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- di M. C. -

Saranno sedici i carri che sfileranno nel Carnevale Barcellonese domenica 26, con partenza alle 15,30 dal ponte Idria per raggiungere nel tardo pomeriggio, con un lungo percorso già sperimentato lo scorso anno, Piazza Duomo, dove si svolgerà uno spettacolo musicale. La sfilata dei carri si replicherà martedì 28 nei quartieri di Sant’Antonino e San Francesco di Paola.

Le manifestazioni del carnevale, varato dall’Assessorato allo Spettacolo del Comune di Barcellona, inizieranno giovedì 23 con l’animazione per i bambini in Piazza Alfano e proseguiranno in serata con la musica all’Ex Pescheria, luogo divenuto in questi ultimi anni la sede della “movida” cittadina. Sabato 25 il carnevale si sposterà per la prima volta a Calderà, con una sfilata nelle vie del quartiere, e si concluderà in serata all’Ex Pescheria. 

- di Marcello Crinò  -

Domenica 19 all’Epicentro di Gala è proseguita la serie degli incontri, intitolati Impronta d’autore per il Museo Epicentro, che con cadenza mensile presentano personalità dell’arte e della cultura barcellonese. Hanno già preso parte: la pittrice e poetessa Salva Mostaccio, lo scultore Salvatore De Pasquale, il direttore artistico del Teatro Mandanici Sergio Maifredi, l’autore di queste note, il critico d’arte Andrea Italiano. Adesso è stata la volta dell’architetto Mario Benenati, fondatore nel 1990 della rivista Fumettomania.

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Ad introdurre la serata è stato come sempre Nino Abbate, fondatore ed animatore del Museo Epicentro, il quale ha ringraziato Benenati non solo per la sua partecipazione nonostante un recente intervento ad un occhio, ma anche per l’interessamento presso due autori di fumetti per realizzare due mattonelle che vanno ad arricchire il già nutrito patrimonio costituito da oltre mille opere. Si tratta di John Bolton di Londra e Scott Hapton di High Point, Nord Carolina.

Mario Benenati è stato presentato dall’architetto e fumettista Michela De Domenico, autrice di un libro su architettura e fumetti, la quale ha ricordato come lo ha conosciuto. Lo ha incontrato ai tempi dell’Università sul traghetto Reggio Calabria-Messina mentre leggeva Corto Maltese, ed essendo anche lei interessata ai fumetti iniziò una discussione con lui. Da allora sono rimasti amici e si incontrano spesso nelle manifestazioni del settore.

L’assessore alla cultura Ilenia Torre ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale, evidenziando che Benenati è in costante attività con la divulgazione del fumetto nelle scuole, ed ha un sogno, quello di realizzare una Mediateca del fumetto. L’Amministrazione, ha detto, ha intenzione di dare un contributo concreto a questo progetto.

Si è entrati nel vivo dell’incontro con l’intervista condotta da Cristina Saja, della testata on-line 24live.it, che sta appoggiando l’iniziativa. La Saja ha letto la nota biografica di Benenati, classe 1967, laureato in Architettura. Dal 1977 legge e colleziona fumetti (supereroi Marvel e dc Comics, Bonelli, Bande Dessinèe, Italiani e graphic novel). Oltre che di fumetti è appassionato anche di musica (anni ’80, jazz e rock) e di film di fantascienza e di animazione.

Mario Benenati ha spiegato come è nata Fumettomania, cioè sulla scia della “Fanzine” Comic Book, fatta con amici di Catania. Dopo la scissione con questi amici realizzò il numero zero, presentandolo al Salone di Lucca. Da allora continuò per parecchio tempo con la rivista stampata, finchè a causa dei costi di stampa decise di realizzarla solo in versione digitale, ed ogni tanto qualche numero stampato. Benenati ha parlato diffusamente dell’affascinante mondo dei fumetti e della loro valenza sociale. Infatti di recente ha portato avanti un progetto sulla migrazione: un progetto itinerante per la raccolta di fondi destinati ad una postazione internet a Lampedusa.

Il suo sogno è quello di realizzare a Barcellona una Mediateca del fumetto, progetto al quale lavora da tempo, per poter collocare sedicimila fumetti e metterli a disposizione di tutti. Barcellona, ha precisato, su questa iniziativa si è mostrata sonnecchiante, ma bisogna comunque andare avanti. Ha annunciato che dal prossimo otto marzo inizierà la pubblicazione sul blog “La Mediateca del fumetto” di materiali (testi e disegni) sulle donne, e forse in seguito sarà realizzata una versione stampata.

Come da prassi, alla fine ha lasciato su una mattonella di argilla cruda l’impronta della mano destra, che andrà ad arricchire la collezione del Museo.

PRESENTAZIONE

 L’Associazione di Solidarietà Sociale Onlus “ANCH’IO” Sindrome di Down, presieduta da Francesco Venuti, è rivolta a ragazzi con Trisomia 21, non intende svolgere un ruolo terapeutico ma si prefigge di delineare, tramite un percorso ludico integrativo con ragazzi normodotati, un percorso di crescita cognitiva al fine di ridurre le distanze ed abbattere le barriere che impediscono un concreto cammino sociale.             

