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Gaetano La Corte Cailler

Gaetanao  La Corte Cailler

- di Aurora Smeriglio -

 

Gaetano La Corte Cailler , nacque l’1 agosto 1874 dal cav. Nicolò La Corte e Pontrelli, maestro di musica, e dalla signora Maria Cailler e Pagliano. Sin da ragazzo fu incline allo studio della storia e in particolare quella della nostra città, a cui si dedicò, lottando fino all’ultimo, per la salvaguardia del superstite patrimonio artistico messinese dopo la catastrofe del 1908.
È questa l’atmosfera suggestiva in cui ci addentriamo, con il nipote omonimo ed incredibilmente somigliante, Gaetano La Corte, con il quale ho condiviso, da bambini, il medesimo cortile.

«Da ragazzo abitava con i genitori nelle case Cicala. Nonno Gaetano dormiva al piano di sotto, e suo padre, il bisnonno Nicolò di professione musicista, al piano superiore.  A tarda notte riprendeva la via di casa, stanco e provato dopo ore dedicate ai suoi concerti. Tutti desti, in attesa del suo rientro, conoscevano ormai le mosse e i rituali che concludevano le nottate. E anche nonno rimaneva sveglio ed in ascolto dei suoi passi che risuonavano per la casa, fino a quando non sentiva provenire dal soffitto il tonfo della prima scarpa, segno dell’imminente resa al sonno. Ma solo dopo il tonfo della “seconda scarpa”, finalmente, era certezza per tutti che fosse giunto il momento del meritato riposo».
«…pur di avere una matita e un blocco notes, rinunciava volentieri al suo panino…» prosegue il nipote con voce rotta dall’emozione. «…e desideroso che i messinesi potessero attingere alle stesse fonti librarie a lui molto care, dopo il terremoto che distrusse quasi interamente le biblioteche della città, caricò tutti i suoi libri su un carro di buoi e li portò personalmente all’Università di Messina».
Difatti esiste il “Fondo La corte Cailler” alla Biblioteca Universitaria Regionale.
La genuinità e generosità d’animo è un’evidente prerogativa della famiglia La Corte, ed in particolare del La Corte Cailler che sempre si prodigò per la sua amata Messina.
«… prendeva appunti su tutto, con minuziosità e infaticabilità!» …conclude il nipote. Ne sono infatti testimonianza i suoi Diari.

Messina restò orfana del grande storico Gaetano La Corte Cailler, il 26 gennaio 1933.

Ultima modifica il Giovedì, 06 Ottobre 2016 15:11
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