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Un ruolo fondamentale, nell’attribuzione del Premio Orione, è rivestito dalla Commissione assegnataria del Premio. Trattasi di un lavoro di certo non facile, dovendo individuare e selezionare otto personaggi messinesi che si siano distinti nel vasto e variegato panorama culturale peloritano (dalla medicina all'arte, dal diritto all’informazione giornalistica, e così via).

 

Salvatore Fasulo

 

 

 

La presieduta dal Prof.  Salvatore Fasulo, biologo, già ordinario di Anatomia comparata e Coordinatore del Dottorato di ricerca in Biologia,

 

 

 

è composta:

f

 

 

 

dal Prof. Vincenzo Fera, ordinario di Letteratura Italiana e Coordinatore del Dottorato di ricerca in Scienze Storiche, Archeologiche e Filologiche,

 

 

 

a

 

 

 

Prof.ssa Marianna Gensabella, ordinaria di Bioetica e Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Metodi e linguaggi del Giornalismo,

 

 

 

m 

 

 

Prof. Domenico Majolino, ordinario di Fisica sperimentale, esperto di Fisica applicata ai Beni culturali,

 

 

 

r

 

 

 

Dott. Salvatore Restivo, medico chirurgo, specialista in Medicina Interna Pneumologia – Igiene Generale,

 

 

 

Maria Teresa Prestigiacomo 1

 

 

 

 Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo, Critico D’Arte operante in campo Internazionale e Giornalista,

 

 

 

GIANFILIPPO MUSCIANISI

 

 

 

dal Dott. Gianfilippo Muscianisi commercialista,

 

 

 

c

 

 

 

dal dott. Enzo De Maggio , commercialista,

 

 

 

Francesco Certo

 

 

 Dott. Francesco Certo , cardiologo,

 

 

 

d

 

 

e dalla  Dott.ssa Silvana Foti resocontista, dott.ssa in materie letterarie,  già funzionaria Fiera Internazionale di Messina, scrittrice e attrice (segretaria).

L’Amministrazione Comunale e la Pro Loco di Sinagra, nell’ambito della valorizzazione delle attività turistiche e al fine di rendere partecipe tutta la cittadinanza alle festività natalizie 2017-2018, organizzano un concorso per la realizzazione del miglior presepe da esporre, negli spazi, negli angoli del paese o nelle vetrine. Lo spirito della manifestazione è quello di creare un itinerario di presepi e addobbi natalizi per le vie di Sinagra, che come paese presepe si presta alle decorazioni del Natale. Al concorso possono partecipare tutti i cittadini, le associazioni, gli istituti scolastici e le parrocchie, compilando un apposito modulo da scaricare sul sito internet del Comune di Sinagra o della Pro Loco da ritirare presso la Biblioteca Comunale, e da inviare debitamente compilato all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure consegnare direttamente all’ufficio protocollo. Gli autori dei tre migliori allestimenti – determinati da un’apposita Commissione giudicante – riceveranno in premio targhe/coppe. Il termine ultimo per la presentazione del modulo di partecipazione è il 12.12.2017.

 - di Marcello Crinò -

Al Villino Liberty di via Roma è in corso la mostra “Omaggio a Nino Pino Balotta nel trentennale della morte”, aperta dal 15 novembre al 15 dicembre 2017. Si tratta di una mostra di documenti provenienti dall’archivio di Nino Pino Balotta, importante personaggio della politica e della cultura cittadina, nato a Barcellona il 17 settembre 1909 e morto il 25 luglio 1987. La manifestazione è stata organizzata dalle due Pro Loco cittadine, quella storica, la Alessandro Manganaro, e quella più giovane, la Nomos di Manno, assieme all’Università della Terza Età, l’Accademia Musicale Balotta, la Città Metropolitana di Messina e il Comune di Barcellona P.G.

