“Il maestro Orazio Lo Presti nacque a Ragusa Ibla il giorno 02 luglio dell’anno 1877; come i suoi fratelli condusse i suoi studi presso quella città e si iscrisse in medicina a Catania. A causa della sua spiccata sensibilità, i detti studi introduttivi lo turbarono, a contatto con il sangue, i reperti anatomici, le malattie, la morte , al punto da patirne le conseguenze sulla sua salute, e dunque il padre lo invitò a scegliere una nuova strada per la sua vita; decise di procedere negli studi musicali, ai quali era stato già introdotto, conseguendo il diploma finale presso il Conservatorio di S. Cecilia a Napoli a cavallo dei due secoli. Trasferitosi a Catania esplicò la sua attività di Mestro di musica presso le più diffuse Istituzioni religiose cittadine; in particolare fu l’organista fisso presso la Chiesa dei Cappuccini, e fu tra i pochi a suonare pure l’organo del Duomo di Catania che presenta una notevole difficoltà ad essere suonato; tenne da pianista concerti di intrattenimento - come si usava all’epoca- presso le case private nobiliari e gli altri concerti in qualità di direttore d’orchestra che gli furono commissionati nel catanese. Impartì lezioni private ai giovani delle famiglie più in vista di Catania; particolarmente intensa fu la sua amicizia con la famiglia dei Majorana , con Dante in particolare, sicché ebbe ad allievo privato il noto scienziato Ettore Majorana, ancora giovincello prima del trasferimento a Roma.Fu incaricato da Mario Rapisardi di musicare un suo scritto, che volle trasformare in opera. Sposatosi ad inizio secolo con la N.D. Giuseppina Andronico, ne ebbe quattro figlie femmine: Teresa, Agata, Concetta e Carmela e altrettanti maschi, tutti morti - questi - in età infantile. A causa dei bombardamenti di guerra e dell’invasione alleata, da Catania preferì sfollare a Ragusa, piuttosto che nell’interland etneo, dove continuò allo stesso nodo la sua attività artistica, ben accetto nell’ambiente nobiliare per il compatibile rango che la famiglia ebbe da sempre in quella città. Rientrato nel dopoguerra a Catania, dove aveva i suoi riferimenti maggiori e la abitazione di proprietà, vi condusse la sua rimanente vita lavorando fino a tarda età, e vi si spense il giorno 02 dicembre del 1961. Giace ivi, nella Cappella S. Euplio del cimitero catanese.”
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