 

OBBIETTIVI SPECIFICI  

- Offrire ai ragazzi diversamente abili occasione per socializzare integrandosi con ragazzi normoabili;

- Abituarli a svolgere un’attività di gruppo nel rispetto di regole e tempi;

 - Responsabilizzarli ad assumere incarichi, compiti e ruoli al fine di  farli sentire protagonisti e renderli   contestualmente consapevoli delle proprie abilità e potenzialità;  

 - Incidere su un intervento educativo globale che favorisca la crescita e lo sviluppo di attività cognitive in una interazione dinamica tra le loro potenzialità e l’ambiente circostante.

 

PERTANTO

In collaborazione con l’Associazione culturale, teatrale “LEDIMIGI” diretta artisticamente da Mimmo Giuliano si è messo in piedi un Laboratorio Teatrale inteso come luogo-spazio di formazione e sperimentazione, utilizzando metodologie aperte e flessibili, al fine di dare l’opportunità a ragazzi diversamente abili, con Sindrome di Down, di esprimere la loro creatività e colmare la loro apparente diversità percorrendo un cammino di conoscenza e socializzazione.

 

CONSEGUENTEMENTE

Impegnando i ragazzi dell’Anch’io, gli studenti del liceo scientifico Archimede in un percorso di alternanza Scuola-Lavoro-Teatro, Mimmo Giuliano alla dir. artistica, Emanuela Giuliano nell’insegnamento e nella regia, Antonella Gargano nelle coreografie, e per la localizzazione l’associazione Pandora Onlus, sta spiegando le ali la “COMPAGNIA DELLE FARFALLE”, con intenti satirici di origine giullaresca.

 

PERCHE’ “Compagnia delle farfalle” ?

Perché tutti i partecipanti vengono considerati simili a delle farfalle in quanto recitando, ballando, e soprattutto sorridendo, si librano in un cielo tutto loro. Non sono certamente attori professionisti, ma per impegno ed entusiasmo si sentono tutti, davvero, professionalmente coinvolti. Qualcuno di loro ha i capelli ricci, qualcun’altro è biondo oppure ha la sindrome di Down, altri ancora gli occhi scuri, ma tutti insieme non giocano mai tra loro a “indovina chi…”, semmai rappresentano la forza autentica dell’altro”.

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È terribile...

 Non ci sono parole per esprimere quello che proviamo...

Un Vero Signore per tutti noi...

Profondamente commossi ci uniamo  al dolore della  famiglia tutta, nel ricordo e nel rimpianto della persona speciale che è venuta a mancare.

Addio  AMICO MIO

Rosario Fodale

Messina 19 febbraio 2017

Carnevale 2017

Carnevale 2017 
Sabato 25 Febbraio
Cena Ristorante
Piano Bar - Music DJ
Antipasto rustico con salumi e formaggi dei Nebrodi,
frittatine miste, olive schiacciate, tocchetti di focaccia alla Messinese
Crepes al gratin con carciofi
Fusilli con salsiccia e rucola
Arrosto di vitello al forno
Patate al rosmarino, finocchi al gratin
Tronchetto al limone
Chiacchere con Spumante
Vino, Acqua, Caffè              € 30,00 a persona
Accompagnamento Musicale a cena seguirà serata danzante con DJ

 

VILLAFRANCA TIRRENA (ME)

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Giovedì 16 febbraio nei locali del Liceo "Seguenza", diretto dalla preside Leonardi, si terrà la selezione provinciale per individuare lo studente che parteciperà alla Gara Nazionale delle Olimpiadi della Fisica.

Quaranta studenti, provenienti dalle scuole di tutta la provincia, vincitori delle gara di primo livello svolte presso le loro sedi, si cimenteranno in una competizione che metterà alla prova le loro conoscenze e la loro abilità nell'affrontare problemi di fisica.

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La gara nazionale, alla quale parteciperanno circa 100 alunni, selezionati fra circa quarantamila partecipanti, permetterà di scegliere i cinque studenti che parteciperanno alle Olimpiadi Internazionali della Fisica, che quest'anno si svolgeranno in Indonesia.

Il responsabile locale della gara è il prof. Giovanni Florio, del Gruppo Olimpiadi dell'A.I.F. (Associazione per l'Insegnamento della Fisica) e docente del liceo "Seguenza".  

Segnalato dal Prof. Vincenzo Caruso

- di Marcello Crinò - 

La diversificazione dell’offerta al Teatro Mandanici di Barcellona sta dando i suoi frutti, con il pienone in tutti gli spettacoli di questa stagione che si avvale della direzione artistica di Sergio Maifredi.

