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Barcellona Pozzo di Gotto. Per “Impronta d’autore” all’Epicentro di Gala incontro con Domenico Nania

- di Marcello Crinò -

Il progetto culturale, promosso dal Museo Epicentro con l’Associazione “Barcellona Live” e la testata giornalistica “24live.it”, ha già visto la partecipazione dell’artista e poetessa Salva Mostaccio, dello scultore Salvatore De Pasquale, dell’artista e storico della città Marcello Crinò, del Direttore artistico del Teatro “P. Mandanici” Sergio Maifredi, del critico d’arte Andrea Italiano, del fondatore di Fumettomania Mario Benenati, dell’editore Pierangelo Giambra, del musicista Antonio Vasta e del cantautore Carlo Mercadante.

Venerdì 26 maggio 2017 è stata la volta dell’avvocato ed ex Senatore Domenico Nania (è stato Senatore fino al 2013), intervistato da Giuseppe Puliafito, direttore responsabile di “24live.it”. La serata è iniziata con i saluti di Nino Abbate, fondatore ed artefice dell’Epicentro, il quale ha ricordato che il progetto Impronta d’autore è finalizzato a  far conoscere le persone che hanno lasciato delle tracce nel territorio.

Giuseppe Puliafito ha esposto la biografia di Domenico Nania, avvocato e politico, nato a Barcellona Pozzo di Gotto, tra i fondatori di Alleanza Nazionale, con la passione per la politica sin da giovanissimo con il F.U.AN. prima e il M.S.I. dopo, con una grande carriera che lo ha portato ai vertici più alti della politica nazionale. Durante il primo governo Berlusconi fu nominato  Sottosegretario ai Lavori pubblici. Componente delle Bicamerali De Mita-Iotti e D’Alema, è stato uno dei quattro saggi del progetto di riforma costituzionale di Lorenzago. Dopo quattro legislature consecutive alla camera, nel 2001 approdò al Senato, divenendo presidente del gruppo parlamentare di AN. Nella XV Legislatura è stato presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Nella XVI Legislatura è stato vicepresidente del Senato della Repubblica. E’ autore di: Una nuova idea per l’Italia (Rubbettino, 2009), Il testamento biologico – La terza via (Koinè, 2009), La corsa per il colle (Rubbettino, 2011), I protagonisti siete voi (Giambra Editori, 2016).

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Una parte dell’intervista è stata incentrata sul libro relativo al testamento biologico, argomento di grande attualità per le note vicende di cronaca. Nania propone una terza via, che prende le mosse dall’articolo 13 della Costituzione, dove si sancisce che la libertà personale è inviolabile. Si è soffermato sul caso Englaro, sul ruolo dei radicali e della magistratura, sottolineando il suo parere favorevole alla norma che prevede la stesura del testamento biologico in vita e lo Stato che rispetta la sua dichiarazione, riferendosi all’articolo 32 della Costituzione sulla libertà personale del malato a rinunciare alle cure.

Un’altra domanda, posta da Puliafito, è stata sulle difficoltà incontrate a  modificare la Costituzione, e qui Nania ha risposto con articolate argomentazioni, a partire dalla constatazione che le strutture dello Stato odierno sono state organizzate nel Ventennio, per parlare poi della sua esperienza nella Bicamerale.

Infine ha spiegato perché non si è mai candidato a Sindaco della città. La risposta è stata chiara: “Fare il Sindaco è un brutto mestiere! Non ho mai amministrato, perché sono un politico legislativo-costituzionale”. Ha infine annunciato che prossimamente aprirà al pubblico, soprattutto ai giovani, la sua biblioteca, in fase di organizzazione nella casa dove è nato, in una zona storica della città, con libri di tutti i colori politici, per farla diventare un luogo di dibattito politico e culturale.

Come da prassi, alla fine ha lasciato su una mattonella di argilla cruda l’impronta della mano destra, che andrà ad arricchire la collezione del Museo.

All’incontro erano presenti l’assessore Gianluca Sidoti, alcuni consiglieri comunali e il consueto attento pubblico dell’Epicentro, composto in prevalenza da persone legate all’arte e alla cultura.

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