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Sabato 11 novembre è stata presentata a Messina presso La casa di giulia, librinfesta la terza silloge poetica della poliedrica artista, nonché presidente dell’ Asas ,Flavia Vizzari.

La raccolta di poesie dialettali Lu me’ sicilianu, è testimonianza di una fioritura e fertilità lirica che si inserisce nel filone più  importante della poesia  dialettale siciliana del ventennio in corso e dell’ultimo novecento. Nella silloge vengono inseriti delle tracce di fonemi e spunti  grammaticali, espressivi di un lavoro di ricerca sul sotterraneo terreno del linguaggio originario, teso al recupero del ritorno lessicale siciliano. Vizzari riorganizza nelle sue raccolte, il tessuto linguistico del passato, con un’esuberanza giovanile che irrompe nelle tradizione poetica siciliana, inserendovi  umori e pensieri di grande novità, con arricchimenti e dispiegamento delle potenzialità della parola poetica siciliana.

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Elemento che risalta e definisce  la raccolta è anche il titolo, Lu me’ sicilianu, che si accorda con il rispetto per la tradizione linguistica dialettale più pura. Le liriche mantengono  un legame con i ricordi, che sanno coincidere la memoria collettiva, fatta di luoghi, persone, episodi della propria crescita e formazione. L’autrice realizza tutto il suo operato poetico, con una ricostruzione minuziosa del vero lessico dialettale, nell’entusiasmo della riscoperta di una rivendicazione  della identità linguistica siciliana. L’autrice  elabora attorno ad una  pluralità di sfaccettature lessicali, un tessuto lirico denso, appassionato ed armonioso. La poesia della  Vizzari riesce, comunque,  con la propria peculiarità formativa, a richiamare al presente o a recuperare gli aspetti salienti dell’espressività culturale  di una sicilianità che tende a sfaldarsi. La silloge mantiene e sostiene le espressione siciliane, con un’autenticità e con una forza corale a tratti addirittura epica, anche quando descrive liricamente la quotidianità. In quest’ultima raccolta dell’artista, i fruitori della poesia più vera, possono riscoprire una trama filologica  che sostiene e attraversa  la volontà del poeta di volere essere presente nella realtà letteraria siciliana, attraversando la coscienza  linguistica  dialettale, realizzando una lingua viva, nella riaffermazione dell’ assertività   storica dell’idioma isolano. La parola poetica della silloge Lu me’sicilianu , va oltre la purezza  di forma e  di struttura, delineando una musicalità in tutte le costruzioni liriche, in un difficile affinamento sintattico  e metrico. Si percepisce la ricerca dell’esercizio di forma, che risente del gusto della ricerca, svelando al fine pregevoli  linearità nella versificazione.  Tutta la produzione poetica  dell’artista Vizzari è infatti orientata all’attenzione del verbo, al particolare, al frammento, applicandosi con la stessa attenzione che pone nel realizzare i suoi straordinari dipinti. Quest’ultima silloge in dialetto, raggiunge perfettamente il senso del mondo della sicilianità, con la capacità di sapere rilevare le minute esperienze del quotidiano sollevandole a dignità di narrazione poetica. L’autrice espone pensieri e riflessioni poetiche  nella continuità ideologica di un attaccamento alle radici e ai luoghi della sicilianità, con una particolare cura linguistica. Il cuore della poetessa  si spinge comunque  oltre la perfezione della costruzione lirica, battendo in ogni parola e determinando il trionfo della parola siciliana. Flavia Vizzari, come già anticipato, inserisce nella sua elegante raccolta, dei percorsi della complessa  grammatica dell’idioma siciliano, tracce che divengono una vera guida alla parola dialettale, portando il lettore in un viaggio nell’alchimia del verbo, dove appare  inevitabile il confronto con i maggiori  poeti dialettali siciliani

L’intreccio sapiente e  lineare che è riuscito a compiere Vizzari,  riunisce  in se significati, immagini, suoni e suggestioni,  che alla fine realizzano un piccolo capolavoro sinestesico, artistico e comunicativo. In un’epoca nella quale la parola dialettale sta perdendo di significato, la forza della poesia di Flavia Vizzari è forse  l’esempio  più convincente  di argine a tale tendenza di sfaldamento  linguistico della tradizione. Lu me’ sicilianu è una raccolta poetica luminosa ma anche esistenziale, coinvolgente, un’originale  e magica silloge che lascia un segno indelebile nei fruitori nella lettura, autentica espressione di un lavoro letterario che testimonia , tenacia, dedizione e impegno artistico non comune.

Recensione  del dott. Giovanni ALBANO

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