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Articoli filtrati per data: Domenica, 19 Marzo 2017

- di  Marcello Crinò - 

Si è concluso con il pubblico in delirio, un pubblico composto da mille persone, il concerto di Cristiano De Andrè al Teatro Mandanici di Barcellona sabato 18. Unica tappa siciliana del Tour organizzato  dalla Concerto Music, che lo sta portando ad esibirsi sui palchi dei maggiori teatri italiani interpretando un repertorio ricco di nuovi brani del padre Fabrizio (Genova, 1940-Milano 1999) che si affiancano a quelli contenuti nei progetti discografici di grande successo. Nel corso di questo Tour registrerà un nuovo disco e quindi anche le musiche eseguite al Mandanici ne entreranno a far parte. Il Tour è iniziato il 6 marzo al Teatro Galleria di Milano, è proseguito il 7 all’Obi Hall di Firenze, e dopo la tappa barcellonese il 28 marzo sarà all’Auditorium Manzoni di Bologna.

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La serata è stata introdotta come sempre dal direttore artistico del teatro, Sergio Maifredi, il cui incarico annuale in scadenza sta per essere riconfermato, una riconferma che rappresenta un segnale preciso visto il grande successo di pubblico e di qualità che sta ottenendo il Teatro Mandanici, inaugurato nel 2012 e aperto al pubblico con la prima stagione teatrale nel 2014. Maifredi ha voluto ricordare il giovane barcellonese Aurelio Hasaj, scomparso tragicamente in un incidente stradale il giorno precedente.

Cristiano De Andrè (nato nel 1962) ha studiato chitarra e violino al Conservatorio Paganini di Genova, è vissuto a stretto contatto dei cantautori degli anni Sessanta e Settanta, e negli anni Novanta ha accompagnato il padre negli spettacoli come strumentista.

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De Andrè ha proposto una serie di canzoni del padre arrangiate in versione più rock, cantando e suonando oltre la chitarra, anche il violino e le tastiere, accompagnato da una band di validi strumentisti. Non ha mancato di fare riferimenti al padre, raccontando delle vicende legate al suo modo di pensare, evidenziando che suo padre era fondamentalmente un anarchico, perché il “potere” non è mai buono. Ha fatto riferimento anche alla Sicilia che sta cambiando. Ha ricordato pure l’incontro “di linguaggi” tra suo padre e Francesco De Gregori avvenuto nel 1972, dove sono stati messi a confronto due  modi diversi di avvicinarsi alla musica.

Il concerto è stato “in crescendo”, sottolineato prima da un gruppetto di fans che si è avvicinato al palco applaudendo, poi alla fine da gran parte del pubblico riversatasi sotto il palco, richiedendo e ottenendo i bis.

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- di Maria teresa prestigiacomo - 

Taormina mare letoianni.Villa greta Garbo villa Hauser  si prepara a ospitare illustri personalità da Gianmaria Tesei, attore di Squadra antimafia a Chicco Coci, al Modello di Vanity modello del momento Luca La Rosa al non vedente Antonio Andaloro cuoco chef stellato che strabilia....inoltre pittori e scrittori come la giovanissima Vanessa Arcadipane della quale parleremo in seguito, autrice di Diamante nero che sarà  presentato il 21 maggio ore 17.00 nella giornata di arte moda e cultura.

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Una conferenza stampa con una tv delle tante che seguiranno l evento, sarà  fatta il 30 aprile domenica a villa Garbo in cui saranno presenti i proprietari,  gli ospiti della giornata dal sassofonista Giovanni Arena alla cantante Yasmine Caruso a Rosario D Anna, coiffeur internazionale a Enza Mignacca presenza internazionale per il Trucco d autore e lucia caccamo stilista.

E con  i pittori al coordinamento allestimento opere Carmelo Vella, Giusy Grasso, Giovanna Abbate con Gennaro Galdi  vicepresidente accademia euromediterranea delle arti  che ha ideato l'evento sposato dal Club Unesco di Taormina Valli , unitamente ai pittori Chiara Costanzo, Ornella de Rosa, Melina Tricoli, Giovanna Grasso,  Gabriella Lupo, Clara Laurent, Luigi Messina, Antje Laxgang, Luigi Messina,  Marco di Franco atelier del Sarto premiato con Luca La Rosa modello.. di spicco e  tanti altri pittori...come Chiara Billeci....che nomineremo in seguito.

