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Incontro-dibattito con il Premio Oscar Giuseppe Tornatore

Silvana con Tornatore

di Silvana PARATORE

Si è svolto a Messina presso l’Auditorium della Gazzetta del Sud un intenso e partecipatissimo incontro con il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore. L’incontro è stato organizzato dalla Fondazione Bonino Pulejo con l’associazione culturale La Zattera dell’Arte presieduta da Ninni Panzera. Al dialogo con il regista hanno preso parte il dott. Lino Morgante direttore editoriale della Gazzetta del Sud, il dott. Piero Ortica consigliere culturale della Fondazione Bonino Pulejo, il dott. Franco Cicero critico cinematografico e vicecaporedattore della Gazzetta del Sud, lo stesso Presidente della Zattera dell’Arte ed a metà dell’incontro il Sindaco di Messina Renato Accorinti. Nostalgico ma molto significativo il cortometraggio con le scene più belle dei film di Tornatore realizzato da Fabio Schifilliti. Esaustiva l’espressione usata da Piero Orteca nel definire Tornatore ambasciatore della cultura italiana nel mondo. Infatti è proprio il cinema del grande Premio Oscar che  rende i siciliani tutti più orgogliosi di esserlo. E’ proprio l’onesta intellettuale di Tornatore che mostra la terra sicula così come è nonché il forte legame ad essa: imponenti nei suoi film le dinamiche del radicamento e dell’esilio, dell’appartenere e del fuggire, dell’identità e dello spaesamento. I suoi film sono, si è detto, il risultato di una fusione tra terra e linguaggio, fra paesaggio e dispositivo, fra realtà e sogno. Diverse le sue sceneggiature, i suoi documentari, le sue produzioni, le sue pubblicità (intrigante quella di Dolce e Gabbana con Monica Bellucci) le sue interpretazioni, le mostre fotografiche.

In tutti i suoi lavori, fotografa la Sicilia come connubio tra mente e cuore capace di mostrare al mondo i sentimenti più nascosti di un popolo, quello siciliano che con i suoi pregi e difetti ha purtuttavia saputo fare della diversità una ragione di arricchimento e di crescita umana. Le sue radici siciliane emergono con segni particolari e profondi in tutte le sue realizzazioni cinematografiche.

Alla domanda su se esista una ricetta giusta per realizzare film di successo, il grande Regista con quel tono pacato di espressione, ha risposto come bisogna saper elaborare racconti e progetti per avviare il giusto sguardo di una storia da trasferire nel linguaggio cinematografico. Fondamentale ha aggiunto Tornatore, è portare i Classici del cinema nelle scuole così come si fa per I promessi Sposi o per altri grandi romanzi. Ha suscitato particolare plauso del folto pubblico presente, l’affermazione secondo la quale i registi sono come contadini le cui annate buone si alternano a quelle in cui il maltempo le danneggia ma malgrado ciò,  continuano a zappare con fiducia la terra per affrontare ogni avversità. Al Premio Oscar 1990 insignito anche del Premio Internazionale Bonino-Pulejo 2010, per la scienza, le lettere, le arti e la cultura, il merito di aver realizzato con i suoi film delle vere e proprie opere d’arte capaci di raccontare ogni cosa con le immagini: un  autentico architetto di sogni.

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