DSCF7625 Nino Pino Balotta

In occasione dell’inaugurazione si è svolto un primo convegno su Nino Pino scienziato e poeta, con interventi di Luigi Chiofalo e Giuseppe Alibrandi. Ha introdotto Nino Costa, custode  dell’archivio di Nino Pino Balotta, e nel corso dei lavori è stato lanciato da più parti un appello per la salvaguardia, valorizzazione e digitalizzazione (in parte attuata) dell’archivio Balotta.

Venerdì 1 dicembre si è svolto il secondo convegno, incentrato su Nino Pino Balotta e l’Accademia della Scocca e su Nino Pino Balotta Umanista. I lavori sono stati introdotti e coordinati dalla dottoressa Angela Pipitò, responsabile del Servizio Cultura della Città Metropolitana. Hanno portato i saluti l’assessore alla cultura del comune di Barcellona, Ilenia Torre, il presidente della Pro Loco Manganaro Flaviana Gullì, il rettore dell’U.T.E. Tanina Caliri.

Giovedì 7 dicembre il terzo ed ultimo convegno, che ha approfondito la figura di Nino Pino indipendentista.

Ha introdotto ancora una volta la dottoressa Angela Pipitò, soffermandosi sulla passione politica di Pino come sua caratteristica dominante. Ha ricordato le frequentazioni giovanili con personaggi come Beniamino Joppolo, le lezioni di Concetto Marchesi e Lo Sardo e  i processi politici subiti.

Nino Costa, nella qualità di custode dell’archivio, ha fatto presente che nell’archivio sono stati trovati documenti relativi a fatti che nelle biografie ufficiali mancano ed è quindi necessario operare un approfondimento per capire meglio ed eventualmente integrare le biografie ufficiali. E’ stata trovata la sua tessera di affiliazione al Movimento Indipendentista Siciliano, che permetteva nel contempo di appartenere anche a un altro partito politico. Ha rivelato che la protettrice degli Indipendenstisti era la Madonna Odigitria e che l’agenda di Pino del 1948 era completamente bianca, al contrario di tutte le altre usate annualmente. Ha concluso con la lettura di una “meditazione” di Pino sulla sua vita e sulla morte, la riflessione sul senso etico di un ateo, datata 3 aprile 1975. 

Infine l’intervento di Giuseppe Restifo, docente di Storia moderna all’Università di Messina. In effetti ha dichiarato di non essere un esperto di Nino Pino, e quindi ha appreso con molto interesse quando esposto nella mostra e quanto dichiarato da Nino Costa, e quanto scritto da Giuseppe Alibrandi. In particolare è rimasto sorpreso per l’agenda bianca, “una notizia sconvolgente” ha detto, e proprio partendo  da qui ha compiuto una lunga analisi storica sul ruolo del M.I.S. e una ricostruzione della storia italiana del 1943.

- La redazione - 

Messina 6 dicembre 2017.  Si è conclusa nella storica ed accogliente Aula Magna dell’Università degli Studi di Messina,  la cerimonia di consegna dei Premi Orione, giunto alla  VIII° edizione, organizzato dall’Associazione Culturale MessinaWeb.Eu, fondata dal Presidente Rosario Fodale, dall’Accademia Peloritana dei Pericolanti, presieduta dal Magnifico Rettore Prof. Pietro Navarra, con il patrocinio gratuito dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Kiwanis Club di Messina e di Milazzo.

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In tale contesto si inquadrano: Il Premio “Orione”, peculiare riconoscimento di merito onorifico a personalità che una Giuria, appositamente nominata ha individuato,  in personalità di spicco del patrimonio culturale nel mondo della letteratura,  del diritto, delle infrastrutture, della medicina, del teatro e dell’arte con finalità di divulgazione e promozione ed il Premio Speciale “Orione” riservata al Nucleo Operativo, che risulta essersi distinto nel corso dell’anno per Altissimo senso del dovere ed altruismo sociale nonché per meriti di servizio delle Forze Armate e di Polizia.

