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Articoli filtrati per data: Sabato, 16 Marzo 2019

COMUNICATO STAMPA

 

Palermo 16 marzo 2019:Inizieranno martedì 19 marzo i lavori di costruzione del ponte Bailey sulla strada provinciale 38, che collega Caltanissetta al comune di Mussomeli.

L’opera sarà realizzata da personale specializzato del 4° Reggimento Genio Guastatori della Brigata “Aosta”.

FOTO 2 GUASTATORI DEL 4 REGGIMENTO GENIO OPERANO AI MARTINETTI PER SOLLEVARE IL PONTE

I guastatori dell’Aosta non sono nuovi a questo genere di attività e già nel 2014 avevano realizzato una struttura simile nella frequentatissima piazza Staffa di Palermo, ripristinando ex novo il ponte cittadino esistente e risolvendo i problemi di circolazione nei tratti adiacenti all’intero quartiere palermitano.

Per la realizzazione del ponte di Mussomeli, opereranno oltre 70 guastatori e i lavori si concluderanno, condizioni meteorologiche permettendo, in una quindicina di giorni.

 FOTO 3 I GUASTATORI DEL 4 REGGIMENTO GENIO SI PREPARANO AD AZIONARE I MARTINETTI

L’Esercito provvederà con la massima celerità all’esecuzione dei lavori, per cercare di risolvere i gravi problemi di viabilità causati dal crollo del cavalcavia dello scorso settembre, a causa del quale la popolazione locale è attualmente costretta a percorrere lunghe deviazioni, spesso su strade tortuose e poco agevoli.

FOTO 4 I GENIERI TRASPORTANO ED INSERISCONO I MORALI DI LEGNO

Le capacità tecniche del personale ed i mezzi in dotazione all'Esercito garantiscono il prezioso intervento in caso di pubblica utilità e per la tutela dell'ambiente. In particolare, i reparti genio, grazie alle esperienze maturate nelle missioni estere ed all’elevata connotazione “dual-use” cioè la capacità di cooperare con le autorità civili a favore della cittadinanza e quella operativa espressa nei teatri operativi, operano a favore della comunità nazionale sia in caso di pubbliche calamità, sia per la bonifica dei residuati bellici ancora ampiamente presenti sul territorio italiano.

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 FOTO 5 I GUASTATORI VERIFICANO LA POSA SOTTO IL PONTE DEI MORALI DI LEGNO

Ten. Col. Francesco Diati

Ufficiale addetto alla Pubblica Informazione (PI)

Pubblicato in Comunicati stampa

ASSOCIAZIONE AMICI DEL MUSEO DI MESSINA
 

Ritorna l'appuntamento annuale di approfondimento storico e di denunzia delle vergognoso stato di abbandono della Real Cittadella di Messina. La grandiosa fortificazione spagnola sarà al centro della due giorni organizzata dall'Associazione Amici del Museo, dal movimento Vento dello Stretto e dalla ZDA – Zona d'Alto Rischio di Contaminazione – Zona Falcata in occasione del 158° anniversario dell'eroica ed ultima strenua difesa della fortezza bastionata. Ogni anno si sottolinea l'importanza architettonica, storica ed ambientale del significativo monumento in attesa ancora di un adeguato recupero che consentirebbe all'intera Città di usufruire di spazi e panorami ineguagliabili.

All'appuntamento, che si organizza da almeno vent'anni, vedrà la partecipazione di numerosi ospiti provenienti da tutta Italia che per l'ennesima volta si scandalizzeranno del vergogno abbandono di uno dei luoghi di belli ed importanti della Città dello Stretto.

Il programma prevede per domani, Sabato 16 Marzo, alle ore 16.30 presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca un convegno dal titolo: “La Real Cittadella di Messina: Passato, Presente e Futuro”.

In questa occasione verranno presentati ben tre nuovi volumi:

- “La grande beffa” - Edas 2019 di Alessandro Fumia, Marco Grassi, Franz Riccobono e Rodo Santoro;

- “Messina la capitale dimenticata” - Magenes 2018 di Alessandro Fumia;

- “Viaggio tra le meraviglie delle Due Sicilie” - Il Giglio 2018 di Salvatore Carreca.

L'indomani, Domenica 17 Marzo, alle ore 10.30 si farà l'omaggio floreale a Carlo di Borbone per poi passare alla visita di una parte della Real Cittadella e deposizione di fiori alla memoria dei caduti, presso la lapide del generale Gennaro Fergola ed al Bastione Santo Stefano.

