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Articoli filtrati per data: Venerdì, 13 Ottobre 2017

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Aperte le prevendite per il concerto d'Autunno piu atteso dell'anno. Il Teatro Vittorio Emanuele come l 'Olympia di Parigi, accoglie i big della canzone.

Dopo il successo di "Mi hai fatto fare tardi", è in radio in questi giorni l'ultimo singolo "Domani arriverà"

Un grande giorno per i fans di Nina Zilli: grande attesa per il  suo nuovo tour  che, dopo il successo dell'ultimo singolo "Mi hai fatto fare tardi", parte con una tounee che toccherà Messina giovedì 30 novembre, dove al Teatro Vittorio Emanuele è previsto un sold out di pubblico. "Il Modern Art Tour" prenderà il via domani (14 ottobre) dal Vidia di Cesena per attraversare tutta l'Italia con una data anche in Calabria, il 2 dicembre al Teatro Rendano di Cosenza. La cantautrice emiliana, nota per brani sanremesi come "Sola", "Per sempre", "L'uomo che amava le donne" e ancora "50 mila", "L'amore è femmina", proporrà i pezzi dell'ultimo album "Modern Art" pubblicato il 1° settembre da Universal, da cui è stato estratto il nuovo ultimissimo singolo "Domani arriverà", in radio in questi giorni.

Si tratta del quarto lavoro della carriera della cantante, che è anche musicista, autrice, conduttrice televisiva e radiofonica, e forse ne mette a fuoco come non mai la versatilità e lo spessore da artista “completa”. Un lavoro fatto di tante forme e stili musicali che convivono felicemente e compongono insieme il profilo della loro interprete. Un progetto versatile e moderno per viaggiare nel tempo ed esplorare a fondo tutte le suggestioni musicali; rappresenta un nuovo step nella straordinaria evoluzione artistica della Zilli, mai uguale a sé stessa, che sorprende ogni volta nella scrittura e nella ricerca musicale con proposte di grande qualità. Sul palco torna alla sua dimensione più naturale: “Il live per me è fondamentale e non potrei vivere senza” - spiega l'artista - “I dischi si fanno per essere portati in giro ed essere condivisi con le persone. Per questo album ci sarà uno spettacolo ad hoc, con un dj, un po’ alla ‘vecchia maniera’, attivo sulla scena”.

Accompagnata da JEEBA - Riccardo Gibertini (tromba, trombone ed elettronica), HEGGY - Antonio Vezzano (chitarra), NICO - Nicola Roccamo (batteria), TORRE - Andrea Torresani (basso), VEEZ_O - Fabio Visocchi (tastiere), DJ ZAK - Enzo Tribuzio (dj), Nina Zilli ripercorrerà i suoi successi più amati e presenterà dal vivo i brani del nuovo progetto. Canzone dopo canzone la scaletta si colorerà anche grazie ai cambi d’abito dell’artista, con le creazioni di Vivienne Westwood, dall’alta moda allo street wear, per adattarsi alla sonorità dei brani, un mix potente di suoni metropolitani e caraibici.

Il "Modern Art Tour" è una produzione Massimo Levantini per Live Nation; RDS e Trivellato Industriali sono partner ufficiale della tournée. A Messina l'organizzazione è stata affidata ad Euphonya Manegement di Dario Grasso ed è possibile acquistare i biglietti (a partire da 25,00 euro + diritti di prevendita) sui circuiti www.ctbox.it, www.ticketone.it e www.tickettando.it. oppure in Città presso: Bisazza Gangi Viaggi e Turismo (largo San Giacomo 1/2), Il Botteghino (viale della Libertà, 391), Ricevitoria Bossa (via Tommaso Cannizzaro, 132), Lisciotto Viaggi (via Garibaldi, 106 A). In provincia: 3 Store Tickettando (via Roma, 103 Barcellona Pozzo di Gotto), Chydas Viaggi (via Medici, 383 Sant'Agata di Militello), I viaggi di Marco (via Umberto, 312 Giardini Naxos), Tabacchi Cracò (via Generale di Giorgio, 52 Acquedolci). 

