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Gaetano Russo - scalpellino - C.da Cicè Mistretta (Me)

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Dopo gli studi, a 16 anni, va ha lavorare, a Belpasso, come apprendista scalpellino. Segue così le orme del padre, mastro scalpellino, erede di un’antica tradizione siciliana sia di artigiani-artisti sia di, ormai unici e rarissimi, detentori delle tecniche più arcaiche per lavorare la pietra. E’ stato, difatti, il padre di Gaetano che ha insegnato al figlio i segreti di questo mestiere duro, ma, al tempo stesso, esaltante. Dare forma alla pietra è come darle anima.
Darle stile e bellezza estetica è come ri-crearla, farla rinascere; darle, cioè un linguaggio. La pietra che parla, parla con le mani dello scalpellino-scultore … Russo, per così dire, è figlio della pietra. Abita nella sua città natale che, non a caso, è stata definita “città della pietra”, perché il suo centro storico è uno dei patrimoni architettonico-urbanistici più notevoli della Sicilia, anche se ignorato, misconosciuto e giammai valorizzato. Dopo l’emigrazione del padre di Gaetano all’estero, c’è il momento del ritorno. Nel 1994, Gaetano Russo si trasferisce a Mistretta. Troverà lavoro in una cava di pietra arenaria. Comincia così una stagione creativa, oggi molto apprezzata, finalizzata alla realizzazione di molti lavori di arredo urbano e sculture per privati.
Con l’aiuto del professore Enzo Salanitro, insegnante Discipline pittoriche al Liceo artistico di Catania, che lo incoraggia, e del professore Domenico Platania, docente di Scultura plastica presso l’Accademia di Belle Arti Catania, anch’egli esperto di scultura, Russo, a Mistretta, si può dire che, oramai da quindici anni, ha ottenuto i seguenti grossi successi e altrettanti notevoli risultati: ha applicato le tecniche artistiche del passato, ha reinventato quelle classiche; ha rinnovato l’artigianato nel settore lapideo; e, infine, ha dimostrato che l’antica figura dello scalpellino mistrettese e siciliano può diventare una nuova forma di occupazione e una rinnovata figura professionale, trasformando l’artigianato in arte vera e propria.
Nel 1996, Russo ha aperto a Mistretta un laboratorio di scultura.

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La materia utilizzata è esclusivamente la pietra dorata delle cave locali, una specie di arenaria dal colore biondo dorato, la cui durezza e le cui caratteristiche si sono rivelate un successo anche all’estero. Russo ha ricevuto commesse dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina e dal Comune di Mistretta, a conferma di una professionalità acquisita.
A Mistretta, dove vive e lavora a Mistretta, è impegnato anche con l’associazione turistica Pro Loco. Alcuni punti di ritrovo dei giovani sono stati ribattezzati con il titolo delle sue opere in pietra, tra cui L’occhio e Il soldato (Leukaspis).
“Nni viremu d’avanti u surdatu”, difatti, è divenuta, difatti, un’espressione tipica del linguaggio delle giovani generazioni.
PARTECIPAZIONI A MANIFESTAZIONI ARTISTICHE
I PERFORMANCE DI SCULTURA G. RUSSO - N. PLATANIA, 1995 MISTRETTA
MOSTRA A.C.I.M. VILLA COMUNALE, 1995, MISTRETTA
II EXPO DEI NEBRODI CAPO D’ORLANDO, 1995
SCULTURA IN PIAZZA CAPO D’ORLANDO, 1995
LA SCULTURA E LA STORIA MISTRETTA, 1996
MEDIMOBIL PALERMO, 1996
EXPO PARCHI D’ITALIA, 1997, TORINO
IX COLLETTIVA ARTISTI MISTRETTA, 1997
I ESTEMPORANEA AVIS MISTRETTA 1997
X COLLETTIVA ARTISTI MISTRETTA, 1998
FRONTIERE ARTE NEL CASTELLO, 1998, MISTRETTA
LA RICERCA DELLE RADICI, 1998, MISTRETTA
LA FESTA DELLA VILLA, 1999, MISTRETTA
II Edizione LA RICERCA DELLE RADICI, 2000, MISTRETTA

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Gaetano Russo dal 1996 ha riportato la figura dello scalpellino/scultore a Mistretta, città ricca di opere d'arte in pietra. Ha donato numerose opere raccontando attraverso di esse la storia della città. Ottiene il suo primo incarico dalla Soprintendenza a soli ventuno anni, ha realizzato l'altare nella chiesa madre a Motta D'affermo Me.
Opera in un laboratorio nel cuore del centro storico perchè desidera fortemente che si rivalutano le antiche botteghe. E' Presidente della Consulta Comunale a titolo gratuito del centro storico e ha prodotto innumerevoli iniziative istituzionali, come l'iscrizione nell'albo dei borghi piu' belli d'Italia, intitolare la città di Mistretta con il titolo di “Mistretta Città di Pietra”.
Gaetano Russo si impegna anche in tante associazioni di volontariato, come l'Avis, Admo e molto tempo lo dedica alla Pro Loco Mistretta con numerose iniziative turistiche. Molte volte lo si trova impegnato in iniziative solitarie e personali ma sempre a titolo gratuito, come il restauro di monumenti e la pulitura di siti nei luoghi piu' belli e caratteristici del paese.
Il 2013 per Russo è un anno ricco di impegni, insegna l'arte della scultura, dona una sua opera al Santo Padre, realizza un'importante opera scultore l'Ecce homo a Colle San Rizzo a Messina e organizza con la pro loco e l'amministrazione un simposio di scultura.
Oggi Russo una parte del suo laboratorio didattico l'ha dedicato al museo dello scalpellino il “mu.sca” oggetto di visite da parte di alunni e turisti.

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Ultima modifica il Martedì, 11 Ottobre 2016 20:13
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