Pubblicato in Comunicati stampa

Inaugurazione lunedì 25 marzo alle 10.30 (appuntamento alla Porta della Bellezza)

Ultimata l’installazione del progetto della Fondazione Fiumara d’Arte in collaborazione con le scuole e le parrocchie: la preghiera del Santo d’Assisi tra le vie della periferia catanese, in oltre mille banner che ritraggono le stagioni della vita

Cantico di Librino 61 min

CATANIA – I volti e i cuori di oltre mille abitanti di Librino inneggiano alla gioia da uno dei muri che per anni ha segnato il destino del quartiere: quell’Asse attrezzato, spartitraffico tra il centro della città di Catania e la sua periferia, dove oggi s’incrociano rinascita e riscatto sociale. Oltre 500 metri di cemento armato e pregiudizi, abbattuti da “testimonianze” contemporanee di Amore e Speranza, divenuti archetipi identitari di un’intera comunità, grazie al linguaggio dell’anima e al potere della Parola.

Cantico di Librino 67 min 

Da una parte la “Porta della Bellezza” - che ha visto a lavoro 15 artisti, 2mila mamme e 2mila bambini per dodici opere monumentali realizzate con 9mila pezzi di terracotta - custodita e protetta dagli abitanti da più di dieci anni, divenuta vera e propria agenzia educativa nel deserto spirituale e nel buio interiore che a volte padroneggia le larghe vie della periferia. Dall’altra, la nuova opera “Il Cantico di Librino”, progetto artistico che ha coinvolto 10 fotografi e migliaia di cittadini che hanno ribattezzato la loro esistenza nel nome di San Francesco. Oggi quello snodo viario diventa un vero e proprio raccordo di emozioni: collegamento tra realtà e speranza; connessione tra la vita e l’arte. Tutto questo ha la firma del maestro Antonio Presti, presidente di Fiumara d’Arte, mecenate che ha dato voce alla dignità e al coraggio di chi vuole credere nel cambiamento. Un polo artistico, ma soprattutto etico, che ha restituito nuova identità universale a bambini, anziani, e a tutti coloro che hanno accolto la rinascita con stupore ma soprattutto con la consapevolezza di far parte di un più ampio progetto di rinnovamento.

 Cantico di Librino 97 min

La parentesi di luce che riecheggia grazie alla preghiera del Santo d’Assisi, risplende nei ritratti fotografici che parlano la lingua della purezza, delle emozioni, dei valori. L’opera monumentale adesso è realtà. E celebra la Pace e la Fratellanza tra le rotonde e gli incroci, tra le scuole e le chiese, tra le speranze e le preghiere: una benedizione, un riscatto sociale per tutti quegli abitanti che ritrovano la speranza nello sguardo di un figlio; la tenerezza in quella di un nonno che non si piega al peso del tempo. «Abbiamo finalmente concluso il percorso – sottolinea Presti – i muri del quartiere ora parlano la lingua dell’unione, nutrendo l’anima attraverso la consapevolezza di far parte tutti - senza distinzione alcuna - della stessa eternità».

L’emozione si respira tutt’intorno. La senti nell’aria. Sotto il cavalcavia c’è un viavai di passanti, ci sono le auto in fila che rallentano la loro corsa per cercare un volto familiare, e ritrovarsi in un messaggio etico che rimbomba forte nella preghiera “Laudato sii”. «Perché il Cantico dà voce all’umanità del mondo, restituendo sacralità al presente e annientando la logica dell’avere e del potere – continua il maestro Presti – “Nomen omen”, il destino è nel nome di chi è stato ribattezzato grazie al Cantico e oggi in quell’appellativo o in quell’aggettivo si rispecchia e trova una nuova identità: “Cielo sereno”, “Luna raggiante”, “Acqua Preziosa”. Nella società dell’immagine, quest’opera diventa una macchina di luce per il pubblico, per tutti coloro che – entrando a Librino con pregiudizio e diffidenza - da lì passeranno e dovranno scollegarsi dall’ordinario per ricollegarsi all’universale. Vedere il Cantico vivere e respirare nel quartiere è una gioia che tocca le corde del cuore e mi commuove. Gli abitanti sono felici di avere percorso quest’esperienza non solo estetica, ma soprattutto spirituale, scorgendo il valore universale di un testo sacro che restituisce al cuore il respiro della Bellezza».

«Metterci la faccia per noi è stato importante – commenta la signora Mariolina Blanco, abitante del quartiere e protagonista del Cantico – quest’iniziativa dà luce a Librino e da quest’opera noi desideriamo ripartire per rinascere e per combattere quella mentalità imperante, da sempre ostaggio di sfiducia». Un’iniziativa, quella del mecenate Presti, che diventa laboratorio all’interno delle chiese e delle scuole: «Il potere è sapere, la schiavitù è ignoranza – conclude Presti - e più che mai alle scuole bisogna restituire il ruolo di tempio della conoscenza. La gioventù scegliendo l’arte e la bellezza, in quell’armonia di sensazioni, trova la sua libertà. Dobbiamo ritornare a consegnare il futuro ai nostri figli, perché l’utopia non è ciò che non si può realizzare, ma è ciò che il sistema non vuole che si realizzi. E Librino, da quell’utopia, oggi ha preso forma e corpo, ritrovando nella supplica di San Francesco il valore universale della Bellezza».