La cerimonia di premiazione presentata dall’avv. Patrizia Causarano e dalla dott.ssa Silvana Foti,  si è aperta con il brano simbolo dell’Unità Nazionale: l’Inno d’Italia magistralmente eseguito dalla Banda musicale della Brigata Meccanizzata “Aosta”,  diretta dal Maestro Maresciallo Fedele De Caro.

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E'  stato conferito un riconoscimento  ai Presidenti  delle Associazioni d'Arma e delle Forze Armate: Generale di Brigata Dott. Placido Casella, Associazione Arma Aeronautica Sezione di Catania; Dott. Luciano Grazioli, Associazione Nazionale Marinai D’Italia Gruppo Medaglia D’Oro Luigi Rizzo Marisicilia Messina; Maggiore Vincenzo Randazzo, Istituto del  “Nastro Azzurro“ fra i combattenti  decorati al V.M.; Prof. Domenico Venuti, Associazione Nazionale Arma Ric. dal Ministero Difesa “Il Fante”;  Dott. Giuseppe Cugno, Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra; Ten.Col.  Giovanni Miserendino,  Vice Presidente  Ass.Naz.GdF. di  Messina; Cav. Vincenzo DI MICELI, Ass.Nazionale Polizia di Stato Sezione   di Messina e  Cav. Luciano Portovenero, AN.VV.F. di Messina.

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A seguire, coinvolgente si è rivelata la parte di intrattenimentomusicale della serata con la nota giovane arpista Debora Ferraro, che ha intrattenuto i presenti con brani di Kenny Dorham, di Sergio Cammariere e di Duke Ellington, applauditissimi.

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A stabilire i vincitori, una giuria presieduta dal Prof.  Salvatore Fasulo, biologo, già ordinario di Anatomia comparata e Coordinatore del Dottorato di ricerca in Biologia e  composta inoltre  dal Prof. Vincenzo Fera, ordinario di Letteratura Italiana e Coordinatore del Dottorato di ricerca in Scienze Storiche, Archeologiche e Filologiche , dalla Prof.ssa Marianna Gensabella, ordinaria di Bioetica e Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Metodi e linguaggi del Giornalismo, dal Prof. Domenico Majolino, ordinario di Fisica sperimentale, esperto di Fisica applicata ai Beni culturali, dal Dott. Salvatore Restivo, medico chirurgo, specialista in Medicina Interna Pneumologia – Igiene Generale , dalla Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo, giornalista e critico d’Arte operante in campo Internazionale ,  dal Dott. Gianfilippo Muscianisi, commercialista,dal dott. Enzo De Maggio, commercialista, dal Dott. Francesco Certo , cardiologo e dalla  Dott.ssa Silvana Foti, dott.ssa in materie letterarie, già funzionaria presso l’ Ente Fiera Internazionale di Messina, scrittrice e attrice (segretaria).  

 MG 1629                  Il Premio Orione 2017 alla Memoria è stato conferito quest’anno a:

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  • Francesco MARTINO – già Presidente Regione Siciliana, prof.re universitario, politico e uomo integerrimo.

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Il Premio Orione, peculiare riconoscimento di merito onorifico a personalità che una Giuria, appositamente nominata ha individuato  in personalità di spicco del patrimonio culturale nel mondo della letteratura,  del diritto, delle infrastrutture, della medicina, del teatro e dell’arte con finalità di divulgazione e promozione,è stato conferito a:

  1. Prof.Cosimo INFERRERA, già ordinario di Anatomia Istologia Patologica e Citodiagnostica,  socio emerito dell’Accademia Peloritana, Imm. Past President del Kiwanis Club Messina
  2. Maestro LUIGI GHERSI,  pittore, scultore;   
  3.  Professore Ordinario di Endocrinologia nell’Università di Messina
  4. DOTT FRANZ RICCOBONO, storico;
  5. PROF. GIACOMO MAISANO , Professore ordinario di Fisica Generale presso la Facoltà di Scienze MMFFNN dell'Università  di Messina.
  6. PROF. MARIA CALTABIANO CACCAMO, ricercatrice numismatica e storica, con un’ampia produzione scientifica di altissimo valore;
  7. DOTT. Salvo ROTONDO, urologo di chiara fama nazionale, figura istituzionale dell'Ordine dei Medici di Messina;
  8. Dott. Carmelo GUGLIOTTA, Prefetto.

