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Barcellona Pozzo di Gotto: la proposta del Network delle Associazioni Culturali per la costituzione del Museo Urbano

 - di M. C. -

Il Network delle Associazioni Culturali, costituito da 15 associazioni, in data 29 novembre 2018, ha inviato all’Assessorato alla Trasparenza una proposta progettuale, che, in base a quanto previsto dall’art. 6 della L.R. n. 5/2014, sarà sottoposta a una selezione, che vede concorrere altri progetti al fine di aderire ad un finanziamento regionale, pari al 2%, circa 12.000 euro, da spendere sotto forma di democrazia partecipata.

Il Network ritiene che sia una proposta utile per tutta la collettività, in quanto rientra in un percorso di valorizzazione e di tutela del “bene comune”. Il progetto, ed è importante che i cittadini lo sappiano, è finalizzato alla valorizzazione del nostro territorio urbano ed extraurbano, il cui punto di partenza e di azione prende avvio dalla trasformazione del Villino Liberty Foti in un MUSEO URBANO, per farlo diventare un polo centrale della vita culturale della città e volano di interesse storico e culturale usufruibile ogni giorno dai cittadini.

“Un Museo - sostiene Bernardo Dell’Aglio, Presidente del Network delle Associazioni - all'interno del quale si possano raccogliere tutte le testimonianze (culturali, storiche, politiche, sociologiche, archeologiche) della città di Barcellona Pozzo di Gotto, che consentirebbe di preservare la “memoria storica” della città e di accentrare tutta “la bellezza”, che si trova decentrata nelle nostre frazioni, a cominciare dai tre musei (Jalari, Epicentro e Cassata). Il villino dovrebbe, quindi, diventare un MUSEO URBANO o un Museo della Memoria, con stanze dinamiche, per testimoniare anche le nostre più antiche ed importanti tradizioni popolari e poterle così condividere con i cittadini barcellonesi, con tutte le scuole locali e della provincia, con i turisti, che potranno essere "guidati" alla conoscenza delle nostre “radici”, attraverso percorsi didattici. Il museo potrebbe essere anche un’opportunità di turismo culturale, e far nascere una collaborazione o una rete di condivisione mare-monti, tra i borghi di Montalbano Elicona, Castroreale e Novara con Milazzo e le Isole Eolie.

Si tratta, quindi, di un progetto di “Democrazia Partecipata” e di valorizzazione del “bene comune”, 365 giorni all’anno, per ridare alla città ed ai suoi cittadini un “senso di appartenenza” e soprattutto alle giovani generazioni la conoscenza della propria città.”

19 dicembre 2018

Ultima modifica il Giovedì, 20 Dicembre 2018 07:27
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