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SI E’ RIUNITO IL COMITATO SPONTANEO DI CITTADINI “SANIDEA” PER LA SALVAGUARDIA DELL’OSPEDALE PIEMONTE. DIAMO COMUNICAZIONE DEL MESSAGGIO SCRITTO DEL PROF DOMENICO VENUTI PRESIDENTE GENERALE DEI CO.B-GE

 

ospedale piemonte

- La Redazione -

Il Comitato spontaneo denominato “SANIDEA-UN’IDEA  PER LA SALUTE CITTADINA” formato da rappresentanti istituzionali cittadini , da professionisti della Sanità, del sindacato, dell’associazionismo per una ipotesi progettuale di mantenimento in vita  dell’Ospedale Piemonte di Messina si è riunito nella Sala Consiglio del Comune di Messina. Numerosi risultavano  presenti i proponenti documento  e tra questi: il Consigliere Comunale Antonella Russo,Lucy Fenech, Daniela Faranda, per la FPCGIL Clara Crocè. Antonio Trino Carmelo Pagana, Giuseppe Nava e i medici   Guglielmo Catalioto, Attilio Andriolo.

 Particolarmente significativa era la presenza  dell’UGL Medici con il Prof  Giuseppe Mobilia e Giacomo Camuri. Il Prof Mobilia faceva un breve ma interessante intervento con loro era il prof Domenico Venuti Presidente dei CO..B-GE Corpi Blu di Soccorso Internazionale Inspired ONU.UNESCO-OMS-

Tra gli altri ancora i presidenti dei quartieri  della III Circoscrizione, Lino Cucè.; Francesco Palano Quero Presidente della IV Circoscrizione; Santino Morabito  V. Circoscrizione; Matteo Mangraviti V. Presidente VI Circoscrizione oltre a numerosi rappresentanti  di Istituzioni e associazioni. Era presente anche l’On  Filippo Panarello.

Tutti concordavano nel non chiudere l’Ospedale Piemonte. Messinaweb.eu da lettura di un intervento del prof Domenico Venuti che ha avuto luogo in un secondo momento alla presenza di un gruppo qualificato di medici tra i quali i rappresentanti della UGL il Prof Giuseppe Mobilia e il Dott Camuri.

“ Signori,  La nostra Organizzazione CO.B-GE Corpi Blu di Soccorso Internazionale Inspired ONU UNESCO, OMSte in questo momento,perché si tratta della nostra città di Messina, la salute dei nostri concittadini e i diritti della nostra assistenza sanitaria, aspettative sollecitate dall’OMS Organizzazione Mondiale della Sanità cui facciamo riferimento. Si tratta dei nostri ospedali cittadini il Piemonte ed il Papardo che devono assolutamente funzionareed in modo eccellente.Queste due Istituzioni hanno medici di valore e Messina ha necessità di vedrli operativi, guai a parlare di chiusura, non si deve neanche lontanamente accennare o peggio parlare di questo.Non possiamo dimenticareche il Piemonte quando Messina nel 1908 fu colpita dalla tragedia del terremoto ed ebbe migliaia di morti  senza contare i feriti ebbe il suo primo presidio di soccorso. Ebbene l’Ospedale Piemonte punto rilevante della popolazione della zona centro della città di messina, oggi si arriva ad un assurdo, si arriva a chiederne la chiusura. I politici di una città che ha vissuto una storia brillante, che ha avuto medici illustri come il Prof Gaetano Martino, che ha avuto la prima conferenza europea, sta cadendo nel baratro a danno della vita della popolazione messinese.Prima  è stato commesso l’errore, anzi l’orrore dell’eliminazione dell’Ospedale Margherita, oggi si parla dell’azzeramento del Piemonte, ”L’Ospedale Piemonte deve, dico deve avere funzione, una funzione importante.Messina è città a rischio e sarebbe più che logico che all’Ospedale Piemonte venisse insediato un Centro Emergenze della Protezione civile e farne centro anche Poliambulatorio”PET”Punto emergenza territoriale H 24 ( ore 24)di riabilitazione Cardiorespiratoria e mi sia consentito di lunga degenza. Occorre rispettare ed in maniera assoluta le linee guida Stato Regioni. Non è concepibile  il trasloco del PUNTO NASCITA dal Papardo al Piemonte. Non si capisce a quale logica risponda visto che lascia totalmente scoperta la zona nord e dei villeggi, quandoin 10 minuti si può raggiungere il Policlinicoche ha le strutture adeguate. Si può e si deve agire e realizzare invece con tempismo e lucidità. Occorre quindi concretizzarel’Unità Intensiva Neonatale, occorre provvedere con urgenza, somma urgenza, migliorare le strutture, ricordando che il Papardo gode di Centro sangue, consulenza interna, 451 posti letto e l’elipista per l’elipista per l’elicottero. Non si devono porre a rischio di vita le partorienti del comprensorio della zona nord della città annullando e sacrificando il Papardo. Come è possibile che le partorienti possano facilmente ed in pochissimo tempo raggiungere attraversando il caos cittadino dalla zona nord l’Ospedale Piemonte. Fatto gravissimo perché le partorienti così facendo potrebbero essere poste a pericolo di vita negando quindi l’articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Dell’ONU Organizzazione delle Nazioni Unite . Noi Corpi Blu di Soccorso Internazionale crediamo con voi tutti nel diritto alla vita tutelarla e rispettarla."

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Luglio 2015 14:49
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