Premio Speciale “Orione”  è stato conferito a:

  • 5° Reggimento Fanteria Meccanizzata “Aosta” di stanza a Messina comandata dal Colonnello Roberto Vergori.
  • Unità Navale Spica della Marina Militare Italiana con sede a Messina comandata dal Tenente di Vascello Sarah ARRIGHI.

  •  Teleposto Meteorologico dell’Aeronautica Militare di Messina, alle dipendenze dell’Aeroporto Militare di Sigonella, comandato dal Maresciallo di prima classe   Giovanni Capodivento.
  •  Capitaneria di Porto – Autorità Marittima dello Stretto – Sezione Sicurezza della Navigazione - di Messina.
  • Compagnia Carabinieri di S. Stefano di Camastra (Me).
  • Alla Sezione Biologia - Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche RIS   di Messina comandata dal Magg. inv sc Carlo Giovanni Romano.

  • Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata del Comando Provinciale della Guardia di Finanza  di Messina,  comandata dal Maggiore Roberto LAURETTA.

  • Unità Navale, Pattugliatore Multiruolo P02 “Monte Cimone”. in forza alla Stazione Navale di Manovra della Guardia di Finanza di Messina, comandata dal Capitano  Nicola Amoroso.

  • Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico  della Questura di Messina diretta dal  dirigente   Commissario Capo Giovanni  Puglionisi.

  • Sezione della Polizia Stradale di Messina.

  • Personale  di Polizia Penitenziaria di Messina  comandata dal  Commissario Coordinatore  Antonella C. MACHI’.

  • Squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Messina dirette dall’Ing. Agostino Fama.

  • Comandante del Corpo di Polizia Metropolitana di Messina Ten.Col. inc. Com. Antonino Triolo.
  • Sezione Operativa Mobile del Corpo di Polizia Municipale di Messina diretta dal Commissario Ispettore Superiore Gaetano La Mazza.
  • Nucleo Operativo Provinciale dell'lspettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina, diretta dal Commissario Superiore Forestale Giovanni Giacoppo.

  MG 1517

Il Presidente Rosario Fodale, alla fine, ha ringraziato i coordinatori dell’evento  Patrizia Causarano,  Silvana e Carmela Foti, le benemerite Domenica Scarfone e Giuseppa Federico, nonché quanti hanno prestato la loro attività per il successo dell’iniziativa: Giovanni Ferlazzo, Antonio Abbate, le Hostess dell'Istituto Tecnico Economico Statale  "A.M.Jaci" e  gli sponsor:

-Dott. Roberto Pilot studio odontoiatrico di implantologia ed estetica dentale

- D’Arrigo , fiori e piante, Via S. Cristoforo 8

-Aeasitaly, vendita ed assistenza registratori di cassa, bilance elettroniche e meccaniche, macchine ed attrezzature alimentari,

- MolluraHome design

-Nunzio Lascari Abbigliamento

- Guerrera Giacomo, marmi e graniti, ,

- Bar De Luca –gelateria Briga Marina

-Farmacia Gullo difronte Policlinico

-Sicil Metalli La Rosa – Via Roccamotore Tremestieri

-Zancle Tipografia  Centro Commerciale Tremestieri

-Spaccio Alimentare Paghipoco del Centro Commerciale di Tremestieri

- Riccardo Chirico Abbigliamento.

 - di M. C. -

A seguito di varie prese di posizione sulla situazione dell’archivio di Nino Pino Balotta, il custode delegato dell’archivio ha emesso il seguente comunicato dove spiega in dettaglio la complessa vicenda.

 Nino Pino Balotta

«Circa quindici anni fa, nel lontano 2002, ho avuto modo di interessarmi alla donazione e vendita delle proprietà dell'On.le Nino Pino Balotta.