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Ringraziamo la proprietà della Villa Monumento per la Pace Unesco candidata e Lillo la Mendola giornalista di Teleakras  con Lucio di Mauro di GLOBUS Television.

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma.  Ancor prima della partecipazione alla Mostra Triennale del Vittoriano a Roma, il  primo aprile, Lucrezia Cutrufo, siciliana d’origine, romana d’adozione, medico e pittrice ed anche poeta, conquista il cuore di Parigi, Saint Germain De Prés, con la sua opera, Marija, in un’ elegante Galleria d’Arte, all’angolo con la Rue du Bac, nota per il santuario in cui vi fu l’apparizione della Madonna a Santa Caterina Labouré.  Una mostra che ha visto la prestigiosa presenza del Console Generale d’Italia in Francia Dott.ssa  Emilia Gatto, nel corso di un evento in cui Lucrezia Cutrufo ha ottenuto  laTarga di Merito per le elevate qualità artistiche, per il suo Manifesto Lo Spazialismo dell’Anima, una nuova forma di Spazialismo: la sua opera Marja è elegante luminosissima…un nitore inverosimile che richiama quello stesso nitore narrato da Dante Alighieri  nel Paradiso; cristalli opportunamente incastonati sul supporto, tali da rendere ancor più magnifica quest’opera nella sua espressione della dimensione trascendente, cosi  come la stesura del colore, sulla tela, è espressione della dimensione umana di Marija.

Il taglio  sulla tela non intende evocare Lucio Fontana ma intende rimandare alla spada trafitta nell’anima della donna , Marija….

” Anche a te una spada trafiggerà l anima”…

Ma approfondiamo maggiormente l argomento con la stessa pittrice

Ci parla del suo particolare bianco?

Cutrufo: Io adopero un tipo di bianco, piu brillante e luminoso, quando devo trattare la luce di Dio, mentre adopero un tipo di bianco più piatto, più opaco, quando tratto l’essere umano. Maria è l’ Immacolata, senza peccato originale, quindi qui il bianco è assoluto, l’ azzurro caratterizza meglio la sua esistenza fisica. L’anima trafitta sprizza dolore, sofferenza, ma senza il peccato originale questo dolore e questa sofferenza sono limpidi, trasparenti.   

L’Opera Marija è l ‘Opera Manifesto?

Cutrufo: Certamente.

 Siamo felici di averla avuto con noi a Parigi nella elegante Galleria a Saint Germain de Prés.

Cutrufo: Sono felice anch’io perché l opera si è trovata esposta a due passi dal luogo dell’apparizione della cosiddetta Madonna Miracolosa che irradia grazie a piene mani, raffigurata sulla medaglietta che tutti conosciamo. Mi sembrava perciò opportuno e doveroso rendere omaggio a Maria, per cui come prima opera  dello Spazialismo dell’Anima, ho ritenuto opportuno che andasse proprio questa  nella capitale francese.

L opera   ha visto la prima luce nel giorno della Candelora, nella splendida location dello Stato del Vaticano alla Galleria La Pigna, nel giorno delle Candele il 2  febbraio, non a caso ma proprio nelle intenzioni del’autrice doveva vedere la luce proprio perchè è la  festa della luce, nel giorno della Candelora.

Le altre opere della pittrice siciliana ma romana di adozione ( medico specialista, scrittrice poeta) sono state presenti a Berlino, compagne della serie legata allo Spazialismo dell’Anima.

Curiosamente da cosa è segnata la nascita dello Spazialismo dell’Anima?

Cutrufo  

E’ segnata, astrofisicamente,  dalla scoperta di sette lontanissimi pianeti… Spazialismo vuole evocare l infinitamente piccolo e l infinitamente grande, nel senso dello spazio fisico, anche nell’arte, cercando di introdurre nella pittura una terza dimensione tale da diventare tridimensionale. Mi stacco dalla tradizione di Fontana per il contenuto concettuale dell’opera, di natura assolutamente trascendente.