 

NINA ZILLI
è
MODERN ART


Tutto suona più forte di prima
E guarderò la luna brillare in città
Oggi voglio perdermi
Come luce tra gli alberi
Gli occhi chiusi e vivo a metà
Domani arriverà
è la mia modern art
(Domani arriverà)


Le nuvole di fumo sono lontane, il sole – l’amato sole giamaicano - è tornato a splendere,
“tutto suona più forte di prima”. E al centro della scena torna lei, Nina Zilli, più carica e
consapevole che mai, con un album che irradia dal suo centro canzoni che sono come
petali da sfogliare, ognuno diverso ma legato agli altri da una voce che da sempre può
cantare qualsiasi cosa e farlo come nessuno. In questo senso, e parafrasandone il titolo,
“Modern art” è l’oggetto del disco e al tempo stesso il suo titolo-manifesto, fatto di tante
forme e stili musicali che convivono felicemente e compongono insieme il profilo della
loro interprete.
“Modern art” è il quarto album di Nina Zilli, interprete, musicista, autrice, conduttrice
televisiva e radiofonica, e forse ne mette a fuoco come non mai la versatilità e lo spessore
da artista “completo” che in Italia sono appannaggio di pochi.
Registrato tra Milano e la Giamaica, con Michele Canova tornato al controllo della
produzione e Nina impegnata nella scrittura di testi e musiche affiancata da un team di
autori consolidato (Obi Ebele e Uchi Ebele, Piero Romitelli, Emilio Munda), “Modern art”
mette in mostra alcune guest star di rilievo – avete già conosciuto il singolo “Mi hai fatto
fare tardi”, firmato da tre hitmaker come Dario Faini, Tommaso Paradiso (TheGiornalisti) e
Calcutta – e la presenza di un amico fraterno come JAx nella scrittura e nel rap di “Butti
giù”. A completare l’opera – e a chiudere l’album - la cover di “Il mio posto qual è”, una
bella canzone portata al successo negli anni ’70 da Ornella Vanoni e che vede tra le
firme quelle di autori straordinari come Sergio Bardotti, Franco Califano, Gianfranco
Reverberi, Carlos Pes.
Il risultato è per l’appunto quello di un album incomparabilmente versatile e moderno,
che può permettersi di viaggiare in avanti o indietro nel tempo per esplorare a fondo
tutte le suggestioni musicali offerte dalle canzoni: che si viaggi nel DNA dolcemente
reggae soul di “1 x un attimo”, “Ti amo mi uccidi” e “Mi hai fatto fare tardi”, in quello
maggiormente ritmato di “Butta giù”, “Domani arriverà”, nelle suggestioni pop di “Notte di
luglio”, in delicate ballad uptempo come “Sei nell’aria”, nelle strutture di moderno gospel
di “Come un miracolo” e “IGPF”, in canzoni fortemente melodiche e suggestive come “Il
punto in cui tornare”, forse insieme a “Per un niente”, l’unico punto di rimando alla
tradizione delle grandi interpreti italiane anni ’50 e ’60, oltre naturalmente alla conclusiva
cover di “Il mio posto qual è”.
La solarità di musica e arrangiamenti non deve trarre però in inganno. Non tutto brilla
sotto il sole, anzi, “Modern art”, come tutti i momenti di felice consapevolezza, è fatto
anche di nubi da scacciare e ormai lontane, di ricordi che tornano alla memoria per
lasciare il tempo che trovano, di emozioni positive e negative che si assommano e tutte
insieme danno un senso al tempo trascorso. Scorre tra le righe delle canzoni la voglia e la
forza consapevole di ritrovare un centro e ripartire da lì, chiedendosi per la prima volta se
le persone che un tempo ci rendevano insicure siano adesso in grado di essere alla nostra
altezza. E così, con queste canzoni è arrivato tempo di salutare il passato per ritrovarsi
comodi nei propri panni, di smettere di aspettare i treni degli altri e rimettersi in viaggio
con il proprio bagaglio e il sole sulla testa, al centro del proprio mondo.


Anche questa è Modern Art.