Allora, la parte superiore dell'edificio era mal custodita, avendo questa una sola scala di accesso al n.112 (attuale numerazione) di via Operai con un portoncino chiuso con del fil di ferro, quindi  accessibile facilmente da chiunque. Già allora erano venuti i responsabili dell'Istituto Gramsci Siciliano di Palermo a prelevare documenti di interesse dell'Istituto.

Grazie ai ragazzi della Sinistra Giovanile che volontariamente si sono prestati, essendo legittimo l'accesso alla proprietà dell'ex P.C.I. in quanto iscritti alla locale sezione e padroni, si è provveduto ad asportare e mettere in sicurezza alcuni documenti mentre la gran parte di essi restava nei piani.

Non dimentico le condizioni di accesso in una scala piena di carte e cartacce disseminate ovunque e delle difficoltà di procedere ad una ricognizione. Il letto matrimoniale di Nino Pino era disfatto sicuramente come lasciato il giorno della morte e ritrovamento, così intatto l'abbigliamento ed i cappelli famosi. Si presentavano già scrostature degli intonaci ed al secondo piano vi erano infiltrazioni di acqua. Le persiane erano aperte e gli infissi interni dischiusi o con i vetri infranti, nella libreria le vespe avevano costruito un loro alveare e per terra  si trovavano penne di colombi e carte inumidite da chissà quali deiezioni. Non era presente alcun oggetto prezioso.

Per meglio tutelare l'interno abbiamo provveduto a chiudere gli accessi in modo da impedire ulteriori intrusioni di animali, riproponendoci di far qualcosa per migliorare e valorizzare il tutto. In aiuto è accorso il compagno Sebastiano Recupero che mi ha dato alcune spiegazioni e documenti per capire qualcosa in più a fronte degli aloni di mistero e silenzio.

Il sottoscritto ha elaborato un progetto che ebbe avvio negli anni 2003 e 2004. Con tale progetto, che è costato molto in attrezzature e mezzi e ci ha portato qualche debito, abbiamo provveduto a  inventariare e catalogare alcune centinaia di documenti che, muniti delle relative schede sono stati custoditi presso la sede dell'Associazione Info Centre 2000, con sede in via Immacolata (affittata al Comune dall'IPAB), da me diretta, poiché non sarebbe stato possibile usare la sede del Partito, per questioni di spazio e di sicurezza. La catalogazione è proseguita per fasi alterne consentendoci di raggiungere la cifra di oltre mille documenti. Nel frattempo  il portone di accesso era stato chiuso con serratura ed una chiave era detenuta dai responsabili della Sinistra Giovanile. L'accesso era provvisorio. Pur tuttavia, si entrava in modo controllato e per i soli locali dell'ex PCI-PDS-DS. Nella prima fase di attività abbiamo lavorato liberando i documenti dalla polvere, per poi catalogarli e conservali ordinatamente nei classificatori, anche digitando su file l'inventario dei documenti prelevati. Ne abbiamo scansionati molti e abbiamo riversato alcuni nastri magnetici in digitale sugli hard disk. Grazie a questo lavoro preliminare è stato possibile celebrare in modo dignitoso il Centesimo anniversario della nascita del Nostro (2009) col concorso dell'Amministrazione Comunale e del Consiglio, con i patrocini della Presidenza della Repubblica,  della Camera, del Senato e dell'Università di Messina.

Il Comitato era costituito da persone aventi titolo e da tutte le Associazioni culturali Cittadine, tranne una persona che si riteneva alternativa a tutti. Incoraggiati dalla partecipazione abbiamo concordato con l'Associazione Corda Fratres il prelievo di molti altri documenti e libri per consentirne il restauro col concorso dei collaboratori del Museo Etnoantropologico “Nello Cassata”, e col patto della restituzione in fase successiva.

Dobbiamo ricordarlo il notevole sacrificio ed il sudore misto a polvere accumulato da questi ragazzi nelle giornate di lavoro.

