof. Antonino Pennisi, Prof. Giovanni Moschella, Prof. Giuseppe Rando, Prof. Vincenzo Caruso, Arch. Massimo Lo Curzio, Prof. Demetrio Chiatto.                    

 

La Redazione

Il salesiano Don Biagio Amata, ha  officiato la Celebrazione Eucaristica in occasione del Giubileo del Suo 50mo anno dell’Ordinazione sacerdotale  i dirigenti degli Istituti salesiani di Palermo e di Roma. La Funzione aveva luogo all’Archimanditrato San Salvatore di Messina con la presenza di fedeli della famiglia salesiana, parenti ed amici ed ex allievi  provenienti da ogni parte della Sicilia, compresa Troina. La solenne celebrazione era accompagnata dal mistico suono dell’organo e dalle preghiere. Veniva introdotta la Celebrazione con il saluto della Comunità salesiana e la lettura dai profondi significati augurali e la benedizione di Sua Santità Papa Francesco. L’occasione vedeva la magistrale presenza dei CO.B-GE Corpi Blu di Soccorso Internazionale Inspired ONU UNESCO e OMS  con i docenti del proprio   Centro Europeo di Studi Universitari di Pace, intervenuti numerosi con i loro Mantelli Accademici, cui si univano le Patronesse con  le fasce di umanità (Humanitarian Organization) Importante si rilevava l’Omelia Di Don Amata che rinnovava la consacrazione totale al servizio della Chiesa nella gioia e nella speranza, caratteristiche della spiritualità di Don Bosco. Ricordava inoltre il giorno degli anni esaltanti del Concilio Ecumenico Vaticano che  il Signore  lo volle ministro, della Sua Parola, del Suo Perdono, del Suo Amore, nella Santa Chiesa Cattolica. Nella circostanza prendeva la parola il Prof Domenico Venuti, Responsabile del Centro Europeo di Studi  Universitari di Pace e già Prorettore dell’Università della Pace della Svizzera Italiana che dopo avere salutato. a nome delle Istituzioni da lui rappresentate, l’eccellente prelato Don Biagio Amata le autorità religiose,il Prof Josè Gambino dell’Università degli Studi di Messina, il Prof Giuseppe Mobilia,il Prof Salvatore Mangione,Direttore del Museo Etnoantropologico “Latteri”, la Segretaria Ufficiale dell’Associazione Nazionale del Fante Ric.dal Ministero Difesa e tutti gli ufficiali di Umanità e i docenti  del “Centro”,si soffermava sui principi cristiani della Pace,tema,caro a Sua Santità Papa Francesco. Il Prof Venuti concludeva il suo intervento plaudendo  Don Biagio  per il grande impegno  di religioso, di studioso di latino  e di docente di  Latinitate et Cristianitate apprezzato a livello internazionale  e Preside della Università Pontificia Salesiana.Subito dopo con l’acclamazione dei presenti a nome dell’Assemblea dei CO.B-GE il Prof Don Biagio Amata veniva chiamato a ricoprire ad Honorem il prestigioso incarico di Rettore Emerito del Centro Europeo di Studi Universitari di Pace dei CO.B-GE.

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