Pubblicato in Comunicati stampa

      - di  Domenico Venuti -

Mi permetto,  di soffermarmi sulla relativa  definizione, che riporto dallo Zanichelli: “Possiamo intenderla come il complesso di cognizioni, tradizioni caratteristici di un gruppo sociale, di un popolo o dell’intera umanità  ( per antonomasia) anche il complesso delle tradizioni scientifiche, storiche, filosofiche, artistiche, letterarie dei popoli “.Soffermandomi sul pensiero di A. Weber cultura e civiltà sono visti come due processi paralleli, la cultura comprendendo le manifestazioni creative e quindi i valori di ogni società e la relativa civiltà. Coincidendo con il progresso tecnico e scientifico. La cultura è l’elemento essenziale della evidente produzione di beni materiali e immateriali, che vengono porti dall’elemento creativo,dai processi intellettivi, dai processi emozionali, dall’ingegno artistico e dal lavoro. Oggi il concetto di bene culturale comprende i beni materiali individuati dall’Aja nel 1954 ed il nostro sistema legislativo è rivolto, considerate anche le Convenzioni internazionali promosse dall’UNESCO, alla loro tutela e salvaguardia.  La Sicilia ne possiede quasi la metà del resto della penisola italiana. Possiamo dire anche che il patrimonio artistico e culturale nazionale con quello della nostra isola  è il più importante del mondo.,per numero di Centri Studio e Musei ( es. Il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, con opere di straordinario valore  ).che di qualità. Oggi, occorre dire che in verità, nel passato l’impegno operativo dell’Assessorato ai Beni Culturali  con l’On. Luciano Ordile, era incisivo, però veniva seguito da un periodo d’impegno blando,. Adesso si è potuto rilevare un   risveglio, particolarmente importante, che in una prosecuzio  inciderà, ritengo  positivamente a livello economico, considerato che la richiesta  e l’interesse del turismo culturale  si pone in aumento, anche in Sicilia,. L’Associazione Nazionale del Fante, istituzione riconosciuta dal Ministero della Difesa, che mi pregio seguire quale Consigliere Nazionale co Competenza regione Sicilia  stà procedendo in particolare nel messinese, con la collaborazione di Messinaweb.eu e dei CO.B-G.E. inspired ONU-UNESCO-OMS a sensibilizzare i giovani alla conoscenza ed al rispetto del proprio patrimonio culturale con un progetto indirizzato alle Scuole di ogni ordine e grado.. Come scriveva Margherita Hack .” Un paese senza ricerca e senza cultura è un paese destinato  a diventare sottosviluppato”. Quindi ritengo che non sia sufficiente dire :” la nostra terra è bella “ ma occorre che si  proceda, non a parole plateali, ma alla realizzazione di scavi,    ( esempio eloquente quello a Messina per la Tomba di Antonello, a Tindari ect e che si avviino prima possibile corsi non solo di preparazione Turistica  ma anche di Conservazione Tutela e Valorizzazione dei nostri beni culturali. La Sicilia lo merita, i siciliani tutti lo meritano e.quindi procedemus  

Pubblicato in Domenico Venuti racconta

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina, Villa Pulejo venerdi 20 ore 19.00 per la presentazione di Mimmo Nunnari con Anna Mallamo che conversa con l 'autore, vedrà tutti i calabresi che vivono a Messina partecipare  calorosamente all'attesissimo evento organizzato dalla Libreria Bonanzinga.

Un appuntamento straordinario, in un posto unico ed incantevole: Villa Pulejo, antica Villa siciliana che ospita  amorevolmente i dirimpettai calabresi che negli anni hanno trovato nella città di Messina, oltre alla formazione universitaria, il lavoro, l'amore e la famiglia.

Il libro di Mimmo Nunnari incuriosisce, non fosse altro perchè la Calabria "raccontata di solito agli italiani" non può essere sempre quella della 'ndrangheta ed al massimo , quella del peperoncino rosso piccante  e della 'Nduja....la Calabria raccontata dall'autore è anche un'altra....tutta da scoprire. 

Pubblicato in Comunicati stampa