Dopo il successo della Vedova allegra, il 4 marzo alle ore 21,00 è in programma “Terra ca nun senti” con la cantante Rita Botto e la Banda di Avola. La formazione porta avanti la tradizione del canto femminile intrecciata alle sonorità di un organico bandistico composto da quindici elementi, diretto da Sebastiano Bell’Arte. Drammaticità, ironia e teatralità intessono il concerto che si caratterizza per l’estrema attenzione data alla interpretazione attoriale.

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Rita Botto, che ha al suo attivo quattro album e collaborazioni, tra gli altri, con Roy Paci, Tony Esposito e Carmen Consoli, confessa di nutrire specifiche aspettative per l’appuntamento a Barcellona: “So che la platea sarà calorosa, so che si vivranno momenti emozionanti. Ma so anche che il pubblico del Mandanici sarà in grado di cogliere il senso del nostro spettacolo, che è quello di portare a una riscoperta e a una valorizzazione della tradizione attraverso il superamento delle interpretazioni semplificate che talvolta nei decenni hanno caratterizzato questo genere, spesso associato al folklore”.

“Un concerto di rara bellezza e raffinatezza”, lo definisce d’altronde il direttore artistico Sergio Maifredi.  “Un omaggio alla tradizione che ne rispetta complessità e racconto”, aggiunge Roberto Materia, il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto.

“Terra ca nun senti” ha vinto nel  2014 il Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana, assegnato da una prestigiosa giuria composta da oltre sessanta giornalisti specializzati.

- di Marcello Crinò -

Sabato 11 grande successo al Teatro Mandanici di Barcellona per la messa in scena della Vedova allegra, forse la più nota di tutte le operette. La sala quasi piena, sono rimasti posti liberi solo ai lati del palcoscenico, e molti applausi da parte di un pubblico, quello barcellonese, che ama molto l’opera e l’operetta, mancanti da molto tempo a causa della storia travagliata del Mandanici.

Considerata quasi una sorella minore dell’opera, l’operetta presenta un’alternanza costante tra parti cantate e dialoghi, e implica un grande impegno per gli attori, che devono essere al contempo attori, cantanti e ballerini.

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La Vedova allegra, la cui musica fu scritta dal compositore austriaco Franz Lehar (1870-1948) su libretto di Victor Leon e Leo Stein, debuttò a Vienna nel 1905 e in Italia nel 1907 al Teatro Dal Verme di Milano. Racconta una storia di altri tempi, e di tutti i tempi. Una storia che comincia con un matrimonio obbligato e si conclude con il vero amore. Il Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine tassativo dal proprio governo: la signora Anna Glavari, giovane vedova del banchiere di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un compatriota. Infatti se dovesse passare a seconde nozze con uno straniero, il suo capitale, valutato cento milioni di dollari, abbandonerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e, per la “Cara Patria”, sarebbe la rovina economica. Il Barone Zeta, coadiuvato da Niegus (cancelliere un po’ pasticcione), tenta di convincere il Conte Danilo Danilowich, segretario all’Ambasciata di Parigi, a sposare la ricca vedova. Danilo però non ne vuole sapere perché fra lui ed Anna c’è già stato del “tenero” prima che lei sposasse il banchiere Glavari; ed ora Danilo, ferito nell’orgoglio, non vuole assolutamente ammettere di essere ancora innamorato di Anna. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per ingelosirlo. Durante una festa che Anna organizza nella sua villa, sia per vedere le reazioni di Danilo e sia per salvare l’onore della moglie del barone Zeta, lei dichiara a tutti gli invitati che intende sposare un francese: il signor Camillo De Rossillon. Danilo furioso abbandona la festa. Tutto sembra perduto, ma Niegus, più per caso che per merito, riesce a sciogliere l’equivoco e a far confessare ad Anna e Danilo il loro amore reciproco.

Lo spettacolo in scena a Barcellona è stato realizzato dalla Compagnia Italiana di Operette, con protagonisti Victor Carlo Vitale e Silvia Santoro, regia di Flavio Trevisan, direzione musicale di Maurizio Bogliolo, coreografie di Monica Emmi. La musica è stata eseguita dal vivo, da undici musicisti (archi, fiati, tastiera e percussioni) più il direttore.

Per questa occasione, lo ha ricordato introducendo la serata il direttore artistico Sergio Maifredi, è stata riaperta la fossa orchestrale, vicinissima ai primi posti del teatro. In effetti la struttura del Nuovo Mandanici, una commistione tra il teatro greco e il teatro all’italiana (dovuto alla  modifica in corso d’opera del progetto iniziale che precedeva un palcoscenico circolare), permette una stretta relazione visiva e fisica tra spettacolo e spettatori. Un unico neo, che vogliamo sottolineare, riguarda la posizione dalla tribuna stampa (e della simmetrica tribuna per i disabili), che impedisce una visione completa del palcoscenico e delle azioni che si svolgono.

Alla fine dello spettacolo gli attori, forse anche per la calda accoglienza ricevuta, hanno voluto accompagnare il pubblico all’uscita, sostando nel corridoio e sulle scale, scambiandosi saluti e foto. 

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