Nonostante ciò, c'è sempre qualcuno che denuncia le incurie dell'archivio e chiede alla Procura della repubblica di aprire un'inchiesta. La bufera che si profilava  ha intimorito i dirigenti della Corda Fratres i quali hanno deciso di inviare tutti i colli sigillati all'Università di Messina, senza possibilità nostra di intervenire per la conservazione in altro luogo. Subito dopo fu aperta un'inchiesta.  Anche  il sottoscritto è stato interrogato dai carabinieri di Messina. Ciò nonostante l'attività programmata dal Comitato è proseguita fino al suo naturale esaurimento e lo scioglimento del Comitato di scopo. Certi della legittimità abbiamo continuato a lavorare per il prelievo dei documenti restanti con la presenza di un delegato dell'Università di Messina, il quale ha provveduto a conservare e trasportare i documenti e libri presenti nelle stanze di proprietà dell'Università.

Fatiche, capacità e denaro che speriamo ci siano riconosciuti. Tutto nella piena legittimità, senza scopo di lucro e molto volontariato.

Intanto le mostre facevano si che venissero conosciuti alcuni documenti stampati ad hoc, anche per sensibilizzare la popolazione per la valorizzazione e conservazione dell'archivio.

Purtroppo, a causa dell'ordine del Tribunale di sgombero dei locali in cui eravamo ospitati dal  Comune, si presentò l'emergenza di provvedere ad altri luoghi dove custodire quanto prelevato.

Le amministrazioni Nania, il Commissario straordinario e l'amministrazione Collica non hanno dato risposte, ignorando i nostri appelli allarmati e la denuncia della insensibilità di tutti.

Giocoforza abbiamo dovuto “invadere” la ex sede DS, con lo sconcerto dei giovani che la frequentavano.

La vendita dei locali al primo ed al secondo piano avevano contribuito ad aumentare  l'incertezza  sul che fare. I lavori relativi alla divisione al piano terra ad opera dell'acquirente hanno fatto si che circa trenta contenitori venissero riposti in un soffitto esterno esposto all'accesso di eventuali ladri. Dopo un certo lasso di tempo ho provveduto a prendere possesso del locale, cambiare la serratura ed impedire l'accesso a chiunque non autorizzato. In questi anni ho cercato di mettere un ordine relativo e grossolano ai documenti ed ai libri, per oggetto e/o per corrispondenza notevole.

In questi ultimi mesi ho fatto si che venissero fuori i documenti che ora sono esposti grazie al contributo materiale e professionale della Provincia Regionale, con la competenza della dott.ssa Angela Pipitò, delle associazioni Pro Loco, del Museo Etnoantropologico “Nello Cassata”, dell'Accademia Musicale “Nino Pino Balotta” e dell'UTE di Barcellona Pozzo di Gotto.

Oggi stiamo godendo dei sacrifici dei protagonisti e mettiamo a disposizione, per la prima volta, i documenti originali che rappresentano una testimonianza di molte fasi della vita e dei punti di vista di Nino Pino Balotta. Documenti che vanno di pari passo con la storia recente della nostra Città, della Sicilia dal periodo della dittatura fascista alla costruzione ed avvio dell'età repubblicana.

Lo facciamo per l'amore che proviamo per la nostra Città e per uno dei più complessi protagonisti, cercando di esaudire il suo desiderio di far nascere qualcosa di nuovo per i giovani.

Tutti coloro che chiedono il trasporto altrove dell'archivio qui custodito, dimostrano di non aver capito la volontà di Nino Pino e di non aver letto bene tutti gli atti esistenti.

Mi viene in mente il film “Uccellacci e uccellini” col corvo e Totò.

Il prof. Bronzetti, esecutore testamentario, consapevole perché puntualmente edotto dall'amico Nino Pino Balotta si è comportato correttamente, assecondato in ciò anche dal dott. Gino Caruso, anch'egli esecutore testamentario, come indicato nelle volontà di Nino Pino Balotta.