Concludendo, in sintesi per i lettori: Teologia morale trasfusa nell’arte, quindi, nello Spazialismo dell’anima di Lucrezia Cutrufo che affascina e conquista con una straordinaria luce  di cristalli che non potevano che evocare quell’ ungarettiano M’ illumimino d’immenso che è rappresentato dalla Luce Divina che pervade  le opere del Ciclo legato al Manifesto.

 Cosi come Marinetti presentò il suo Manifesto a Firenze, anche lei Cutrufo, lo farà, a Giubbe Rosse, Piazza della Repubblica?

Perché no? Certamente, il 4 novembre spero di aderire al progetto dell’Accademia Euromediterranea delle Arti a Firenze.

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Nell'antica e suggestiva chiesa della SS. Annunziata dei Catalani di Messina anche quest'anno verrà solennizzata la festività liturgica dell'Annunciazione del Signore alla Beata Vergine Maria. Si tratta del più antico luogo di culto dedicato alla SS. Annunziata presente nel territorio dell'Arcidiocesi e fino al 1908 si venerava una antica tavola della Vergine Maria che riceve il messaggio dell'Arcangelo Gabriele. Il dipinto fu fatto realizzare dalla stessa Arciconfraternita nel 1505 al frate carmelitano Giovanni d'Anglia, importante capolavoro d'arte che dopo il terremoto fu trasferito nel locale Museo. La Nobile Arciconfraternita SS. Annunziata dei Catalani, in sinergia con l'Ente Ecclesiastico Basilica Cattedrale, ha stilato un articolato programma liturgico e culturale che culminerà Sabato 25 Marzo alle ore 17.00 con una solenne celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Giuseppe La Speme Delegato Arcivescovile per la Basilica Cattedrale e Cappellano dell'Arciconfraternita dei Catalani. Alla funzione religiosa interverranno le confraternita della città e dei villaggi con in testa il Consiglio Direttivo del Centro Interconfraternale Diocesano. L'animazione liturgica sarà curata dalla Corale Polifonica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” diretta dal Maestro Dario Tindaro Pino. La solennità liturgica sarà introdotta da un Triduo che si svolgerà da Martedì 21 a Giovedì 23 Marzo con inizio alle ore 18.00 con il Santo Rosario cantato e alle 18.30 la Celebrazione Eucaristica. Il primo giorno del Triduo presiederà la funzione Mons. Angelo Oteri, Decano del Capitolo Protometropolitano della Basilica Cattedrale, con la partecipazione dell'Arciconfraternita di Santa Maria della Purificazione sotto il titolo di Sacra Milizia dei Verdi e della ricostituenda Compagnia di San Placido. Il secondo giorno vedrà l'intervento di Mons. Giacinto Tavilla, Parroco di Santa Caterina Vergine e Martire, con la partecipazione degli Operatori Pastorali e della Comunità Parrocchiale di Santa Caterina Vergine e Martire. Mentre l'ultimo giorno del Triduo presiederà il Confrate Onorario dell'Arciconfraternita dei Catalani Mons. Mario Di Pietro,Vicario Foraneo di Messina Centro “Madonna della Lettera”, con la partecipazione del Gruppo Padre Pio della Basilica Cattedrale, dell'Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini, della Confraternita di San Giuseppe al Palazzo e della Confraternita di San Michele Arcangelo al Tirone. Le celebrazioni si concluderanno Domenica 26 Marzo alle ore 18.00 con “A Prijera du Venneri” - Voci e Suoni della Passione nella cultura popolare siciliana con l'esibizione di Pinello Drago (voce, chitarra e flauto basso), Giuseppe Baglio (zampogna a paro bassa) e Diego Cannizzaro (organo portativo), evento organizzato in collaborazione con il Museo di Musica e Cultura Popolare dei Peloritani e l'Associazione Kiklos. Per l'occasione, dal 21 al 26 Marzo la Chiesa dei Catalani potrà essere visitata da scolaresche, turisti e semplici cittadini dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 20.00. La Nobile Arciconfraternita SS. Annunziata dei Catalani, presieduta dal Governatore Dott. Marco Grassi, continua sul solco tracciato dai propri antenati di promuovere e diffondere il culto alla SS. Annunziata ma anche la splendida Chiesa dei Catalani, gioiello di architettura religiosa che merita sempre più l'attenzione della Città.

 

Il Governatore

Dott. Marco Grassi

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