L’installazione fotografica monumentale, che s’innesta nel più grande progetto del Museo dell’Immagine e dell’Arte Contemporanea di Librino, è stata realizzata grazie al contributo dei fotografi Arianna Arcara, Luigi Auteri, Valentina Brancaforte, Cristina Faramo, Claudio Majorana, Alessio Mamo, Orazio Ortolani, Maria Sipala, coordinati dal catanese Antonio Parrinello, con la straordinaria partecipazione del rinomato fotografo franco-iraniano Reza Deghati e del fratello e collega Manoocher.

L’opera il Cantico di Librino, la cui installazione volge al termine proprio in questi giorni, verrà inaugurata lunedì 25 marzo, alle ore 10.30, alla presenza di autorità, istituzioni, associazioni, volontari, scuole e tutti i fotografi e cittadini che hanno consentito che l’idea di Antonio Presti prendesse forma e vita nel quartiere dove da anni il mecenate si spende senza sosta.

Il pomeriggio si terrà vernissage aperto alla città dalle ore 16 fino al tramonto.

Il PROGETTO “IL CANTICO DI LIBRINO” è un’installazione fotografica monumentale, dove i protagonisti sono gli stessi abitanti, immortalati da nove fotografi siciliani. I ritratti sono stati stampati su giganteschi banner dove sono impresse le parole d'amore ispirate alla preghiera di San Francesco. In questi mesi oltre 1000 fedeli hanno partecipato al progetto nelle parrocchie di Beato Padre Pio da Pietralcina (padre Piero Galvano), Nostra Signora del Santissimo Sacramento (padre Aristide Raimondi), Resurrezione del Signore (padre Salvo Cubito), San Giuseppe al Pigno (padre Gilbert Mukanya Bilolo), Santa Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio (padre Fabio Vassallo), Santa Chiara (padre Domenico Guerra)e le associazioni Talità Kum, Musica Insieme a Librino, Rete Sociale di Librino, Asd Boxing Team Catania Ring, Royal Dance GM, H due O, Misericordia di Librino e Santa Croce.

FONDAZIONE ANTONIO PRESTI – FIUMARA D’ARTE

Da un’idea di Antonio Presti – Presidente Fondazione Fiumara D’Arte

Produzione esecutiva eventi Fiumara D’Arte
Gianfranco Molino Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Coordinamento generale progetto:
Paolo Romania 

Ufficio Stampa
Assia La Rosa| I Press

Coordinamento fotografi
Antonio Parrinello

Fotografi coinvolti nel progetto 
Arianna Arcara, Luigi Auteri, Valentina Brancaforte, Cristina Faramo, Claudio Majorana, Alessio Mamo, Orazio Ortolani, Maria Sipala, coordinati dal catanese pluripremiato Antonio Parrinello, con la straordinaria partecipazione del rinomato fotografo franco-iraniano di National Geographic Reza Deghati e del fratello e collega Manoocher.

Fotografi coinvolti nel progetto Museo dell’Immagine e dell’Arte Contemporanea di Librino: Davide Anastasi, Dario Azzaro, Maria Pia Ballarino, Francesco Butera, Marine Castaing, Natale De Fino, Alessandro Di Giugno, Chiara Di Salvatore, Claudio Floresta, Fabrizio Frixa, Claudia Gambadoro, Luca Guarneri, Monica Laurentini, Claudia Lauria, Enzo Leanza, Antonio Licari, Emanuele Lo Cascio, Laura Lo Faro, Santo Mangiameli, Giuseppe Marano, Laura Matraxia, Francesco Ruggeri, Mela Salemi, Rosario Scalia, Marco Spartà, Stefania Romano, Benedetto Tarantino, Francesco Troina, Lidia Tropea, Salvatore Zerbo.

 

Istituti scolastici: I.C. Brancati, I.C. Dusmet-Doria, I.C. Livio Tempesta, I.C. Campanella Sturzo, I.C. Fontanarossa, I.O. Pestalozzi, I.O. Musco, I.C. San Giorgio.

Un ringraziamento particolare a Pinuccia Sturiale, Giulia Piccione, Maria Enza Giannetto, Lorenzo Leone, Maria Letizia Altavilla, Salvo Barcellona, Mariolina Blanco, Rosetta Celano, Antonella Fazio, Debora Mazza, Gianni Piniello, Betty Ragalmuto e alle attività commerciali Bar Arena, Bar New Eden, Bar Napoleon, Bar S.A.R.A., Panifico Carrasi, Panificio Pennisi, Panificio Scardaci, Parrucchiere “Arte e Stile”, Parrucchiere “Artisti per capelli”, Parrucchiere “Claudio &. Co.”

Pubblicato in Comunicati stampa

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