Chi visiterà la mostra potrà rendersi conto delle verità che dico, perché in questo caso non agisco per interesse di partito o di parte, ma parlo nell'interesse della nostra Città.

Certo non potranno essere i detrattori o i giornalisti di cronaca nera, che guardano dall'esterno e non chiedono spiegazioni per le cose non comprese, a poter fare gli esami a noi, ai procuratori, ai Rettori che si sono succeduti ed ai responsabili della tesoreria nazionale ex DS o, ancor peggio, farci il processo per scopi di bottega, su ciò che abbiamo fatto in questi anni e che faremo nel futuro. Abbiamo le idee chiare sulle prossime azioni da fare, con l'aiuto concertato degli Enti pubblici e dei legittimi proprietari, in modo da far si che l'archivio di Nino Pino Balotta ed altri restino nella nostra Città, costituendo un polo di attrazione di interesse nazionale.

Anche così la nostra città potrà crescere in azioni positive e senza gli scandali artefatti, uscendo dal  provincialismo delle maldicenze e delle disinformazioni, utili a seminare discordia e non utili alla costruzione del bene comune.

Questo documento è fatto anche per diffidare chiunque a continuare a diffondere notizie false, infondate e tendenziose non supportate dai documenti necessari. Spero così che sia fatto un passo avanti, col consenso di tutti quelli che hanno a cuore la realizzazione degli obiettivi anzidetti.

Letto confermato e sottoscritto. Barcellona Pozzo di Gotto 1 dicembre 2017. Nino Costa, custode delegato dell'Archivio Nino Pino Balotta.»

- di M. C. -

Nell'Aula Magna del Liceo "Valli" di Barcellona sarà presentato, venerdì 15 dicembre alle ore 17,30, il libro di Francesco Lanzellotti: “Sognando Itaca. Breve storia del Liceo Scientifico di Barcellona Pozzo di Gotto”, Giambra Editori. Dopo i saluti della Dirigente Domenica Pipitò, relazionerà sul libro la professoressa Raffaella Campo; letture a cura di Rosalia Lanza e Angela Puliafito; intermezzi musicali Al pianoforte con Martina Genovese e Miriam Scattareggia; moderatrice la giornalista Cristina Saja. In conclusione interverrà l’autore.

Paragonando l'Istituto all'imbarcazione di Ulisse alla disperata ricerca di Itaca, Lanzellotti documenta le tappe essenziali del travagliato viaggio del Liceo Scientifico alla ricerca di una sede unica e stabile (che ancora oggi risulta solamente una chimera), e  distribuisce la materia in quattro immaginari "itinerari di navigazione": 1) il Liceo Scientifico "Valli", dal 1959 al 1968; 2) l'autonomia, dal 1969 al 1983; 3) la sede "storica" di via San Vito, dal 1984 al 1996;  4) la metamorfosi, dal 1997 al 2016. A livello storico molto significativo risulta il capitolo dedicato al Liceo Scientifico di Lipari, che ha visto la luce nel 1973/74 come "sede staccata" di Barcellona; altra "sede staccata" di Barcellona nei primi anni Settanta è stato pure il Liceo Scientifico di Milazzo. Lanzellotti si sofferma, in particolare, sui travagliati anni del XXI secolo, durante i quali  il "Medi" è stato smembrato in succursali, ubicate in palazzi privati, con notevole sperpero di denaro pubblico. Come contraltare a tanta precarietà, la popolazione scolastica è andata costantemente a crescere, toccando il tetto delle 39 classi nell'anno scolastico 2011/12. Allievo dello Scientifico è stato, tra gli altri, il Maggiore La Rosa al quale la città ha intitolato il Parco Urbano; ma l'elenco delle eccellenze, che si sono formate al "Medi" e che si sono affermate nei vari ambiti professionali  sia in Italia che all'estero, sarebbe davvero lungo... Il testo, ricco di documenti e di fotografie, alcune delle quali inedite, è impreziosito dai "ricordi", lieti o tristi, di tanti testimoni diretti di ieri e di oggi.

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